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• Stati ansiogeni. Esiste evidenza, sia aneddotica che di
ricerca clinica, che l’aromaterapia riduca l’ansia,
tensione e dolore, sia per azione diretta che attraverso
l’olfatto. Esiste inoltre evidenza che l’aromaterapia
possa migliorare i sintomi di pazienti sofferenti di
dolori cronici. Tipici OE sono lavanda, camomilla
romana, neroli, bergamotto.
• Azione antimicrobica antinfettiva. Praticamente tutti
gli OE. esplicano qualche attività antimicrobica. Come
tali possono essere utili nella gestione di alcune
infezioni del derma, oppure essere utilizzate a livello
sistemico. Alcuni degli OE a più alto potere
antibatterico sono: timo, santoreggia, cannella, bergamotto, salvia, finocchio,
rosmarino (vedere però la sezione sulle cautele, la maggior parte degli OE ad azione
antibatterica contiene fenoli, che sono spesso dermocaustici).
• Azione antiflogistica, rubefacente, anestetica
locale. Alcuni OE hanno un’azione rubefacente,
antiflogistica ed antalgica. Come tali possono essere
di aiuto in condizioni di infiammazione cronica,
dolore cronico o ridotta mobilità (dermatosi, artrosi,
artrite, emicranie ecc.). Alcuni degli OE con questo
tipo di azione sono: camomilla romana, camomilla
tedesca, menta piperita, eucalipto, ginepro,
Gaultheria procumbens.
• Azione balsamica. Gli OE agiscono sia penetrando il derma che in inalazione.
Esplicano quindi sia un’azione locale che sistemica. Possono essere utilizzati per
migliorare l’espettorazione, diminuire la viscosìtà del muco bronchiale, aumentare il
ritmo e il volume respiratorio e agire direttamente sui patogeni.