TRIMESTRALE DEL CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE ...

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28 gruppo CULTURALE DAL 15 AL 19 SETTEMBRE 2010 MADRID • Toledo, Avila e Segovia Toledo Un viaggio nel cuore della Nuova Castiglia, tra la boscosa Sierra Guadarrama e la Mancha, tra nobili città d’arte e Madrid, a volte incostante e sonnolenta, a volte moderna e compulsiva. Un viaggio attraverso le mille contraddizioni della capitale spagnola, dalla Movida al suo importante patrimonio artistico. Un viaggio attraverso l’unica cultura multietnica del Medioevo occidentale dove mussulmani, ebrei e cristiani hanno consegnato alla storia pagine di tolleranza e convivenza civile. 1° giorno Mercoledì 15 settembre Trieste-Venezia-Madrid Ritrovo dei signori partecipanti in Piazza Oberdan alle ore 7:30 e trasferimento in autopullman per l’aeroporto di Venezia. Partenza alle ore 12:20 con volo Iberia e arrivo a Madrid alle ore 14:45. Incontro con la guida e visita panoramica dell’ingarbugliato intreccio urbanistico della città. Sistemazione in Hotel nelle camere riservate, cena e pernottamento. 2° giorno Giovedì 16 settembre Madrid Prima colazione e incontro con la guida per la continuazione della visita della città. Si inizierà con la visita dell’antico Pa- Avila lazzo Reale per proseguire con la visita del Museo del Prado. Pranzo libero e pomeriggio a disposizione per le visite individuali. Cena e pernottamento in Hotel. 3°giorno Venerdì 17 settembre Madrid-Avila-Segovia-Madrid Prima colazione e partenza per Avila e visita della città. Al termine proseguimento per Segovia, pranzo in ristorante e visita della città. Rientro in Hotel a Madrid, cena e pernottamento. 4° giorno Sabato 18 settembre Madrid Prima colazione e proseguimento della visita guidata di Madrid a piedi. Pranzo libero e pomeriggio a disposizione per le visite individuali. Cena e pernottamento in Hotel. 5° giorno Domenica 19 settembre Madrid-Toledo-Venezia-Trieste Prima colazione in Hotel, partenza per Toledo e visita guidata della città. Pranzo in ristorante e nel pomeriggio visita della Cattedrale. Partenza per l’aeroporto di Madrid; con volo Iberia delle ore 19:45 si arriverà a Venezia alle ore 20:00; trasferimento in autopullman per Trieste. Arrivo previsto verso le ore 24:00. Segovia
gruppo CULTURALE Dopo il viaggio culturale a Vienna, fatto nel settembre 2009, per conoscere i luoghi del Principe Eugenio di Savoia e la conferenza in sede, tenuta dal dott. Ervino Curtis nel dicembre scorso, con un’ampia esposizione sulla figura del Principe, chiudiamo l’argomento con la bella sintesi della prof. Edoarda Grego Pozza, tratta dalla documentazione storica fornita dal dott. Curtis. La Redazione Eugenio von Savoy Il principe Eugenio di Savoia (1663- 1736) fu personaggio di grande rilevanza militare, politica e culturale nel panorama europeo, in quel periodo - a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo – assai travagliato per le minacciose nubi incombenti sull’auspicato equilibrio internazionale. Egli partecipò sempre attivamente alle intricate vicende del suo tempo. Dotato di grande coraggio – fu ferito molte volte in battaglia – sovrastò gli altri capitani del suo tempo per lo straordinario ingegno strategico, per il vigore nell’esecuzione dei suoi disegni, per le eccezionali doti di entusiasmo e di passione nell’osservanza del dovere, oltre che per il trattamento intelligente ed umano, non disgiunto da severa disciplina, che riservava alle sue truppe. Nato a Parigi il 18 ottobre 1663 da Olimpia Mancini, nipote del cardinale Mazarino e da Eugenio Maurizio Principe di Savoia Carignano, conte di Soissons, fu affidato alle cure della nonna Maria di Borbone dopo la morte del padre e l’espulsione della madre dalla Francia, alla morte di Mazarino. La famiglia e il re volevano per lui la carriera ecclesiastica, nonostante le sue preferenze per quella militare. Contrastato nelle sue scelte, decise di lasciare la Francia e di recarsi alla corte dell’imperatore Leopoldo I d’Asburgo che gli affidò subito un ruolo nella lotta contro i turchi che minacciavano Vienna, sotto le cui mura era morto il fratello maggiore Luigi Giulio. Nominato generale a soli 22 anni, Eugenio pertecipò alla battaglia del 1683 che vide in campo il re di Polonia Giovanni Sobiesky, e Carlo duca di Lorena. La vittoria arrise alle forze cristiane contro l’esercito di Kara Mustafà, che venne inseguito e sconfitto anche a Belgrado nel 1668. Quando Carlo VI – successo a Giuseppe I, a sua volta erede di Leopoldo I - riprese la guerra contro i turchi, il principe Eugenio colse nuovi allori con alcune splendide vittorie che portarono alla pace di Carlovitz del 1699 e poi, dopo le rinnovate ostilità, a quella di Passarovitz del 1718. Il Principe Eugenio di Savoia-Sassons (Ritratto da Van Schuppen) Oltre che eroe nella strenua lotta contro i turchi, come si è già detto, Eugenio fu protagonista in tutte le guerre che videro unite le potenze europee contro lo strapotere di Luigi XIV e le 29 sue ambiziose mire espansionistiche, e nelle tre guerre di successione: spagnola, polacca e austriaca. Della prima ricordiamo soprattutto il brillante successo da lui ottenuto contro i francesi a Torino nel 1706, nonostante le innumerevoli ferite che avevano provato il suo fisico. Morì nel suo letto, dopo una normale giornata di lavoro, a Vienna, nello splendido palazzo del Belvedere nel quale aveva raccolto tesori di libri e di arte. La vicenda terrena del principe Eugenio venne ad intrecciarsi, anche se marginalmente, con la nostra città, quando l’Austria impostò un ruolo marittimo per Trieste nel 1717 con la Carta di libera navigazione nell’Adriatico, e nel 1719 con l’istituzione del Porto Franco. In realtà la flotta militare asburgica iniziò la sua attività nel 1731 con la chiamata a capo della stessa dell’ammiraglio genovese Giovanni Pallavicino. Lo stesso Carlo VI venne a Trieste il 10 settembre 1728 e ci rimase tre giorni. Interessante è la nota di Babudieri, per altro da me non ritrovata in altre fonti, che il porto di Trieste fu perorato dal principe Eugenio, nel suo ruolo di Presidente aulico, per la funzione militare che avrebbe potuto avere, non certo per i progetti commerciali di Carlo VI, per i quali egli nutriva un certo scetticismo. Questa figura interessante di generale integerrimo per fedeltà e correttezza sembra impersonare il cavaliere leggendario di una canzone popolare del tempo. Egli non è ricordato soltanto
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