EX - DIOCESI di CITTADUCALE - Home Page - Sac. Ferdinando ...
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UNO PER TUTTI E TUTTI PER UNO<br />
La storia è la “maestra” della vita,<br />
per cui una persona saggia deve trarre<br />
tesoro dagli insegnamenti del “passato”,<br />
per evitare <strong>di</strong> incorrere in errori già<br />
commessi da altri.<br />
Ebbene, un errore che spesso<br />
ha provocato danni irreparabili è stato<br />
quello della presunzione, della superbia,<br />
della sopraffazione dell’uno sull’altro.<br />
In perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, poi,<br />
si avverte ancora <strong>di</strong> più l’esigenza <strong>di</strong><br />
affrontare il momento storico che si sta<br />
vivendo, facendo riferimento alla “massima<br />
popolare”: “l’unione fa la forza”.<br />
Foto “L’Arcobaleno” <strong>di</strong> Ranalli Clau<strong>di</strong>o<br />
Cittaducale sta vivendo un periodo<br />
particolarmente nebuloso, oscuro, tenebroso.<br />
Il popolo si presenta “sparpagliato”, “<strong>di</strong>viso”, “frazionato”, <strong>di</strong>sorientato, frastornato…<br />
Dopo sette secoli, in cui -tra alterne vicende- ha imposto la sua gloria e il suo onore, in questa fase si ritrova<br />
“stracciona”, costretta a coprirsi le “vergogna”.<br />
La “città del Duca” ha perso la sua <strong>di</strong>gnità, la sua nobiltà, e si ritrova a leccarsi le ferite purulente <strong>di</strong> una<br />
malattia”cancerogena”, che merita una cura imme<strong>di</strong>ata ed efficace.<br />
Quante volte un casato nobile si è ritrovato nel fango, nella miseria!<br />
La prima cura che bisogna intraprendere è quella della consapevolezza del proprio male. Molti, purtroppo,<br />
preferiscono ignorare la malattia, ritenendo che sia meglio “non sapere per non soffrire”. Ciechi !<br />
E’ urgente prendere consapevolezza del “male vero”, che ha prodotto effetti devastanti, che stanno minando,<br />
<strong>di</strong>struggendo questa città.<br />
E’ la SUPERBIA, è l’ORGOGLIO fasullo, che corrode e rende pericoloso questo momento.<br />
Bisogna ripartire dal baratro in cui siamo precipitati, utilizzando una grande virtù: l’ UMILTA’.<br />
“Se vuoi essere grande, vivi con umiltà”!<br />
Un altro gra<strong>di</strong>no per risalire la china verso la luce è l’ UNITA’.<br />
Bisogna che il popolo civitese ritrovi la forza <strong>di</strong> coagularsi, <strong>di</strong> unirsi, <strong>di</strong> amalgamarsi.<br />
“Chi vuol essere il primo, si faccia l’ultimo; chi vuol essere il più grande, si faccia il servo <strong>di</strong> tutti”!<br />
La ricetta vera, unica ed efficace che bisogna utilizzare è soltanto questa.<br />
“UNO PER TUTTI E TUTTI PER UNO”!<br />
Questo deve <strong>di</strong>ventare il progetto per consentire a Cittaducale <strong>di</strong> riprendersi il “posto” che merita.<br />
Lasciamo da parte le nostre opinioni, le nostre presunzioni, la nostra vanagloria.<br />
C’è bisogno <strong>di</strong> operai, <strong>di</strong> manovali, <strong>di</strong> conta<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong> gente semplice, generosa, gagliarda.<br />
L’unico vero comune obiettivo è recuperare la gloria <strong>di</strong> questa Città.<br />
Dobbiamo INSIEME far tornare a splendere <strong>di</strong> fulgida luce questo Capoluogo, che soltanto un popolo<br />
unito può far riemergere dal “fondo più tenebroso”.<br />
Nessuno ti regala nulla; soltanto il lavoro umile, costante, generoso, intraprendente, solidale, fervente,<br />
<strong>di</strong>sinteressato ed ardente dei figli <strong>di</strong> questa terra può conseguire –fra qualche tempo- dei risultati brillanti, che<br />
consentano a questa Città <strong>di</strong> RISORGERE.<br />
Qualcuno gode del precipizio in cui è sprofondata la nostra città.<br />
Spetta a noi CIVITESI ritrovare le energie, per consentire a <strong>CITTADUCALE</strong> <strong>di</strong> sentirsi ed essere una<br />
CITTA’ non solo dalla storia gloriosa del passato, ma dal fulgido presente e da un avvenire sempre più ra<strong>di</strong>oso.<br />
Solo con le nostre umili ed operose mani potremo far tornare a rendere splen<strong>di</strong>da questa Unica, inconfon<strong>di</strong>bile,<br />
meravigliosa, splen<strong>di</strong>da, amata <strong>CITTADUCALE</strong> !<br />
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Nandoe