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PATOLOGIA TIROIDEA

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-ca midollare:entità molto rara e discussa,caratterizzato dalla produzione di<br />

calcitonina(la diagnosi si fa dosando la calcitonina nel sangue),presenta una forma<br />

ereditaria associata ad altre patologia endocrine,che fa quindi parte della patologia<br />

multiendocrina e che è oggetto di molti studi e una forma sporadica che è quella più<br />

frequente.<br />

Il ca midollare è una forma intermedia e piuttosto invasiva che metastatizza<br />

frequentemente:la prognosi è seria ,tanto è vero che se viene identificata una forma<br />

familiare e uno dei componenti della famiglia è portatore del gene che determina l’<br />

insorgenza del tumore,c’è l’indicazione ad operarlo precocemente,quando è bambino,<br />

effettuando una tiroidectomia totale.Il ca midollare non è ormono dipendente,quindi è<br />

inutile effettuare la scintigrafia.<br />

-ca indifferenziato (anaplastico):viene classificato solo come quarto stadio,<br />

indipendentemente da T,N o M perché è sempre mortale;fortunatamente insorge<br />

prevalentemente in età avanzata e si tratta quasi sempre dell’evoluzione di un ca<br />

differenziato.La terapia è la tiroidectomia totale,ma essa non è mai radicale ,la recidiva è<br />

la regola e non ci sono altre possibilità di intervento;si possono fare la radiotp e la<br />

chemiotp complementare ma la prognosi è sempre infausta.Questo ca non è ormono<br />

dipendente ed è quindi inutile fare la scintigrafia.<br />

-tumori non epiteliali:tra questi il più frequente è il linfoma,mentre i sarcomi sono<br />

eccezionali.Nel linfoma se si riesce a fare la tiroidectomia la si fa,altrimenti si fa solo la<br />

chemiotp, che è comunque la tp elettiva ed è diversa a seconda che questa sia l’ unica<br />

localizzazione o ve ne siano altre.<br />

-Un cenno a parte meritano le metastasi di altri tumori che sono abbastanza frequenti ma<br />

che raramente richiedono un trattamento.<br />

Esiste la possibilità di effettuare la diagnosi istologica di un nodulo della tiroide durante l’<br />

atto chirurgico operatorio mediante il congelamento e la successiva sezione del tessuto<br />

,ma è una tecnica che la maggior parte degli anatomopatologi non utilizza,quindi nella<br />

maggior parte dei casi non c’è la possibilità di avere una diagnosi estemporanea certa.<br />

Complicanze della chirurgia tiroidea:<br />

1)Lesione del nervo laringeo superiore:oggi è divenuta eccezionale e si traduce in una<br />

facile affaticabilità della voce.Questo nervo decorre vicino all’ arteria tiroidea superiore e la<br />

sua lesione si poteva verificare allorché tale arteria veniva legata lungo il suo tronco<br />

principale,quando non si è ancora sfioccata nei suoi 3 rami terminali che vanno al polo<br />

superiore,infatti se la si lega a questa altezza non si può ledere il nervo,perché si è già<br />

portato sulla laringe.<br />

Anche il rapporto tra nervo ricorrente e arteria tiroidea inferiore è molto intimo:quella sulla<br />

tiroide è una chirurgia molto delicata,che richiede spesso l’utilizzo di occhiali ingranditori.<br />

2)Sanguinamento postoperatorio: si ha nel 5% delle tiroidectomie(parziali o totali) e<br />

rappresenta un problema non tanto in termini di perdita ematica(è difficile che sia<br />

superiore ai 100cc)ma perché determina una compressione ed un dislocazione della<br />

trachea che induce dispnea nel pz ,creando problemi all’ anestesista che ha grosse<br />

difficoltà nell’ intubazione.Quindi l’ ematoma del collo è una banalità chirurgica ma è un<br />

grosso problema dal punto di vista anestesiologico,potendo anche richiedere una<br />

tracheotomia.

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