Turismo - CONFCOMMERCIO
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tà, il sacrificio, l’attaccamento sia delle atlete, sia<br />
del Mister che di tutti i componenti della società<br />
hanno portato l’Assipanificatori Bari Volley a<br />
farsi spazio nella realtà pallavolistica barese, provinciale<br />
e regionale.<br />
Nella stagione agonistica 2009/10 l’Assipanificatori<br />
Bari Volley è impegnata nel difficile campionato<br />
di serie C, competizione partita con il<br />
piede giusto ma che, per una serie di circostanze,<br />
malattie e infortuni, naviga ora in una sfavorevole<br />
posizione in classifica.<br />
Le atlete però, guidate dal Mister Alessandro<br />
Girgenti, lotteranno fino in fondo cercando di<br />
risalire la china per dimostrare, a chi crede in loro,<br />
la determinazione e l’impegno, incoraggiate sempre<br />
dal grido “Insieme si può!”. Questa la compagine<br />
della serie C: Luciana Girgenti Opposto (Capitano);<br />
Romina Greco Opposto; Valentina Daniele<br />
Palleggiatrice; Roberta Fanelli Palleggiatrice; Vittoria<br />
Cacciapaglia Centrale; Claudia Ranieri Centrale;<br />
Cinzia Capozza Centrale; Arianna Giovine<br />
Laterale; Cinzia Calabrese Laterale; Giovanna<br />
Lattanzio Laterale; Cristina Magrone Laterale;<br />
Ilaria Daniele Libero.<br />
L’ANTICO FORNO DI TRIGGIANO<br />
Raccontare la storia dell’”Antico Forno” di<br />
Giuseppe Affatato è come narrare una favola cominciando<br />
con il classico “C’era una volta”. Per<br />
fortuna c’è ancora ed è inglobato nella Vecchia<br />
Triggiano in Via Carlo Alberto, 79 come la tessera<br />
di un mosaico fatto di tradizioni, buon vicinato,<br />
profumi di sapido pane, focaccia, dolciumi, friselle.<br />
“Il mestiere l’ho appreso da mio padre Vitoracconta<br />
- ero appena diciannovenne quando<br />
entrai in bottega. Allora la massa s’impastava a<br />
mano, una fatica indicibile per il caldo e gli orari<br />
notturni”.<br />
Giuseppe è dunque, figlio d’arte e nell’”Antico<br />
forno” ebbe la collaborazione della<br />
moglie Vincenza Mastrolia (purtroppo scomparsa)<br />
entrambi dedicandosi sempre con passione<br />
alla panificazione, facendo di questo mestiere un’<br />
arte, appunto l’Arte Bianca.<br />
“Per tre anni abbiamo impastato a mano, ogni<br />
giorno, un quintale di farina per circa mezz’ora<br />
con acqua, lievito, naturale ovviamente, e sale sin<br />
quando non sono arrivate le nuove macchine.”<br />
Allora come oggi nel forno di Giuseppe la<br />
massa si lascia crescere per oltre due ore, divisa<br />
in forme e poi la cottura sapiente nel forno a<br />
legna di olivo.<br />
Sistemi che Giuseppe, pur affidandosi a nuove<br />
tecnologie, non ha abbandonato e fa un pane di<br />
straordinari sapori, sempre cotto al forno, usando<br />
adesso come combustibile i gusci di mandorle.<br />
“Vengono anche da Bari e dai paesi vicini per<br />
comprare il mio pane. Lavoro ogni giorno quattro<br />
quintali di farina, tre per il pane e uno per<br />
focaccia, cotta sulla pietra, biscotti, taralli, friselle<br />
e pasticceria”.<br />
Giuseppe ha la fortuna di avere come collaboratori<br />
i figli Vito di 26 anni e Olimpia di 31, così<br />
affezionati al mestiere da aver contribuito notevolmente<br />
alla crescita dell’azienda di famiglia. In<br />
bottega lavorano tre dipendenti ognuno di loro<br />
impegnato per mantenere viva la fama<br />
dell’”Antico forno”.<br />
“Io continuerò finché me la sento”, confida<br />
Giuseppe.<br />
E c’è da giurare che per ora non molla. Ha<br />
troppo le mani nella pasta dell’entusiasmo e dell’amore<br />
per l’Arte Bianca.<br />
Il PANE REFFERMO DI OLINDO GUERRINI<br />
Forlivese autore de “L’Arte di utilizzare gli<br />
avanzi della mensa”, straordinario libro introvabile<br />
ristampato da Longo di Ravenna nel 1974.<br />
Chi cucina o chi ama il buon mangiare dovrebbe<br />
avere in casa questo libro.<br />
Letterato e poeta Olindo Guerrini nacque nel<br />
1845 e morì a Bologna nel 1916. Si laureò in<br />
Giurisprudenza ma non praticò la professione di<br />
avvocato. Tornò “… a leggere e studiare di tutt’altro<br />
per conto mio.” Seguace del Carducci, fu singolare<br />
figura d’artista, per i diversi influssi di cui<br />
risentì, ma esercitò un’influenza non trascurabile<br />
come maestro di verismo poetico, con i versi pubblicati<br />
sotto lo pseudonimo di Lorenzo Stecchetti:<br />
Postuma (1877), Polemica e<br />
Nova polemica (1878).<br />
Bene, il Guerrini nel suo<br />
libro elenca e fornisce le ricette<br />
di quaranta modi di<br />
trattare il pane raffermo.<br />
Qualche esempio: pane riscaldato,<br />
rosolato, alla contadina,<br />
unto, in crostini, pangrattato,<br />
minestra con le<br />
uova e il pangrattato, pancotto,<br />
pancotto alla Giotto, budino<br />
di mollica di pane, alla<br />
bavarese, gnocchi di pane, in<br />
zuppa, panata alla francese,<br />
con le mele.<br />
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