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Don Pino, cristiano appassionato Don Pino, cristiano appassionato

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ppax romana<br />

verso la Chiesa, in particolare quella dell’Est,<br />

ancora troppo assente – eccetto nei Balcani –<br />

dalla società civile. In troppi Paesi, ha insistito<br />

Brix, c’è da recuperare presenza e significatività,<br />

per poter essere maggiormente incisivi e<br />

dare un contributo importante al processo di<br />

costruzione dell’Europa dei popoli. Un contributo,<br />

quello cattolico, che se mancasse renderebbe<br />

gravemente deficitaria la nuova<br />

Europa.<br />

Un’idea condivisa anche da Dzsingisz Gabor,<br />

già ministro nei Paesi Bassi ma ungherese di<br />

origine (fu costretto a lasciare Budapest dopo<br />

l’invasione sovietica del 1956). Per il politico<br />

olandese-magiaro soltanto la crescita della<br />

società civile potrà dare una reale svolta allo<br />

sviluppo politico e sociale del continente:<br />

anche per questo, ha suggerito, un ruolo maggiore<br />

devono giocarlo i movimenti intellettuali<br />

che aderiscono a Pax Romana.<br />

Proprio della crisi religiosa dell’Europa ha parlato<br />

monsignor John Arnold, già presidente<br />

della Conferenza delle Chiese europee, che<br />

ha affidato a una definizione efficace la descrizione<br />

del ruolo delle Chiese prima e dopo la<br />

caduta del Muro: «Quando l’autobus è arrivato<br />

a destinazione, i passeggeri sono scesi alla<br />

fermata». Esaurita la lotta per i diritti umani e<br />

per la libertà, il rapporto fortissimo fra i<br />

popoli dell’Est e le Chiese si è sfilacciato, e la<br />

fede è stata piano piano rimpiazzata dal nuovo<br />

culto capitalista arrivato da Occidente. In que-<br />

Il gruppo dei partecipanti e dei relatori al convegno di Pax Romana a Hoddesdon<br />

sto non sono esenti da colpe le stesse Chiese,<br />

che hanno mancato un’occasione importante<br />

e che per di più hanno lasciato peggiorare<br />

anche le relazioni fra di loro, soprattutto per<br />

quanto riguarda il rapporto tra cattolici e<br />

ortodossi. Anzi, ha ricordato Arnold, addirittura<br />

le religioni si sono prestate a fare da veicolo<br />

per i nazionalismi, primi su tutti quelli<br />

che hanno dilaniato l’ex Jugoslavia. Da qui il<br />

bisogno di ripartire da un annuncio integrale<br />

del cristianesimo, da parte dei religiosi ma,<br />

soprattutto, dei laici, ai quali è chiesto di rimboccarsi<br />

le maniche più che in passato.<br />

«Non dobbiamo dimenticare le lezioni dei<br />

padri fondatori dell’Europa», è la conclusione<br />

di Philippe Ledouble, vicepresidente di Pax<br />

Romana per l’Europa. «A partire dalle nuove<br />

condizioni europee, come le nuove tecnologie<br />

e l’aumento delle migrazioni, dobbiamo<br />

costruire un nuovo paradigma per il continente,<br />

creando nuove relazioni, in particolare<br />

tra scienza e fede, tra religioni e politica. Per<br />

questo occorre anche un’alleanza tra i credenti,<br />

attraverso il dialogo ecumenico e interreligioso.<br />

Pax Romana, come membro della<br />

società civile e della Chiesa, ha un ruolo<br />

importante da giocare. Siamo fiduciosi per il<br />

futuro, non tanto per ragioni obiettive, ma a<br />

causa della nostra fede in Gesù Cristo,<br />

soprattutto in tempi difficili».<br />

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