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Foied vino pafo, cra carefo - Campo de'fiori

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<strong>Campo</strong> de’ fiori 9<br />

Lauro Versari,<br />

non è un personaggio qualunque<br />

Lauro Versari non è un personaggio<br />

qualunque, lui è completamente fuori dalle<br />

regole e non è semplice nemmeno parlarne.<br />

Ma oggi abbiamo deciso di incontrarlo<br />

e forse è il momento giusto per parlarvi<br />

dei suoi spettacoli considerati veri e propri<br />

eventi.<br />

Il punto di partenza è la location che è<br />

sempre fuori da un normale palcoscenico,<br />

ma completamente inerente lo spettacolo.<br />

Basta pensare che nel 2005 riuscì a rappresentare<br />

“La Passione di Maria<br />

Maddalena”, interpretata da una bravissima<br />

Sonia De Meo, nella spettacolare cornice<br />

della Basilica Di Santa Maria del<br />

Popolo a Roma e l’anno successivo “Solite<br />

difficoltà per un omicidio”, nel Parco<br />

Piccolomini, a due passi da San Pietro<br />

dove la sua musa ispiratrice interpretava<br />

una amazzone.<br />

Ma veniamo all’evento più recente.<br />

“2010, Qualcuno volò sul nido del<br />

cuculo” rappresentato nello scorso mese<br />

di maggio presso la struttura dell’ Ospedale<br />

Psichiatrico S.<br />

Maria della Pietà di<br />

Roma ed attinto dal<br />

famoso libro di K.<br />

Kesey e dal più<br />

conosciuto film di<br />

Milos Forman interpretato<br />

da Jack<br />

Nicholson.<br />

Il testo di Versari<br />

parla di un Ospedale<br />

Psichiatrico e dove<br />

trovare il posto ideale?<br />

L’ex Manicomio di<br />

Roma è sembrato il<br />

più adatto e i 400<br />

mq del padiglione<br />

giusti per contenere<br />

la scena ed il pubblico<br />

che è sempre<br />

parte integrante<br />

dello spettacolo.<br />

Lauro, perché<br />

coinvolgere il<br />

pubblico? “Il pubblico<br />

deve sempre<br />

partecipare ai miei<br />

spettacoli, è una mia<br />

idea fissa come l’uso<br />

spregiudicato dei<br />

luoghi delle rappresentazioni.<br />

Chi viene<br />

a vedere i miei eventi<br />

sa che io non<br />

intrattengo ma<br />

disturbo! E poi da<br />

sempre mi piace<br />

lavorare con le emo-<br />

zioni. Questo testo si muove in quella sottile<br />

linea di demarcazione che esiste tra la<br />

normalità e la pazzia che oggi, come non<br />

mai, si sta sempre più allargando. Il tema<br />

al centro di tutto è in realtà una grande<br />

metafora del mondo in cui viviamo e che ci<br />

spinge a chiederci se è pazzo veramente<br />

chi la pensa diversamente da noi.<br />

Da Gennaio 2011 potremo assistere nuovamente<br />

allo show e forse, chi ancora non<br />

lo ha visto, potrà darsi una risposta all’interrogativo<br />

posto dall’autore.<br />

Per concludere non possiamo esimerci di<br />

fare una domanda provocatoria a chi da<br />

tanti anni fa televisione, cinema e teatro<br />

come Lauro Versari: perché il pubblico non<br />

va più a Teatro? Sono fandonie. La gente<br />

va a teatro se le viene proposto qualcosa<br />

di interessante, se no se ne sta a casa.<br />

Il teatro non è in crisi come vogliono farci<br />

credere le istituzioni… Basterebbe aiutare<br />

chi propone cose nuove e belle! E di autori<br />

e registi con voglia di fare ce ne sono…<br />

Chiudiamo quindi l’intervista con questa<br />

piccola nota<br />

polemica, ma<br />

anche noi che<br />

da oltre dieci<br />

anni seguiamo<br />

il teatro anche<br />

a livello radiofonico,<br />

non possiamo<br />

che concordare<br />

con le<br />

idee di Lauro<br />

Versari.<br />

Backstage di “2010, qualcuno volò sul nido del cuculo”<br />

Lauro Versari

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