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Numero 37 - L'ANCORA edicola

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L’ANCORA<br />

ACQUI TERME 11 OTTOBRE 2009 3<br />

Acqui Terme. Pubblichiamo un intervento<br />

sulla musica nel centro storico inviatoci dal Mº<br />

Alzek Misheff.<br />

«Finito il caldo, di colpo inizia lʼautunno. Finite<br />

le notti in piazza con locali che ospitano potenti<br />

altoparlanti. I palchi e i grandi teloni neri dei<br />

mini e maxi teatri allʼaperto vanno a riposo. La<br />

città riprende lʼopacità notturna e diurna e tra<br />

poco le nebbie della bollente saranno più visibili.<br />

Torna quel prezioso silenzio per il quale alcuni<br />

visitatori delle metropoli tornano.<br />

Ma ci vuole anche la musica, ci vuole la festa<br />

dʼinverno e poi di nuovo in primavera e dʼestate.<br />

“E che musica?” direbbero i giovani, insieme<br />

agli altri meno giovani. E cercheranno gli esempi,<br />

cercheremo i modelli, ormai noi tutti quanti<br />

nati e vissuti con la comunicazione sonora e visiva<br />

che ha attraversato e determinato i nostri<br />

spazi privati. Davvero, qualche inspiegabile<br />

inerzia ci ha abituati tutti a pensare che anche<br />

lo spazio esterno deve essere così: dobbiamo<br />

“imitare “ una festa come fosse una immaginaria<br />

trasmissione, perchè la vita è tutto ormai solo<br />

questo: una mai finita “trasmissione”. Dobbiamo<br />

desiderare e imitare il “successo”. Dobbiamo<br />

far finta di un facile successo con lʼaiuto<br />

dellʼamplificazione a portata di tutti e per tutte le<br />

tasche. Lʼamplificazione per tutti dopo i 100 anni<br />

passati di “intona rumori” di Luigi Russolo e i<br />

futuristi. Lʼamplificazione per far colpo sul vicino<br />

di casa perplesso… se non a lui a chi altro rivolta?…<br />

Sì, si direbbe, problematiche planetarie, facili<br />

pretese senza risposte.<br />

Ma ci si può chiedere anche: se quei pochi<br />

giovani veri e con talento (esistono e ci sono<br />

sempre stati!), quelli che non sanno seguire le<br />

mode, quelli con un proprio cervello e cuore sincero<br />

della miglior età, quei pochi ma veri davvero,<br />

loro possono pensare a una inversione di<br />

tendenza? Loro possono avere il coraggio e la<br />

motivazione forte di lanciarsi in unʼavventura:<br />

“musica a basso volume e non amplificata”?<br />

In mezzo al traffico della metropoli è impossibile.<br />

Ma nel nostro centro storico con le piccole<br />

piazze, cortili e stretti vicoli? Con lʼamplificazione<br />

architettonica e naturale già pronta?<br />

Qui da noi lʼacustica esistente sanno sfruttarla<br />

ancora i contadini nelle minuscole borgate e<br />

qualcuno ci racconta di aver sentito stranieri e<br />

italiani con flauti, violini e perfino arpe.<br />

Ma allora perchè i contadini delle colline sì, e<br />

noi cittadini della pianura, no?<br />

È molto difficile credere che il maggior numero<br />

di persone vuole musica ad alto volume.<br />

Vuole dire che nel centro storico, dunque, esi-<br />

Acqui Terme. Serata musicale,<br />

il 4 ottobre, nella chiesa<br />

di San Francesco per la festa<br />

del Santo di Assisi cui la Parrocchiale,<br />

centenaria, è intitolata.<br />

E serata - cui il Municipio ha<br />

concesso il patrocinio -<br />

davvero ben riuscita sotto il<br />

profilo artistico, cui han contribuito<br />

la soprano leggero<br />

Elisa Moretto, i tenori Silvano<br />

Santagata e Simone Barbato,<br />

e ancora Marcello Crocco e<br />

Matteo Cagno al flauto, con<br />

Emanuela Cagno e Denis Ippolito<br />

pianisti accompagnatori,<br />

ma non meno indispensabili.<br />

Con tanto di nero strumento a<br />

coda ad occupare la navata<br />

centrale.<br />

Ricco il carnet dellʼevento,<br />

che accoglieva arie operistiche<br />

dei secoli dʼoro del melodramma,<br />

da Lascia chʼio piango di<br />

Haendel, dal Rinaldo, al Puc-<br />

Un intervento del Mº Alzek Misheff<br />

Musica nel centro storico<br />

perché non “a basso volume”<br />

Domenica 4 ottobre<br />

cini di Gianni Schicchi (ecco O<br />

mio babbino caro) e di Tosca<br />

(E lucean le stelle).<br />

E non meno applauditi sono<br />

stati i pezzi verdiani da Traviata,<br />

da Cavalleria di Mascagni<br />

(con lʼAve Maria), o le pagine<br />

tratte da Donizetti (da Lʼelisir<br />

dʼamore, con Prendi per me<br />

sei libero e Una furtiva lagrima).<br />

Per rendere più varia la proposta<br />

musicale nel programma<br />

belcantistico sono state incastonate,<br />

poi, alcune celebri canzoni<br />

napoletane, mentre la<br />

parte strumentale è stata<br />

sostenuta dal flauto e dal pianoforte,<br />

nella prima parte con<br />

una pagina di Morlacchi (si<br />

trattava de Il pastore svizzero),<br />

nella seconda nello splendido<br />

Andante e rondò per due flauti<br />

e pianoforte di Doppler.<br />

Notevole il contributo di tutti<br />

i solisti, che si sono prestati<br />

Alzek Misheff “Concerto a San Giorgio Scarampi<br />

con la neve”, 2002.<br />

ste potenziale predisposizione e consenso a<br />

priori per il basso volume? Come può essere<br />

nuova una musica che considera il silenzio e<br />

che da quella quiete nasce?<br />

Proviamo a pensare ad una musica fortemente<br />

emozionale, di contrasti e di storie forti,<br />

di colpi di scena. Una musica teatrale, di contrappunti.<br />

E i menestrelli, e le tradizioni popolari e colte<br />

nei secoli, cosa altro sono?<br />

È noto che esiste un immenso repertorio, ma<br />

insieme a questo il nostro tempo ha bisogno di<br />

proprie idee, di nuove parole e nuove armonie,<br />

nuovi autori e nuovi interpreti. Un pubblico cʼè.<br />

Riprenderanno la vita i vicoli sonori? I giovani<br />

acquesi sapranno far nascere un nuovo genere<br />

e sapranno esportarlo? E le forze culturali<br />

e i più adulti sostenerli e capirli?<br />

Perché il recupero è anche questo e si potrebbe<br />

chiamare con il nome di una reale o potenziale<br />

cultura contemporanea, ma si potrebbe<br />

chiamare semplicemente coscienza e posizione<br />

politica. Di singoli cittadini e di gruppi.<br />

Un nuovo e diverso “made in Italy” dopo tanto,<br />

tanto tempo?<br />

Forse è ora. E che tacciono per una volta i disfattisti<br />

e le voci esterne ed estranee dellʼinternazionale<br />

delle brutture e delle volgarità… in un<br />

piccolo piccolo fragile centro storico difeso con<br />

la sola voce dei figli…».<br />

Musica per Francesco patrono<br />

VIAGGI DI UN GIORNO<br />

Domenica 18 ottobre<br />

ROVERETO + museo Depero e il Mart<br />

Domenica 25 ottobre<br />

PADOVA + mostra “Telemaco Signorini<br />

e la pittura in Europa”<br />

Sabato 7 novembre<br />

VICOFORTE - CARRÙ<br />

Gran pranzo,<br />

specialità piemontesi, bolliti misti<br />

I NOSTRI WEEK END<br />

Dal 10 all’11 ottobre<br />

TRIESTE e l’ISTRIA<br />

Dal 17 al 18 ottobre<br />

LA MAREMMA<br />

€ 140<br />

LLORET DE MAR - BARCELLONA<br />

Dal 12 al 17 ottobre<br />

Dal 19 al 24 ottobre - Dal 26 al 31 ottobre<br />

6 giorni-5 notti - Viaggio in bus<br />

Ottimo hotel- Pensione completa<br />

e bevande incluse<br />

STESSO PREZZO 2008<br />

€ 280<br />

OTTOBRE<br />

Dall’11 al 18<br />

Tour SICILIA e ISOLE EOLIE<br />

Dal 19 al 21<br />

Luoghi cari a Padre Pio:<br />

LORETO - SAN GIOVANNI ROTONDO<br />

Dal 26 al 28<br />

LOURDES<br />

gratuitamente per il concerto.<br />

Ma una citazione particolare<br />

va alla prova di Matteo Cagno,<br />

allievo dellʼultima classe dellʼITC<br />

per ragionieri “Leonardo<br />

da Vinci” della nostra città, orsarese<br />

di residenza, e tra pochissimi<br />

giorni impegnato negli<br />

esami per il diploma finale in<br />

Conservatorio. Con il concerto<br />

acquese, applauditissimo, egli<br />

ha potuto effettuare una sorta<br />

di “prova generale” in vista di<br />

questo primo appuntamento<br />

scolastico dellʼanno.<br />

Il ricavato della serata - che<br />

è stata presentata da Francesca<br />

Somaglia - al netto delle<br />

spese per lʼaffitto dello strumento,<br />

è stato destinato dalla<br />

Parrocchia allo sportello per i<br />

poveri “Centro dʼAscolto zonale”,<br />

una iniziativa cui Don Franco<br />

invita gli Acquesi tutti a dar<br />

sostegno.<br />

G.Sa<br />

I VIAGGI<br />

DI LAIOLO<br />

ACQUI TERME - Via Garibaldi 76<br />

Tel. 0144356130<br />

0144356456<br />

iviaggidilaiolo@virgilio.it<br />

NIZZA M.TO • LA VIA MAESTRA<br />

Via Pistone 77 - Tel. 0141727523<br />

OVADA - Via Lung’Orba Mazzini 57<br />

Tel. 0143835089<br />

Acqui Terme. Solo chi ha i<br />

capelli bianchi, forse, ricorda<br />

Arnaldo Pippo. Giornalista.<br />

Redattore de “Acqui, la perla<br />

del Munfrò”. Penna degli anni<br />

Cinquanta. Ma al quale proprio<br />

“LʼAncora”, nel maggio 1976,<br />

chiese di descrivere cosʼera il<br />

Ricre.<br />

Quello che segue è uno dei<br />

tanti testi che impreziosisce il<br />

volume “sotto torchio” presso<br />

le officine Impressioni Grafiche<br />

della nostra città.<br />

Il cui vino sì sarà costituito<br />

da tante immagini, ma il cui<br />

profumo viene dalle parole.<br />

Come queste.<br />

Am na vis<br />

“Mi hanno telefonato: «Che<br />

cosa ricordi del Ricre?» ed<br />

hanno proseguito: «Scrivilo,<br />

andiamo in macchina tra poco».<br />

Non ho avuto il tempo di<br />

dire no: forse non ho voluto.<br />

Ho preso un foglio e… mi sono<br />

sentito vecchio. Un ricordo del<br />

Ricre? È un ricordo di oltre<br />

quarantʼanni fa! […].<br />

Cosʼera il Ricre ai miei tempi?<br />

Perché ci si andava?<br />

Noi da ragazzi giocavamo in<br />

strada: io abitavo in stazione<br />

ed ero più fortunato degli altri<br />

perché avevo a disposizione la<br />

piazza ed i giardini del Castello.<br />

Ma avevo pochi compagni.<br />

Si giocava in ore ben definite<br />

ed inderogabili: non essendo<br />

possibile spostarci - guai se<br />

lʼavessimo fatto - in altre zone<br />

della città, non avevamo altra<br />

scelta che gli amici del vicinato.<br />

La piazza della stazione non<br />

aveva però abitazioni attorno,<br />

quindi niente ragazzi. Eravamo<br />

in tre: Cino, Piero ed io. Ed<br />

in tre si gioca male. Gli orari<br />

dei treni con il via vai della<br />

gente, il “traffico” (quattro carrozze<br />

ed una macchina per i<br />

clienti del Grand Hotel Terme)<br />

rendevano il posto spazioso<br />

ma difficile per giocare. Per di<br />

più cʼera sempre “la guardia”,<br />

come si chiamava noi il vigile<br />

con la mantella blu scura: uno<br />

terribile. Avevamo preso lʼarticolo<br />

femminile di “guardia”<br />

unendolo al di lui cognome: ne<br />

era uscito “la Parodi”.<br />

Che centra il Ricre con tutto<br />

ciò? Centra: perché il Ricre era<br />

il posto ove si poteva giocare<br />

liberamente, urlare e sudare,<br />

ma soprattutto dove cʼerano<br />

tanti ragazzi. Sì, perché anche<br />

gli altri delle altre strade di Acqui<br />

avevano i nostri stessi problemi:<br />

e “la Parodi” o “la Nalesso”<br />

o “la<br />

Ricci” (i tre soli vigili civici)<br />

giravano in bicicletta tutta la<br />

città.<br />

Così tutti al Ricre se si voleva<br />

giocare, bisticciare, strapparsi<br />

i vestiti. Dapprima ebbi il<br />

permesso solo per la domenica,<br />

mattino e pomeriggio.<br />

Mia madre era tranquilla<br />

perché così andavo a messa:<br />

io ero tranquillo perché andavo<br />

a bisticciarmi il pallone. Poi,<br />

tre volte la settimana: domenica,<br />

martedì e giovedì. Ragazzi<br />

dʼoggi: per noi era festa grossa!<br />

Nacquero le prime partite di<br />

pallone; senza squadre: in<br />

campo cʼeravamo tutti. Le funi<br />

e le pertiche sotto il grande<br />

porticato. Tre grosse piante,<br />

entrando, sullʼala destra, da-<br />

Consultate<br />

tutti i nostri programmi su:<br />

www.iviaggidilaiolo.com<br />

Una memoria pubblicata da L’Ancora nel 1976<br />

Pippo Arnaldo e il Ricre anni ’30<br />

vano ombra, ma anche dei<br />

frutti - dalla forma di sigari -<br />

che qualcuno tra i più grandicelli<br />

tentava di fumare. Conoscemmo<br />

tutti gli altri coetanei<br />

della città: avevamo più possibilità<br />

di cambiare le figurine<br />

della collezione Perugina.<br />

Poi il cinema: nei due della<br />

città non era neppure il caso di<br />

pensare al permesso famigliare<br />

dʼandarvici. Al Ricre, invece,<br />

il cinema era del Ricre, quindi<br />

tutto concesso. Su quelle lunghe<br />

panche spostabili, sostituite<br />

poi con qualche fila di sedie<br />

fisse, abbiamo rivisto decine<br />

di volte lo stesso primo film<br />

della nostra vita. Ed il teatrino.<br />

Ambimmo tutti recitare allorché<br />

in una commedia venne<br />

fuori la parte di un ragazzino!<br />

Facemmo il filo “ai grandi”<br />

della filodrammatica, Garbero,<br />

Botto, Chiesa, Gino Chiarla. E<br />

le prove. Ricordo chi uscì prescelto:<br />

Ugo, Virgilio ed io, per<br />

non deluderci nelle nostre vivaci<br />

speranze, fummo destinati<br />

alla parte di due stupidi nella<br />

farsa che seguiva lʼatto unico.<br />

Era il tempo in cui discussero<br />

un anno per accettare il lancio<br />

di una compagnia “mista”, con<br />

ragazze!<br />

Quasi come oggi. Poi la gita<br />

sociale: tutta una giornata fuori<br />

casa, soli, senza genitori, cose<br />

da far invidia a chiunque.<br />

Un anno alle Rocche, il seguente<br />

ad Arenzano.<br />

In treno. Ed a piedi dalla stazione<br />

al Santuario. Ci parve di<br />

andare in un altro mondo.<br />

Forse la stessa sensazione<br />

oggi andando allʼestero.<br />

Un pensiero<br />

per gli educatori<br />

Governavano questa nuvola<br />

di ragazzi i chierici del Seminario.<br />

Erano tanti anche loro.<br />

Erano diventati anchʼessi i<br />

compagni di gioco, coloro che<br />

ci aiutavano a fare i compiti:<br />

erano soprattutto diventati<br />

amici come i ragazzi che abitavano<br />

vicino a casa mia.<br />

Cʼinsegnò molto questo<br />

nuovo genere di compagni in<br />

abito talare: forse essi non immaginano<br />

quanto ci hanno dato.<br />

Erano degli “anziani” che regalavano<br />

la loro amicizia a ragazzi<br />

come noi. E nei nostri<br />

dieci o dodici anni, unʼamicizia<br />

così era cosa ambita, quando<br />

gli altri diciottenni della città logicamente<br />

neppure sapevano<br />

se eravamo al mondo.<br />

Quel regalo di tanto tempo<br />

fa ci è rimasto nel cuore, senza<br />

più fuggirne, con tutto il suo<br />

carico di preziosità.<br />

Erano chierici ai quali davamo<br />

del “tu”. Davamo del “tu” a<br />

più anziani di noi. Cosa da farci<br />

inorgoglire, allora. Anche oggi:<br />

perché quel “tu” lo conserviamo<br />

nelle rarissime volte che<br />

li rivediamo, e lo conserveremo<br />

per quanti da allora non<br />

abbiamo più rivisto. Ne ricordiamo<br />

i nomi: non erano ancora<br />

sacerdoti, ma li chiamavamo<br />

già “don”. Quasi a ripagarli,<br />

con quel loro prossimo titolo,<br />

della confidenza che ci riservavano.<br />

Erano don Piero Baldizzone,<br />

don Irmo Pesce, don<br />

Ferrando, don Nervi, don Olivieri,<br />

don Galliano, “i” tre don<br />

Minetti, don Dadaglio oggi<br />

nunzio a Madrid, e tanti altri.<br />

Poi. Poi un giorno al Ricre<br />

MERCATINI DI NATALE<br />

DI UN GIORNO<br />

Sabato 28 novembre<br />

TRENTO e LEVICO<br />

Domenica 29 novembre<br />

INNSBRUCK<br />

Sabato 5 dicembre<br />

MONTREAUX e AOSTA<br />

Domenica 6 dicembre<br />

BRESSANONE e NOVACELLA<br />

Martedì 8 dicembre<br />

ANNECY<br />

Lunedì 7 dicembre<br />

MERANO<br />

Martedì 8 dicembre<br />

BOLZANO<br />

Domenica 13 dicembre<br />

TRENTO e ROVERETO<br />

non ci andai più. Era pericoloso,<br />

mi dissero i miei. Quella<br />

notte mi svegliai di soprassalto:<br />

dalla mia finestra che dava<br />

sui binari della stazione, oltre<br />

la collina di Lussito, vedevo a<br />

sprazzi dei grandi bagliori di<br />

fuoco. Bombardavano Genova.<br />

Con altri ragazzi del Ricre<br />

qualche giorno dopo scrivevamo<br />

le prime “lettere di guerra”<br />

ai nostri amici della filodrammatica<br />

partiti per il fronte.<br />

Chiesa, Garbero, Chiarla,<br />

don Irmo. Garbero morì in<br />

Russia”. Riduzione di G.Sa<br />

Sta per uscire<br />

il libro sul Ricre<br />

Acqui Terme. Sarà questo,<br />

che si sta per inaugurare, il<br />

mese dedicato al Ricreatorio<br />

dalla vita centenaria (ma ormai<br />

“in pensione” da qualche anno).<br />

Già qualche mese fa, a giugno,<br />

la mostra fotografica a<br />

Palazzo Robellini aveva costituito<br />

una sorta di anteprima.<br />

Per la verità molto breve. Che<br />

non tutti erano riusciti a visitare.<br />

Ma ora si fa sul serio.<br />

In primo perché la rassegna<br />

delle immagini ritorna presso<br />

la Biblioteca Civica di via Maggiorino<br />

Ferraris, dal 7 al 24 ottobre,<br />

e con lei un libro, edito<br />

da EIG, attualmente in stampa,<br />

e prossimo ad uscire in<br />

edicole e in libreria.<br />

Ma le iniziative sono davvero<br />

tante.<br />

Gli appuntamenti<br />

Sabato 17 ottobre, ad esempio,<br />

alle ore 16, presso la Ex<br />

Kaimano è in programma la<br />

“giornata dei bambini” con animazione<br />

e spettacolo di intrattenimento<br />

(forse con la partecipazione<br />

di Barbara Eforo).<br />

Il giorno successivo, domenica<br />

18 ottobre ricco il carnet<br />

delle manifestazioni sportive; e<br />

il tutto si svolgerà presso il<br />

centro di Mombarone.<br />

Al mattino si alterneranno le<br />

esibizione di tennis tavolo,<br />

mentre alle ore 18 scenderanno<br />

in campo i pallavolisti, per<br />

una riedizione del derby GS<br />

Scelto - GS Bruno Fiat.<br />

Alle ore 21 riflettori sul quadrangolare<br />

di calcio a 5 (ad inviti),<br />

con gli interpreti più rappresentativi<br />

del football di casa<br />

nostra anni Settanta Ottanta.<br />

Giovedì 22 ottobre serata<br />

conclusiva delle celebrazioni<br />

presso il Teatro Ariston, con alcuni<br />

episodi teatrali curati da<br />

“Gli spicchi” e da “La soffitta”,<br />

la presentazione ufficiale del libro<br />

fotografico, la ribalta aperta<br />

ai personaggi dello sport e<br />

della cultura che hanno esordito<br />

al Ricre, la premiazione<br />

delle squadre che hanno partecipato<br />

ai tornei e alle esibizioni<br />

sportive, con la parte musicale<br />

affidata agli Yo Yo Mundi<br />

e ad altri musicisti protagonisti<br />

di una lontana rassegna<br />

1987.<br />

Parte del ricavato della manifestazione<br />

e della vendita del<br />

libro della memoria del Ricre<br />

(foto, articoli della stampa locale,<br />

interviste, oltre 180 pagine)<br />

verrà destinato al Centro di<br />

Ascolto di Acqui Terme.<br />

MERCATINI DI NATALE<br />

Dal 28 al 29 novembre<br />

SALISBURGO - ST. GILGEN e ST. WOLFGANG<br />

Dal 5 al 8 dicembre<br />

RENANIA e BADEN-WURTTEMBERG<br />

Dal 5 all’8 dicembre<br />

BUDAPEST<br />

Dal 5 al 6 dicembre<br />

LJUBJANA e KLAGENFURT<br />

Dal 5 al 7 dicembre<br />

VIENNA e GRAZ<br />

Dal 12 al 13 dicembre<br />

ALSAZIA<br />

ANTEPRIMA CAPODANNO<br />

AMSTERDAM Speciale giovani!<br />

MONTECARLO<br />

… e tanti altri in preparazione

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