Imp. Di Guardo
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fettura, davanti a un microfono collegato ad un potente registratore,<br />
uno per volta, ognuno di noi raccontò gli sconvolgenti<br />
accadimenti che avevano portato allo scioglimento del consiglio<br />
nel proprio comune. Poi, a microfoni spenti, tutti insieme<br />
ribadimmo il nostro dramma di sindaci costretti ad operare,<br />
con poche risorse, in territori per lunghi anni devastati dall’intreccio<br />
mortale fra mafia e politica.<br />
Il presidente Violante fu cortese e comprensivo. Ma anche<br />
lui, come Mancino, avanzò dubbi sul successo della nostra iniziativa.<br />
Infine, salutandoci, aggiunse con tono rassegnato: “Il<br />
clima politico in Parlamento non è dei migliori. Speriamo bene.”<br />
Lo scetticismo dei nostri interlocutori era più che giustificato.<br />
<strong>Di</strong> lì a poco, il Parlamento sarebbe stato sciolto, travolto<br />
dagli scandali di Tangentopoli. Il vaso di Pandora, scoperchiato<br />
dalla magistratura, aveva messo a nudo l’alto livello di corruzione<br />
di buona parte del ceto politico e i rapporti perversi fra<br />
questo e il mondo imprenditoriale. Dopo meno di due anni dalla<br />
sua nascita, l’XI legislatura si chiudeva in modo vergognoso<br />
e umiliante.<br />
Nessuno poteva prevedere, in quel momento, lo straordinario<br />
exploit che il partito mediatico di Berlusconi, confezionato<br />
in pochi mesi, avrebbe conseguito di lì a poco, sfruttando l’onda<br />
emotiva di Tangentopoli e il vuoto politico che si era creato.<br />
Una lunga stagione politica si chiudeva e il futuro, avvolto nella<br />
nebbia, non si intravedeva ancora.<br />
Il decreto 420 non venne ratificato dal Parlamento e decadde.<br />
La Lega attaccò quel decreto, usando l’armamentario più<br />
becero e antimeridionalista. Lo Stato, secondo Bossi, non doveva<br />
premiare con aiuti e agevolazioni i comuni che si erano resi<br />
colpevoli di aver allevato nel proprio seno la mafia. La voglia di<br />
riscatto e di emancipazione, il moto di ribellione alla mafia, che<br />
quelle comunità esprimevano, non avevano per lui importanza,<br />
non erano degni di considerazione e d’incoraggiamento.<br />
Quant’era miserabile il livello di comprensione che la Lega<br />
dimostrava nei confronti del fenomeno mafioso e dei problemi<br />
del Mezzogiorno!<br />
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