28.05.2013 Views

Don Pino, cristiano appassionato Don Pino, cristiano appassionato

Don Pino, cristiano appassionato Don Pino, cristiano appassionato

Don Pino, cristiano appassionato Don Pino, cristiano appassionato

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

delle comunità, soprattutto consigliere nel<br />

costruire il dialogo tra laici e presbiteri, fra presbiteri<br />

e vescovi «nella comunione gerarchica di<br />

tutto il corpo». Penso che in poche persone<br />

come in don <strong>Pino</strong>, si siano concretizzate le parole<br />

della Prece eucaristica V/D: «Rafforza il vincolo<br />

dell’unità fra i laici e i presbiteri, fra i i presbiteri<br />

e il nostro Vescovo, fra i vescovi e il nostro Papa:<br />

in un mondo lacerato da discordie, la tua Chiesa<br />

risplenda segno profetico di unità e di pace».<br />

La vocazione alla communio non è mai facile,<br />

conosce sofferenza, mortificazione e rinunce per<br />

il bene dell’insieme, una dose non comune di<br />

umiltà. E don <strong>Pino</strong> ha sempre avvertito questa<br />

esigenza fino a dichiarare che «si è umili quando<br />

si ha piena coscienza della propria misura; l’uomo<br />

è creatura, dono del Padre, è figlio. La grandezza<br />

umana ha come fondamento il riconoscere che<br />

tutto è grazia. Gli umili non sono mai dei protagonisti<br />

perché scelgono la comunione e il camminare<br />

insieme. Nella chiesa nessuno è protagonista<br />

perché ciascuno è solidale», e ancora: la «comunione<br />

è esigente e non sopporta limiti arbitrari; se<br />

non è con tutti rischia di non essere con nessuno».<br />

La “carità pastorale” si è espressa in don<br />

<strong>Pino</strong> attraverso il portare la croce per la comunità<br />

ecclesiale: la sua anzitutto… e quella degli<br />

altri. Di croci personali don <strong>Pino</strong>, come tutti i<br />

grandi, ne ha avute molte, ma le ha portate in<br />

silenzio e senza farsene accorgere, sapendo anche<br />

ironizzare e sdrammatizzare. Quante volte<br />

riprendeva un detto ripetuto spesso dal suo<br />

amico monsignor Luigi Belloli, rettore del<br />

Pontificio Seminario Lombardo di Roma, che lo<br />

attribuiva a monsignor Francesco Ber toglio, suo<br />

predecessore in quell’incarico: «La vita, a prenderla<br />

sul serio, è tutta da ridere!». Sapeva scherzare<br />

su se stesso, restando nella sua umiltà.<br />

Riguardo alle croci degli altri ne ha portate molte<br />

(di chierici e laici senza distinzione). Era capace di<br />

voler bene con l’amore dell’apostolo pronto<br />

anche a dare la vita per l’amico. Ne fa fede la sua<br />

missione di “padre spirituale” che rimane ovviamente<br />

riservata e nascosta, ma di cui non è difficile<br />

riscontrare i risultati: anime pacificate, conflitti<br />

risolti, ribellioni interiori sedate, sentieri raddrizzati.<br />

Davvero per lui si è resa attuale quella<br />

pagina mirabile dell’opera Sequela di D.<br />

Bohoeffer, dove il prigioniero di Tegel addita per<br />

il discepolo l’esempio di Gesù: «Dio è un dio del<br />

“portare”. Il Figlio di Dio portò la nostra carne,<br />

portò, perciò, la croce, portò tutti i nostri peccati<br />

e, portandoli, effettuò la riconciliazione. Perciò<br />

anche chi lo segue è chiamato a portare. L’essere<br />

ciola<br />

cristiani consiste nel portare».<br />

Chi ha beneficiato dell’“accompagnamento spirituale”<br />

di don <strong>Pino</strong> ha unanimemente riscontrato<br />

tutta la grandezza di questo “portare” i pesi, unitamente<br />

ad una duplice percezione interiore:<br />

sapeva trasmettere il senso della comunione con la<br />

dottrina e l’insegnamento della Chiesa e al tempo<br />

stesso ti faceva sentire il respiro della libertà che<br />

l’adesione a Cristo nella Chiesa non solo consente,<br />

ma anche dona ad ogni persona.<br />

Vi è però un altro tipo di carità, accanto a quella<br />

“pastorale”, in cui don <strong>Pino</strong> si è mostrato grande:<br />

è la “carità intellettuale”. Ne aveva parlato<br />

Rosmini e probabilmente è di matrice agostiniana.<br />

Personaggi di prima grandezza, come Giovanni<br />

Battista Montini (Paolo VI), fin dagli anni Trenta<br />

avevano ripreso questa espressione per far capire<br />

al mondo della cultura che la ricerca della<br />

verità non è puro esercizio intellettuale, avulso<br />

dall’esistenza. Se con “carità intellettuale” si vuole<br />

intendere «la testimonianza e l’annuncio della<br />

verità attraverso l’attività intellettuale posta al<br />

servizio della carità», dobbiamo dire che don <strong>Pino</strong><br />

ha perseguito questo scopo per gran parte della<br />

sua vita. Sempre con il suo stile umile e dimesso<br />

e non solo verso l’annuncio della verità, ma anche<br />

nei confronti di quelle persone preposte alla trasmissione<br />

della verità della scienza.<br />

Indubbiamente è stata la sua formazione umanistica<br />

già dagli anni giovanili nella sua diocesi di<br />

Tortona (e sulla quale si dovrà ancora indagare<br />

dal punto di vista storico), ad averlo predisposto<br />

a questa sensibilità.<br />

Vorrei qui ricordare le intuizioni del futuro Paolo<br />

VI nella sua alta riflessone sulla “carità intellettuale”.<br />

Nell’omonimo libro a cura di G.M. Vian, dove<br />

viene riportato un testo stupendo scritto per<br />

Azione Fucina del 1930, G.B. Montini afferma che<br />

«anche la scienza può essere carità. Chi si occupa<br />

a fondo di un argomento, è un benefattore dell’umanità».<br />

Chi con l’attività del pensiero e della<br />

penna si sforza di diffondere la verità, rende esercizio<br />

alla carità; ma la carità è regina. «Il sangue<br />

della carità – prosegue Montini – vale più dell’inchiostro<br />

della scienza, nel criterio morale, ch’è il<br />

sommo se non l’unico fra tanti per misurare la<br />

statura dell’uomo… l’ordine della carità è incomparabilmente<br />

superiore a quello dell’intelligenza…<br />

e una volta di più i celebrati semidei<br />

dell’Accademia sono desolatamente inferiori agli<br />

oscuri operai della beneficienza e della virtù».<br />

<strong>Don</strong> <strong>Pino</strong> ha reso servizio di “carità intellettuale”<br />

in molteplici ambiti, ma voglio ricordare soprattutto<br />

due particolari settori: a) in relazione alla<br />

C<br />

o<br />

s<br />

c<br />

i<br />

e<br />

n<br />

z<br />

a<br />

23<br />

6<br />

°<br />

2<br />

0<br />

0<br />

9

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!