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Domenica 6 MAGGIO<br />
Rudresh Mahanthappa “Samdhi”<br />
“Una serata a Oriente del <strong>Jazz</strong>”<br />
28<br />
Rudresh Mahanthappa<br />
ore 21 - Teatro Comunale<br />
C’<br />
è un bel via vai geografico<br />
nella biografia<br />
dell’altosassofonista<br />
Rudresh Mahan -<br />
thap pa. Nato nel 1971 a Trieste (dove i genitori indiani si trovavano<br />
momentaneamente per lavoro), è cresciuto in Colorado, ha studiato<br />
tra Chicago e Boston e ora se ne sta a New York. Qui è tra le fi -<br />
gure più additate quando si vuol sapere da che parte potrebbe<br />
andare <strong>il</strong> jazz nel prossimo futuro, al pari di un altro figlio di immigrati<br />
indiani come lui appena entrato nella piena maturità artistica:<br />
Vijay Iyer, col quale peraltro suona sia in duo che in varie altre formazioni.<br />
Con Mahanthappa ha preso ulteriormente slancio la<br />
“nuova onda” del jazz statunitense,<br />
quella che trasporta<br />
la ricchezza delle<br />
tradizioni musicali asiatiche<br />
nel calderone ribollente<br />
della cultura afro-americana.<br />
Come leader, Ma -<br />
hanthappa ha dato vita a<br />
numerosi gruppi, e negli<br />
ultimi anni ha fatto man<br />
bassa di premi (Down -<br />
Beat, As so cia zio ne dei<br />
Gior na listi <strong>Jazz</strong> Ame ri ca ni)<br />
oltre che di recensioni<br />
superlative. Ma molto<br />
importante è anche <strong>il</strong> suo<br />
lavoro al fianco di musicisti<br />
quali Joe Lovano, Dave<br />
Liebman, Greg Osby, Jack<br />
DeJohnette.