Sintesi non tecnica - Regione Calabria
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COMUNE DI PALUDI (Provincia di Cosenza) SINTESI NON TECNICA<br />
5. STRUTTURA, CONTENUTI ED OBIETTIVI DEL PSC<br />
5.1 Il contesto territoriale e socio economico<br />
Il territorio fa parte del versante meridionale della Sila Greca e domina la vallata del Torrente<br />
Coserie che costituisce la naturale via di penetrazione verso l’interno ed offre facilità di<br />
comunicazione con il mare Ionio; tutto il territorio comunale ha un’estensione di circa 41,95 kmq<br />
ed occupa al 31/12/2005 2404 abitanti, di questi 1204 sono iscritti A.I.R.E., e 1200 sono residenti<br />
nel territorio di Paludi; la densità è quindi di quasi 28,60 abitanti per kmq.<br />
Il bellissimo paesaggio, sintesi tra urbanità concentrata, uliveti storici, archeologia, è frutto della<br />
fusione tra risorse naturali e l’intervento umano nel corso di una storia ampia ed appassionante.<br />
Il paesaggio naturale del litorale jonico è completamente diverso da quello che si incontra lungo<br />
la costa tirrenica, dove verdeggianti colture ed alberi da frutta vegetano su pendii molto ripidi<br />
della catena costiera. Lungo la costa jonica, invece il paesaggio è costante, le spiagge sono<br />
basse, precedute da digradanti colline argillose di altezza comprese tra i cento ed i trecento<br />
metri, scavati da torrenti colmi di detriti strappati alle montagne e coperte da una vegetazione<br />
bassa e diseguale. Dall’alto Ionio alla Piana di contrada Amica, fino alla quale si estende il<br />
territorio del circuito turistico d’eccellenza, il paesaggio, che prima della Riforma agraria era<br />
caratterizzato dalle paludi e dalle riserve di caccia, ha subito delle sostanziali modificazioni. Oggi<br />
è un’area agricola altamente produttiva e turisticamente interessante, al centro di un vasto<br />
recupero, sia dal punto di vista agricolo, con terreni irrigui fertilissimi, e sia dal punto di vista<br />
turistico - industriale, attraverso la creazione di diversi villaggi residenziali e della zona detta dei<br />
laghi di Sibari.<br />
Paludi si inserisce nell’importante zona archeologica di Sibari. Un elemento che caratterizza il<br />
paesaggio jonico è rappresentato da piccole fortezze, spesso diroccate, che si ergono solitarie<br />
sui dirupi a strapiombo, conosciute come torri saracene, di forma cilindrica o tronco-piramidale,<br />
realizzate in massicce mura di pietra locale, su due o tre piani, per difendere le popolazioni dalle<br />
scorrerie barbaresche. Un altro elemento caratterizzante del paesaggio è dato dalle cosiddette<br />
fiumare, che si incontrano lungo questo tratto della costa jonica. L’appennino calabrese, che<br />
divide i mari Tirreno e Jionio, determina anche il corso dei fiumi, il cui andamento è piuttosto<br />
regolare da nord a sud, ma il regime idrico delle cosiddette fiumare, spesso secche e con<br />
poche violente e pericolose ha un carattere torrentizio; ciò accade perché i fiumi calabresi<br />
nascono generalmente piuttosto incassati fra le gole superano successivamente forti pendenze<br />
e formano alvei a valle con letti disseminati di ciottoli. Arrivando a Paludi ci tornano in mente gli<br />
scritti del geografo ed umanista Giuseppe Isnardi, il quale percorrendo la <strong>Calabria</strong> in lungo ed in<br />
largo colse estasiato una “sensazione continua dell’infinito, dell’irraggiungibilmente lontano e<br />
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