traduzione letterale in italiano - Velise Bonfante
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dadi dalla tasca destra, li fa vedere e senza che nessuno se ne accorga ne cade uno <strong>in</strong> terra)<br />
Sta qui tranquilla Bice, la pignatta l’ho salata io adesso (esce, rientra quasi subito)<br />
Sant’Antone della barba bianca … (si avvic<strong>in</strong>a a Bice) ero venuta a cercare il mio rosario.<br />
Bice) Va a cercarlo <strong>in</strong> camera mamma, (guardandosi attorno) qui non ce ne sono ri rosari, per conto<br />
mio I ROSARI PATIREBBERO LA FAME.<br />
Mira) E per conto mio PATIREBBERO LA SICCITÀ. Menomale che <strong>in</strong> questa casa c’è la mamma che prega<br />
anche per noi. (Si alza e si avvic<strong>in</strong>a alla madre, le tocca le tasche e nella tasca s<strong>in</strong>istra o <strong>in</strong><br />
quella del grembiule o della gonna trova il rosario) Guardalo qui mamma.<br />
Nonna) (Seccata) Lo sai almeno che è tutto il giorno che lo sto cercando? Chi me lo ha messo <strong>in</strong><br />
dasca senza dirmelo, si può sapere? (A Mira) Sei stata tu Mira?<br />
Bice) (Che sta sempre spiando) Attente, attente... sta arrivando.<br />
(Bice si siede a leggere il giornale e Mira trasc<strong>in</strong>a fuori la nonna velocemente. Dopo qualche<br />
m<strong>in</strong>uto di immobilità Bice si alza e torna circospetta a spiare dalla f<strong>in</strong>estra. Mira rientra, le si<br />
avvic<strong>in</strong>a e tutte due guardano fuori)<br />
Bice) Falso allarme.<br />
Mira) Cosa sta facendo ora?<br />
Bice) Sta preparando la cuccia al cangol<strong>in</strong>o.<br />
Scena 2 - Come chiamare il cagnol<strong>in</strong>o<br />
Mira) È stata una bella idea quella di prendergli uno dei cagnol<strong>in</strong>i della Rosy.<br />
Bice) Oh, è da molto tempo che <strong>in</strong>siste con questo cagnol<strong>in</strong>o e ora si è presentata l’occasione giusta.<br />
Mira) Hai visto com’era contento quando glielo hai detto? Pareva anche lui un cagnol<strong>in</strong>o che faceva<br />
le gfeste.<br />
Bice) E hai visto quando gli abbiamo detto della tromba? Non stava più nella pelle dalla grande<br />
felicità.<br />
Mira) Ha fatto un salto alto così, (segna l’altezza con la mano) proprio come un cagnol<strong>in</strong>o<br />
ammaestrato. Immag<strong>in</strong>a se oltre alla tromboPròpe compàgn de en cagnì amaestràt.<br />
Enmagìna quando, e se, oltre alla tromba saremmo costrette a prendergli anche il sassofono<br />
o la bateria.<br />
Bice) Speriamo che il cagnol<strong>in</strong>o e la tromba siano sufficienti a fargli cambiare idea. Il sassofono<br />
glielo prenderemo solo se tutto questo non basterà e la batteria solo “<strong>in</strong> estremis”, lasciamola<br />
come ultima risorsa la bateria.<br />
Mira) Hai ragione, si deve sempre tenere qualcosa di scorta per far fronte agli imprevisti. Non si sa<br />
mai cosa può capitare quando hai a che fare con Teodoro.<br />
Bice) Attenta attenta, sta arrivando.<br />
(Precipitosamente Mira esce dalla stanza. Bice prende un quotidiano, se lo mette capovolto davanti<br />
al viso, fa f<strong>in</strong>ta di leggere, con gli occhi sopra il foglio spia la situazione.)