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PATOLOGIA TIROIDEA

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A questo punto il prof.ha proiettato una serie di immagini chirurgiche e di sezioni<br />

anatomiche:ho riportato i pochi concetti espressi.<br />

La tiroide estremamente vascolarizzata,tanto che è stato uno degli organi meno “toccati”<br />

dai chirurghi,e,addirittura,alla fine dell’ ’800 si pensava che intervenire sulla tiroide<br />

comportasse la morte certa del pz per emorragia.<br />

L’ intervento di tiroidectomia è molto semplice:si effettua un’ incisione più o meno larga<br />

alla base del collo,si apre la fascia cervicale arrivando sui muscoli pretiroidei che vengono<br />

divaricati sulla linea mediana verso sinistra con un divaricatore (?),si lussa il lobo<br />

tiroideo,si evidenziano le strutture vascolari e nervose che vengono successivamente<br />

legate;a questo punto si può procedere all’ asportazione prima di un lobo e poi dell’ altro.<br />

La chirurgia della tiroide ha oggi una mortalità estremamente bassa,che ,quando si<br />

verifica,è legata all’ instaurarsi di un’ insufficienza respiratoria.<br />

Nella mia esperienza di chirurgo, su 800 interventi sulla tiroide che ho effettuato, c’è stato<br />

un solo decesso:la pz era già stata sottoposta ad emitiroidectomia,intervento che le aveva<br />

procurato la paralisi di una corda vocale,e l’ intervento di totalizzazione per un gozzo<br />

recidivo(che abbiamo già detto essere difficile) ha determinato la lesione del nervo<br />

ricorrente sano:è stato quindi necessaro,per la comparsa di una dispnea acuta,effettuare<br />

una tracheotomia e la pz è morta probabilmente per la dislocazione o l’ostruzione della<br />

tracheostomia durante la notte,che ha causato un’ insufficienza respiratoria acuta.In caso<br />

di emorragia invece,se ci sono delle difficoltà nell’ intubazione,si può evacquare l’<br />

ematoma con il pz sveglio in anestesia locale,permettendo all’ anestesista di fare il suo<br />

lavoro;il verificarsi in questo caso di una dispnea acuta è legato sicuramente ad un errore<br />

grosso dell’ anestesista che approccia il pz(?).<br />

Oggi si cerca di effettuare una chirurgia il più possibile mininvasiva:si assiste ad una<br />

riduzione delle incisioni( si è passati da incisioni “a collare” ad incisioni di 3-6 cm,a<br />

seconda della tecnica utilizzata)ed è possibile addirittura intervenire attraverso incisioni di<br />

1,5 cm per emitiroidectomie effettuate per noduli piccoli,grazie all’ utilizzo di occhiali<br />

ingranditori o della strumentazione laparoscopica.

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