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QC 5 2003 - Scuola di Giornalismo Radio Televisivo Perugia

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QuattroColonne<br />

ECONOMIA/Le nuove frontiere del marketing<br />

Bontà tutta da vendere<br />

Iniziative umanitarie, eventi culturali, ricerca scientifica. E ora anche un premio<br />

LUCIANA BARBETTI<br />

EUGENIO BRUNO<br />

si meritano un Natale<br />

più buono”. È uno dei tan-<br />

“Tutti<br />

ti slogan pensati dalle imprese<br />

italiane per le proprie campagne <strong>di</strong><br />

marketing sociale. Un giro d’affari che<br />

nel 2002 ha sfiorato gli 80 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

Ottomila gli annunci e 119 le aziende<br />

coinvolte, secondo uno stu<strong>di</strong>o della<br />

AC Nielsen. In Umbria l’attenzione delle<br />

aziende si concentra sulle donazioni e<br />

sul patrocinio <strong>di</strong> eventi culturali.<br />

Il marketing sociale nasce negli Stati<br />

Uniti all’inizio degli Anni Settanta, ma<br />

arriva in Italia soltanto vent’anni dopo.<br />

Le imprese mostrano il volto buono del<br />

capitalismo. Una parte degli investimenti<br />

in marketing e promozione viene<br />

destinata a interventi nel sociale. I progetti<br />

finanziati sono i più <strong>di</strong>sparati: dall’arte<br />

alla ricerca scientifica, dal restauro<br />

<strong>di</strong> opere cinematografiche alla cura <strong>di</strong><br />

malattie rare, dalla costruzione <strong>di</strong> ospedali<br />

alla formazione professionale. In<br />

me<strong>di</strong>a le imprese che fanno marketing<br />

sociale sono gran<strong>di</strong> o molto gran<strong>di</strong>,<br />

gruppi industriali e multinazionali. Ap-<br />

14<br />

partengono soprattutto ai settori delle<br />

telecomunicazioni, del cre<strong>di</strong>to e della<br />

grande <strong>di</strong>stribuzione.<br />

Anche i consumatori apprezzano: il 77<br />

per cento degli italiani è sod<strong>di</strong>sfatto della<br />

partecipazione delle imprese alla soluzione<br />

dei problemi sociali. A <strong>di</strong>rlo è<br />

un’indagine dell’istituto <strong>di</strong> ricerca Ipsos.<br />

Oltre il quaranta per cento degli intervistati<br />

ritiene che a guadagnare, da questo<br />

tipo <strong>di</strong> campagne promozionali, siano<br />

entrambe le parti: sia chi riceve, sia<br />

l’impresa che investe. Ma per il 37 per<br />

cento le aziende sono le uniche vere beneficiarie.<br />

Come fare a convincere i pochi<br />

scettici rimasti?<br />

Con un premio. Come quello messo in<br />

palio lo scorso anno dall’associazione Sodalitas,<br />

che dal 1995 raggruppa impre-<br />

se e associazionino-profit,<br />

per lo sviluppodell’impren<strong>di</strong>toria<br />

nel sociale.<br />

Tra le 75<br />

aziende partecipanti,<br />

il<br />

premio per la<br />

miglior campagna <strong>di</strong> marketing sociale<br />

è andato a Vodafone Omnitel, grazie all’iniziativa<br />

“SMS” (Super Messaggio Solidale)<br />

per la campagna “Fermiamo<br />

l’Aids sul nascere”.<br />

Nessuna impresa umbra ha partecipato<br />

a questa gara insolita. Il tessuto produttivo<br />

della regione è fatto per la quasi<br />

totalità <strong>di</strong> piccole e me<strong>di</strong>e imprese. Raramente<br />

una piccola azienda può permettersi<br />

investimenti ingenti in marketing.<br />

Tanto più se a sfondo sociale. La<br />

conferma giunge da Gennaro Cuomo,<br />

docente <strong>di</strong> marketing alla Sapienza <strong>di</strong><br />

Roma: «Questo tipo <strong>di</strong> investimenti è tipico<br />

dei gran<strong>di</strong> gruppi. Le piccole imprese<br />

tendono a finanziare iniziative che<br />

hanno una stretta ricaduta nell’ambito<br />

locale».<br />

N° 5 GIUGNO <strong>2003</strong><br />

Donazioni, eventi culturali e manifestazioni<br />

sportive sono le attività in cui si<br />

cimentano gli impren<strong>di</strong>tori umbri. «Finanziamo<br />

enti, sagre paesane e lotterie<br />

locali», spiega Luca Berti dell’ufficio<br />

marketing della Ellesse. Gli istituti <strong>di</strong><br />

cre<strong>di</strong>to sono protagonisti <strong>di</strong> molte iniziative<br />

nel sociale. La fondazione Cassa<br />

<strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong> è tra i più attivi.<br />

Negli ultimi anni ha finanziato numerosi<br />

progetti in ambito culturale, artistico<br />

e scientifico.<br />

Fabrizio Stazi, dell’ufficio Contabilità<br />

e amministrazione dell’istituto perugino,<br />

descrive l’ultima iniziativa: «Abbiamo<br />

investito <strong>di</strong>versi milioni <strong>di</strong> euro nel<br />

restauro <strong>di</strong> Palazzo Baldeschi, allo scopo<br />

<strong>di</strong> istituire una mostra biennale <strong>di</strong><br />

pittura che ospiterà artisti del calibro del<br />

Perugino».<br />

È <strong>di</strong>fficile fare previsioni sull’evoluzione<br />

del marketing sociale. Le esigenze <strong>di</strong><br />

tagliare i costi potrebbero prevalere sulla<br />

magnanimità strategica delle imprese<br />

italiane. Lo stesso Cuomo fa parte del<br />

partito degli scettici: «Per ora non ha un<br />

futuro. È uno scambio non economico<br />

che non entra nel mercato. Non credo<br />

che avrà un’evoluzione». <br />

ECONOMIA/ L’inesauribile ricerca degli espe<strong>di</strong>enti per non pagare le tasse<br />

Evado in alto mare<br />

Residenze galleggianti e monete virtuali. Non ha limite la fantasia <strong>di</strong> chi vuole beffare il fisco<br />

CRISTIANO PICCINELLI<br />

Sono sempre meno, i nostalgici dell’evasione<br />

fiscale, che partono alla<br />

volta della Svizzera con la valigetta<br />

piena <strong>di</strong> denaro. E adesso che anche<br />

la stessa Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza pre<strong>di</strong>spone<br />

un nucleo operativo contro le<br />

fro<strong>di</strong> fiscali via internet, gli evasori del<br />

nuovo millennio devono dar sfogo a<br />

tutta la loro creatività per sfuggire al<br />

controllo dello stato. Magari navigando<br />

nella rete alla ricerca <strong>di</strong> società virtuali,<br />

compiacenti.<br />

Anche in Umbria esistono imprese<br />

fantasma, come spiega il colonello<br />

Gianfranco Car<strong>di</strong>ni, comandante provinciale<br />

della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> finanza <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong>:<br />

«Abbiamo smascherato un’impresa<br />

e<strong>di</strong>le che aveva evaso l’erario per<br />

95 miliar<strong>di</strong> delle vecchie lire. Una <strong>di</strong>tta<br />

<strong>di</strong> carta, senza operai, senza macchinari<br />

e senza alcun tipo <strong>di</strong> struttura fissa».<br />

Sono proprio questo tipo <strong>di</strong> società<br />

e quelle dei servizi a essere maggiormente<br />

coinvolte nell’evasione fiscale.<br />

Il metodo più usato, in particolare da<br />

faccen<strong>di</strong>eri con gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong><br />

denaro, sono le società off-shore. Si<br />

tratta <strong>di</strong> imprese fuori giuris<strong>di</strong>zione, che<br />

L’inziativa premiata<br />

hanno sede nei famosi para<strong>di</strong>si fiscali.<br />

In alcuni, come le Seychelles, si possono<br />

costituire società registrandosi ad<strong>di</strong>rittura<br />

con nomi <strong>di</strong> fantasia, senza che<br />

le autorità facciano domande sull’identità<br />

effettiva delle persone. Altri paesi<br />

invece, pur aderendo agli accor<strong>di</strong> sulle<br />

rogatorie internazionali, bloccano <strong>di</strong><br />

fatto ogni proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> inchiesta.<br />

Creare una società off-shore è semplice<br />

e veloce, bastano pochi giorni e non<br />

richiede nessun tipo <strong>di</strong> spesa, se non<br />

quella utile per accontentare sottobanco<br />

le richieste <strong>di</strong> qualche funzionario<br />

statale o <strong>di</strong> banca. Una società <strong>di</strong> questo<br />

tipo si crea con l’aiuto <strong>di</strong> professionisti<br />

esteri che pre<strong>di</strong>spongono tutta la<br />

documentazione necessaria e si preoccupano<br />

della costituzione materiale.<br />

Grazie ad una triangolazione, e a un<br />

passaggio <strong>di</strong> fatture da una società all’altra,<br />

è possibile sottrare al fisco ingenti<br />

quantità <strong>di</strong> denaro, facendole<br />

scomparire nei conti esteri, <strong>di</strong>fficili da<br />

controllare.<br />

Ma c’è anche chi costituisce società <strong>di</strong><br />

comodo in modo da guadagnare nella<br />

sovraffatturazione delle ven<strong>di</strong>te e degli<br />

acquisti. Il tutto magari tramite il meccanismo<br />

detto del carosello dell’iva. Un<br />

metodo per il quale si acquistano merci<br />

all’estero, tramite queste <strong>di</strong>tte fittizie,<br />

e non si versa l’iva. Il prodotto arriva<br />

poi sul mercato ad un prezzo ridotto rispetto<br />

a quello <strong>di</strong> altri prodotti omogenei<br />

con gravi danni per la concorrenza.<br />

Spesso la truffa è fatta anche nei confronti<br />

dell’Unione europea. La Guar<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> finanza ha scoperto una <strong>di</strong>tta produttrice<br />

<strong>di</strong> olio che <strong>di</strong>chiarava <strong>di</strong> imbottigliare<br />

milioni <strong>di</strong> litri, chiedendo<br />

sgravi fiscali e contributi comunitari,<br />

quando in realtà non produceva nemmeno<br />

una bottiglia.<br />

Evasi milioni <strong>di</strong> euro anche nello sport<br />

con la ven<strong>di</strong>ta a prezzi gonfiati <strong>di</strong> spazi<br />

pubblicitari. La società ven<strong>di</strong>trice collocava<br />

gli spazi in<strong>di</strong>cando nelle fatture<br />

prezzi superiori al listino. Chi comprava<br />

restituiva la <strong>di</strong>fferenza in nero tramite<br />

movimenti bancari in conti aperti<br />

nelle banche svizzere. Ginevra è la<br />

meta preferita anche dei piccoli esportatori<br />

<strong>di</strong> capitali. Oltre alle nazioni reali,<br />

i para<strong>di</strong>si fiscali come le Bahamas, le<br />

isole Vergini, le Cayman, alcuni paesi<br />

dell’est e la stessa Austria, ci sono anche<br />

quelle virtuali. Le cosidette Cyber- Nation,<br />

che non esistono nella realtà, ma<br />

che rilasciano documenti e titoli. Il pri-<br />

mo stato virtuale è stato fondato nel<br />

1991, l’impero <strong>di</strong> Mescizedek, che ha<br />

trenta atolli virtuali e più <strong>di</strong> 2000 citta<strong>di</strong>ni.<br />

Poi ci sono altri stati fasulli come<br />

il principato <strong>di</strong> Sealand, una vecchia<br />

piattaforma petrolifera, acquistata da<br />

un magnate britannico. Trovandosi al <strong>di</strong><br />

fuori della giuris<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> qualsiasi stato<br />

permette <strong>di</strong> occultare i propri red<strong>di</strong>ti,<br />

per evitare la tassazione. Molti <strong>di</strong><br />

questi stati hanno ad<strong>di</strong>rittura iniziato a<br />

battere moneta come nel caso del Mojo,<br />

utile per pagare transazioni tramite<br />

internet. Impossibile da tassare, perché<br />

sarebbe come tassare un baratto.<br />

Qualcuno ha pensato bene <strong>di</strong> creare<br />

ad<strong>di</strong>rittura un para<strong>di</strong>so fiscale galleggiante.<br />

La Freedom Ship, è un transatlantico<br />

condominio per 110 miliardari,<br />

stanchi <strong>di</strong> dover pagare le tasse. I prezzi<br />

per un appartamento vanno da<br />

170.000 dollari a due milioni e mezzo.<br />

La nave darà la residenza ai suoi<br />

ospiti e trovandosi in acque internazionali<br />

questi non dovranno sborsare alcunché<br />

per i red<strong>di</strong>ti guadagnati.<br />

Due vantaggi in uno: testa <strong>di</strong> legno<br />

off-shore e nave da crociera. Utile e <strong>di</strong>lettevole,<br />

un vero affare per l’evasore<br />

moderno.

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