DANNO ESISTENZIALE DA VACANZA ROVINATA - Studio Faccioli
DANNO ESISTENZIALE DA VACANZA ROVINATA - Studio Faccioli
DANNO ESISTENZIALE DA VACANZA ROVINATA - Studio Faccioli
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
vacanza di 4 giorni rispetto ad una di un mese), circostanze tutte che, ognuna nella sua propria<br />
individualità, dovranno essere valutate dal giudice prima della pronuncia.<br />
Particolare ed estremamente interessante, al fine di garantire un’uniformità di trattamento a<br />
parità di disagi verificatisi tra i vacanzieri, la soluzione adottata dal Tribunale di Francoforte<br />
che, con rigore tutto teutonico, ha elaborato delle tabelle giurisprudenziali (Frankefurtertabelle)<br />
alle quali parametrare il quantum del danno risarcendo a seconda delle diverse tipologie di<br />
evento inficiante la vacanza (es. eccessiva distanza dal mare del residence prenotato per un<br />
soggiorno balneare, scarsa qualità del cibo, presenza di rumori, lavori in corso, alloggiamento<br />
in stanze prive di balconi, finestre, etc. etc).<br />
Tornando invece in Italia, la quantificazione del danno da vacanza rovinata costituisce un vero<br />
e proprio punto dolente, essendo difficile ancorarla a parametri certi e precisi. Trattandosi<br />
(prevalentemente) di “microdanni”, inoltre, si corre il rischio di uno “stillicidio” di azioni<br />
giudiziarie di entità sostanzialmente modesta e di scarsa efficacia deterrente o, peggio ancora,<br />
nell’esatto opposto, ovvero nello scoramento del consumatore ad intentare una vertenza di<br />
modesto valore contro il venditore del pacchetto vacanza, scegliendo di non tutelare i propri<br />
diritti a fronte di una vertenza magari lunga, più onerosa di quanto si sia disposti a spendere<br />
per veder fatta giustizia, e dall’esito sempre e comunque non prevedibile.<br />
Un primo criterio di quantificazione, semplice ed intuitivo, ovvero la restituzione della somma<br />
versata per il pacchetto, salva la determinazione dell’eventuale ingiustificato arricchimento<br />
consistente nell’adempimento di prestazioni singolarmente valutabili, consisterebbe in nulla più<br />
di un mero rimborso del prezzo pagato 3 . Infatti, se il consumatore si è impegnato a pagare una<br />
certa somma per godere di una vacanza conforme a certi comfort promessi (ad es. per la<br />
sistemazione in un albergo a cinque stelle) e, giunto a destinazione, gli viene offerta una<br />
sistemazione di qualità decisamente inferiore (ad. es. albergo a tre stelle), non sarà certamente<br />
la riduzione del prezzo a compensarlo dei disagi subiti 4 .<br />
Atteso, dunque, che il risarcimento non potrà essere limitato al mero rimborso, il danno da<br />
vacanza rovinata (con esclusione, cioè, di eventuali rimborsi o parziali rimborsi del biglietto)<br />
dovrà essere risarcito equitativamente. Tuttavia, come minuziosamente annotato da<br />
competente dottrina 5 , tra i criteri di quantificazione si riscontrano forti oscillazioni: ad es. Trib.<br />
Verbania 23 aprile 2002 e Trib. Torino 8 novembre 1996, e Trib. Torino 28 novembre 1996 (in<br />
Riv. giur. circolaz. trasp., 1998, 1005, con nota di Benelli) propongono (salomonicamente) la<br />
metà del valore del pacchetto turistico. Trib. Bologna, 15 ottobre 1992 e Trib. Palermo 5 ottobre<br />
2006, invece, si limitano a richiamare genericamente l’equità, senza agganciare il giudizio ad<br />
alcun parametro, mentre, ancora, Trib. Milano 7 febbraio 2002 e G.d.P. Venezia 1° giugno<br />
2000, risarciscono il prezzo intero, cui vanno ad aggiungersi gli eventuali pregiudizi patrimoniali<br />
3<br />
Benelli, Responsabilità dell’organizzatore per “overbooking” alberghiero e risarcimento del danno, in<br />
Contratti, 1998, 523, nota 35.<br />
4<br />
Gazzara, Vacanze “tutto compreso” e risarcimento del danno morale, in Danno e Responsabilità,<br />
IPSOA, 2003, 247<br />
5 Nocco, Il danno da vacanza rovinata, in Danno e Responsabilità, IPSOA, 2007 / 6, pag. 623 ss.<br />
9