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Panic <strong>Jazz</strong> Café Trivellato<br />
Bas<strong>il</strong>ica Palladiana - ore 22.30<br />
Giovedì 10 MAGGIO<br />
Antonio Sanchez Quartet<br />
C<br />
hissà perché, citando<br />
Antonio Sanchez, si<br />
pen sa subito a Pat<br />
Me theny. La partecipazione<br />
al gruppo del celeberrimo chitarrista ha certo contribuito<br />
molto all’affermazione planetaria del batterista originario di Città del<br />
Messico (dove è nato nel 1971), ma di certo la storia artistica di<br />
Sanchez non si esaurisce in questo sodalizio. Intanto <strong>il</strong> suo esordio<br />
nel jet set jazzistico fu niente meno che con la United Nation<br />
Orchestra di Dizzy G<strong>il</strong>lespie, nella quale fu convocato grazie alla<br />
segnalazione del pianista Dan<strong>il</strong>o Perez, che di Sanchez era insegnante<br />
al Conservatorio Nazionale del Messico. Era <strong>il</strong> 1997 e nello<br />
stesso anno Perez pre -<br />
se comunque Sanchez<br />
anche per <strong>il</strong> proprio<br />
gruppo. Da allora nomi<br />
del calibro di Chick<br />
Corea, Gary Burton,<br />
Charlie Haden, Dee Dee<br />
Bridgewater, Dianne<br />
Ree ves e Toots Thiel -<br />
mans si sono accaparrati<br />
la collaborazione di<br />
Sanchez, che da qualche<br />
tempo ha iniziato<br />
anche una sua attività<br />
da leader, con gruppi la<br />
cui composizione è una<br />
sintesi dello stato dell’arte<br />
del jazz della East<br />
Coast statunitense, pur<br />
con influenze latine.<br />
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Antonio Sanchez