29.05.2013 Views

Maggio - numero sedici - Università degli studi di Cagliari.

Maggio - numero sedici - Università degli studi di Cagliari.

Maggio - numero sedici - Università degli studi di Cagliari.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

•• UNICA - 16 12-05-2003 8:52 Pagina 9<br />

Confronto Confronto<br />

aperto aperto<br />

Sardegna-Campania<br />

Sardegna-Campania<br />

I<br />

mportante visita da parte <strong>di</strong> docenti<br />

del Dipartimento <strong>di</strong> Fisica della nostra<br />

<strong>Università</strong> alla Fondazione IDIS-Città<br />

della Scienza <strong>di</strong> Napoli avvenuta in data 28-<br />

03-03. La Città della Scienza <strong>di</strong> Napoli rappresenta<br />

una delle realtà<br />

più significative nel nostro<br />

Paese riguardante la<br />

<strong>di</strong>vulgazione scientifica,<br />

la <strong>di</strong>dattica, l’alta formazione,<br />

il nursing <strong>di</strong> imprese<br />

ed è anche una importante<br />

sede congressuale<br />

e culturale. La<br />

Città della Scienza <strong>di</strong><br />

Napoli riesce ad attirare<br />

molte migliaia <strong>di</strong> visitatori<br />

per anno da tutto il<br />

nostro Paese, tra i quali<br />

ricercatori, tecnici, impren<strong>di</strong>tori, insegnanti,<br />

studenti delle scuole elementari, me<strong>di</strong>e ed<br />

universitari. Il Direttore della struttura, Dr.<br />

Luigi Amo<strong>di</strong>o e tutti i suoi collaboratori,<br />

hanno accettato con entusiasmo la visita del<br />

Direttore del Museo del Dipartimento <strong>di</strong> Fisica<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, professor Guido Pegna, e dei<br />

suoi collaboratori, professor Giancarlo Cappellini<br />

e Dr. Guido Satta. La visita è consistita<br />

in un visione dettagliata, sotto la guida<br />

del Dr. Cerri e della Dr.ssa Drioli, delle<br />

Exhibits della Mostra, che trattano in maniera<br />

semplice e piacevole tematiche che spaziano<br />

dalla Fisica alla Biologia, dalla Matematica<br />

all’Informatica. Una parte importante<br />

della visita è consistita nell’analisi dettagliata,<br />

effettuata con lo Staff Amministrativo<br />

dell’IDIS (Istituto per la Diffusione della<br />

Cultura Scientifica), della storia del loro<br />

centro e della possibilità <strong>di</strong> esportare tale<br />

esperienza anche in altre realtà, come ad<br />

N<br />

Intesa tra il <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Fisica e la Città della scienza <strong>di</strong> Napoli<br />

Napoli. Foto <strong>di</strong> gruppo per i professori cagliaritani (da sin.)<br />

Cappellini e Pegna con i colleghi napoletani, Drioli e Cerri<br />

esempio quella della nostra città. Difatti il<br />

professor Guido Pegna è anche responsabile<br />

del progetto Explora che ha tra i suoi fini<br />

quello <strong>di</strong> creare a <strong>Cagliari</strong> una mostra interattiva<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione scientifica e <strong>di</strong>dattica.<br />

La possibilità <strong>di</strong> nascita<br />

e sviluppo <strong>degli</strong><br />

Science Centres è<br />

strettamente connessa<br />

con la loro<br />

capacità <strong>di</strong> integrazione<br />

con le<br />

realtà culturali,<br />

formative e<br />

produttive locali.<br />

D’altra parte<br />

lo Staff tecnico<br />

dell’IDIS ha mostrato<br />

notevole interesse<br />

alle realizzazioni tecniche effettuate dal professor<br />

G. Pegna (tra le quali il<br />

cannone elettromagnetico trasportabile<br />

) e si è detto fortemente<br />

interessato alla possibilità<br />

<strong>di</strong> trasformarle in Exhibits<br />

sotto la sua guida. Lo Staff<br />

IDIS-Città della Scienza <strong>di</strong> Napoli<br />

si è detto interessato anche<br />

a descrivere la propria esperien-<br />

za ed ad allacciare collaborazioni<br />

con personale del mondo<br />

scientifico, produttivo ed industriale<br />

<strong>di</strong> altre città. Siamo sicuri<br />

che la nostra <strong>Università</strong> e tutti<br />

nostri colleghi non si lasceranno sfuggire<br />

l’occasione <strong>di</strong> scambio scientifico, culturale,<br />

<strong>di</strong>dattico e professionale con una realtà importante<br />

come quella dell’IDIS-Città della<br />

Scienza <strong>di</strong> Napoli.<br />

relazioni esterne<br />

Giancarlo Cappellini<br />

Numero 16<br />

maggio 2003<br />

a qualche anno il professor Guido Pegna, responsabile<br />

del Museo <strong>di</strong> Fisica dell’<strong>Università</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, ed il suo gruppo stanno attivamente cercando<br />

<strong>di</strong> trasformare il Museo in un luogo nel quale i<br />

visitatori non solo “respirino” la storia della Fisica, ma<br />

possano anche interagire in prima persona con esperimenti<br />

ed exhibit messi a loro <strong>di</strong>sposizione. L’obiettivo<br />

è <strong>di</strong> portare visitatori<br />

“… Sciocchezze! Vi è una sola<br />

fonte <strong>di</strong> sapere, ed è l’esperienza:<br />

la vecchia buona esperienza fisica<br />

<strong>di</strong> Locke e Hume”.<br />

(Isaac B. Singer)<br />

el marzo scorso il team dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, coor<strong>di</strong>nato da Gaetano Ranieri e costituito da Gian Piero Deidda, Rita Deiana, Riccardo Porcu, Luigi<br />

Noli, Giampiero Casti, Mario Sitzia, Consuelo Cossu, ha svolto un’importante ricerca nell’antica città <strong>di</strong> Volubilis, in Marocco, <strong>di</strong>chiarata dall’Unesco<br />

patrimonio mon<strong>di</strong>ale dell’Umanità. Il team si è avvalso della fattiva collaborazione <strong>di</strong> Stefano Erriu, e Marco Nuvoli e <strong>degli</strong> archeologi Raimondo Zucca,<br />

Piergiorgio Spanu ed Elisabetta Garau. La spe<strong>di</strong>zione, <strong>di</strong> per sé complessa perché prevedeva il trasferimento <strong>di</strong> personale, strumentazione e mezzi sul luogo <strong>di</strong><br />

misura, per le con<strong>di</strong>zioni meteo inclementi e per la particolare situazione internazionale del momento, si è svolta con straor<strong>di</strong>naria precisione, anche grazie ai<br />

buoni uffici dell’Ambasciata italiana a Rabat e in particolare dell’addetto culturale dottoressa Wanda Grillo. La ricerca, condotta con la collaborazione dell’IN-<br />

SAP, l’ente <strong>di</strong> gestione dei beni patrimoniali e culturali del Marocco, con il quale è stato recentemente firmato un protocollo d’intesa, ha portato alla probabile<br />

in<strong>di</strong>viduazione dell’anfiteatro della città, oggetto per oltre cento anni <strong>di</strong> ricerche archeologiche da parte <strong>di</strong> <strong>numero</strong>si gruppi internazionali. Contemporaneamente<br />

il team ha rivolto l’attenzione alle strutture idriche della città, che sono state meglio definite e comprese, soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione esterna.<br />

Lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o è stato condotto partendo dall’analisi archeometrica <strong>di</strong> forme e geometrie possibili, ricavata dalle fonti storiche, da un’analisi <strong>di</strong> immagini aeree, da<br />

un rilievo idrogeologico. Su tre aree ‘in<strong>di</strong>ziate’ sono state applicate, sul terreno, quattro tra le più attuali e sofisticate metodologie geofisiche non <strong>di</strong>struttive. Il risultato<br />

ottenuto è stato per molti versi clamoroso. Il Sottosegretario alla Cultura e le altre autorità marocchine, infatti, si sono <strong>di</strong>mostrati entusiasti e hanno dato<br />

imme<strong>di</strong>ata notizia dei “ritrovamenti”. I ricercatori marocchini procederanno in tempi brevi all’accertamento <strong>di</strong>retto me<strong>di</strong>ante scavi selettivi (a costo limitato) e<br />

successivamente, si passerà alla fase <strong>degli</strong> scavi archeologici veri e propri che potrebbero essere affidati ancora all’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. Il team <strong>di</strong> ricerca geofisica<br />

non è nuovo a questi successi. Altre spe<strong>di</strong>zioni sono state eseguite all’estero, per scopi <strong>di</strong>versi, data la natura della <strong>di</strong>sciplina che consente <strong>di</strong> “vedere” nel sottosuolo<br />

in modo non <strong>di</strong>struttivo, celere ed economico. Nel campo archeologico è intervenuto oltre che in Catalogna e in Corsica, nell’ambito <strong>di</strong> un progetto europeo;<br />

in Grecia dove ha avuto modo <strong>di</strong> mettere in evidenza tombe <strong>di</strong> età micenee a Pylos nel Peloponneso, nei pressi del palazzo <strong>di</strong> Nestore eroe dell’Iliade; a<br />

Uthina in Tunisia, nell’ambito <strong>di</strong> ricerche archeologiche svolte dall’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>; in Etiopia dove, recentemente, ha messo in evidenza le strutture <strong>di</strong> collegamento<br />

e i sistemi <strong>di</strong> drenaggio delle chiese <strong>di</strong> Lalibela, l’ottava meraviglia del mondo; in Bolivia dove è intervenuto in una zona dove si sospetta la presenza<br />

<strong>di</strong> resti <strong>di</strong> civiltà pre-incaiche; a Cuba nella città <strong>di</strong> L’Avana, alla ricerca delle strutture portuali colombiane. Ma il gruppo ha operato anche in altri campi : ha infatti<br />

contribuito alla redazione della carta geotecnica <strong>di</strong> Barcellona, ha svolto ricerche <strong>di</strong> acque termali in Etiopia, sull’inquinamento delle acque in Cile e in Bolivia,<br />

mentre sono in atto <strong>stu<strong>di</strong></strong> bilaterali sull’erosione costiera in Brasile, sulla <strong>di</strong>namica dunale in Portogallo e sull’agricoltura <strong>di</strong> precisione in Francia. Il team del<br />

professor Ranieri, talvolta integrato da altri ricercatori tecnici e studenti, ha operato sempre in stretta collaborazione ed armonia con i ricercatori locali. (g.r.)<br />

D<br />

9<br />

e studenti a contatto<br />

con la scienza in<br />

modo piacevole, accattivante,<br />

che sia<br />

fonte <strong>di</strong> curiosità e<br />

incentivo al fare. Tale<br />

progetto si <strong>di</strong>ffe-<br />

renzia dai mo<strong>di</strong> della <strong>di</strong>vulgazione tipici dei “Centri<br />

della Scienza” <strong>di</strong> tipo anglosassone per due aspetti: a)<br />

attenzione alle connessioni con gli aspetti storici, sociali,<br />

filosofici peculiari della<br />

cultura europea; b) grande enfasi<br />

all’idea che si capisce facendo, e<br />

non solamente stando a guardare<br />

cosa accade in un esperimento<br />

creato ed eseguito da altri. A<br />

tale scopo è attivo un laboratorio<br />

a <strong>di</strong>sposizione anche <strong>degli</strong><br />

studenti per la creazione, pro-<br />

gettazione e costruzione <strong>di</strong> esperimenti<br />

e lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o <strong>di</strong> fenomeni.<br />

L’educazione alla conoscenza ed<br />

all’uso razionale dei materiali, ad<br />

acquisire capacità <strong>di</strong> progettazione,<br />

al controllo ed al perfezionamento delle proprie<br />

capacità manuali, all’uso <strong>degli</strong> attrezzi: tutto ciò è<br />

fondamentale per lo sviluppo <strong>di</strong> concretezza, razionalità,<br />

buon senso, <strong>di</strong> amore per gli oggetti, <strong>di</strong> comprensione<br />

<strong>degli</strong> oggetti del passato, ed attraverso <strong>di</strong> essi, <strong>di</strong><br />

consapevolezza e conoscenza del mondo. (g.p.)<br />

Monserrato. Macchina elettrostatica <strong>di</strong>dattica<br />

costruita da Guido Pegna esposta al museo <strong>di</strong> Fisica<br />

della Cittadella universitaria<br />

Un museo interattivo<br />

in Cittadella<br />

La storia della scienza e una visione<br />

speciale per la cultura europea<br />

Geofisica, spe<strong>di</strong>zione scientifica a Volubilis olubilis<br />

Si rafforza la collaborazione tra l’ateneo e i ricercatori delle università del Marocco

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!