Cotrebbia da Curtis a possessione di S. Sisto - Itinerari Medievali
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possesso dei Niquità, che nel territorio trebbiense e limitrofo al Po già<br />
contavano ampi posse<strong>di</strong>menti 22 .<br />
Alle terre tutte - arative, coltive e incolte, vigne, prati, gerbi<strong>di</strong> e boschi -<br />
si aggiungevano le domus, il torchio, le botti e il massaricio tutto con case e<br />
torchi esistenti nella corte stessa. Insieme ad esse erano concesse omnes<br />
iuris<strong>di</strong>ctiones, honores, angarie, perangarie, venatores, i pascoli, il <strong>di</strong>ritto<br />
<strong>di</strong> camparia, <strong>di</strong> elezione dei consoli, dei ferarii, la decima, le peschiere del<br />
Trebbia e della Raganella spettanti al monastero, ogni accrescimento <strong>di</strong> terra<br />
prodotto <strong>da</strong>l Po e <strong>da</strong>lla Trebbia, il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> derivare acqua <strong>da</strong> quest'ultima.<br />
L'investitura perpetua derogava <strong>da</strong>lle clausole tra<strong>di</strong>zionali accor<strong>da</strong>ndo agli<br />
enfiteuti, con un patto specifico, il ius ven<strong>di</strong>tionis sine requisitione abbatis,<br />
rafforzando ancor più la già quasi totale <strong>di</strong>sponibilità della cosa a favore del<br />
concessionario 23 .<br />
Restavano escluse <strong>da</strong>lla cessione la chiesa ed il cimitero, e una pertica <strong>di</strong><br />
terra sita <strong>di</strong>etro il presbiterio dove il monastero avrebbe, a sue spese,<br />
costruito una casa; ma soprattutto l'investitura non comprendeva i vassalli e<br />
quanto <strong>da</strong> essi tenuto per feudo. Il fitto annuo consisteva in 82 moggia <strong>di</strong><br />
frumento raccolto nelle terre de supra stratam inter Nuriam et Trebiam, <strong>da</strong><br />
consegnarsi <strong>di</strong>lazionato tra il 15 agosto e la festa <strong>di</strong> San Michele, nel mese<br />
<strong>di</strong> settembre 24 ; 16 veggiole <strong>di</strong> mosto <strong>di</strong> Ustiliano - dove la famiglia contava<br />
un beneficio, anch'esso ceduto <strong>da</strong> San <strong>Sisto</strong> 25 - e 12 galline; il frumento alla<br />
curia del monastero, sicuramente a <strong>Cotrebbia</strong>, la quarta parte del vino e le<br />
galline a Piacenza. Introducendo nel contratto una clausola atipica, comune<br />
invece in quelli parziari 26 , il cenobio pretendeva la presenza <strong>di</strong> due nunzi<br />
abbaziali al tempo della vendemmia <strong>da</strong> servire honorifice. In caso <strong>di</strong> guerra,<br />
come <strong>di</strong> consueto, sarebbe stato versato il solo donicum, ovvero la parte<br />
dominicale, e la decima delle terre che si sarebbero potute coltivare, e<br />
quanto Rubino de Groppallo e soci, precedenti coloni parziari, erano tenuti<br />
a corrispondere, e cioè un terzo dei grossi, un quarto dei minuti, rape e noci,<br />
un terzo del mosto e del legname. L'investitura iure colonario stipulata solo<br />
22<br />
ASPr, Diplomatico, cass. 21, n. 1263, 1224 giugno 3 Piacenza.<br />
23<br />
La requisitio domini costituiva il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> prelazione <strong>di</strong> chi deteneva il dominio eminente<br />
della res; secondo i dettami statutari citta<strong>di</strong>ni l'alienazione della res de qua red<strong>di</strong>t fictum era<br />
proibita senza la legittima requisitio, pena la devoluzione della cosa al dominus stesso. La<br />
clausola sottintende il <strong>di</strong>ritto del concessionario all'alienazione e quello <strong>di</strong> prelazione del<br />
proprietario; la consuetu<strong>di</strong>ne piacentina imponeva un lasso temporale <strong>di</strong> 15 giorni, termine<br />
entro il quale il dominus poteva, ad un prezzo inferiore, perfezionare il suo <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />
prelazione. Cfr. Statuta antiqua communis Placentiae, in Statuta varia civitatis Placentiae,<br />
in Monumenta historica ad provincias parmensem et placentinam pertinentia, a cura <strong>di</strong> G.<br />
Bonora, Parma, 1860, l. III, r. 10, pp. 294-295.<br />
24<br />
Statuta antiqua communis Placentiae, l. I, r. 8, pp. 261-262, de <strong>di</strong>ebus feriatis.<br />
25<br />
La località non è nota.<br />
26<br />
Zaninoni, Contratti parziari <strong>di</strong> conduzione agraria del territorio piacentino nel XIII<br />
secolo, in « Archivio storico per le province parmensi», s. IV, XXIX, 1977, pp. 166-167.<br />
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