la sicurezza delle piscine nelle strutture ricettive ed alberghiere - Aias
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AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N.4/2010 ©<br />
La valutazione dei pavimenti negli ambienti sportivi e più precisamente per quegli<br />
ambienti umidi adotta <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione secondo <strong>la</strong> normativa t<strong>ed</strong>esca DIN 51097 che suddivide<br />
le piastrelle in 3 categorie secondo i pericoli di scivo<strong>la</strong>mento.<br />
La norma DIN 51097 consente di valutare <strong>la</strong> resistenza allo scivo<strong>la</strong>mento <strong>delle</strong> persone<br />
e c<strong>la</strong>ssificare il tipo di piastrel<strong>la</strong> applicata:<br />
- negli ambienti umidi esposti a rischio di scivo<strong>la</strong>mento, il metodo previsto dalle<br />
norme DIN, prev<strong>ed</strong>e che una persona cammini su di un piano, rivestito con le<br />
piastrelle da esaminare, mentre il piano è inclinato progressivamente fino a<br />
raggiungere l’angolo in corrispondenza del quale inizia lo scivo<strong>la</strong>mento.<br />
- Sul<strong>la</strong> superficie è distribuito un film di acqua e <strong>la</strong> persona è a pi<strong>ed</strong>i nudi.<br />
- La c<strong>la</strong>ssificazione è fatta in funzione dell’angolo misurato.<br />
7.6. Impianti tecnologici<br />
Gli impianti di filtraggio <strong>ed</strong> igienizzazione <strong>delle</strong> <strong>piscine</strong> termali utilizzando gruppi pompe,<br />
impianti di dosaggio automatico del<strong>la</strong> clorazione dell’acqua <strong>delle</strong> <strong>piscine</strong>, sistemi per <strong>la</strong> pulizia e<br />
raccolta di eventuali residui dal fondo <strong>delle</strong> <strong>piscine</strong>, impianti per <strong>la</strong> realizzazione di giochi<br />
d’acqua <strong>ed</strong> idromassaggi, possono essere molto sofisticati.<br />
Negli alberghi, in cui sono presenti <strong>piscine</strong>, sono adottati sistemi automatici di dosaggio<br />
dei preparati chimici che consentono di evitare le proc<strong>ed</strong>ure manuali da parte degli operatori;<br />
anche <strong>nelle</strong> <strong>piscine</strong> termali sono usati compressori <strong>ed</strong> apparecchiature che devono avere <strong>la</strong><br />
marcatura CE re<strong>la</strong>tiva alle macchine e ai recipienti in pressione.<br />
Il deterioramento <strong>delle</strong> attrezzature e <strong>delle</strong> macchine <strong>nelle</strong> <strong>piscine</strong> è veloce a causa<br />
dell’elevata aggressività <strong>delle</strong> acque trattate. Le foto seguenti riportano alcune situazioni di<br />
deterioramento che possono essere riscontrate <strong>nelle</strong> centrali di trattamento <strong>delle</strong> acque.<br />
Nel caso di clorazione manuale per il travaso di soluzioni concentrate di ipoclorito di<br />
sodio devono essere indossate idonee maschere <strong>ed</strong> occhiali protettivi; analoghe precauzioni<br />
devono essere adottate con le soluzioni di acido cloridrico<br />
Nel caso in cui l’ipoclorito di sodio raggiunga gli occhi o l’epidermide è consigliato un<br />
<strong>la</strong>vaggio del<strong>la</strong> parte colpita con soluzione acquosa al 20% di iposolfito di sodio e quindi un<br />
<strong>la</strong>vaggio abbondante con acqua.<br />
I recipienti con l’iposolfito dovrebbero essere tenuti a disposizione, in luoghi indicati <strong>ed</strong><br />
accessibili per i <strong>la</strong>voratori esposti durante <strong>la</strong> loro attività ad entrare in contatto con soluzioni di<br />
ipoclorito di sodio concentrato.<br />
Sui recipienti che contengono l’ipoclorito deve essere applicato il simbolo “corrosivo”.<br />
Mi<strong>la</strong>no, 05.07.2010 /DSNet pag. 21 di 34