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DANNO ESISTENZIALE DA VACANZA ROVINATA - Studio Faccioli

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per ferie non godute ed il “malessere o depressione” per la vacanza rovinata, quale danno non<br />

patrimoniale. Fra le sentenze più significative in tema di quantificazione, si rammenta ancora il<br />

leading case di Trib. Roma 6 ottobre 1989, che giunse a quantificare il pregiudizio risarcibile<br />

nel doppio del costo del pacchetto, utilizzando quale parametro la gravità del danno in<br />

relazione alle sofferenze, il tipo di viaggio (un risarcimento più elevato consegue, ad esempio,<br />

in molte pronunce, al fatto che i turisti fossero in viaggio di nozze), e così via. Pare opportuno<br />

segnalare, infine, Cass. 12 novembre 2003, n. 17041 (in Danno e Responsabilità, 2004, 395,<br />

con nota di Longobucco), che, contrastando il principio di danno in re ipsa, cui qualche volta<br />

anche qualche sentenza di merito fa riferimento, ha sottolineato la necessità di provare il<br />

pregiudizio subito, senza ricorrere alle nozioni di comune esperienza ed al fatto notorio. Ciò<br />

può costituire un freno ai risarcimenti “automatici”, molto frequenti in questo campo, in<br />

conseguenza del fatto che spesso si omette, nelle pronunce, una puntuale analisi circa la reale<br />

natura giuridica del pregiudizio. 6<br />

Teniamo comunque sempre conto di un principio d’ordine generale: la lesione di un diritto e il<br />

conseguente insorgere di un pregiudizio sono due fenomeni distinti. Detta regola<br />

“conseguenzialistica” vige anche, anzi soprattutto, nel risarcimento del danno esistenziale,<br />

laddove il pregiudizio alla persona consiste nella compromissione delle attività realizzatrici<br />

della persona che, in quanto tale, deve essere dimostrata dall’attore.<br />

Sul punto si ha il conforto di autorevole dottrina: “l’impostazione eventistica ( ovvero quella che,<br />

trovando autorevole espressione in Cort. Cost.le 184/1986, identifica il danno facendolo<br />

coincidere con la violazione dell’interesse protetto) non può (…) essere accolta: il danno<br />

esistenziale resta, nel nostro sistema dei danni illeciti, concepibile unicamente quale specchio<br />

delle attività non reddituali cui il torto abbia provocato la compromissione (…) il pregiudizio<br />

subito dalla vittima rappresenta sempre un elemento ulteriore e distinto dalla lesione: esso è<br />

costituito dalla conseguenza negativa (sia questa patrimoniale, morale o esistenziale) della<br />

violazione di una situazione giuridicamente protetta, e non può perciò essere con questa<br />

identificato. 7<br />

4) Il danno morale ed il danno esistenziale nell’ipotesi di vacanza rovinata.<br />

Parte della dottrina 8 ha affermato che i valori perseguiti tramite la vacanza (riposo, svago,<br />

arricchimento culturale, fuga dalla realtà quotidiana, etc) trovano riconoscimento anche nella<br />

Costituzione, tanto nell’art. 2, che garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, tra i quali i primi<br />

debbono essere ricompresi, quanto nell’art. 36, che garantisce al lavoratore il diritto al riposo<br />

settimanale e alle irrinunciabili ferie annuali retribuite.<br />

6 Nocco, 2007, Op cit.<br />

7 Cendon e Ziviz, Il risarcimento del danno esistenziale, 2003, Giuffrè, milano, 37.<br />

8 Ferretti e Pasquinelli, La vacanza rovinata, in Persona e Danno, a cura di Cendon, Utet 2004, pag. 3702<br />

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