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TRIMESTRALE DEL CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE ...

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gruppo CULTURALE<br />

Dopo il viaggio culturale a Vienna, fatto nel settembre 2009, per conoscere i luoghi del<br />

Principe Eugenio di Savoia e la conferenza in sede, tenuta dal dott. Ervino Curtis nel<br />

dicembre scorso, con un’ampia esposizione sulla figura del Principe, chiudiamo l’argomento con la bella<br />

sintesi della prof. Edoarda Grego Pozza, tratta dalla documentazione storica fornita dal dott. Curtis.<br />

La Redazione<br />

Eugenio von Savoy<br />

Il principe Eugenio di Savoia (1663-<br />

1736) fu personaggio di grande rilevanza<br />

militare, politica e culturale<br />

nel panorama europeo, in quel periodo<br />

- a cavallo tra il XVII e il XVIII<br />

secolo – assai travagliato per le minacciose<br />

nubi incombenti sull’auspicato<br />

equilibrio internazionale. Egli<br />

partecipò sempre attivamente alle intricate<br />

vicende del suo tempo. Dotato<br />

di grande coraggio – fu ferito molte<br />

volte in battaglia – sovrastò gli altri<br />

capitani del suo tempo per lo straordinario<br />

ingegno strategico, per il vigore<br />

nell’esecuzione dei suoi disegni,<br />

per le eccezionali doti di entusiasmo<br />

e di passione nell’osservanza del dovere,<br />

oltre che per il trattamento intelligente<br />

ed umano, non disgiunto<br />

da severa disciplina, che riservava<br />

alle sue truppe.<br />

Nato a Parigi il 18 ottobre 1663 da<br />

Olimpia Mancini, nipote del cardinale<br />

Mazarino e da Eugenio Maurizio<br />

Principe di Savoia Carignano, conte<br />

di Soissons, fu affidato alle cure della<br />

nonna Maria di Borbone dopo la morte<br />

del padre e l’espulsione della madre<br />

dalla Francia, alla morte di Mazarino.<br />

La famiglia e il re volevano<br />

per lui la carriera ecclesiastica, nonostante<br />

le sue preferenze per quella<br />

militare. Contrastato nelle sue scelte,<br />

decise di lasciare la Francia e di recarsi<br />

alla corte dell’imperatore Leopoldo<br />

I d’Asburgo che gli affidò subito<br />

un ruolo nella lotta contro i turchi<br />

che minacciavano Vienna, sotto le<br />

cui mura era morto il fratello maggiore<br />

Luigi Giulio. Nominato generale a<br />

soli 22 anni, Eugenio pertecipò alla<br />

battaglia del 1683 che vide in campo<br />

il re di Polonia Giovanni Sobiesky,<br />

e Carlo duca di Lorena. La vittoria<br />

arrise alle forze cristiane contro<br />

l’esercito di Kara Mustafà, che venne<br />

inseguito e sconfitto anche a Belgrado<br />

nel 1668. Quando Carlo VI – successo<br />

a Giuseppe I, a sua volta erede<br />

di Leopoldo I - riprese la guerra contro<br />

i turchi, il principe Eugenio colse<br />

nuovi allori con alcune splendide vittorie<br />

che portarono alla pace di Carlovitz<br />

del 1699 e poi, dopo le rinnovate<br />

ostilità, a quella di Passarovitz<br />

del 1718.<br />

Il Principe Eugenio di Savoia-Sassons<br />

(Ritratto da Van Schuppen)<br />

Oltre che eroe nella strenua lotta contro<br />

i turchi, come si è già detto, Eugenio<br />

fu protagonista in tutte le guerre<br />

che videro unite le potenze europee<br />

contro lo strapotere di Luigi XIV e le<br />

29<br />

sue ambiziose mire espansionistiche,<br />

e nelle tre guerre di successione: spagnola,<br />

polacca e austriaca. Della prima<br />

ricordiamo soprattutto il brillante<br />

successo da lui ottenuto contro i francesi<br />

a Torino nel 1706, nonostante le<br />

innumerevoli ferite che avevano provato<br />

il suo fisico. Morì nel suo letto,<br />

dopo una normale giornata di lavoro,<br />

a Vienna, nello splendido palazzo del<br />

Belvedere nel quale aveva raccolto<br />

tesori di libri e di arte.<br />

La vicenda terrena del principe Eugenio<br />

venne ad intrecciarsi, anche<br />

se marginalmente, con la nostra città,<br />

quando l’Austria impostò un ruolo<br />

marittimo per Trieste nel 1717<br />

con la Carta di libera navigazione<br />

nell’Adriatico, e nel 1719 con l’istituzione<br />

del Porto Franco. In realtà la<br />

flotta militare asburgica iniziò la sua<br />

attività nel 1731 con la chiamata a<br />

capo della stessa dell’ammiraglio genovese<br />

Giovanni Pallavicino.<br />

Lo stesso Carlo VI venne a Trieste<br />

il 10 settembre 1728 e ci rimase tre<br />

giorni. Interessante è la nota di Babudieri,<br />

per altro da me non ritrovata<br />

in altre fonti, che il porto di Trieste<br />

fu perorato dal principe Eugenio, nel<br />

suo ruolo di Presidente aulico, per la<br />

funzione militare che avrebbe potuto<br />

avere, non certo per i progetti commerciali<br />

di Carlo VI, per i quali egli<br />

nutriva un certo scetticismo.<br />

Questa figura interessante di generale<br />

integerrimo per fedeltà e correttezza<br />

sembra impersonare il cavaliere leggendario<br />

di una canzone popolare del<br />

tempo. Egli non è ricordato soltanto

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