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La truffa dello ius soli<br />
88,4 mila unità all'anno, un ritmo ben lontano dai 300-350 mila all'anno con cui<br />
aumentano ora. Questi saranno coloro che dopo dieci anni avranno i re<strong>qui</strong>siti per<br />
ottenere la cittadinanza italiana.<br />
Nel fare questo calcolo abbiamo adottato una stima cautelativa; alcuni stranieri<br />
arrivati nel 1998 ad esempio potrebbero aver lasciato l'italia prima di compiere i dieci<br />
anni necessari a ottenere la cittadinanza italiana. Essi sono considerati nel computo<br />
dei “nuovi stranieri” arrivati nel 1998 anche se non avendo i re<strong>qui</strong>siti per ottenere la<br />
cittadinanza non andrebbero contati. Ma lasciamoli pure lì a ingrossare le fila,<br />
tenendo presente dunque che in realtà coloro che sono arrivati in italia nel 1998 e ci<br />
sono rimasti ininterrottamente fino al 2008 sarebbero di meno.<br />
Ora dobbiamo paragonarli a coloro che hanno ricevuto la cittadinanza italiana<br />
dopo dodici anni. Ma attenzione, bisogna contare solo coloro che hanno ottenuto la<br />
cittadinanza italiana per residenza. Nel totale dei 66 mila “nuovi italiani” del 2010<br />
sono infatti contati sia coloro che hanno ricevuto la cittadinanza per aver abitato in<br />
italia per dieci anni, sia coloro che sono diventati italiani per matrimonio. Questi<br />
ultimi possono ricevere la cittadinanza in tempi molto più brevi (due anni se vivono<br />
in italia, tre anni se vivono all'estero, art. 5 della legge 91/1992). Bisogna <strong>qui</strong>ndi<br />
considerare solo coloro che ricevono la cittadinanza per l'art. 9 della legge 91/1992,<br />
ossia coloro che maturano i re<strong>qui</strong>siti per residenza.<br />
Su questo faccio notare una dichiarazione di Andrea Sarubbi uno dei sostenitori<br />
più convinti dello ius soli, tanto da aver presentato in parlamento la proposta di legge<br />
di cui tanto si discute.<br />
Il 23 Settembre 2011 scrive un articolo sul suo blog 3 in merito ai dati appena<br />
rilasciati dall'Istat sugli stranieri residenti in italia. Nell'analizzare il numero di<br />
cittadinanze concesse agli immigrati Andrea Sarubbi scrive:<br />
Eppure, le ac<strong>qui</strong>sizioni di cittadinanza rimangono numericamente ridicole: appena<br />
65.938, in crescita rispetto al 2009 (+11,1%) ma – senza nulla togliere alle coppie<br />
miste, ci mancherebbe – sono per la maggior parte cittadinanze per matrimonio, mentre le<br />
cittadinanze per naturalizzazione sono la solita goccia nel mare.<br />
Una goccia nel mare dice. Per Sarubbi la maggior parte delle cittadinanze concesse<br />
agli stranieri sono per matrimonio. Prendiamo nota delle definizioni quantitative<br />
usate da Sarubbi: “la maggior parte” e “la solita goccia nel mare”.<br />
Numeri? No, usa solo queste definizioni, che però sono abbastanza chiare. Una<br />
goccia nel mare è una goccia nel mare, oh bella!<br />
Bene, allora andiamo a vedere i numeri per capire se davvero la maggior parte di<br />
quei 66 mila nuovi italiani ha ottenuto la cittadinanza italiana grazie al matrimonio. I<br />
3 http://www.andreasarubbi.it/?p=6644<br />
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