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PSICO 10/07/07 11-07-2007 11:01 Pagina 34
Spiai un’altra volta Olinda che dormiva accanto a me, chiedendomi
quanto fossi io stesso vittima di una suggestione,
e quanto avrebbe potuto durare ancora quella notte.
(11)
Mentre l’alba s’incaricava di spegnere a una a una le luci
sull’isola, sentii il sonno prendermi il cuore, ma non fu
Olinda ad accompagnarmi nei sogni.
Quasi che una perversa associazione di idee mi riportasse
agli antipodi dei miei pensieri, mi balenò nella mente l’immagine
del collega che avevo visto camminare in riva al
mare al tramonto, la cui comparsa mi aveva inquietato,
sorprendendomi.
In pochi attimi ripercorsi il suo intervento al congresso di
Rio: il professor Saccani aveva ribadito con forza l’importanza
dei progressi della farmacologia, sottolineando
come già i vecchi psicofarmaci avessero sostanzialmente
cambiato la cura della malattia mentale.
Era passato quindi ai nuovi neurolettici, affermando con
gran prosopopea che avevano segnato un punto di svolta
nella storia della psichiatria, per finire con l’elogio incondizionato
dell’ultimo farmaco – il celebrato CORistar – di
cui il congresso brasiliano sanciva il lancio sul mercato globale.
Numerose tabelle tendevano a dimostrare che i sintomi
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