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Attualità<br />
Hanno parlato di lui prima, durante<br />
e dopo. Ma a pochi giorni dalla<br />
fine della 62 a Edizione del Festival<br />
della canzone italiana cosa resta del<br />
contestato intervento di Celentano,<br />
uomo cantante e profeta degli anni ′60?<br />
L’opinione pubblica sembra essersi<br />
spaccata e persino il mondo cattolico ha<br />
interpretato le dichiarazioni del molleggiato<br />
in modi differenti: infatti c’è chi si<br />
è sentito offeso dallo sproloquio di Celentano<br />
che ha approfittato ancora una<br />
volta dello schermo per dire tutto quello<br />
che pensa nel tentativo di influenzare le<br />
masse o di illuminarle. Molti, invece,<br />
quelli che lo hanno ringraziato per aver<br />
rilanciato in televisione temi come la<br />
fede, il Paradiso e l’esempio della vita di<br />
Gesù troppo assenti non solo sulle pagine<br />
di Famiglia Cristiana o di Avvenire ma<br />
anche per le strade, nelle case, nella vita<br />
di tutti i giorni dove si sente la mancanza<br />
di una guida spirituale in grado di accompagnare<br />
i fedeli e i bisognosi nei momenti<br />
felici e difficili della vita.<br />
Ma spesso le polemiche si sono soffermate<br />
più sul modo e sul dove, che sui<br />
messaggi che il predicatore voleva lanciare<br />
tra un successo e l’altro dei suoi<br />
album. In sintesi è stato condannato per<br />
aver strumentalizzato il palco dell’Ariston,<br />
che ha accolto un bacino di utenti<br />
straordinario. Condannato per aver chiesto<br />
la chiusura dei due giornali cattolici<br />
- e aver poi ritrattato questa affermazione<br />
- visto che si interessano troppo<br />
della politica e troppo poco della gente<br />
e dei suoi problemi.<br />
Condannato perché ha tolto spazio ai<br />
cantanti e alle canzoni. Ma Massimo<br />
Ghini in un’intervista pubblicata su<br />
l’Unità ha sintetizzato bene quello che<br />
molti di noi abbiamo pensato e non abbiamo<br />
potuto dire: “Adriano è l’eccellenza<br />
italiana e da lui mi devo aspettare<br />
cose che possano piacermi e altre no. E<br />
vivaddio che c’è ancora qualcuno che va<br />
lì sopra e dice delle cose capaci di suscitare<br />
reazioni. Dov’è lo scandalo?<br />
L’unico scandalo sarebbe se non lo si facesse<br />
parlare. Il nostro è un Paese dove<br />
le tribune le fanno tutti, calciatori, ballerine,<br />
musicisti, politici. Perché non Celentano?”.<br />
Ma perché allora tanto stupore? È chiaro<br />
che i dirigenti della RAI sapevano che<br />
Celentano personaggio, una volta salito<br />
sul palco, avrebbe fatto il suo show, il<br />
suo spettacolo e che l’audience - il tal-<br />
E SE AL FESTIVAL DI SANREMO<br />
SI PARLA DI … DIO!<br />
di Giorgia Gazzetti<br />
lone di Achille di tutte le trasmissioni e<br />
in particolare di quelle che odorano un<br />
po’ di vecchio più che di storico - ha bisogno<br />
proprio del brusio, del rumore<br />
anche fastidioso e dell’attesa trepidante<br />
che solo una figura eccentrica e poliedrica<br />
come Celentano può creare, nel<br />
bene e nel male, tra i big, il pubblico, gli<br />
opinion leaders, i giornalisti e persino<br />
negli ambienti religiosi.<br />
Preoccupante e, direi anche inquietante,<br />
sarebbe stato - a mio avviso - se Celentano<br />
si fosse presentato solo nei panni di<br />
cantante, il cui successo è indiscutibile e<br />
meritato. Il messaggio “Non ho più<br />
niente da dirvi, da raccontarvi e quindi<br />
canto e basta” non sarebbe stato il segnale<br />
di una coscienza che ha perso la<br />
voglia di stimolare le tante pecore smarrite<br />
che hanno bisogno di essere scosse,<br />
svegliate?<br />
Il polverone innalzato da Celentano ma<br />
ancora più da tutti quelli che si sono sentiti<br />
offesi o minacciati dalle sue parole<br />
mi ha fatto riflettere. Per dovere di cronaca<br />
cito integralmente le sue dichiarazioni<br />
- per chi non le avesse ancora<br />
ascoltate: «Io sono venuto qui per parlare<br />
del significato della vita, della<br />
morte, soprattutto di quello che viene<br />
dopo, della straripante fortuna che tutti<br />
abbiamo avuto per essere nati e dunque<br />
divertirci a fantasticare su dove e come<br />
sarà il Paradiso». Un mondo dal quale<br />
«ci allontaniamo sempre di più e invece<br />
dovremmo cercarlo». Sottolinea: «Su<br />
questi temi dovrebbe basarsi un giornale<br />
che ha la presunzione di chiamarsi Famiglia<br />
Cristiana o anche Avvenire . Ma<br />
loro parlano di politica, della politica del<br />
mondo anziché di Dio».<br />
Ho pensato a mia nonna, ai suoi 84 dignitosi<br />
anni trascorsi crescendo e accudendo<br />
le sue 4 figlie, all’amore<br />
incondizionato che ha sempre donato ai<br />
suoi 8 nipoti e a tutta la famiglia, vedova<br />
troppo giovane per godere a pieno della<br />
vita come donna. Ma ha sempre trovato<br />
la forza anche nella preghiera, nella fede,<br />
nel dialogo costante e profondamente intimo<br />
con Dio, con la Bibbia e con il Vangelo<br />
che sono stati i suoi compagni e i<br />
suoi punti di riferimento insieme a chi le<br />
ha sempre voluto bene.<br />
Una donna di chiesa, di quelle che va a<br />
Messa anche la domenica per ringraziare<br />
il Signore per quello che le ha donato,<br />
sempre pronta a fare beneficenza per i<br />
più bisognosi e a sostenere la sua Chiesa,<br />
quella del Sacro Cuore, che accudisce i<br />
suoi pensieri più belli ma anche quelli<br />
più tristi. Sarà certamente un caso isolato,<br />
non ho modo di verificarlo in modo<br />
scientifico, ma quel che è certo è che mia<br />
nonna da quando è malata non si è più<br />
potuta recare in Chiesa. Le zie e mia<br />
madre hanno chiesto più volte con sollecitudine<br />
ai parroci della sua Chiesa di<br />
andarla a trovare a casa. Ma non hanno<br />
più bussato alla sua porta dopo la prima<br />
visita.<br />
E allora, quando Celentano chiede ai<br />
preti di essere più vicini alla gente, non<br />
intende anche questo?<br />
L’importante è non fare di tutta un’erba<br />
un fascio e giornali come Avvenire e Famiglia<br />
Cristiana - ma se lo facessero<br />
anche gli altri ben venga - non dovrebbero<br />
mai perdere l’occasione di far conoscere<br />
le eccellenze nascoste della<br />
nostra società e dei problemi di cui nessuno<br />
parla o si interessa.