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L’ANCORA<br />
CAIRO MONTENOTTE 11 OTTOBRE 2009 45<br />
Per la realizzazione di un’opera da 40 milioni di Euro<br />
Ventisette imprese in lizza<br />
per coprire i parchi Funivie<br />
Cairo M.tte. Alle ore 13 di lunedì 28 settembre<br />
scorso sono scaduti i termini per la presentazione<br />
delle offerte relative al bando per la copertura<br />
dei parchi carbone situati nelle aree che<br />
si trovano in prossimità del fiume Bormida tra<br />
Bragno e San Giuseppe di Cairo.<br />
Sta quindi andando avanti lentamente ma<br />
con determinazione lʼiter procedurale relativo a<br />
questa importante opera di risanamento ambientale.<br />
E sono ventisette le imprese che hanno<br />
chiesto a Funivie Spa di poter partecipare alla<br />
gara per lʼaffidamento dei lavori. Ammonta a<br />
40 milioni (38 milioni 157 mila euro più Iva) la<br />
base dʼasta che è sostenuta da un contributo<br />
del ministero delle Infrastrutture e Trasporti.<br />
Lʼappalto sarà aggiudicato, tramite procedura<br />
ristretta, allʼofferta economicamente più vantaggiosa,<br />
dopo che sono state escluse le offerte<br />
giudicate anomale, Le offerte anomale sono<br />
definite tali, perché troppo basse, e lʼeccessivo<br />
ribasso è calcolato in base ad una precisa formula<br />
matematica.<br />
Questa iniziativa, di cui si parla da un bel poʼ<br />
di tempo, rappresenta uno degli interventi di riqualificazione<br />
ambientale previsti dallʼAccordo<br />
di Programma per il rilancio della Valle Bormida,<br />
voluta dalle Funivie Spa e dal ministero delle Infrastrutture<br />
e Trasporti. Nella progettazione di<br />
questa infrastruttura si dovrà tenere conto anche<br />
dellʼimpatto visivo ed è prevista la realizzazione<br />
di un tunnel centrale per il traffico merci.<br />
La copertura dei parchi serve comunque per<br />
evitare la dispersione di polveri sottili, che non<br />
risolve certamente il problema inquinamento<br />
nella frazione di Bragno e località limitrofe, ma<br />
contribuisce a ridurlo.<br />
Dove si trovano oggi i grandi depositi a cielo<br />
aperto, saranno costruiti due grandi magazzini<br />
per le rinfuse solide, ciascuno di essi misura<br />
<strong>37</strong>1 metri di lunghezza, 52 metri di profondità e<br />
31,3 metri di altezza. Uno di questi sarà adibito<br />
al rifornimento del vicino stabilimento Italiana<br />
Coke: da sempre queste due attività imprenditoriali<br />
sono strettamente interconnesse ed i “vagonetti”,<br />
costruiti allʼinizio del 900 nellʼassoluto<br />
rispetto dellʼambiente, si sono trovati ad essere<br />
pur essi, per via della merce trasportata, fonti di<br />
inquinamento.<br />
Per realizzare la storica teleferica, scaturita<br />
dalla mente degli ingegneri italiani Carissimo e<br />
Crotti, il 14 maggio 1910 veniva fondata a Bruxelles<br />
con capitali francesi e belgi la Società<br />
“Les Transports de Savone” che si prefiggeva<br />
lo scopo di sovrintendere alla costruzione e alla<br />
gestione di due funicolari tra il Porto di Savona<br />
e S. Giuseppe. La prima costruita nel 1912,<br />
la seconda nel 1936; furono poi automatizzate<br />
nel 1980. Coprono una distanza di 18 Km con<br />
dislivello massimo di 520 metri. Possono trasportare<br />
400 tonnellate allʼora per 24 ore giorno:<br />
i circa 1300 vagonetti viaggiano alla velocità di<br />
2100 metri allʼora. E questa grandiosa opera<br />
che, cento anni fa, aveva contribuito non poco<br />
allo sviluppo economico ed industriale della zone<br />
si trova a dover fare i conti con problematiche<br />
ambientali che allʼepoca non erano tenute<br />
in alcun modo in considerazione.<br />
E mentre si sta faticosamente cercando di<br />
porre rimedio ai disastri ambientali nella piana<br />
Un corso tenuto dal dott. Gaetano Milintenda<br />
Il personale delle scuole cairesi<br />
si aggiorna sull’influenza “suina”<br />
Cairo Montenotte - Pubblichiamo<br />
la relazione fattaci pervenire<br />
da Angela Cascio, fiduciaria<br />
del dirigente scolastico,<br />
dellʼesauriente ed interessante<br />
lezione cui hanno assistito,<br />
Mercoledì scorso 30 settembre,<br />
i docenti, il personale dellʼufficio<br />
di segreteria e i collaboratori<br />
scolastici dellʼIstituto Comprensivo<br />
di Cairo Montenotte. La lezione,<br />
tenuta dal dottor Gaetano<br />
Milintenda, verteva su di un<br />
tema di grande attualità: lʼinfluenza<br />
A/H1N1, comunemente<br />
(ed in parte erroneamente)<br />
nota come influenza suina.<br />
“Lʼincontro, che ha visto lʼAula<br />
Magna gremita di oltre cento<br />
persone, è stato organizzato<br />
nellʼambito degli incontri di formazione<br />
ed aggiornamento<br />
sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.<br />
Lʼambiente scolastico è<br />
particolarmente esposto al rischio<br />
di epidemie (basti pensare<br />
alle malattie esantematiche,<br />
che si contraggono comunemente<br />
in età scolare e che periodicamente<br />
“decimano” intere<br />
classi); poiché le notizie sullʼinfluenza<br />
A/H1N1 sono talvolta<br />
contraddittorie ed allarmanti, i<br />
responsabili dellʼIstituto Comprensivo<br />
si sono rivolti al dottor<br />
Milintenda, nel suo doppio ruolo<br />
di “medico sentinella” per le<br />
epidemie in Val Bormida e di<br />
assessore allʼIstruzione del Comune<br />
di Cairo, invitandolo a<br />
formare il personale scolastico,<br />
docente e non, affinché questo<br />
possa veicolare una corretta informazione<br />
agli alunni e, tramite<br />
loro, alle famiglie, ed anche<br />
per adottare comuni norme di<br />
comportamento utili alla prevenzione<br />
del contagio. La conferenza<br />
è stata rigorosa dal<br />
punto di vista scientifico, ma lieve<br />
e godibile nellʼesposizione,<br />
ed il pubblico ha potuto interagire<br />
nel corso di un interessante<br />
e proficuo dibattito. Il Preside<br />
dellʼIstituto Comprensivo,<br />
Giovanni Bonifacino, nel ringraziare<br />
il dottor Milintenda per<br />
aver accettato lʼinvito rivoltogli<br />
dalla responsabile del Servizio<br />
di Prevenzione e Protezione<br />
della scuola, lʼinsegnante Margherita<br />
Fumagalli, ha sottolineato<br />
lʼimportanza di una stretta<br />
collaborazione tra le istituzioni<br />
educative e lʼEnte Locale<br />
ed auspicato che iniziative analoghe<br />
diventino una gradevole<br />
consuetudine.”<br />
di Bragno si sta discutendo, proprio in questi<br />
giorni, di unʼaltra probabile fonte di inquinamento,<br />
vale a dire la centrale a biomasse di Ferrania.<br />
La Confederazione Cobas, nellʼincontro<br />
del 4 ottobre scorso, ha presentato in sintesi il<br />
contenuto della perizia sullʼimpatto ambientale<br />
del progetto, svolta per conto del Comune di<br />
Cairo nel 2007 dal Dr. Paolo Franceschi, referente<br />
dellʼOrdine dei Medici della Provincia di<br />
Savona per i problemi ambientali. La perizia<br />
avrebbe chiarito che il numero di tonnellate di<br />
polveri sottili cancerogene che questa centrale<br />
emetterebbe in un anno sarebbe quasi pari a<br />
quello che si riversa annualmente nellʼintera città<br />
di Savona (93,3 tonnellate contro 100 tonnellate).<br />
Sembra proprio che in Valbormida non ci sia<br />
un attimo di tregua.<br />
PDP<br />
Centrali a carbone:<br />
un pericolo per la salute?<br />
Savona. Con il patrocinio del Comune di Savona<br />
e dellʼOrdine dei medici, lʼassociazione<br />
“Uniti per la salute” invita la cittadinanza ad un<br />
incontro pubblico che si terrà presso il Teatro<br />
Chiabrera, venerdì 23 ottobre alle ore 21. Il tema<br />
trattato è di scottante attualità: “Centrali a<br />
carbone: un pericolo per la nostra salute e il nostro<br />
territorio?”.<br />
Intervengono il dott. Maurizio Portaluri, direttore<br />
radioterapia ASL di Brindisi, ricercatore associato<br />
CNR; il dott. Ghirga, pediatra, medico<br />
ISDE, portavoce del coordinamento nazionale<br />
comitato Medici per lʼAmbiente Lazio; il dott.<br />
Ugo Trucco, presidente dellʼOrdine dei Medici<br />
Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di<br />
Savona; la dott.sa prof.ssa M.R. DʼOrsogna, fisico<br />
docente universitario in conferenza video<br />
dalla California. E inoltre collegamento con<br />
Francesco Tedesco, responsabile energia e clima<br />
Green Peace.<br />
Lʼassociazione che organizza lʼincontro invita<br />
tutta la cittadinanza a partecipare perché lʼinformazione<br />
è fondamentale per costruire un futuro<br />
sostenibile per i nostri figli. Lʼingresso è libero.<br />
Cairo M.tte. Duro attacco<br />
del quotidiano on line della Camera<br />
di Commercio “Savona<br />
Economica” nei confronti del<br />
comitato contro la centrale a<br />
Biomasse. Nellʼeditoriale del 3<br />
ottobre scorso si legge testualmente:<br />
«Lʼultimo comitato di<br />
cittadini-contro si è formato nei<br />
giorni scorsi contro il progetto<br />
di costruire allʼinterno dellʼarea<br />
industriale di Ferrania una<br />
centrale a biomassa che - è riportato<br />
su tutti gli atti ufficiali fin<br />
qui sottoscritti - farà bollire lʼacqua<br />
in caldaia bruciando legna.<br />
Impianto che, tra lʼaltro,<br />
sostituirà la vecchia centrale di<br />
stabilimento. “Potrebbe, invece,<br />
bruciare rifiuti diventando<br />
un inceneritore mascherato”<br />
dicono i cittadini-contro, fiancheggiati<br />
da amministratori e<br />
partiti. Il condizionale - potrebbe,<br />
forse, non è escluso che -<br />
assume, in questa come in altre<br />
vicende del genere, un significato<br />
assoluto - si legge<br />
nellʼeditoriale del 3 ottobre<br />
scorso - si parte, cioè, dal condizionale<br />
per giungere ad una<br />
conclusione definitiva. Non solo.<br />
Le parole scritte e gli impegni<br />
sottoscritti hanno un loro<br />
peso, ma i cittadini-contro le<br />
rendono parecchio leggere,<br />
non prendendole sul serio. Ovvero,<br />
un Governo, una Regione,<br />
una Provincia, un qualunque<br />
ente o impresa fanno un<br />
progetto, lo presentano, dico-<br />
Venerdì 2 ottobre alla Soms con una folta partecipazione ed adesione<br />
Un Comitato per vederci chiaro<br />
sulla nuova centrale a biomasse<br />
Cairo Montenotte - Si è<br />
svolta venerdì 2 ottobre dalle<br />
ore 21, nei locali della<br />
S.O.M.S. di Cairo, lʼassemblea<br />
pubblica organizzata dalla delegazione<br />
del costituendo Comitato<br />
sulla centrale a biomasse<br />
di Ferrania.<br />
Lʼassemblea si poneva come<br />
obiettivo quello di sollevare<br />
dubbi ed avanzare domande<br />
che ancora non hanno ricevuto<br />
risposte precise su alcuni<br />
elementi fondamentali, come:<br />
sul motivo per cui si vuole costruire<br />
una centrale a biomassa<br />
da 10 MWe, più grande di<br />
ben 2,5 volte rispetto a quanto<br />
prescritto nel Piano Energetico<br />
Regionale; sul perchè, per giustificare<br />
la taglia della centrale,<br />
si continua a sostenere che<br />
sarà utilizzata per alimentare<br />
una rete di teleriscaldamento a<br />
servizio dei Comuni di Cairo,<br />
Carcare e Altare, lunga almeno<br />
10 Km e quindi non sostenibile<br />
economicamente; su dove<br />
si reperiranno ogni anno<br />
ben 120.000 tonnellate di legname<br />
per alimentare la centrale<br />
ed ancora sul motivo per<br />
cui centrali a biomassa di<br />
eguale taglia rispetto a quella<br />
in progetto impiegano per il loro<br />
funzionamento solo pochi<br />
addetti mentre per quella di<br />
ferrania si promettono da 20 a<br />
340 posti di lavoro. Il timore è<br />
quello che la centrale di Ferrania<br />
venga trasformata in un inceneritore<br />
di rifiuti trattati<br />
(CDR).<br />
La partecipazione della cittadinanza<br />
non ha tradito le<br />
aspettative degli organizzatori:<br />
la sala era gremita di gente.<br />
Dopo la relazione introduttiva<br />
del Dott. Boveri, dellʼA.R.E.<br />
Valbormida, che, tra lʼaltro, ha<br />
no cosa “vorrebbero fare”<br />
(questo sì, è un condizionale<br />
vero), ma il comitato civico di<br />
turno, come primo provvedimento,<br />
non ci crede».<br />
E ancora: «E questo, allʼinterno<br />
di un confronto che si<br />
vorrebbe costruttivo e civile, è<br />
una seconda anomalia.<br />
Terza anomalia: nel caso si riuscisse<br />
a presentare pubblicamente<br />
- con tanto di ricercatori<br />
che ci mettono la faccia - uno<br />
studio tecnico-scientifico sullʼimpatto<br />
ambientale, sociale,<br />
sanitario, economico di una<br />
certa opera, i cittadini-contro,<br />
nella più caritatevole delle ipotesi,<br />
direbbero che si tratta di<br />
dati sbagliati, confutabili, inaccettabili.<br />
Tre anomalie messe<br />
assieme fanno una certezza: il<br />
cittadino-contro non vuole che<br />
quella struttura (centrale, discarica,<br />
fabbrica, palazzo, rotatoria,<br />
carcere, porto…) venga<br />
fatta. Da unʼaltra parte sì<br />
(“perché serve”) ma lontana<br />
dai suoi occhi (perché disturba,<br />
perché farebbe perdere<br />
valore alla sua casa, perché<br />
una volta quando queste cose<br />
non cʼerano si stava meglio…).<br />
Di fronte a questo atteggiamento<br />
non cʼè dialettica che<br />
tenga».<br />
E lʼarticolista non manca di<br />
richiamare alle loro responsabilità<br />
anche gli amministratori,<br />
in quanto queste contrapposizioni<br />
insorgerebbero in un am-<br />
illustrato come la Valbormida<br />
non sia in grado di produrre se<br />
non un terzo della legna che<br />
sarebbe necessaria, diversi<br />
sono stati gli interventi dei partecipanti.<br />
Oltre a quelli dei comuni cittadini<br />
che hanno espresso forti<br />
preoccupazioni su tutti gli<br />
aspetti negativi emersi nella<br />
suddetta relazione, si segnalano<br />
quello di Franco Xibilia, dei<br />
Cobas Savona, che ha manifestato<br />
la sua contrarietà alla<br />
centrale e forti timoni sulla<br />
possibilità di aumento delle patologie<br />
tumorali, basandosi<br />
sulla relazione del Dott. Franceschi.,<br />
quello del vice-sindaco<br />
di Carcare Maurizio Torterolo,<br />
che ha proposto di estendere<br />
la discussione a tutti i<br />
Consigli comunali della Valbormida,<br />
quello di Carlo Vasconi e<br />
dellʼOn.le Guido Bonino, i quali<br />
hanno sottolineato lʼimportanza<br />
che la Valbormida decida<br />
del proprio futuro - al di là<br />
degli schieramenti politici -<br />
puntando sulla sostenibilità anche<br />
ambientale dei progetti in-<br />
biente, come quello ligure, dove<br />
il benessere sarebbe percepito<br />
come rendita di posizione<br />
e ogni cambiamento alimenterebbe<br />
preoccupazioni:<br />
«…sia nelle piccole che nelle<br />
grandi opere, il problema è il<br />
rapporto di fiducia che deve<br />
esistere tra il cittadino e chi<br />
propone unʼiniziativa, unʼidea,<br />
un progetto. Se non cʼè rapporto,<br />
non cʼè dialogo e nemmeno<br />
cʼè confronto. Prima ci si<br />
sfida tra esperti pro ed esperti<br />
contro, poi tra avvocati pro e<br />
avvocati contro. Chi rischia di<br />
uscire con le ossa rotte da<br />
questo continuo “braccio di ferro”<br />
sono amministratori e governanti,<br />
impossibilitati a decidere,<br />
pena la perdita del potere.<br />
Anche per loro basta la<br />
semplice “sensazione” di poter<br />
lasciare sul terreno una parte<br />
dei consensi ricevuti per indurli<br />
a non fare scelte “impopolari”».<br />
E secondo il quotidiano online<br />
della Camera di Commercio<br />
Industria e Artigianato e<br />
Agricoltura della Provincia di<br />
Savona i governanti dovrebbero<br />
fare quello per cui sono stati<br />
eletti in quanto alla fine sarebbero<br />
proprio i “cittadini -<br />
contro” i maggiori favoriti dalla<br />
realizzazione della centrale:<br />
«Avendo, tuttavia, ricevuto delle<br />
deleghe dai cittadini per attuare,<br />
nellʼarco del loro mandato,<br />
un programma, ci si at-<br />
Il presidente dellʼAre Boveri.<br />
Lʼassessore Goso. Il consigliere reg. Vasconi.<br />
dustriali, per salvaguardare la<br />
salute dei cittadini, già tanto<br />
compromessa nella nostra valle.<br />
Lʼassemblea si è conclusa<br />
con la relazione dellʼAssessore<br />
allʼambiente del Comune di<br />
Cairo, Ermanno Goso, che ha<br />
illustrato le varie tappe del procedimento<br />
di autorizzazione<br />
della centrale, sottolineandone<br />
le lacune e le contraddizioni.<br />
Molto numerose sono state<br />
- infine - le adesioni dei partecipanti<br />
al costituendo “Comitato<br />
sulla centrale a biomasse di<br />
Ferrania”, la cui prima riunione<br />
è prevista per mercoledì 7 ottobre<br />
alle ore 21.00 presso i locali<br />
della S.O.M.S. di Cairo.<br />
La serata segna con ogni<br />
evidenza, la nascita di un nuovo<br />
fronte comune e trasversale<br />
dal punto di vista politico,<br />
che comprende la cittadinanza,<br />
le istituzioni e i tecnici, contro<br />
la realizzazione di un impianto<br />
non sostenibile dal punto<br />
di vista ambientale e certamente<br />
nocivo per la salute dei<br />
cittadini. SDV<br />
Dura presa di posizione sul quotidiano on line della Camera di Commercio “Savona Economica”<br />
Ma agli imprenditori non piacciono i“Comitati del No”<br />
tenderebbe da loro una maggiore<br />
propensione a fare comunque<br />
quello per cui sono<br />
stati eletti. Perché questo contribuirebbe,<br />
oltre a salvare almeno<br />
una parte delle iniziative<br />
progettate, anche a chiarire la<br />
forza reale dei comitati civici,<br />
che altrimenti si è tentati di misurare<br />
dal numero delle dichiarazioni<br />
ai giornali, o dallʼincisività<br />
degli slogan proposti. E<br />
probabilmente a guadagnarci<br />
sarebbero proprio quei cittadini<br />
che hanno davvero argomenti<br />
per dichiararsi “contro”,<br />
ma che non hanno voce per<br />
farsi sentire in mezzo a urla e<br />
strepiti». RCM<br />
Preghiera<br />
e intrattenimento<br />
alle Grazie<br />
Cairo M.tte - Domenica 25<br />
ottobre prossimo, nel quartiere<br />
di San Donato, appuntamento<br />
annuale con la castagnata.<br />
Don Roberto ricorda intanto<br />
che domenica 11 ottobre ha<br />
inizio la catechesi per i ragazzi.<br />
Per tutto il mese di ottobre<br />
sono tutti invitati a pregare per<br />
le missioni e per le vocazioni<br />
durante la messa feriale e, alle<br />
ore 16, nelle domeniche 11,<br />
18 e 25 ottobre adorazione eucaristica.