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EX - DIOCESI di CITTADUCALE - Home Page - Sac. Ferdinando ...

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Il Monastero delle Benedettine <strong>di</strong> S. Caterina<br />

V. e M. è la prima casa religiosa ad essere eretta<br />

nella città angioina. La data <strong>di</strong> erezione del Monastero<br />

reca la data del 26 febbraio 1327.<br />

Successivamente, nel 1736 fu aggiunta l’ala destra<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio, dove attualmente è situato l’ingresso principale<br />

del Monastero.<br />

Per ripercorrere le tappe della storia del Monastero<br />

è possibile visitare il Museo e la Biblioteca, che sono stati<br />

inaugurati sabato 14 aprile 2007 con la partecipazione del<br />

Vescovo <strong>di</strong> Rieti, Mons. Delio Lucarelli, le autorità civili,<br />

religiose e militari e una ingente folla.<br />

Fra le pergamene conservate nella Biblioteca del<br />

Monastero <strong>di</strong> S. Caterina è possibile trovare la chiave per<br />

comprendere gli avvenimenti che portarono alla fondazione<br />

della Casa Religiosa. Ma è possibile, oggi, ritrovare tante<br />

altre fonti, che consentono <strong>di</strong> ripercorrere le tappe della<br />

storia gloriosa del Convento e della Città Ducale.<br />

Osservando ed analizzando le pergamene è possibile ritrovare censi, lasciti testamentari ed acquisiti, che<br />

permettono <strong>di</strong> ricostruire uno spaccato importante dal punto <strong>di</strong> vista storico.<br />

Il fondo pergamenaceo si compone <strong>di</strong> 54 documenti che vanno dal secolo XIII al secolo XVII, più altre 36<br />

pergamene che vanno dal XIV al XIX secolo.<br />

La Biblioteca, composta da qualche migliaio <strong>di</strong> volumi, contiene cinque preziosissime cinquecentine, che sono<br />

state inserite nel progetto <strong>di</strong> censimento Nazionale delle opere del 1500.<br />

Vi sono, inoltre, numerosi volumi del XVII e dell’ XVIII secolo, più altri testi <strong>di</strong> vario genere.<br />

Gli oggetti d’arte sono per lo più costituiti da oggetti <strong>di</strong> culto: vasi sacri (calici, pissi<strong>di</strong>, ostensori), candelieri,<br />

carte gloria, incensieri, reliquiari, quadri con immagini sacre, paramenti liturgici.<br />

Ciò che poi suscita curiosità sono i lavori che le monache hanno prodotto nell’arco dei secoli con maestria<br />

e finezza particolare.<br />

30<br />

IN CAMMINO VERSO I SETTECENTO ANNI DALLA FONDAZIONE (7)<br />

MONASTERO DI <strong>CITTADUCALE</strong>: il Museo e la Biblioteca<br />

Fedeli interpreti della “Regula Monacorum” : “Ora et<br />

labora”, le Monache hanno realizzato con le proprie mani, nel<br />

corso della loro attività plurisecolare, autentici capolavori, che<br />

oggi arricchiscono il Museo.<br />

E’ evidente che la componente predominante sia quella<br />

spirituale, per cui ritroviamo documenti, che attestano la storia<br />

monastica dei circa settecento anni <strong>di</strong> vita del Convento Benedettino.<br />

Ancora oggi, le Monache si de<strong>di</strong>cano con particolare<br />

fervore alla preghiera, impegnate ogni giorno a celebrare<br />

l’Opus Dei, l’Ufficio <strong>di</strong> lode, <strong>di</strong>urno e notturno, alternando le<br />

ore della giornata tra la preghiera ed il lavoro.<br />

Per apprezzare quanto la storia ci ha lasciato e costituisce<br />

il patrimonio conservato nel Museo e nella Biblioteca,<br />

è possibile soggiornare nel confortevole e<strong>di</strong>ficio per gli ospiti,<br />

inaugurato sempre nella giornata <strong>di</strong> sabato 14 aprile, nella<br />

struttura denominata “Oasi <strong>di</strong> S. Caterina d’Alessandria”.<br />

Ad ogni visitatore è possibile offrire uno stu<strong>di</strong>o storico<br />

artistico <strong>di</strong> notevole importanza, ed inoltre c’è l’opportunità<br />

<strong>di</strong> inebriarsi nello spirito, con<strong>di</strong>videndo con le Monache alcuni<br />

momenti <strong>di</strong> preghiera.

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