QC 5 2003 - Scuola di Giornalismo Radio Televisivo Perugia
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QuattroColonne<br />
<strong>Perugia</strong> città d’Europa. È questo<br />
l’obiettivo del piano strategico per<br />
la promozione del capoluogo umbro.<br />
E non solo. Oltre <strong>Perugia</strong>, altri sei<br />
comuni sono interessati dal piano: Bastia,<br />
Corciano, Deruta, Marsciano, Torgiano<br />
e Umbertide. Un bacino con più<br />
<strong>di</strong> 227 mila abitanti, che si snoda lungo<br />
la <strong>di</strong>rettrice della E45, da nord a sud,<br />
e lungo la Flaminia, da est a ovest. Le<br />
adesioni delle amministrazioni sono state<br />
spontanee e volontarie, così come l’ideazione<br />
del Piano stesso. Ci vorranno<br />
<strong>di</strong>eci anni per la messa a punto: i lavori<br />
si chiuderanno nel 2013.<br />
Sono già <strong>di</strong>verse le città in Europa<br />
(Lione, Glasgow, Barcellona, Bilbao) che<br />
hanno sviluppato, attraverso il piano,<br />
strategie per frenare la crisi economica.<br />
La stessa Unione Europea ha confermato<br />
che, grazie a questi progetti, sono state<br />
sfruttate meglio le risorse comunitarie<br />
assegnate. In Italia, è stata Torino la prima<br />
città che ha approvato un Piano strategico<br />
per l’area metropolitana.<br />
Il capoluogo piementese è stato un<br />
punto <strong>di</strong> riferimento per altre città italiane<br />
quali Trento, Firenze, La Spezia,<br />
Pesaro. Imitata soprattutto la metodologia<br />
<strong>di</strong> costruzione del Piano attraverso<br />
la partecipazione <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> interesse<br />
economico, sociale e culturale, sia pubblici<br />
che privati. Per Roma e altri centri<br />
minori, come Sesto San Giovanni (Milano)<br />
e Copparo (Ferrara), tutto è ancora<br />
in alto mare visto che hanno iniziato<br />
solo ora.<br />
Il progetto <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong>, per quanto ambizioso,<br />
ha una formula piuttosto semplice.<br />
I tempi fisiologicamente lenti della<br />
burocrazia vengono coniugati con gli<br />
interventi dei privati che partecipano attivamente<br />
alla riqualificazione della città.<br />
Il Piano fa riferimento al Patto per<br />
lo Sviluppo, documento promosso dalla<br />
Regione Umbria nel 2002. Non si<br />
tratta del solito Prg o piano urbanistico,<br />
piuttosto <strong>di</strong> un piano-programma.<br />
L’idea <strong>di</strong> fondo è <strong>di</strong> proiettare <strong>Perugia</strong> in<br />
un contesto <strong>di</strong> competitività internazionale.<br />
Fine che sarà raggiunto solamente<br />
uscendo dalla <strong>di</strong>mensione locale e regionale.<br />
<strong>Perugia</strong>-Europa (questo è il nome, ancora<br />
provvisorio, del Piano) si articola in<br />
due fasi: stu<strong>di</strong>o e azione. All’inizio dei<br />
lavori, tutto la realtà perugina è stata<br />
sud<strong>di</strong>visa in nove settori (trasporti, commercio,<br />
formazione, cultura, politiche<br />
sociali ecc.) Su queste macroaree è stato<br />
poi effettuato uno stu<strong>di</strong>o già presen-<br />
4<br />
tato alla città dal comitato tecnico-scientifico.<br />
Per il momento esiste solo una fotografia,<br />
più che mai dettagliata, della<br />
città.<br />
A breve si riuniranno gruppi <strong>di</strong> lavoro<br />
composti da enti pubblici e soggetti<br />
privati. Tra questi figura anche la <strong>Scuola</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Giornalismo</strong> Ra<strong>di</strong>o <strong>Televisivo</strong>, come<br />
polo <strong>di</strong> alta formazione. Dal confronto<br />
verranno fuori le esigenze della<br />
città e le soluzioni migliori per affron-<br />
tarle. Scontata la realizzazione del tratto<br />
autostradale <strong>di</strong> collegamento alle<br />
Marche e Città dello sport. In particolare<br />
verranno cercati (e creati) nuovi ingressi<br />
viari alla città per sciogliere il “nodo<br />
<strong>Perugia</strong>”, anche grazie alle reti ferroviarie<br />
Fs e Fcu, che potrebbero <strong>di</strong>ventare<br />
mezzi <strong>di</strong> trasporto urbano.<br />
Queste sono soltanto delle anticipazioni<br />
rispetto a quanto verrà deciso dai<br />
gruppi <strong>di</strong> lavoro. Ognuno dei quali si<br />
N° 5 GIUGNO <strong>2003</strong><br />
SVILUPPO/ Il capoluogo umbro programma il nuovo millennio<br />
<strong>Perugia</strong> accorda il Piano<br />
Sette comuni, 227 mila citta<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> lavori. Privati e enti pubblici insieme per la rinascita del territorio.<br />
Al tavolo dello sviluppo Assoindustria, Camera <strong>di</strong> Commercio, Asl, Apm e la <strong>Scuola</strong> <strong>di</strong> <strong>Giornalismo</strong><br />
MONICA SORRENTINO<br />
LUCA MARCHETTI<br />
UNA VEDUTA AEREA DI PERUGIA<br />
Per stu<strong>di</strong>are meglio i sette comuni che partecipano al Piano<br />
strategico, sono state in<strong>di</strong>viduate ben nove aree tematiche.<br />
Queste le conclusioni dopo sei mesi <strong>di</strong> lavoro.<br />
Popolazione: la forte presenza <strong>di</strong> immigrati e la crescita<br />
costante nel breve e nel lungo periodo comporta tre<br />
problemi: integrazione, accesso alla città e <strong>di</strong>sponibilità<br />
<strong>di</strong> alloggi.<br />
Urbanistica e infrastrutture: la posizione geografica dell’Umbria<br />
richiede una rete <strong>di</strong> collegamento efficiente verso<br />
il mare e i gran<strong>di</strong> centri industriali. Al vaglio anche soluzioni<br />
più moderne (telefonia e telematica).<br />
Patrimonio artistico: la riqualificazione della Rocca Paolina<br />
è il punto <strong>di</strong> partenza per valorizzare e integrare i siti<br />
artistici.<br />
Formazione e cultura: le strutture formative come la<br />
<strong>Scuola</strong> <strong>di</strong> <strong>Giornalismo</strong>, la <strong>Scuola</strong> <strong>di</strong> lingue dell’Esercito e<br />
l’Università dovranno portare <strong>Perugia</strong> a livelli <strong>di</strong> eccellenza.<br />
Così come Eurochocolate e Umbria Jazz per gli<br />
eventi culturali.<br />
In particolare la <strong>Scuola</strong> <strong>di</strong> <strong>Giornalismo</strong> <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong> metterà<br />
a <strong>di</strong>sposizione la sua competenza nel campo della<br />
comunicazione. L’impegno è quello <strong>di</strong> rendere pubblici<br />
occuperà <strong>di</strong> un tema specifico <strong>di</strong> propria<br />
competenza. Non solo quin<strong>di</strong> strade e<br />
trasporti, ma anche ambiente, cultura,<br />
salute e tempo libero.<br />
Nascerà così, <strong>di</strong> comune accordo fra<br />
tutte le parti sociali ed economiche della<br />
zona, un progetto concreto e <strong>di</strong> facile<br />
attuazione, senza il rischio <strong>di</strong> investire<br />
in infrastrutture non in<strong>di</strong>spensabili o<br />
che non creino il classico “effetto volano”.<br />
<br />
LE NOVE MOSSE DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO<br />
gli impegni presi dal Forum Citta<strong>di</strong>no, su in<strong>di</strong>cazione del<br />
Comitato Tecnico Scientifico, e, in un futuro prossimo, la<br />
realizzazione delle opere che riqualificheranno la città<br />
<strong>di</strong> <strong>Perugia</strong>.<br />
Ambiente: le aree a rischio sismico e idrogeologico richiedono<br />
interventi mirati ad assicurare or<strong>di</strong>ne e protezione.<br />
Economia: la sfida <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong> e del suo hinterland sarà<br />
nell’organizzare l’economia locale, variegata nei settori,<br />
nelle <strong>di</strong>mensioni e nel ra<strong>di</strong>camento territoriale, come<br />
un vero e proprio sistema produttivo. In modo da creare<br />
competenze più moderne e più orientate all’innovazione.<br />
Governo: la <strong>di</strong>mensione e la conformazione delle unità<br />
politico-amministrative vanno riequilibrate. L’armonizzazione<br />
tariffaria e fiscale è un altro obiettivo primario.<br />
Turismo e tempo libero: il turista deve trovare in Umbria<br />
strutture ricettive ben funzionanti e in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare<br />
le sue esigenze (spostamento, ristoro, pernottamento).<br />
Politiche sociali: i mutamenti degli stili <strong>di</strong> vita e le possibiltà<br />
occupazionali che generano fenomeni <strong>di</strong> marginalizzazione<br />
vanno fronteggiati con opportune attività<br />
supportate dalle istituzioni.