Numero 37 - L'ANCORA edicola

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L’ANCORA 6 11 OTTOBRE 2009 VITA DIOCESANA Carissimi, il 7 ottobre 1990 moriva, a Sassello, Chiara “luce” Badano, che lʼanno scorso Papa Benedetto XVI ha dichiarato venerabile, cioè cristiana che ha esercitato in modo eroico le virtù. Ci auguriamo ormai vicino il giorno della sua beatificazione. Affinché tale avvenimento sia, per tutta la diocesi, unʼoccasione per rinnovare il nostro impegno di “cristiani credenti e credibili”, dobbiamo prepararci spiritualmente. Un significativo momento di tale preparazione sarà la giornata dedicata al suo ricordo e programmata per domenica 11 ottobre. Per offrire ad un maggior numero di persone la possibilità di parteciparvi è stata organizzata in due momenti: - al mattino, presso la Basilica dellʼAddolorata, alle ore 10,00, padre Florio Tessari, postulatore della causa di beatificazione, presenterà la figura di Chiara. Seguirà, in Cattedrale, la S. Messa, alle ore 12,00. - Al pomeriggio, a Sassello, nella chiesa parrocchiale della “SS.ma Trinità”, alle ore 15,30, ci sarà un momento di preghiera, seguito dal pellegrinaggio alla tomba della Serva di Dio. Vi attendo numerosi; attendo soprattutto i giovani! + Pier Giorgio Micchiardi Vescovo di Acqui Quindi, a 19 anni dal suo ritorno alla casa del Padre, domenica 11 ottobre 2009, la diocesi di Acqui si ritroverà a ringraziare il buon Dio per il dono della Venerabile Chiara Badano. Perché è così importante la figura di Chiara “Luce” per la Diocesi e il nostro tempo? Lo abbiamo chiesto a Mons. Livio Maritano, vescovo emerito di Acqui, che seguì, sempre, Chiara: “Perché è una giovane di oggi che ha saputo vivere in grado eroico, nella normalità della vita quotidiana, i valori straordinari del Vangelo. Un faro luminoso nellʼattuale società così disorientata”. A che punto è la causa di beatificazione di Chiara? Il processo Il processo per la causa di beatificazione di Chiara Badano iniziò lʼ11 giugno 1999, con lʼinchiesta diocesana di Mons. Maritano e si concluse il 21 agosto 2000, per poi passare alla fase romana, il 7 ottobre dello stesso anno. Nella rivista “Credere allʼamore” (N. 3 – settembre 2009 – Anno VI) i redattori Mons. Livio Maritano e Maria Grazia Magrini scrivono: «Il 15 gennaio 2009 i medici convocati dalla Congregazione delle Cause dei Santi hanno confrontato le relative valutazioni Domenica 11 ottobre ad Acqui Terme e Sassello La diocesi ricorda la Venerabile e futura Beata Chiara Badano “Lo spirito hospitalier chiede competenza e disponibilità, ma soprattutto, umiltà, ascolto e rispetto dellʼaltro”. Quanto sopra non sembra difficile in quanto gli hospitalier e le hospitalierès vanno a Lourdes per servire i malati ed i pellegrini. Ma è la seconda parte della frase che è più delicata, “umiltà” perché ci riesce spesso difficile ascoltare consigli o riflessioni quando siamo convinti di fare meglio degli altri, “ascolto” perché è più facile parlare che ascoltare. È Gesù che ci insegna che non possiamo amare Dio se non possiamo amare il nostro prossimo, e che non possiamo amare il nostro prossimo senza amiamo noi stessi. Poi “rispetto dellʼaltro” perchè dobbiamo imparare ad accettare che lʼaltro sia differente da noi, non abbia la stessa educazione, le stesse possibilità fisiche e culturali, la stessa storia alle spalle. Cʼè qualcosa di nobile nel comportamento del personale, quale che sia lʼetà anagrafica, il paese di provenienza, la cultura scolastica o familiare che sia ha alle spalle, tutti sono alò servizio dellʼaltro. Ed è allora che ci si sente tutti fratelli, questa fratellanza universale si nota ancora di più nei momenti di verifica, non ci si critica, ci si cor- su un caso di guarigione attribuito allʼintercessione di Chiara, giungendo al giudizio unanime sulla non spiegabilità di tale guarigione con le sole forze della natura, secondo le conoscenze mediche. Il 20 maggio i Consultori teologi, a loro volta, hanno esaminato il nesso causale tra lʼinvocazione della Serva di Dio e lʼavvenuta guarigione, ravvisando unanimemente nel caso un miracolo operato da Dio per intercessione della Venerabile Chiara Badano. Nei prossimi mesi la suddetta relazione medica ed il voto dei Consultori teologi verranno sottoposti ad una ʻCongregazione ordinariaʼ di Cardinali e Vescovi, le cui conclusioni saranno comunicate al S. Padre che potrà decidere di promulgare il ʻDecreto sul miracoloʼ». E quindi, con la sua futura e non lontana beatificazione prolungherà la splendida scia dei Santi acquesi. Chi era Nacque a Savona il 29 ottobre 1971, visse sempre a Sassello (provincia di Savona, diocesi di Acqui) con il padre Ruggero, camionista, e la madre Maria Teresa, casalinga. Morì a Sassello nel 1990. Volitiva, tenace, altruista, di lineamenti fini, snella, grandi occhi limpidi, sorriso aperto, amava la neve e il mare, praticava molti sport. Aveva un debole per le persone anziane che copriva di attenzioni. A nove anni conobbe i ʻFocolariniʼ di Chiara Lubich ed entrò a fare parte dei ʻGenʼ. Terminate le medie, frequentò il liceo classico a Savona. A sedici anni, durante una partita a tennis, avvertì i primi lancinanti dolori ad una spalla: callo osseo la prima diagnosi, osteosarcoma dopo analisi più approfondite. Inutili interventi alla spina dorsale, chemioterapia, spasmi, paralisi alle gambe. Rifiutò la morfina che le avrebbe tolto lucidità. Si informava di tutto, non perdeva mai il sorriso. Alcuni medici, non praticanti, si riavvicinarono a Dio. La sua cameretta, in ospedale prima e a casa poi, divenne una piccola chie- Attività Oftal sa, luogo di incontro e di apostolato: “Lʼimportante è fare la volontà di Dio... è stare al suo gioco... Un altro mondo mi attende... Mi piaceva tanto andare in bicicletta e Dio mi ha tolto le gambe, ma mi ha dato le ali...” Chiara Lubich, che lʼha seguì, durante la malattia, in unʼaffettuosa lettera le pose il soprannone di ʻLuceʼ. Mons. Livio Maritano, vescovo dicesano, così la ricorda: “... Si sentiva in lei la presenza dello Spirito Santo che la rendeva capace di imprimere nelle persone che lʼavvicinavano il suo modo di amare Dio e gli uomini. Ha regalato a tutti noi unʼesperienza religiosa molto rara ed eccezionale“. Negli ultimi giorni, Chiara non riusciva quasi più a parlare, ma volle prepararsi allʼincontro con ʻlo Sposoʼ: si scelse lʼabito bianco, molto semplice, con una fascia rosa. Lo fece indossare alla sua migliore amica per vedere come le sarebbe stato. Spiegò anche alla mamma come doveva essere pettinata e con quali fiori essere addobbata la chiesa. Suggerì i canti e le letture della Messa e volle che il rito fosse una festa. Le ultime sue parole: “Mamma sii felice, perché io lo sono. Ciao!”. Morì allʼalba del 7 ottobre 1990. Da allora la sua tomba, a Sassello, è meta di pellegrinaggi, soprattutto da parte dei giovani: fiori, letterine, offerte per i ʻsuoiʼ negretti dellʼAfrica, richieste di grazie. Progetto Bénin Nel nome di Chiara Luce Badano, in Bénin (Africa), si sta realizzando unʼiniziativa umanitaria a favore dei bambini poveri: la costruzione di un ospedaletto e di una scuola materna in una parrocchia della diocesi di Cotonou. Appare significativo il fatto che Chiara, fin da piccola, inviasse i suoi risparmi proprio al Benin. Un caso? “No – risponde Mons. Maritano - nel disegno di Dio è la realizzazione di un meraviglioso progetto di amore che prosegue tuttora e ci dà lʼopportunità di fare del bene”. Per cooperare concretamente, le offerte possono essere inviate allʼAssociazione Chiara Badano, piazza Duomo 9, Acqui Terme - c.c.p. n. 21765151 oppure alla Caritas diocesana, c.c.p. n. 11582152 o ancora al Servizio Diocesano Terzo Mondo via Arcivescovado 12 - 10121 Torino - c.c.p. n. 29166105. Va specificata la causale dellʼofferta: Progetto Benin - Chiara Luce n. 154. Per ulteriori informazioni, richieste di materiale sulla Serva di Dio o relazioni di grazie ricevute, rivolgersi alla Postulazione, presso Mons. Livio Maritano e Maria Grazia Magrini, piazza C.L.N. 231 bis - 10123 Torino, tel./fax 011.548604 - e-mail: mariagrazia.magrini@tin.it. regge senza acrimonia sotto il grande ombrello della “correzione fraterna”. Non cʼè problema di età in quanto ci sono servizi da esplicare per tutte le forze lʼ“Hospitalitè” è a disposizione di tutti perché accetta la disponibilità di tutti. “Perché cʼè bisogno di noi là dove siamo stati assegnati”. È questo il momento di pensare a prendere un impegno di tal fatta, fare una settimana a Lourdes di servizio quale hospitalier o hospitalierès, è una settimana che va incastrata con gli impegni che già abbiamo nella nostra associazione o movimento che sia. Cʼè la possibilità di appoggiarsi allʼOftal, allʼUnitalsi, o allʼAgesci le tre strutture che hanno nei propri programmi si fatto servizio, ma certamente la possibilità sono diverse. Per motivi urgenti è sempre possibile contattarci sui numeri, 338-2498484, 347-5108927, il nostro indirizzo di p.e. è un.barelliere@alice.it, per le eventuali disponibilità del 5x1000 Onlus Oftal Acqui Terme 90018060062 oppure Onlus 97696190012, www.cerchiodelleabilita.org. Servire gli altri è un tale onore, che non cʼè altra ricompensa da attendere (Bernadette), grazie per aiutarci a servire. Grazie per aiutarci a servire. un barelliere Emergenze Filippine, Samoa e Sumatra Caritas Italiana ha subito risposto allʼemergenza del tifone Ketsana, sostenendo Caritas Filippine (NASSA – National Secretariat for Social Justice and Peace). La direttrice Suor Rosanne Mallillin coordina gli interventi in loco e già parecchie migliaia di kit di prima emergenza sono stati distribuiti. I bisogni immediati riguardano sia generi alimentari che prodotti di prima necessità per gli oltre 600.000 senza tetto e a tutta la popolazione colpita dal tifone nelle Filippine, in Vietnam, Cambogia e Laos. Un appello dʼurgenza è stato lanciato alla rete internazionale. La Conferenza Episcopale Italiana ha stanziato un milione di euro dai fondi otto per mille. Lʼonda anomala che ha invaso le strade dellʼisola di Samoa e di Tonga ha distrutto 70 villaggi, causando morti, dispersi e migliaia di ʻsenza tettoʼ. “Siamo arrivati con i primi soccorsi entro 5-6 ore dallo tsunami – ha dichiarato il responsabile di Caritas Samoa Peter Bendinelli – ed abbiamo constatato un livello di devastazione davvero altissimo. I nostri camion partono carichi di cibo, acqua e vestiti, per tornare stipati di persone che hanno perso le loro case, malati e feriti”. La rete Caritas ha risposto al disastro in coordinamento con il Centro Pastorale di Apia, la capitale, con le Caritas locali di Samoa e di Tonga, e con la Chiesa locale. Molti edifici utilizzati per le attività pastorali sono stati adibiti a centri di pronto soccorso e assistenza medica. Resta alto il rischio di infezioni ed epidemie. Caritas Italiana è accanto alle Caritas locali sostenendone gli interventi in atto.Il terremoto che ha colpito e messo in ginocchio lʼisola indonesiana di Sumatra ha seminato distruzione e morte. Migliaia sono i feriti. Il network Caritas è già presente nei luoghi del disastro, nella zona di Padang. Gli interventi immediati riguardano la distribuzione di cibo, acqua pulita e alloggi temporanei. Secondo il direttore di Karina-Caritas Indonesia, Fr. Sigit Pramudji “Ci sono ancora molte persone intrappolate sotto le macerie. Una delle nostre maggiori preoccupazioni è che vi sono soltanto tre ospedali, due dei quali sono stati seriamente danneggiati dal sisma. Altre difficoltà derivano dal problematico accesso alla zona di Pa- “Chi mai si può salvare?”: gli apostoli restano sbigottiti quando Gesù dice chiaramente che lʼuomo, da solo, “difficilmente entrerà nel regno dei Cieli” (dal vangelo di Marco di domenica 11 ottobre). La salvezza è difficile La chiarezza con cui Gesù precisa al giovane buono e ricco il concetto, che egli ha della salvezza eterna, appare dura: “Comʼè difficile entrare nel regno di Dio!”. Nella sua fragilità lʼuomo, di fronte a Dio, “è nudo e scoperto e a lui si deve rendere conto” (seconda lettura, lettera agli Ebrei.). In queste considerazioni però si manifesta non tanto la durezza di Dio, quanto piuttosto la fragilità umana: come proposito e aspirazione ogni uomo desidera la perfezione, forse anche sinceramente nel segreto del proprio cuore, intendendo la perfezione il raggiungimento dellʼ equilibrio interiore, fonte di serenità e di pace, soprattutto dang, e dalle comunicazioni ancora intermittenti.” Caritas Italiana è presente in Indonesia con i propri operatori, che si mantengono in stretto coordinamento con la Caritas nazionale e con gli altri membri della rete Caritas dando un apporto concreto in questa fase di emergenza. Anche per queste nuove emergenze in Indonesia e nelle isole Samoa, la Presidenza della CEI ha stanziato un milione di euro, invitando alla preghiera e a sostenere le iniziative promosse da Caritas Italiana. *** Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Diocesana di Acqui tramite: - c/c postale N. 11582152 - c/c bancario C.R. Alessandria Ag. 8 Acqui IBA- NIT20Z060754794000000001 8431 - direttamente presso lʼufficio Caritas in Via Caccia Moncalvo, 4 ad Acqui Terme aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 con la seguente causale: “Emergenza Filippine” o “Maremoto Samoa” o “Terremoto Sumatra”. Sicilia: nubifragio e frane nel messinese La Sicilia orientale è stata flagellata dal maltempo che ha causato tanti morti e dispersi. Il messinese è in ginocchio per i violentissimi nubifragi, gli allagamenti, le esplosioni dovute a fughe di gas e le frane. Il bilancio più grave a Giampilieri, frazione di Messina. Un costone di roccia si è staccato e si è portato via una ventina di abitazioni. Il Consiglio dei ministri ha decretato lo stato di emergenza. Con lʼaumento delle precipitazioni, la zona costiera compresa tra i comuni di Galati e Scaletta Zanclea è stata interessata da frane e colate di fango che hanno interrotto in più punti il sistema viario, la ferrovia e l´autostrada. Le colate hanno invaso le strade, i piani terra, i seminterrati ed i sottopassi nei centri abitati. Situazione pesante a Scaletta, completamente isolata, Molino e Giampilieri. Caritas Italiana ha contattato il direttore della Caritas diocesana di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, don Gaetano Tripodo esprimendo vicinanza e disponibilità a sostenere le iniziative di aiuto. Don Tripodo ha confermato che vi sono oltre 700 sfollati e i parroci della zona sono stati allertati per offrire sostegno e aiuto alle persone colpite. La Caritas diocesana si sta mobilitando, lʼarcivescovo S.E. Mons. Calogero La Piana si è recato personalmente sul posto per esprimere solidarietà alla popolazione locale. Negli anni scorsi fenomeni simili si erano già verifi- SANTE MESSE ACQUI TERME Cattedrale - via G. Verdi 4 - Tel. 0144 322381. Orario: fer. 7.30, 18; pref. 18; fest. 8, 10,30, 12, 18. San Francesco - piazza S. Francesco - Tel. 0144 322609. Orario: fer. 8.30, 18 (17.30 inv); fest. 8.30, 11, 18 (17.30 inv). Madonna Pellegrina - c.so Bagni 177 - Tel. 0144 323821. Orario: fer. 8.30, 17.30; pref. 18.30; fest. 11.30, 18.30. Cristo Redentore - via San Defendente, Tel. 0144 311663. Orario: fer. 18; pref. 18; fest. 8.30, 11. Addolorata - p. Addolorata. Orario: fer. 8.30; fest. 9.30. Santo Spirito - via Don Bosco - Tel. 0144 322075. Orario: fest. 10. Santuario Madonnina - Tel. 0144 322701. Orario: fer. 7.30, 17: pref. 17; fest. 10, 17. SantʼAntonio (Pisterna) - Orario: gio. 17. Santuario Madonnalta - Orario: fest. 10. Capp. Carlo Alberto - Orario: fest. 11,15. Cappella Ospedale - Orario: fer. 17.30; fest. 17.30. Lussito - Tel. 0144 329981. Orario: fer. 17.30; fest. 11. Moirano - Tel. 0144 311401. Orario: fest. 11. cati a causa del dissesto idrogeologico della zona, ma questa volta i crolli sono stati più violenti e le frane hanno coinvolto i villaggi montani. *** Per sostenere gli interventi a favore delle popolazioni siciliane si possono inviare offerte a Caritas Diocesana di Acqui tramite: c/c postale n, 115852152 c/c bancario C.R.AL Ag 8 Acqui Terme: IBAN IT20Z0607547940000000018 431 - direttamente presso lʼufficio Caritas in via Caccia Moncalvo, 4 ad Acqui Terme aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 - con la causale: Emergenza Sicilia Avviso dalla Caritas diocesana La Caritas diocesana comunica che non ha nessuna persona delegata a richiedere e/o ricevere offerte per bisogni privati o per altre ragioni. Invita quindi sacerdoti e laici a non ascoltare eventuali richieste. La Caritas diocesana, quando viene visitata per avere aiuti da persone private non dà nulla, ma si attiva per conoscere i veri bisogni del richiedente onde evitare lʼazione di “filibustieri” che stanno raccogliendo offerte per i loro scopi. Calendario diocesano Venerdì 9 - Nella chiesa di S.Francesco alle ore 21 inizia lʼAnno pastorale 2009/2010 con la lectio di mons. Giuseppe Cavallotto, vescovo di Cuneo. Sabato 10 - Il Vescovo amministra la Cresima ai ragazzi della parrocchia di Ferrania, ore 17. Domenica 11 - Commemorazione del 19° anniversario della morte della venerabile Chiara Badano; partecipa il vescovo emerito mons. Livio Maritano. Lunedì 12 - Il Vescovo presiede alle ore 9 il Consiglio diocesano affari economici. Alle ore 21 nei locali della parrocchia di Cristo Redentore il Vescovo presenta la lettera pastorale ai delegati di zona. Mercoledì 14 - Dalle ore 10 il Vescovo partecipa alla Commissione regionale per la pastorale giovanile. Alle ore 21 nei locali della parrocchia di Rivalta Bormida il Vescovo presenta ai delegati di zona la lettera pastorale. Vangelo della domenica a livello di coscienza. Nella prima lettura dal libro della Sapienza, lo scrittore biblico dice: “Pregai e mi fu elargita la prudenza, lo spirito di sapienza”; e conclude “insieme con essa mi sono venuti tutti i beni”. Dio è buono “Impossibile per gli uomini, ma tutto è possibile in Dio”. La fede è dono, la salvezza è dono. Allʼuomo Dio chiede di “completare in sé ciò che manca alla passione di Cristo”. Il mistico Silesio scriveva nel XVII secolo: “Anche se Cristo nascesse mille volte a Betlemme, ma non in te, rimarresti perduto. La croce del Golgota non può liberarti dal male, se non viene anche innalzata dentro di te”. La coerenza al Vangelo comporta a volte scelte difficili e scomode ma dona già al presente di “ricevere cento volte tanto in case e fratelli e sorelle… e nel futuro la vita eterna”. d.G.
L’ANCORA ACQUI TERME 11 OTTOBRE 2009 7 Acqui Terme. Si può riassumere con quattro applausi, più uno, la festa degli anniversari di matrimonio celebrata in Cattedrale domenica scorsa 4 ottobre. Il ritmo lo ha scandito al termine della Celebrazione della Messa delle 12 il carissimo avv. Enrico Piola che con la signora e i coniugi Benzi celebrava i sessanta anni di matrimonio, attorniato da più di quaranta altre coppie. Il primo applauso è stato spontaneo per don Andrea, che con decisione e coraggio e notevole presenza di spirito ha celebrato la messa in sostituzione di don Paolino, ancora febbricitante e dissuaso dal medico a celebrare. Il suo parlare ben preparato sul Vangelo ha seguito le letture della parola del Signore del giorno che proprio parlavano della famiglia cristiana. Ma anche in un momento in cui si è confuso sul rito (a causa dellʼinesperienza) è stato pronto a riprendersi con eleganza... Così davvero tutti i presenti con spontaneità, alla fine, lo hanno cordialmente applaudito. Anniversari di nozze in Duomo con applausi Il secondo applauso del nostro carissimo avvocato, è andato a tutte le spose, presenti e non, presentate come le vere luci e fortezze della famiglia. Loro per lʼUomo e per tutta la casa sono coloro che con il loro sacrificio hanno reso possibile la vita per tanti anni di matrimonio. La sua esemplificazione è stata così chiara e precisa da non lasciare dubbio sul valore della sposa «nella» casa e nella famiglia. Che finezza ed eleganza, che intelligenza, caro avvocato… Il terzo applauso lo ha dedicato alla famiglia e ai valori cristiani proclamati e vissuti. E allora proprio la sua esperienza di bravo cristiano, gli ha permesso di focalizzare i motivi di queste «feste». Non solo per una ragione sentimentale, o tradizionale, ma per una vera o propria ragione di fede nel matrimonio cristiano, dono amore di Cristo, per lʼumanità da sottolineare tanto più oggi, quanto più sembra affievolirsi il valore cristiano della famiglia: Affievolirsi, sì. Spegnersi, no. Il quarto applauso lo ha rivolto a don Paolino che si è unito alla comunità solo per la Comunione e il momento finale della messa per i saluti. A lui lʼavvocato ha rivolto il ringraziamento per avere organizza- to questa giornata, tradizionale nella parrocchia del Duomo, ma sempre nuova e valida. Come ricordo della giornata don Paolino ha offerto alle coppie presenti una piccola icona della santa famiglia ricordando che il matrimonio cristiano vissuto per tanti anni è il vero «tesoro» degli sposi cristiani. E se il «forziere» in cui il tesoro è custodito, è spesso ammaccato, o logoro, o sporco, o stanco contiene davvero sempre e comunque al suo interno ciò che più vale. Un meraviglioso dono di Dio. A seguire la foto di gruppo fatta sulla scalinata del duomo a causa del gran numero di presenti. Il quinto applauso è da dividere tra: i cuochi del Bar Dante che hanno preparato un pranzo semplice ma bello e buono; il Seminario che ci ha accolto per rimediare ad un disguido tecnico dellʼultimo momento; e i volontari, soprattutto Mauro ed Aldo e Ida, che hanno lavorato per la buona riuscita. Per una bella giornata… tanti applausi! dP Inizio dell’anno scolastico in Duomo per l’Istituto Santo Spirito In ricordo di Alberto Fabbri “Ciao nostro piccolo Cocco, sarai sempre nei nostri cuori”. Sili, Fabri e Fede Acqui Terme. Cattedrale piena di giovani, nella mattinata di martedì 6 ottobre, per la messa di inizio anno scolastico dedicata agli alunni che frequentano lʼIstituto Santo Spirito di Acqui Terme. Al termine della celebrazione LʼAncora li ha colti sul sagrato del Duomo in una bella foto ricordo.
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