28.05.2013 Views

42 - Medicina e Chirurgia

42 - Medicina e Chirurgia

42 - Medicina e Chirurgia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Editoriale<br />

Formazione e professione medica nella società<br />

della conoscenza<br />

Pasquale Marano, Dipartimento di Bioimmagini e Scienze Radiologiche, Policlinico A. Gemelli,<br />

Università Cattolica del Sacro Cuore - Roma<br />

L’inscindibilità tra ricerca,didattica e assistenza<br />

qualifica e caratterizza,da sempre, la formazione<br />

della Facoltà di <strong>Medicina</strong> e chirurgia;”insegnare<br />

in un’atmosfera di ricerca”differenzia<br />

infatti l’istruzione universitaria da ogni altra<br />

forma di insegnamento.<br />

L’università è tale solo se crea e produce cultura,se<br />

opera in un ambiente di cultura e non se<br />

costituisce un semplice luogo in cui s’immette<br />

cultura<br />

Med. Chir. <strong>42</strong>, 1768-1777, 2008<br />

1768 1 .<br />

Fu Wilhelm von Humboldt2 , ministro prussiano,<br />

fondatore dell’Università di Berlino, esperto<br />

di educazione ed istruzione a formulare per<br />

primo l’idea di un’inscindibilità fra ricerca,<br />

didattica ed assistenza nella formazione medica<br />

universitaria. L’idea si è imposta nella seconda<br />

metà dell’800, che ha visto l’adeguarsi della<br />

maggior parte delle Università europee al<br />

modello tedesco, nella scia del grande prestigio,<br />

in tutti i campi, della Germania guglielmina.<br />

In questo inscindibile trinomio la ricerca ha<br />

fatto per lungo tempo la parte del leone e<br />

l’Università ha finito per essere percepita, anche<br />

dall’opinione pubblica, come il luogo per eccellenza<br />

della ricerca scientifica.<br />

Ciò ha fortemente influenzato, in medicina,<br />

anche la didattica e l’assistenza: la didattica<br />

divenendo sempre più docentocentrica,con<br />

docenti orientati a coltivare ed esporre gli argomenti<br />

corrispondenti ai propri interessi scientifici<br />

ed un’assistenza condizionata dall’opportunità<br />

di reclutare i pazienti meglio adatti alle<br />

ricerche e studi in corso; il che contribuiva a<br />

conferire all’assistenza nei centri universitari<br />

una connotazione diversa da quella praticata<br />

nei centri ospedalieri;differenziazione quest’ultima<br />

oggi completamente scomparsa.<br />

Non si deve pensare che questi orientamenti<br />

in passato siano stati inefficaci.<br />

Tutti noi anziani ricordiamo la profonda suggestione<br />

esercitata dalle lezioni tenuteci da<br />

Maestri profondi nel pensare ed abili nell’esporre<br />

che, proprio perché parlavano degli argomenti<br />

che li appassionavano e coltivavano<br />

scientificamente, sapevano trascinare gli studenti<br />

all’entusiasmo e, comunicando qualcosa del<br />

proprio fuoco, stimolarne il desiderio d’emulazione.<br />

Ma oggi purtroppo questo concetto di inscindibilità<br />

rischia di diventare uno stereotipo,un<br />

concetto che non trova altra giustificazione se<br />

non nel fatto di essere ripetutamente proposto<br />

nelle occasioni più diverse,compresi i discorsi<br />

ufficiali 3 .<br />

Questo concetto di inscindibilità, può essere<br />

ancora acriticamente accettato in una società<br />

fortemente diversa dal passato e in continua<br />

evoluzione?<br />

Questo concetto è oggi ancora punto di riferimento<br />

per lo sviluppo delle Facoltà mediche,<br />

o va modificato e aggiornato?<br />

Queste possibili modificazioni ed integrazioni<br />

sono dovute ad inefficienze insite nel sistema o<br />

a cambiamenti del contesto sociale in cui il<br />

sistema stesso è inserito?<br />

Ed infine la formazione e la professione del<br />

medico oggi sono uguali e sovrapponibili a<br />

quelle del passato?<br />

Scienza e società della conoscenza<br />

Viviamo oggi un momento in cui siamo attori e<br />

testimoni di una trasformazione epocale,segnata<br />

da un aumento della domanda di informazione,di<br />

conoscenza e di formazione che guida il passaggio<br />

dal lavoro manuale al lavoro intellettuale.<br />

Stiamo in altre parole vivendo la trasformazione<br />

di una società “della produzione” in una<br />

società “ del servizio” che esprime una forte<br />

richiesta di conoscenza.<br />

È vero anche che si registra oggi una forte<br />

richiesta d’impatto sociale della conoscenza,<br />

perché la conoscenza nella società della conoscenza<br />

non è solo un traguardo,ma anche una<br />

risorsa diretta alla crescita dell’economia.Una<br />

visione utilitaristica questa che sta entrando,da<br />

padrona,nei campi più diversi, formazione e<br />

ricerca incluse.<br />

A tale tipo di conoscenza interessa prevalentemente<br />

l’acquisizione di una massa di informazioni<br />

capaci, se bene organizzate, di produrre<br />

novità in sostanza utilizzabili, più che la riflessione<br />

intellettuale per la ricerca del vero.<br />

Ne segue che la società della conoscenza sta<br />

sempre più divenendo anche una società dell’informazione<br />

e della comunicazione, come lo<br />

dimostra il tumultuoso utilizzo di Internet il cui<br />

impiego è passato, perfino nei ceti scolarmente<br />

medio-bassi, dal 2.8 % del 2003 al 13% nel 2006.<br />

Proprio la comunicazione medico-paziente ci

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!