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EX - DIOCESI di CITTADUCALE - Home Page - Sac. Ferdinando ...

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MONASTERO DELLE BENEDETTINE DI S. CATERINA D’ALESSANDRIA<br />

IN <strong>CITTADUCALE</strong><br />

Tra le molteplici testimonianze storiche, che appartengono alla fondazione <strong>di</strong> Cittaducale, è da annoverare<br />

senza dubbio il Monastero <strong>di</strong> S. Caterina V.M. d’Alessandria.<br />

Il Monastero delle Benedettine è la prima casa religiosa ad essere eretta nella città angioina. La data <strong>di</strong> erezione del<br />

Monastero reca la data del 26 febbraio 1327.<br />

Un documento che certifica l’atten<strong>di</strong>bilità della realizzazione del primo Istituto Religioso a Cittaducale è la lettera<br />

del Vescovo <strong>di</strong> Rieti, Mons. Giovanni Muto de Papazzurri (1301-1337), in<strong>di</strong>rizzata a fra’ Gentile da Foligno ed è<br />

stata redatta a Montereale.<br />

In essa il Vescovo reatino dà licenza all’intestatario “<strong>di</strong> fabbricare entro le mura <strong>di</strong> Cittaducale un Monastero <strong>di</strong><br />

Monache sotto il titolo <strong>di</strong> S. Caterina V.M.”.<br />

Con la medesima lettera il Vescovo Giovanni concede al religioso fra’ Gentile: “<strong>di</strong> proporre nello stesso Monastero<br />

la prima Abbadessa, che avrà la facoltà <strong>di</strong> ricevere nel detto luogo monache e suore fino al numero <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci”.<br />

La lettera <strong>di</strong> erezione del Monastero prescriveva che “coloro che entreranno in questo luogo <strong>Sac</strong>ro, abbiano<br />

la possibilità e il dovere <strong>di</strong> condurre una vita santa, secondo le norme della Regola <strong>di</strong> S. Benedetto”.<br />

Dalla suddetta lettera si desume anche che il primo Monastero doveva essere piuttosto modesto, anche per<br />

<strong>di</strong>mensioni.<br />

Il Monastero <strong>di</strong> S. Caterina d’Alessandria, nel corso dei secoli, andò ingrandendosi e trasformandosi.<br />

Possiamo ripercorrere le tappe dello sviluppo del Monastero, partendo dal secolo XIV, in cui viene realizzato l’e<strong>di</strong>ficio.<br />

Anzitutto, la facciata della Chiesa non si presentava allora come si presenta oggi, con un intervento avvenuto<br />

all’ultimo decennio del 1600. Nel secolo XVI viene costruito il chiostro interno, il passaggio coperto, sia per<br />

accedere alle stanze del piano terreno che a quelle del piano superiore.<br />

Nei secoli XVII e XVIII è stato effettuato l’ingran<strong>di</strong>mento della Chiesa (presbiterio, nuovo altare e coro<br />

interno <strong>di</strong>etro l’altare.<br />

Nel secolo XVIII è stata realizzata la costruzione della nuova ala del Monastero.<br />

Nel lunotto dell’arco sovrastante il bel portone della facciata destra troviamo una scritta:<br />

“A.M.D.G. / OB OCOMMODIOREM SACRARUM VERGINUM HABITATIONEM / NOVA HAEC<br />

MONASTERII PARS ANTIQUAE IUNCTA EST / ANNO DOMINI MDCCXXXVI”,<br />

(A maggior gloria <strong>di</strong> Dio / per una più adatta <strong>di</strong>mora delle Vergini consacrate / questa nuova parte del Monastero è<br />

stata aggiunta all’antica / nell’anno del Signore 1736).<br />

Il 14 aprile 2007 sono stati inaugurati il Museo, l’Archivio e la Biblioteca <strong>di</strong> notevole interesse storico.<br />

Le Monache <strong>di</strong> S. Caterina continuano anche oggi a tener vivo il Monastero, ritmando le ore della<br />

giornata con orazioni e lavoro. Dall’aprile 2007 è stato aperto un “centro <strong>di</strong> accoglienza” per<br />

visitatori, stu<strong>di</strong>osi e “persone che cercano il contatto con Dio, i quali potranno godere,<br />

oltre al nutrimento dell’anima e dell’intelletto, anche del meraviglioso scenario naturale che<br />

circonda il Monastero e dei prodotti tipici che le Monache continuano a realizzare, secondo<br />

ricette e tecniche antiche tramandate <strong>di</strong> generazione in generazione.<br />

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