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Prima parte<br />

AROMATERAPIA<br />

Per aromaterapia si intende un metodo curativo olistico che agisce su processi fisici,<br />

mentali e spirituali attraverso l’impiego di oli essenziali.<br />

Gli oli essenziali sono miscele di sostanze organiche aromatiche diverse (alcooli,<br />

aldeidi, chetoni, acidi, esteri, eteri, terpeni ecc.) ottenuti per distillazione in corrente<br />

di vapore o per spremitura a freddo, di piante aromatiche dello stesso genere e specie<br />

botanica, con specifiche caratteristiche organolettiche, sapore e odore, e definiti col<br />

nome latino della pianta originaria.<br />

Venivano chiamati in passato con nomi diversi come aromi, oli eterei, essenze; dal<br />

1972 sono stati introdotti nella Farmacopea Francese con il nome di oli essenziali.<br />

Tra le terapie naturali, l’aromaterapia è la<br />

più diffusa in ambito delle terapie naturali,<br />

per la facilità di impiego è spesso utilizzata<br />

in alcune forme di auto-cura e per il suo<br />

valore terapeutico è sempre più apprezzata<br />

da fitoterapeuti e medici.<br />

Gli oli essenziali sono essenze estratte da<br />

molte varietà di piante officinali, con<br />

caratteristiche profumazioni dall’azione<br />

rilassante e stimolante. Sono utilizzati per<br />

la cura di molte affezioni e impiegati in<br />

profumi e prodotti di bellezza.<br />

L’utilizzo degli oli essenziali<br />

(successivamente indicati come OE) a<br />

scopo terapeutico ha una storia<br />

relativamente breve. Si è sviluppato negli ultimi anni ‘70, particolarmente nei Paesi<br />

anglosassoni e in Inghilterra l’aromaterapia e l’uso degli OE è associato al<br />

massaggio, mentre in Francia è associato all’uso orale.<br />

Non si conosce il meccanismo d’azione degli OE, il loro impiego è prettamente<br />

empirico e si basa sull’esperienza, ciò non impedisce che per la loro efficacia molti<br />

medici introducono questa metodica nella pratica clinic<br />

Proprietà degli oli essenziali<br />

Gli oli essenziali hanno marcati effetti<br />

terapeutici. Molti di essi hanno proprietà<br />

batteriostatiche, antivirali, antifungine,<br />

antinfiammatorie o antisettiche che sono


state dimostrate in laboratorio per mezzo del cosiddetto «aromatogramma».<br />

L’aromaterapia porta benefici terapeutici in diversi campi: nella bellezza, nel<br />

benessere generale, nella sfera emotiva e nella cura di numerosi disturbi. È sempre<br />

più nota la sua efficacia come metodo naturale per alleviare lo stress; può aiutare chi<br />

conduce una vita piena, sotto pressione, e alcuni oli possono far sentire più rilassati e<br />

fiduciosi.<br />

Parecchie persone riferiscono di aver usato gli oli essenziali contro l’ influenza e di<br />

essersi sentiti bene e pieni di energia. Gli oli essenziali migliorano la qualità della<br />

vita, come nessun’ altra sostanza sembra fare. E la sperimentazione scientifica<br />

dimostra che gli aromi possono influenzare il cervello: gli esami cerebrali mostrano<br />

effetti rilassanti o stimolanti.<br />

• Inalando una piccola quantità di molecole, l’olio essenziale può prendere parte<br />

allo scambio gassoso tra gli alveoli polmonari e i capillari, così l’ossigeno in<br />

entrata viene scambiato con l’anidride carbonica in uscita e le molecole di olio<br />

essenziale entrano nel sistema circolatorio del corpo.<br />

• A contatto del corpo, magari con il massaggio, i bagni, le saune o le lozioni,<br />

le molecole di olio, hanno la facoltà di poter passare attraverso l’epidermide,<br />

fino al derma, lo stato della pelle che conferisce elasticità. Essendo ricco<br />

capillari, il derma permette di veicolare l’olio essenziale nel sistema<br />

circolatorio.<br />

Scadenze: usare solo prodotti di recente preparazione, controllando la scaden


Azione e attività<br />

L’azione degli oli essenziali si esplica con diverse modalità:<br />

• azione molecolare;<br />

• azione energetica;<br />

• azione informazionale;<br />

• azione sinergica;<br />

L’azione molecolare è dovuta alla stereochimica molecolare recettoriale dei vari principi<br />

attivi; l’azione energetica si sviluppa attraverso il contenuto polare della struttura<br />

molecolare, caratterizzata da insaturazioni e coniugazioni di doppi legami nei vari<br />

costituenti chimici degli OE.<br />

Durante il massaggio l’OE penetra il derma ed entra nel circolo sanguigno raggiungendo<br />

tutti i tessuti (il cervello prima, poi il fegato e i reni, i muscoli in attività poi quelli inattivi,<br />

e per ultimi i depositi adiposi). <strong>Qui</strong> può esplicare un’azione diretta molecolare: ad esempio<br />

lo sclareolo (Salvia sclarea) possiede un’analogia strutturale all’estrogeno endogeno e<br />

come tale esplica un’azione anfotera sull’equilibrio ormonale.<br />

L’olio agisce però anche grazie alla carica elettrica che trasporta, a prescindere dalla sua<br />

struttura molecolare; questo tipo di azione è più generale e tende a cambiare il «terreno».<br />

Così gli OE con eccesso di elettroni hanno un’azione negativante, gli OE che captano<br />

elettroni hanno un’azione positivante, e gli OE con eccesso di protoni tendono ad<br />

acidificare l’ambiente. Gli OE di lavanda e neroli sono negativanti ed hanno un buon<br />

effetto calmante e ansiolitico.<br />

Ma forse l’azione più tipica del massaggio con OE è quella sull’olfatto. Per questa azione<br />

è necessaria una quantità minima di OE (a volte al di sotto della soglia di percezione<br />

cosciente). È anche l’azione dal meccanismo più complesso. Non c’è dubbio che l’olfatto<br />

abbia una forte influenza a livello emotivo e psicologico ma, essendo un’azione<br />

informazionale semantica, essa è mediata a livello cognitivo. Ciò significa che il bagaglio<br />

di esperienze, memorie e aspettative del paziente media l’azione dell’OE.<br />

Ecco perché l’approccio che tende a dare a ogni olio una particolare azione a livello psicoemotivo<br />

deve essere considerato altamente semplicistico. L’unico modo serio ed efficace<br />

di sfruttare quest’azione è interagire con il paziente, ascoltarlo e dare forma alla terapia<br />

tenendo ben presenti le sue esperienze. Non importa quanto voi siate sicuri dell’azione<br />

rilassante del mandarino, se il vostro paziente associa quell’odore a esperienze o memorie<br />

non piacevoli, o se semplicemente non gradisce odori dolci, quell’odore non lo rilasserà.<br />

Il processo di scelta di quali OE utilizzare deve essere quindi un processo di scoperta e<br />

compromesso. Non è facile, ma quando funziona funziona bene, perché utilizza i tre<br />

aspetti descritti sopra in sinergia (azione sinergica). Non dimentichiamo inoltre<br />

l’importanza del processo in se stesso, a prescindere dalla decisione finale. Il fatto stesso<br />

di parlar al paziente e di renderlo partecipe della scelta degli OE è un fattore terapeutico.<br />

Principali indicazioni degli oli essenziali


• Stati ansiogeni. Esiste evidenza, sia aneddotica che di<br />

ricerca clinica, che l’aromaterapia riduca l’ansia,<br />

tensione e dolore, sia per azione diretta che attraverso<br />

l’olfatto. Esiste inoltre evidenza che l’aromaterapia<br />

possa migliorare i sintomi di pazienti sofferenti di<br />

dolori cronici. Tipici OE sono lavanda, camomilla<br />

romana, neroli, bergamotto.<br />

• Azione antimicrobica antinfettiva. Praticamente tutti<br />

gli OE. esplicano qualche attività antimicrobica. Come<br />

tali possono essere utili nella gestione di alcune<br />

infezioni del derma, oppure essere utilizzate a livello<br />

sistemico. Alcuni degli OE a più alto potere<br />

antibatterico sono: timo, santoreggia, cannella, bergamotto, salvia, finocchio,<br />

rosmarino (vedere però la sezione sulle cautele, la maggior parte degli OE ad azione<br />

antibatterica contiene fenoli, che sono spesso dermocaustici).<br />

• Azione antiflogistica, rubefacente, anestetica<br />

locale. Alcuni OE hanno un’azione rubefacente,<br />

antiflogistica ed antalgica. Come tali possono essere<br />

di aiuto in condizioni di infiammazione cronica,<br />

dolore cronico o ridotta mobilità (dermatosi, artrosi,<br />

artrite, emicranie ecc.). Alcuni degli OE con questo<br />

tipo di azione sono: camomilla romana, camomilla<br />

tedesca, menta piperita, eucalipto, ginepro,<br />

Gaultheria procumbens.<br />

• Azione balsamica. Gli OE agiscono sia penetrando il derma che in inalazione.<br />

Esplicano quindi sia un’azione locale che sistemica. Possono essere utilizzati per<br />

migliorare l’espettorazione, diminuire la viscosìtà del muco bronchiale, aumentare il<br />

ritmo e il volume respiratorio e agire direttamente sui patogeni.


Precauzioni d’uso<br />

Alcune semplici regole consentono l’utilizzo più sicuro e corretto degli oli essenziali:<br />

• tenere gli oli essenziali fuori dalla portata dei bambini;<br />

• la loro ingestione pura, o anche l’applicazione esterna non diluita, possono essere<br />

molto pericolose;<br />

• gli oli essenziali sono facilmente infiammabili e perciò vanno custoditi in luoghi<br />

sicuri, lontano dalla portata dai bambini;<br />

• evitare il contatto con occhi e con le mucose; in caso di contatto accidentale di olio<br />

essenziale puro con gli occhi, sciacquate subito con abbondante acqua;<br />

• per una buona conservazione vanno tenuti lontano da fonti di calore, nelle apposite<br />

bottigliette di vetro scuro.<br />

Avvertenze importanti per l’uso degli OE<br />

Dosaggi: attenersi scrupolosamente<br />

• Diluizioni: prima dell’uso bisogna diluire l’olio essenziale perché si deve evitare il<br />

contatto con la pelle di anche di una sola goccia di OE puro.<br />

• Allergie: in soggetti facilmente allergici o atopici, e nei casi di sospetta allergia, si<br />

può fare un test prima del massaggio aromatico. Si friziona una minima quantità<br />

dell’OE in esame, previamente diluito, sulla piega del gomito. Dopo 15 minuti si<br />

può riscontrare la presenza di eritemi, pomfi o vescichette in caso di allergia.<br />

• Fotosensibilizzazione: alcuni OE hanno effetto fotosensibilizzante, possono cioè<br />

deprimere la protezione della pelle contro i raggi ultravioletti, sia solari che delle<br />

lampade Uva e quindi facilitare la comparsa di eritemi e ustioni solari. Specialmente<br />

gli OE degli agrumi, dell’iperico e dell’erba di S. Giovanni hanno questa proprietà<br />

negativa.<br />

• Bisogna avvertire il paziente di evitare l’esposizione al sole o ai raggi delle lampade<br />

Uva dopo il massaggio con OE, per almeno 4-6 ore.<br />

• Acquisto. è indispensabile acquistare prodotti naturali, non artefatti né diluiti,<br />

controllando i nomi botanici sulle apposite tabelle. Gli OE e gli oli vettori sono in<br />

vendita nelle farmacie, nelle erboristerie e nei negozi di prodotti dietetici naturali.<br />

• Conservazione. Le miscele di olio vettore ed OE devono essere conservate in<br />

contenitori di vetro scuro, col tappo ben chiuso, in luogo fresco.<br />

• Si devono utilizzare come OV Oli vegetali naturali ottenuti con spremitura a freddo.<br />

• Sono vietati gli oli minerali perché<br />

potenzialmente cancerogeni ed ostruenti i pori<br />

cutanei.<br />

L’utilizzo degli oli può essere fatto con i massaggi<br />

(veicolato da un olio nella misura di 50 gocce per ogni<br />

100 ml di olio base; per esempioe olio di calendula,<br />

olio di germe di grano, olio di mandorle dolci, olio di<br />

oliva ecc.), con inalazioni (chiudete gli occhi mentre<br />

inspirate),con inalazioni di vapore, lampada per aromi,


nell’acqua del bagno, con impacchi, con bagni ai piedi e alle mani, con creme o per<br />

gargarismi.<br />

Si consiglia di non superare il numero di tre essenze per volta nella quantità massima di<br />

3/5 gocce per ogni essenza e di non usarli mai puri (fanno eccezione l’olio di lavanda e<br />

l’albero del tè), salvo istruzioni specifiche di un aromaterapeuta.<br />

Tossicità: alcuni oli a dosaggi alti (10/20 ml) possono essere tossici (bergamotto,<br />

assenzio, cedro, salvia, anice, timo, limone, finocchio, chiodi di garofano, cannella,<br />

arancio, canfora, ginepro, menta, melissa, zenzero, thuja, noce moscata, eucalipto) o<br />

provocare irritazioni cutanee (eucalipto, cannella, basilico, pepe nero, cajeput, canfora,<br />

cedro rosso, ginepro, limone, lemongrass, menta, pino mugo, timo).<br />

Nei lattanti e nella prima infanzia l’uso delle essenze va evitato, e comunque occorre<br />

sempre il parere di un medico .<br />

Modalità di impiego degli oli essenziali<br />

• Impacchi. Potete utilizzarli per alleviare dolori e le infiammazioni. Preparate una<br />

compressa di garza o panno e aggiungete 2-3 gocce d’olio in una bacinella di acqua,<br />

strizzate la compressa e applicatela a contatto della parte che necessita l’intervento<br />

con gli oli. Acqua calda per dolori reumatici di schiena, collo, patologie croniche;<br />

acqua fredda per traumi, patologie acute, cefalee, distorsioni, stiramenti, botte e<br />

gonfiori.<br />

• Massaggi. Per avere un ingresso nel corpo sia dalla pelle, sia attraverso l’olfatto, nel<br />

massaggio l’assorbimento prosegue anche alla fine del massaggio, 20 -30 giorni in<br />

50 ml di olio da massaggio o vegetale (mandorle, jojoba, germe di grano, cumino<br />

nero).<br />

• Bagni. 5-10 gocce di olio, e muovere bene gli oli altrimenti, non essendo<br />

idrosolubili, non si miscelerebbero con l’acqua.<br />

• Saune. 5 gocce di olio per mestolo d’acqua e bagnare le pietre.<br />

• Pediluvi. 3-5 gocce di oli in un catino d’acqua calda e restare per 10 minuti circa.<br />

• Unguenti. Si possono unire gli oli a creme, saponi, talco, dopobarba; 10 gocce di<br />

olio essenziale in un flacone di crema da 250ml, con un massimo di 3 oli.<br />

• Inalazioni. Aiutano a liberare i polmoni e i seni paranasali da congestioni e<br />

infezioni; 2-3 gocce di olio essenziale in una bacinella di acqua molto calda,<br />

chinarsi col viso sopra la bacinella fumante e coprirsi con un panno o asciugamano,<br />

chiudere gli occhi e respirare i vapori per qualche minuto; interrompere e poi<br />

riprendere.


• Profumi. Per preparare un profumo unire 20 gocce di olio essenziale o di una<br />

miscela di oli a proprio piacimento a 10 ml di alcool o di olio di jojoba.<br />

• Diffusore e vaporizzazione. Il metodo più comunemente diffuso è quello di<br />

utilizzare degli appositi diffusori per poter diffondere i profumi nei locali. Si agisce<br />

attraverso l’olfatto e si influenzano emotività e creatività; infondendo benessere e<br />

relax si purifica e rinfresca l’ambiente. Per una piacevole atmosfera profumata si<br />

riempie una vaschetta d’acqua e si aggiungono 5-10 gocce o una miscela di oli<br />

essenziali. Il calore di una candela sottostante permette di scaldare l’acqua e di far<br />

così evaporare l’essenza contenuta.<br />

• Fazzoletti. Utili per rinfrescarsi, rilassarsi o in caso di raffreddore. Mettete 2 gocce<br />

di olio adatto (eucalipto o menta) sul fazzoletto ed annusatelo di tanto in tanto.<br />

• Idrolati. Si possono trovare già pronti in commercio, sono il residuo acquoso del<br />

processo di distillazione, oppure potete prepararli con 20-30 gocce di olio essenziale<br />

in 100 ml di acqua sorgente. Conferiscono profumo all’acqua anche se non sono<br />

idrosolubili, per questo si devono agitare prima dell’uso. Sono utili per tonificare,<br />

depurare la pelle e trattare problemi di acne, dermatiti ed eczema.<br />

• Uso diretto. In alcuni casi di pronto soccorso si può applicare un olio essenziale<br />

direttamente sulla zona colpita, senza controindicazioni. Può anche essere utile<br />

inalare direttamente dal flacone o sul fazzoletto, ma inalare troppi tipi di olio<br />

essenziale può portare a mal di testa. Uso interno.


Piante aromatiche<br />

Ecco le principali piante aromatiche impiegate nell’estrazione degli oli essenziali in<br />

aromaterapia:<br />

ALLORO<br />

(Laurus nobilis)<br />

Descrizione botanica: Laurus nobilis.<br />

Famiglia: Lauraceae.<br />

Sinonimi: Lauro, Alloro, Orbano.<br />

Nome inglese: Laurel, Bay Laurel,<br />

Mediterranean Bay.<br />

Habitat: piccolo albero spontaneo del<br />

Mediterraneo, spesso coltivato come pianta<br />

ornamentale. Le sue foglie, coriacee e<br />

dall’odore aromatico, sono utilizzate come<br />

ingredienti in culinaria.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore delle foglie e dei rametti<br />

terminali.<br />

Costituenti principali<br />

1,8-Cineolo, α e β-pinene, eugenolo, geraniolo, limonene.<br />

Proprietà<br />

Anticatarrale, espettorante, mucolitico, antiastenico, carminativo e<br />

digestivo.<br />

Indicazioni<br />

Affezioni bronchiali e tosse.<br />

Astenie, surmenage fisico, affaticamento.<br />

Stimola la digestione, meteorismo.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 3 a 5 gocce diluite in bevande calde, 2 o 3 volte al giorno.<br />

Precauzioni<br />

Attenzione a non confonderlo con il lauroceraso e l’oleandro<br />

perché sono piante tossiche.


ANETO<br />

(Anethum graveolens)<br />

Descrizione botanica: Anethum graveolens.<br />

Famiglia: Apiaceae (Ombrellifere).<br />

Sinonimi: Aneto, Finocchio fetido, Neto.<br />

Nome inglese: Dill, Comon Dill.<br />

Habitat: pianta erbacea annuale originaria<br />

dell’Europa centrale, diffusa in Italia, cresce<br />

su terreni aridi e incolti. Pianta profumata<br />

confondibile col finocchio.<br />

Metodo di estrazione<br />

In corrente di vapore utilizzando i semi polverizzati.<br />

Costituenti principali<br />

Carvone, carveolo, fellandrene, limonene.<br />

Proprietà<br />

Carminativo e stomachico; antisettico cutaneo.<br />

Indicazioni<br />

Nausea e vomito di origine nervosa, contro il singhiozzo.<br />

Per uso locale su ecchimosi, contusioni e ferite.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 10 gocce diluite, più volte al dì.<br />

Uso esterno<br />

Soluzione idroalcolica, glicerina, olio di mandorle dolci o di oliva,<br />

al 5%.


ANGELICA<br />

(Angelica archangelica)<br />

Descrizione botanica: Angelica archangelica.<br />

Famiglia: Apiaceae (Ombrellifere).<br />

Sinonimi: Angelica officinalis, Archangelica<br />

officinalis.<br />

Nome inglese: Angelica, Holy Ghost.<br />

Habitat: pianta diffusa in Italia in alcune valli<br />

delle Alpi e degli Appennini, cresce in zone<br />

soleggiate e riparate dal vento fino a 3000 metri<br />

di altitudine. La leggenda richiama questa<br />

pianta al nome dell’arcangelo Raffaele.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore delle radici.<br />

Costituenti principali<br />

Ac. angelico, borneolo, felladrene, linaiolo, limonene, pinene.<br />

Proprietà<br />

Stimola la motilità gastrica con azione stomachica, carminativa e<br />

digestiva. Ricostituente e tonico generale.<br />

Indicazioni<br />

Favorisce la digestione, utile nella dispepsia ipostenica, stimola la<br />

produzione di pepsina e acido cloridrico.<br />

Astenia, dimagrimento e debolezza fisica.<br />

Per uso locale è utilizzato in linimenti ad azione antireumatica e in<br />

preparati per l’acne.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 4 gocce diluite, più volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

Diluito in glicerina, in olio di mandorle dolci, olio di oliva o crema<br />

al 5%.


ANICE<br />

(Illicium verum Hook)<br />

Descrizione botanica: Illicium verum<br />

Hook.<br />

Famiglia: Magnoliaceae.<br />

Sinonimi: Anice Stellato, Anice della Cina.<br />

Nome inglese: Star Anise, Chinese Anise.<br />

Habitat: arbusto di 4 o 5 metri, cresce<br />

spontaneamente nel sud della Cina e nel<br />

nord del Vietnam, introdotto in Europa<br />

dalla Russia. Pianta ornamentale con fiori<br />

grandi e solitari, simili ai fiori della<br />

magnolia. Pianta impiegata nell’industria<br />

alimentare e dei liquori.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore dei semi.<br />

Costituenti principali<br />

Anetolo, carvone, limonene, mircene, ac. chinico, ac. shikimico,<br />

anisossido, glucosidi cardioattivi.<br />

Proprietà<br />

Antisettico intestinale, carminativo e stomachico, sedativo della<br />

sensibilità.<br />

Indicazioni<br />

Infezioni intestinali, enteriti, tossicosi alimentare, aerofagia,<br />

meteorismo e dispepsia digestiva.<br />

Emicrania post prandium, vertigini e vomiti da insufficienza<br />

digestiva.<br />

Eretismo cardiaco, palpitazioni e dismenorrea.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 4 gocce diluite, più volte al giorno.<br />

Precauzioni<br />

Dosi elevate possono portare al coma con paralisi muscolare.


ARANCIO<br />

(Citrus aurantium, var. amara)<br />

Descrizione botanica: Citrus aurantium,<br />

var. amara.<br />

Famiglia: Rutaceae.<br />

Sinonimi: Arancio amaro, Chinotto,<br />

Nome inglese: Bitter Orange, Bigarade<br />

Orange, Seville Orange.<br />

Habitat: alberi originari dell’Asia,<br />

naturalizzati nella regione mediterranea.<br />

Molte specie sono coltivate per i loro frutti<br />

commestibili.<br />

Metodo di estrazione<br />

Spremitura dell’epicarpo dei frutti.<br />

Dalla concreta o assoluta dei fiori si ottiene l’essenza di Neroli.<br />

Costituenti principali<br />

Canfene, α-bergamottene, pinene, carvone, citrale, limonene,<br />

linalolo.<br />

Proprietà<br />

Azione sedativa e cardiotonica, astringente locale.<br />

Indicazioni<br />

Alcune forme di insonnia, di eccitabilità nervosa e di palpitazioni.<br />

Astringente delle mucose, utile nelle afte e stomatiti.<br />

Gli oli essenziali vengono utilizzati nell’industria liquoristica e<br />

farmaceutica come correttivi del sapore, aromatizzanti e<br />

amaricanti.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 4 gocce diluite, due o tre volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

Come collutorio aggiungere alcune gocce di OE in acqua.


BASILICO<br />

(Ocimum basilicum)<br />

Descrizione botanica: Ocimum basilicum.<br />

Famiglia: Lamiaceae (Labiatae).<br />

Sinonimi: Basilico.<br />

Nome inglese: Basil, Sweet Basil, Hoary<br />

Basil.<br />

Habitat: pianta erbacea di origini africane e<br />

indiane, diffusa in Europa; le foglie sono<br />

utilizzate nella cucina mediterranea come<br />

principale ingrediente aromatico.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore delle foglie.<br />

Costituenti principali<br />

Estragolo, linalolo, metilcarvicolo, ocimene, pinene.<br />

Proprietà<br />

Antispasmodico, digestivo, antiastenico e tonico nervino.<br />

Indicazioni<br />

Insufficienza digestiva, spasmi gastrici e intestinali, emicranie di<br />

origine nervosa o digestiva.<br />

Affaticamento mentale, surmenage intellettuale e insonnie di tipo<br />

nervoso.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 5 a 6 gocce diluite, due o tre volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

Alcune gocce di OE diluite e applicate sulle mucose nasali per le<br />

riniti, corizza e anosmia.<br />

Precauzioni<br />

Diluire sempre l’olio essenziale.


BERGAMOTTO<br />

(Citrus aurantium, var. bergamia)<br />

Descrizione botanica: Citrus aurantim,<br />

var. bergamia.<br />

Famiglia: Rutaceae.<br />

Sinonimi: Bergamotto.<br />

Nome inglese: Bergamot, True sweet Lime.<br />

Habitat: albero ibrido naturale, formatosi<br />

tra il limone e l’arancio. I frutti sono aciduli<br />

e non idonei all’alimentazione. Pianta<br />

utilizzata nell’industria chimica e<br />

cosmetica.<br />

Metodo di estrazione<br />

Spremitura dell’epicarpo dei frutti.<br />

Costituenti principali<br />

Acetato di linalile, bergaptene, bisabolene, p-cimene, citrale,<br />

furocumarine, linalolo, limonane, umulene.<br />

Proprietà<br />

Antisettico gastrointestinale, digestivo e cicatrizzante.<br />

Indicazioni<br />

Coliche intestinali, infezioni intestinali, parassitosi intestinali.<br />

Insufficienza digestiva, digestioni lente e difficili.<br />

Antisettico locale con attività cicatrizzante.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 1 a 6 gocce diluite al giorno.<br />

Uso esterno<br />

Svolge azione antisettica locale.<br />

Da 3 a 5 gocce in acqua come collutorio.<br />

Da 5 a 10 gocce in acqua da usare come lavanda ginecologica.<br />

Precauzioni<br />

Evitare di esporsi al sole o alla luce di lampade Uv, può causare<br />

reazioni di fotosensibilità per la presenza di bergaptene.


BETULLA<br />

(Betula alba)<br />

Descrizione botanica: Betula alba.<br />

Famiglia: Betulaceae.<br />

Sinonimi: Betulla, Betulla bianca, Betulla<br />

pendula.<br />

Nome inglese: Birch.<br />

Habitat: albero che può raggiungere i 25 m<br />

di altezza; cresce su terreni freschi e sabbiosi,<br />

principalmente in Russia e in Europa; i suoi<br />

fiori sono riuniti in infiorescenze e il frutto è<br />

una noce. L’essenza che si ottiene dalle<br />

prime porzioni del prodotto di distillazione è<br />

impiegata in profumeria per la preparazione<br />

del «cuoio di Russia».<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore di foglie, legno e corteccia.<br />

Costituenti principali<br />

Nella corteccia e nelle foglie è presente il metilsalicilato, nelle<br />

gemme il betulene, α e β-betulenolo, nel catrame del legno il<br />

creosoto, creosolo, guaiacolo e tracce di fenolo.<br />

Proprietà<br />

Antisettico intestinale e cutaneo, svolge azione depurativa,<br />

coleretica e parassiticida.<br />

Indicazioni<br />

Utilizzato nelle dermatosi e per le psoriasi, azione cicatrizzante.<br />

Insufficienza epatica e biliare. Parassitosi intestinali.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 3 a 5 gocce diluite, più volte al dì.<br />

Uso esterno<br />

Alcune gocce come oleolito (in olio di mandorle dolci o d’oliva),<br />

al 5% nei trattamenti delle dermatosi e psoriasi.


CAJEPUT<br />

(Melaleuca leucadendron)<br />

Descrizione botanica: Melaleuca<br />

leucadendron.<br />

Famiglia: Myrtaceae.<br />

Sinonimi: Cajeput. Niauli, Gomenolo.<br />

Nome inglese: Cajuput, Cajeput, Punk<br />

Tree.<br />

Habitat: pianta ornamentale originaria<br />

dalla Malesia, è un arbusto sempreverde<br />

che cresce spontaneo in Australia, predilige<br />

le zone umide e paludose, può raggiungere<br />

altezze di 6 metri, presenta foglie alternate,<br />

strette e glabre e fiori bianchi dispersi<br />

irregolarmente sulla spiga floreale.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore di foglie e rametti.<br />

Costituenti principali<br />

Aldeidi, cineolo, eucaliptolo, limonene, nerolidolo, pinene,<br />

terpinolo.<br />

Proprietà<br />

Antisettico generale, con tropismo a livello polmonare, intestinale<br />

e urinario. Antisettico e antimicotico dermico.<br />

Indicazioni<br />

Utile nelle bronchiti, malattie da raffreddamento, influenze e<br />

tubercolosi.<br />

Per inalazione è impiegato nelle laringiti e faringiti.<br />

Antisettico intestinale per dissenteria, enterite, e amebiasi.<br />

Svolge, inoltre, attività vermifuga e antispasmodica.<br />

Antisettico urinario per cistiti, uretriti e colibacillosi.<br />

In campo dermatologico è utilizzato nelle affezioni cutanee della<br />

psoriasi, pitiriasi, piaghe e micosi.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 4 gocce diluite, 2 o 3 volte al dì.<br />

Uso esterno<br />

Come oleolito (in olio di mandorle dolci o d’oliva), da frizionare<br />

nel trattamento della psoriasi e pitiriasi. Alcune gocce in olio di<br />

mandorle dolci o di oliva per instillazioni rinobalsamiche. Alcune<br />

gocce in acqua come lavanda vaginale.<br />

Precauzioni<br />

A dosi elevate provoca vomito, gastroenterite ed ematuria.


CAMOMILLA<br />

(Matricaria camomilla)<br />

Descrizione botanica: Matricaria<br />

camomilla.<br />

Famiglia: Compositae.<br />

Sinonimi: Camomilla comune, Matricaria,<br />

Nome inglese: Chamomille, Matricaria.<br />

Habitat: pianta erbacea annuale, alta da 20 a<br />

50 cm, aromatica; cresce in luoghi erbosi, in<br />

pianura e nei terreni incolti. Pianta originaria<br />

dell’Europa meridionale e orientale e<br />

dell’Asia occidentale. Attualmente è diffusa<br />

in tutta Europa ed è comune nei campi<br />

incolti. Fiorisce da maggio a settembre.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore dei capolini.<br />

Costituenti principali<br />

Acido angelico, bisabololo, camazulene, cumarine, flavonoidi.<br />

Proprietà<br />

Proprietà antalgiche, antinfìammatorie, antisettiche,<br />

antispasmodiche, sedative, eupeptiche e toniche.<br />

Indicazioni<br />

L’olio essenziale è impiegato nella cura dell’asma, catarro<br />

bronchiale, atonia digestiva, gastrite e ulcera dello stomaco.<br />

Antalgico efficace per il trattamento delle cefalee e per la febbre.<br />

Localmente svolge azione calmante, addolcente, disarrossante e<br />

lenitiva.<br />

Utile rimedio lenitivo nell’acne giovanile.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 4 gocce diluite, più volte al giorno, per un massimo di 10<br />

gocce al dì.<br />

Uso esterno<br />

Diluito al 5% in olio o soluzione idroalcolica.<br />

Alcune gocce in vasca da bagno come tonificante.


CANFORA<br />

(Cinnamomum camphora)<br />

Descrizione botanica: Cinnamomum<br />

camphora.<br />

Famiglia: Lauraceae.<br />

Sinonimi: Canfora, albero della Canfora.<br />

Nome inglese: Camphor Tree, Camphor<br />

Laurel Tree.<br />

Habitat: albero a crescita spontanea in<br />

Oriente, Giappone e Cina. Può raggiungere<br />

i 50 m di altezza e può vivere fino a 2000<br />

anni. Comincia a produrre la canfora verso<br />

il 25° anno di età.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore del legno.<br />

Costituenti principali<br />

Borneolo, canfora, eucanfora, pinene, safrolo,<br />

terpineolosesquiterpeni.<br />

Proprietà<br />

Per uso interno ha un’azione tonico, analettica e stimolante.<br />

Per uso esterno è un forte revulsivo e iperemico.<br />

Indicazioni<br />

Analettico cardio-respiratorio, sincope, collasso, svenimento<br />

Dolori muscolari e reumatici, strappi muscolari, stiramenti<br />

muscolari.<br />

Utile nelle preparazioni atletiche e come riscaldante muscolare<br />

prima di competizioni agonistiche.<br />

Presente in molte formulazioni balsamiche e revulsive per uso<br />

esterno, in cataplasmi e cerotti antidolorifici.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 0,05 a 0,50 g diluiti, tre volte al giorno<br />

Uso esterno<br />

Per frizioni in solvente oleoso o pomata al 5%.<br />

Cerotti e cataplasmi per applicazioni locali antidolorifiche.<br />

Precauzioni<br />

Può provocare, in soggetti sensibili, irritazioni locali e spasmi<br />

della muscolatura liscia bronchiale.<br />

Tossico a dosi elevate. Dose letale nei cani e gatti: 2g per kg di<br />

peso.


CANNELLA<br />

(Cinnamomum zeylanicum Nees)<br />

Descrizione botanica: Cinnamomum<br />

zeylanicum Nees.<br />

Famiglia: Lauraceae.<br />

Sinonimi: Cannella, Cannella di Ceylon.<br />

Nome inglese: Cinnamon, Ceylon<br />

Cinnamon.<br />

Habitat: albero di 5-6 m di altezza,<br />

originario della Cina. La corteccia tagliata<br />

in piccoli pezzi, essiccata e lasciata<br />

fermentare, emana un caratteristico odore<br />

aromatico. Utilizzata in alimenti, dolciumi e<br />

bevande.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore della corteccia di rami e foglie.<br />

Costituenti principali<br />

Dai rami: aldeide cinnamica, benzaldeide, cuminaldeide,<br />

fellandrene, pinene, safrolo.<br />

Dalle foglie si ottiene prevalentemente eugenolo.<br />

Proprietà<br />

Azione nervina, stimolante del sistema nervoso: aumenta la<br />

frequenza del ritmo respiratorio e del battito cardiaco.<br />

Azione antibatterica e carminativa.<br />

Tonico leggermente afrodisiaco.<br />

Indicazioni<br />

Utile nella cura di dolori gastrici, coliti e flatulenze.<br />

Per inalazioni contro raffreddore e influenza.<br />

Cicatrizzante e antisettico diluito al 5% per punture di insetti e<br />

morsicature.<br />

Per suffumigi e nebulizzazioni dell’ambiente, come balsamico<br />

ambientale (far evaporare poche gocce di OE in vaporizzatore).<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 3 gocce diluite, al dì.<br />

Uso esterno<br />

Da 2 a 5 gocce in una bacinella di acqua calda o vaporizzatore per<br />

suffumigi e nebulizzazioni.<br />

Precauzioni<br />

Dosi eccessive possono provocare convulsioni.


CIPRESSO<br />

(Cupressus sempervirens)<br />

Descrizione botanica: Cupressus<br />

sempervirens.<br />

Famiglia: Cupressaceae.<br />

Sinonimi: Cipresso, Prete vegetale, Pianta<br />

dei Camposanti<br />

Nome inglese: Cypress, Italian Cypress.<br />

Habitat: albero originario dell’Oriente,<br />

cresce spontaneo nelle Isole dell’Egeo, in<br />

Iran e Siria. Diffuso nelle regioni litoranee<br />

del Mediterraneo.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore dei giovani rami.<br />

Costituenti principali<br />

α-pinene, β-silvestrene, canfene, cedrolo, karahamaenone,<br />

mircene, limonane, terpinolene, terpinilacetato.<br />

Proprietà<br />

Azione tonica a tropismo venoso.<br />

Riequilibrante generale del sistema nervoso.<br />

Azione bechica.<br />

Indicazioni<br />

Riequilibrante e tonificante del sistema nervoso,<br />

Utile rimedio per le varici, emorroidi e disturbi della menopausa.<br />

Balsamico antitussivo, tossi spasmodiche, pertosse, tracheite e<br />

bronchite.<br />

Utile nell’influenza, nell’afonia e nei reumatismi infiammatori.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 1 a 2 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

Diluito al 5% in olio di mandorle dolci.<br />

Si consiglia di metterne qualche goccia su guanciali, lenzuola e<br />

biancheria degli ammalati.


EUCALIPTO<br />

(Eucalyptus globulus Labillardiére)<br />

Descrizione botanica: Eucalyiptus<br />

globulus Labillardiére.<br />

Famiglia: Mirtaceae.<br />

Sinonimi: Eucalipto.<br />

Nome inglese: Eucalyptus, Blue GumTree.<br />

Habitat: è un albero di grandi dimensioni,<br />

sempreverde, originario dell’Australia,<br />

Nuova Guinea, Isole della Sonda. È un<br />

albero che può raggiungere un’altezza di<br />

100 metri e 30 di circonferenza basale.<br />

Sono piante a rapida crescita, temono il<br />

freddo e crescono nelle regioni litoranee<br />

marittime.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore di foglie e rami.<br />

Costituenti principali<br />

Aromandrene, carvone, cineolo, eudesmolo, eucaliptolo,<br />

eucazulene, fellandrene, mirtenale, pinene,<br />

Proprietà<br />

Antisettico e antinfiammatorio con tropismo specifico sulle<br />

mucose bronchiali e intestinali.<br />

Indicazioni<br />

Affezioni delle vie respiratorie: bronchite, laringite, influenza e<br />

asma bronchiale.<br />

Antisettico delle affezioni delle vie urinarie: cistiti, uretriti,<br />

colibacillosi.<br />

Balsamico ambientale, insetto-repellente.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 3 a 4 gocce diluite, 2 o 3 volte al dì.<br />

Uso esterno<br />

Per inalazioni alcune gocce diluite, in acqua, o solvente<br />

idroalcolico.<br />

Per suffumigi 10 o 15 gocce di olio essenziale in 2 litri di acqua<br />

bollente.


FINOCCHIO<br />

(Foeniculum vulgare Miller)<br />

Descrizione botanica: Foeniculum vulgare.<br />

Famiglia: Apiacaee (Umbelliferae).<br />

Sinonimi: Finocchio selvatico.<br />

Nome inglese: Fennel, Common Fennel.<br />

Habitat: pianta erbacea alta fino a 2 metri.<br />

Originaria delle regioni mediterranee, cresce<br />

allo stato spontaneo su terreni ghiaiosi. I frutti,<br />

di forma oblunga, sono molto aromatici.<br />

Appartenente alla famiglia delle Apiaceae che<br />

include circa 3000 specie distribuite<br />

prevalentemente nelle regioni temperate e<br />

subtropicali dell´emisfero boreale.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore dei frutti.<br />

Costituenti principali<br />

Anetolo, canfene, estragolo, fellandrene, fenolo, fitosterolo,<br />

tocoferolo.<br />

Proprietà<br />

Attività stomachica, aperitivo, tonico generale, carminativo.<br />

Galattoforo, emmenagogo.<br />

Indicazioni<br />

I semi di finocchio sono utilizzati nei disturbi dispeptici, nel<br />

meteorismo e negli spasmi del tratto gastrointestinale. Le sue<br />

proprietà aromatiche e stimolanti migliorano il tono del tratto<br />

gastroenterico, incrementano la secrezione salivare, gastrica e la<br />

coleresi.<br />

Digestivo, meteorismo intestinale, aerofagia.<br />

Favorisce la secrezione lattea, emmenagogo; utile nelle<br />

dismenorree.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 10 gocce diluite, al dì.<br />

Uso esterno<br />

Da 5 a 10 gocce in 200 ml di acqua da usare come collutorio nel<br />

mal di gola.<br />

In soluzione idroalcolica al 10% per la pediculosi.


GAROFANO<br />

(Eugenia caryophyllus Sprengel)<br />

Descrizione botanica: Eugenia<br />

caryophyllus Sprengel.<br />

Famiglia: Mirtaceae.<br />

Sinonimi: Chiodi di Garofano, Garofano di<br />

Zanzibar.<br />

Nome inglese: Clove, Clove Tree,<br />

Caryophyllus.<br />

Habitat: albero sempreverde piramidale,<br />

originario delle Isole Molucche, diffuso in<br />

Indonesia, Madagascar e Zambia. I boccioli<br />

dei suoi fiori essiccati sono chiamati chiodi<br />

di garofano, largamente usati in cucina.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore dei chiodi di garofano.<br />

Costituenti principali<br />

Cavicolo, α-ylangene, β-cariofillene, epossicariofillene, eugenolo,<br />

eugenilacetato, furfurale.<br />

Proprietà<br />

Azione antibatterica e antisettica ambientale. Antalgico locale.<br />

Indicazioni<br />

La presenza dell’eugenolo gli conferisce un’azione antalgica e<br />

anestetica locale.<br />

Odontalgico ad azione locale, usato in molti preparati farmaceutici<br />

e gocce odontalgiche.<br />

Di utile impiego nelle stomatiti, gengiviti e afte. Aromatizzante e<br />

correttivo del gusto per gargarismi, sciacqui e collutori.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 4 gocce diluite, 2 volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

Da 1 a 2 gocce come odontalgico locale.<br />

Da 4 a 5 gocce in 200 ml di acqua da usare come collutorio per<br />

ulcere, afte e gengiviti.


GERANIO<br />

(Geranium robertianum)<br />

Descrizione botanica: Geranium<br />

robertianum.<br />

Famiglia: Geraniaceae.<br />

Sinonimi: Erba Roberta, Erba cimicina.<br />

Nome inglese: Robert Herb, Crane’s Bill,<br />

Herb Robin.<br />

Habitat: pianta erbacea perenne, suffrutice;<br />

conosciuta come erba Roberta. È una pianta<br />

usata a scopo ornamentale, per abbellire ed<br />

adornare le case, sia per i colori accesi dei<br />

fiori che per l’azione insettorepellente.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore delle foglie.<br />

Costituenti principali<br />

Citronellolo, citrale, canfene, geraniolo, isomentone.<br />

Proprietà<br />

Antisettico con potere astringente.<br />

Antiastenico, insettorepellente.<br />

Indicazioni<br />

Astenie e come coadiuvante antidiabetico.<br />

Per via interna è indicato nel trattamento delle ulcere gastriche e<br />

nelle enterocoliti.<br />

Per via esterna è un ottimo cicatrizzante, per piaghe, tagli e<br />

scottature.<br />

Insettifugo naturale per ambiente, in vasi posti sui davanzali<br />

allontanano gli insetti.<br />

Utilizzato in lozioni, creme e stick per le proprietà<br />

insettorepellenti.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 4 a 6 gocce diluite, 2 o 3 volte al dì.<br />

Uso esterno<br />

Diluito in soluzione idrolacolica o in creme 5-10%.


GINEPRO<br />

(Juniperus communis)<br />

Descrizione botanica: Juniperus<br />

communis.<br />

Famiglia: Cupressaceae.<br />

Sinonimi: Ginepro, Ginepro nero.<br />

Nome inglese: Juniper, Common Juniper.<br />

Habitat: albero da 1 a 6 metri, diffuso in<br />

Europa fino a 2500 metri di altitudine a<br />

macchia. Produce dei frutti denominati<br />

galbuli, pseudobacche dalle quali si ricava<br />

l’olio essenziale.<br />

Metodo di estrazione<br />

Per spremitura dei galbuli.<br />

Costituenti principali<br />

Cadinene, calamenene, α e β-pinene, cadinene, canfene, guaiacolo,<br />

junionone, mircene, sabinene, umulene.<br />

Proprietà<br />

Azione balsamica, antinfiammatoria e diaforetica.<br />

Indicazioni<br />

Affezioni delle vie respiratorie.<br />

Azione antinfiammatoria utile nel reumatismo, artrite, gotta,<br />

lombosciatalgia. Diuretico e depurativo.<br />

Per l’azione diaforetica è indicato nell’acne e nelle dermatiti.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 0,10 a 0,15 g diluiti, 3 o 4 gocce al dì.<br />

Uso esterno<br />

Applicazioni in pomata al 5%.<br />

Da 5 a 10 gocce in acqua come collutorio.


ISSOPO<br />

(Hyssopus officinalis)<br />

Descrizione botanica: Hyssopus officinalis.<br />

Famiglia: Lamiaceae (Labiateaea)<br />

Sinonimi: Issopo, Erba odorosa.<br />

Nome inglese: Hyssop, Isop.<br />

Habitat: pianta erbacea perenne di 20-60<br />

cm che cresce spontanea nei terreni montani<br />

di tutta Italia fino a 2000 metri di altitudine.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore di foglie e fiori.<br />

Costituenti principali<br />

Canfene, cineolo, estragolo, isopinocanfone, issopina, mircene,<br />

ocimene, pinocanfone, pinene.<br />

Impieghi e indicazioni<br />

Azione tonica e stomachica. Carminativo, digestivo. Ha un<br />

notevole potere espettorante e bechico. Diuretico e diaforetico.<br />

Indicazioni<br />

Inappetenza e dispepsie, disturbi gastrici con gonfiori e sensazione<br />

di pesantezza.<br />

Affezioni bronchiali, tosse, raucedini e angine.<br />

Stimolante del sistema nervoso.<br />

Drenante depurativo, favorisce l’eliminazione di tossine attraverso<br />

la diuresi e la diaforesi cutanee.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 3 a 5 gocce diluite, dopo i pasti.<br />

Uso esterno<br />

Da 5 a 10 gocce in 2 litri d’acqua per inalazioni.<br />

Applicazioni in olio al 5% su contusioni e reumatismi.<br />

Da 5 a 10 gocce in acqua come collutorio.


LAVANDA<br />

(Lavandula officinalis)<br />

Descrizione botanica: Lavandula<br />

officinalis.<br />

Famiglia: Lamiaceae (Labiateae).<br />

Sinonimi: Lavanda, Spigo di S. Giovanni.<br />

Nome inglese: Lavander, Garden Lavander.<br />

Habitat: pianta tipica del Mediterraneo,<br />

diffusa soprattutto in Liguria e Piemonte.<br />

La più preziosa cresce a 500-600 metri sul<br />

livello del mare, su terreni calcarei, famosa<br />

la lavanda del Col di Nava.<br />

Fiorisce a luglio con fiori di colore azzurroviola.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore delle sommità fiorite.<br />

Costituenti principali<br />

Eteri di linalile e geranile, geraniolo, linalolo, cineolo, d-borneolo,<br />

limonene, pinene.<br />

Proprietà<br />

Ha azione stomachica, colagoga, antisettica e cicatrizzante.<br />

Blando sedativo e rilassante.<br />

Indicazioni<br />

È uno stomachico, colagogo, eupeptico digestivo. Indicato per<br />

vertigini, nausea e cefalea da insufficienza digestiva.<br />

Rilassante e distensivo, indicato per stati di irritabilità, depressivi e<br />

insonnia.<br />

Antisettico e cicatrizzante cutaneo, di utile impiego per ferite,<br />

piaghe e dermatite essudative, presente in molte lozioni cutanee..<br />

Per l’azione antisettica è utilizzato anche nell’influenza, asma,<br />

bronchite, malattie infettive e infezioni urinarie ed enteriti.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 3 a 6 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

Diluito dal 2 al 4% in soluzione idroalcolica.<br />

Per frizioni come oleolito al 10%.


LIMONE<br />

(Citrus limonum)<br />

Descrizione botanica: Citrus limonum.<br />

Famiglia: Rutaceae.<br />

Sinonimi: Limone.<br />

Nome inglese: Lemon, Citron.<br />

Habitat: albero a foglie ovali originario<br />

dall’Asia meridionale. Diffuso in Europa a<br />

seguito delle conquiste di Alessandro<br />

Magno; coltivato nei Paesi mediterranei. Il<br />

frutto è impiegato nell’industria estrattiva<br />

alimentare e farmaceutica.<br />

Metodo di estrazione<br />

Per spremitura dall’epicarpo e del frutto.<br />

Costituenti principali<br />

Canfene, citrale, citronellale, fellandrene, limonene, linalolo,<br />

pinene, sesquiterpeni.<br />

Proprietà<br />

Azione antisettica e battericida, acidificante.<br />

Impieghi<br />

Utilizzato in varie malattie infettive.<br />

Preventivo e curativo nelle epidemie e nell’influenza.<br />

Utilizzato nel reumatismo, artriti, gotta, arteriosclerosi e<br />

nell’ipertensione.<br />

Il carattere acido del succo di limone costituisce una bevanda<br />

rinfrescante e dissetante di largo impiego.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 3 gocce diluite, 2 o 3 volte al dì.<br />

Uso esterno<br />

Dal 5 al 10% diluito in soluzione idroalcolica per lavaggio cutaneo<br />

e lavanda ginecologica.


MAGGIORANA<br />

(Origanum majorana)<br />

Descrizione botanica: Origanum<br />

majorana.<br />

Famiglia: Lamaiceae (Labiateae)<br />

Sinonimi: Maggiorana, Amaraco, Persia.<br />

Nome inglese: Sweet Marjoram, Marjoram,<br />

Amaracus.<br />

Habitat: pianta perenne suffruticosa<br />

dall’odore aromatico e penetrante.<br />

Originaria del Nord Africa, cresce<br />

spontanea nell’Italia del Sud.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore di foglie e fiori.<br />

Costituenti principali<br />

Borneolo, canfora, carvacrolo, estragolo, linalolo, metilcavicolo,<br />

ocimene, sabinene, terpinene.<br />

Proprietà<br />

Antispastico intestinale, sedativo e tonico.<br />

Indicazioni<br />

Affaticamento generale e muscolare. Spossatezza e stanchezza<br />

fisica.<br />

Spasmi digestivi con flatulenza e aerofagia, tensione addominale.<br />

Palpitazioni, eretismo cardiaco, agitazione cardiaca.<br />

Insonnia, instabilità mentale e psichica.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 5 gocce diluite, più volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

In linimento al 2% per i dolori e le contrazioni muscolari.<br />

Precauzioni<br />

A dosi elevate può provocare sonnolenza e atonia muscolare.


MANDARINO<br />

(Citrus nobilis Loureiro)<br />

Descrizione botanica: Citrus nobilis<br />

loureiro.<br />

Famiglia: Rutaceae.<br />

Sinonimi: Mandarino,<br />

Nome inglese: Mandarin, Tangerine.<br />

Habitat: albero coltivato in tutta la regione<br />

mediterranea, con frutto a forma di<br />

esperidio dal sapore dolce. Frutto di grande<br />

interesse per l’industria dolciaria e<br />

alimentare.<br />

Metodo di estrazione<br />

Per spremitura dall’epicarpo fresco.<br />

Costituenti principali<br />

Canfene, cimolo, citrale, fellandrene, limonen, linalolo, pinene,<br />

nerolo, terpineolo.<br />

Proprietà<br />

Azione stomachica, tonica, stimolante della digestione.<br />

Antispastica, sedativa, leggermente ipnotica. Battericida e<br />

antisettica.<br />

Indicazioni<br />

Insufficienze digestive, spasmi gastrointestinali.<br />

Aromatizzante, correttivo del gusto e del sapore.<br />

È indicato come distensivo, rilassante e calmante.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 5 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.


MELISSA<br />

(Melissa offìcinalis)<br />

Descrizione botanica: Melissa officinalis.<br />

Famiglia: Lamiaceae (Labiateae).<br />

Sinonimi: Melissa, Cedronella, Limocella,<br />

Erba limona.<br />

Nome inglese: Balm mint, Balm, Honey<br />

Plant.<br />

Habitat: pianta erbacea di 30-80 cm di<br />

altezza, originaria dell’area mediterranea,<br />

cresce spontanea in tutta Italia. Ha un odore<br />

pungente di limone e un sapore amaro.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore delle foglie.<br />

Costituenti principali<br />

Citrale, citronellale, copaene, β-cariofillene, α-cubebene,<br />

eugenilacetato, geraniolo, linalolo.<br />

Proprietà<br />

Azione stomachica, coleretica e digestiva.<br />

Regolatore del ritmo cardiaco. Induce al sonno.<br />

Indicazioni<br />

La foglia della melissa possiede un’azione tranquillante,<br />

antispasmodica e carminativa. Il suo uso è particolarmente<br />

indicato nella nevrosi gastrica e nei disturbi gastrici di natura<br />

psicosomatica e negli stati di difficoltà di addormentamento.<br />

Dispepsia digestiva ipostenica, insufficienza digestiva, atonia<br />

gastrica e intestinale.<br />

Tonico cardiaco: palpitazioni e tachicardie.<br />

Ipnoinduttore.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 4 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

Per uso esterno è cicatrizzante ed utilizzato per frizioni in tutti i<br />

casi di dolori reumatici, in diluizioni al 5-10%.


MENTA<br />

(Mentha piperita)<br />

Descrizione botanica: Mentha piperita.<br />

Famiglia: Lamaceae (Labiateae)<br />

Sinonimi: Menta piperita, Menta inglese.<br />

Nome inglese: Peppermint.<br />

Habitat: pianta erbacea, perenne, alta 30-<br />

60 cm, è una specie polimorfa coltivata in<br />

Europa e in Giappone fino a 1800 m. La<br />

menta è una delle piante aromatiche più<br />

diffuse al mondo, cresce dappertutto in<br />

molte varietà diverse.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore delle parti aeree fiorite.<br />

Costituenti principali<br />

Curarine, mentofurano, mentolo, mentone, derivati terpenici,<br />

mentene, limonene, pinene.<br />

Proprietà<br />

Peculiare tropismo a livello del sistema nervoso.<br />

Azione antispastica, regolatore nervino e sedativo.<br />

L’azione rinfrescante e leggermente anestetica del mentolo è<br />

utilizzato in cosmetica in dentifrici, collutori, creme per i piedi,<br />

bagnoschiuma, lozioni, saponi, deodoranti.<br />

Indicazioni<br />

Affaticamento e astenia generale; indigestione e flatulenza.<br />

Emicrania, tremiti, insonnia e palpitazioni.<br />

Per via esterna, insieme al geranio allontana le zanzare.<br />

In soluzione alcolica si adopera come linimento nei reumatismi e<br />

nelle nevralgie.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 5 gocce diluite, due volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

Per frizioni, collutorio e inalazioni OE diluito al 5-6%.<br />

Precauzioni<br />

Il mentolo può provocare broncospasmo, utilizzare con cautela nei<br />

bambini al disotto di tre anni di età..


NOCE MOSCATA<br />

(Myristica fragrans Houttuyn)<br />

Descrizione botanica: Myristica fragrans<br />

Houttuyn.<br />

Famiglia: Myristicaceae.<br />

Sinonimi: Noce moscata.<br />

Nome inglese: Nutmeg, Mace.<br />

Habitat: albero di 10-20 metri a foglie<br />

persistenti, il cui frutto è una drupa che si<br />

apre a maturità in due valve lasciando<br />

uscire un seme bruno, lucente, detto macis.<br />

La noce moscata è originaria delle isole<br />

Molucche ed è coltivata in diverse regioni<br />

equatoriali.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore dal macis.<br />

Costituenti principali<br />

Borneolo, canfene, geraniolo, linalolo, miristicina, pinene,<br />

sabinene, terpinolo.<br />

Proprietà<br />

Tonico e antisettico, agisce sullo stomaco e sulla circolazione del<br />

sangue.<br />

Indicazioni<br />

Contro la stanchezza e le astenie fisiche, intellettuali e sessuali,<br />

migliora la circolazione del sangue.<br />

Indicato nelle infezioni intestinali, diarree croniche, alitosi,<br />

astenia.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 1 a 2 gocce diluite, al dì.<br />

Uso esterno<br />

OE diluito al 5% in bagni, frizioni e massaggi stimolanti per i<br />

dolori reumatici, torcicollo e contusioni.


ORIGANO<br />

(Origanum vulgare)<br />

Descrizione botanica: Origanu, vulgare.<br />

Famiglia: Lamiaceae (Labiatae).<br />

Sinonimi: Origano, regano, acciughero.<br />

Nome inglese: Wild Marjoran, Common<br />

Origanum.<br />

Habitat: è una pianta spontanea, cresce in<br />

montagna, il nome deriva dal greco oros,<br />

montagna e da ganos, splendore. Da non<br />

confonde con la maggiorana.<br />

È un ingrediente di pregio usato nella<br />

cucina mediterranea.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente delle sommità fiorite.<br />

Costituenti principali<br />

Carvacrolo, α e β-pinene, α-terpinene, limonene, linalolo, timolo,<br />

borneolo.<br />

Proprietà<br />

Azione diuretica, digestiva, stomachica e antispastica.<br />

Indicazioni<br />

Insufficienze digestive, meteorismo, coliche intestinali e diuretico.<br />

Analgesico e antidolorifico generale e ad azione locale.<br />

Affezioni delle vie respiratorie, balsamico, faringiti e tracheiti.<br />

Contrazioni e dolori muscolari, torcicollo.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 3 a gocce diluite, più volte al dì.<br />

Uso esterno<br />

OE al 5% in soluzioni alcolica o oleosa per frizioni.


PINO<br />

(Pinus silvestris)<br />

Descrizione botanica: Pinus silvestris.<br />

Famiglia: Abietaceae.<br />

Sinonimi: Pino silvestre, Pino di Scozia,<br />

Nome inglese: Scotch Fir, Scotch Pine.<br />

Habitat: albero ad alto fusto, con corteccia<br />

rossastra, cresce spontaneamente in<br />

montagna, richiede spazi aperti sopporta la<br />

siccità e il caldo.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore delle gemme.<br />

Costituenti principali<br />

Acetato di bornile, cadinene, camazulene, mircene, pinene,<br />

pumilone, silvestrene.<br />

Proprietà<br />

Azione battericida e antinfiammatoria bronchiale.<br />

Indicazioni<br />

Affezioni delle vie respiratorie, bronchite, tracheite e influenza.<br />

Espettorante, balsamico e antitussivo.<br />

Affezioni urinarie, cistiti e uretriti.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 4 gocce diluite, più volte al dì.<br />

Uso esterno<br />

OE al 5% in soluzione alcolica oppure oleosa per inalazioni e<br />

frizioni sul petto e sul dorso.


PREZZEMOLO<br />

(Petroselinum sativum Hoffm)<br />

Descrizione botanica: Petroselinum<br />

sativum Hoffm.<br />

Famiglia: Apiaceae (Umbelliferae).<br />

Sinonimi: Prezzemolo.<br />

Nome inglese: Parsley, Gardern Parsley.<br />

Habitat: erba coltivata in tutti gli orti<br />

dell’Europa, pianta aromatica originaria del<br />

Mediterraneo orientale.<br />

Metodo di estrazione<br />

Spremitura dei semi.<br />

Costituenti principali<br />

Apiolo, apioside, fellandrene, mircene, miristicina.<br />

Proprietà<br />

L’apiolo e l’amiristicina conferiscono alla pianta proprietà<br />

stimolanti della muscolatura liscia intestinale e urogenitale.<br />

Emmenagogo, tonico e galattofugo.<br />

Indicazioni<br />

Regolatore del flusso e del ciclo mestruale, leucorree, perdite<br />

vaginali, prurito vulvare.<br />

Utilizzato anche nelle contusioni e nelle ecchimosi.<br />

Inibitore della lattazione.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 5 gocce diluite, al giorno.<br />

Uso esterno<br />

Applicazioni di olio essenziale diluito al 5%.


ROSMARINO<br />

(Rosmarinus officinalis)<br />

Descrizione botanica: Rosmarinus<br />

officinalis.<br />

Famiglia: Lamiaceae (Labiatae).<br />

Sinonimi: Rosmarino, Ramerino,<br />

Tresarino.<br />

Nome inglese: Rosemary.<br />

Habitat: arbusto cespuglioso sempreverde,<br />

molto ramificato. Cresce spontaneo nella<br />

regione mediterranea, coltivato negli orti e<br />

utilizzato in cucina. Il nome deriva dal<br />

latino ros, rugiada, e marinus, mare, perché<br />

cresce spontaneo sulle coste.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore delle foglie e sommità fiorite.<br />

Costituenti principali<br />

Borneolo, canfene, cineolo, geraniolo, safrolo, verbenolo.<br />

Proprietà<br />

Digestivo, carminativo, antispasmodico, coleretico, depurativo.<br />

Indicazioni<br />

Debolezze, astenia fisica, perdita di memoria, emicrania,<br />

ipotensione, turbe cardiache e nervose, linfatismo e infezioni<br />

intestinali.<br />

Digestione lenta, gastralgie e colecistiti croniche.<br />

A livello epatico è indicato nelle affezioni epatobiliari: epatiti,<br />

itteri, azotemia, epatomegalie e cirrosi.<br />

Depurativo e diuretico, per il trattamento di affezioni reumatiche e<br />

gotta.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 3 a 5 gocce diluite, più volte al dì.<br />

Uso esterno<br />

OE al 2% per massaggi e frizioni in solvente alcolico o oleoso,<br />

utile in tutti i tipi di dolori e nel trattamento delle piaghe o delle<br />

affezioni della pelle.


SALVIA<br />

(Salvia officinalis)<br />

Descrizione botanica: Salvia officinalis.<br />

Famiglia: Lamiaceae (Labiatae).<br />

Sinonimi: Salvia, Erba sacra, Tè di Grecia.<br />

Nome inglese: Sage, Garden Sage, Red<br />

Sage.<br />

Habitat: pianta perenne del tipo suffrutice;<br />

dall’odore balsamico e dal sapore aromatico<br />

amaro. Il nome deriva dal latino salus,<br />

salute. L’uso della salvia è molto antico,<br />

risale alla Scuola medica di Salerno ed è<br />

denominata pianta Salvia salvatrix.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore delle foglie.<br />

Costituenti principali<br />

Borneolo, canfora, cineolo, linalolo, pinene, salvone, tujone.<br />

Proprietà<br />

Eupeptico, colagogo, emmenagogo, antisettico.<br />

Indicazioni<br />

Utile nell’affaticamento, nelle neuroastenie, convalescenze e<br />

inappetenze.<br />

Nelle affezioni bronchiali e asma.<br />

Iperidrosi profuse delle mani e delle ascelle.<br />

Trova impiego nell’ipotensione, mestruazioni insufficienti o<br />

dolorose, febbri intermittenti e diarree.<br />

Depurativo e disintossicante generale, in tutti i disturbi del fegato.<br />

Modalità d’uso<br />

3-5 gocce diluite, due o tre volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

Alcune gocce in acqua per gargarismi e collutorio per le afte e<br />

stomatiti.<br />

Frizioni in olio al 10% di OE per crampi, sciatiche e algie<br />

muscolari.<br />

Lozione idroalcolica al 5-10% di OE per l’alopecia e trattamenti di<br />

capelli e cuoio capelluto.<br />

Precauzioni<br />

A dosi elevate può causare paralisi e convulsioni.


SANDALO<br />

(Santalum album)<br />

Descrizione botanica: Santalum album.<br />

Famiglia: Santalaceae.<br />

Sinonimi: Sandalo, Sandalo bianco.<br />

Nome inglese: Salalwood, Wite Salalwood<br />

Tree.<br />

Habitat: albero parassita che utilizza le<br />

radici degli alberi viciniori, originario<br />

dell’India.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore della corteccia e del legno.<br />

Costituenti principali<br />

Alcoli sesquiterpenici (santalo, teresantalolo, sanalilacetato),<br />

borneolo, santanolo.<br />

Proprietà<br />

Rilassante, decongestionante, cardiotonico.<br />

Indicazioni<br />

Nevralgie, lombalgia, sciatalgie, nervosismo, emorroidi, analettico<br />

cardiorespiratorio.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 1 a 3 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.


SASSOFRASSO<br />

(Sassafras officinalis)<br />

Descrizione botanica: Sassafras officinalis.<br />

Famiglia: Lauraceae.<br />

Sinonimi: Sassafrasso, Sassafrasso<br />

d’America.<br />

Nome inglese: Sassafras, Common<br />

Sassafras.<br />

Habitat: albero del Nord America scoperto<br />

dagli spagnoli in Florida nel 1538.<br />

Utilizzato dagli Indios americani per le<br />

virtù terapeutiche.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore della corteccia e del legno della<br />

radice.<br />

Costituenti principali<br />

Asarone, canfora, eugenolo, fellandrene, safrolo, safronolo.<br />

Proprietà<br />

Proprietà stimolanti, balsamiche, diaforetiche, diuretiche e<br />

carminative.<br />

Indicazioni<br />

Consigliato anche in tutte le affezioni dell’apparato genitourinario<br />

e per i reumatismi.<br />

Balsamico per ambiente, favorisce la sudorazione e la diuresi.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 1 a 3 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

In soluzioni oleose o alcoliche contro le punture di insetti,<br />

screpolature e affezioni della pelle, 2 o 3 volte al giorno.<br />

Precauzioni<br />

Ad alte dosi può provocare paralisi muscolare.


POMPELMO<br />

(Citrus grandis Osbek)<br />

Descrizione botanica: Citrus grandis<br />

Osbek.<br />

Famiglia: Rutaceae.<br />

Sinonimi: Pompelmo.<br />

Nome inglese: Grapefruit, Pummelo,<br />

Shaddock.<br />

Habitat: l’albero del pompelmo, originario<br />

della Cina, viene coltivato in Giappone,<br />

America Centrale, Medio Oriente e Nord<br />

Africa. I semi e le strutture membranose dei<br />

suoi grossi frutti agrumosi di colore giallo<br />

possiedono delle virtù eccezionali.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore dei semi.<br />

Costituenti principali<br />

Bioflavonoidi e aminoacidi.<br />

Proprietà<br />

Germicida ad ampio spettro attivo contro batteri, quali<br />

streptococchi, stafilococchi e helicobacter pylori, lieviti e muffe,<br />

protozoi, virus influenzali ed herpetici. Definito antibiotico<br />

naturale privo di tossicità.<br />

Indicazioni<br />

Infezioni cutanee, auricolari e del cavo orale. Disinfettante della<br />

pelle.<br />

Infezioni da batteri, da virus, da candida e herpes zoster.<br />

Faringiti, laringiti, bronchiti. Malattie da raffreddamento e<br />

influenza.<br />

Infezioni dell’intestino e delle e vie urinarie. Gastriti e<br />

gastroduodeniti.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 5 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

Da 5 a 10 gocce in acqua per lavanda vaginale e lavaggio cutaneo.


ALBERO DEL TÈ<br />

(Melaleuca Alternifolia Cheel)<br />

Descrizione botanica: Melaleuca<br />

Alternifolia Cheel.<br />

Famiglia: Myrtaceae.<br />

Sinonimi: Melaeuca, Albero del tè.<br />

Nome inglese: Tea Tree.<br />

Habitat: pianta officinale spontanea, cresce<br />

sulla costa orientale dell’Australia.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore delle foglie.<br />

Costituenti principali<br />

Aromandrene, cineolo, dipentene, linalolo, sesquiterpene,<br />

terpinene. Il Tea tree oil di qualità contiene più del 35% di OE.<br />

Proprietà<br />

Antisettico e antifungino topico e sistemico.<br />

Indicazioni<br />

Raffreddore, decongestionante nasale, influenza. Infezioni del<br />

tratto respiratorio (tonsillite, bronchite, sinusite e rinite).<br />

Infezioni urinarie, cistite ed uretrite.<br />

Indicato per le onicomicosi, ferite, abrasioni, punture d’insetto,<br />

dermatite atopica, verruche, porri e duroni.<br />

Vaginite da Candida albicans e Tricomonas vaginalis.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 3 a 5 gocce tre volte al giorno in un cucchiaio di miele o in un<br />

po’ d’acqua, 2 o 3 volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

DA 5 a 6 gocce di OE in olio d’oliva da frizionare.<br />

Da 5 a 10 in acqua per irrigazioni vaginali.


THUYA<br />

(Thuya occidentalis)<br />

Descrizione botanica: Thuya occidentalis.<br />

Famiglia: Cupressaceae.<br />

Sinonimi: Tuja, Thuja, Albero della vita.<br />

Nome inglese: Thuja, White Cedar, Tree of<br />

Life.<br />

Habitat: pianta conifera originaria degli<br />

Stati Uniti e del Canada, introdotta in<br />

Europa come pianta ornamentale.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore delle foglie e ramoscelli.<br />

Costituenti principali<br />

Borneolo, canfora, fencone, mircene, tujone e tujene.<br />

Proprietà<br />

Espettoranti, stimolanti, analgesiche, antisettiche e antielmintiche.<br />

Indicazioni<br />

Astenia, sovraffaticamento e inappetenza.<br />

Raccomandato come vermifugo.<br />

Efficace nel trattamento di verruche, condilomi ed escrescenze,<br />

dermatosi e foruncoli.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 3 a 6 gocce diluite, 2 o 3 volte al dì.<br />

Uso esterno<br />

OE diluito al 5% in soluzione idroalcolica.<br />

Precauzioni<br />

Ad alte dosi è convulsivante.


TIMO<br />

(Thymus vulgaris)<br />

Descrizione botanica: Thymus vulgaris.<br />

Famiglia: Lamiaceae (Labiateae).<br />

Sinonimi: Timo, sermolino, erbaccia.<br />

Nome Inglese: Thyme, Common Thyme.<br />

Habitat: pianta suffrutice dal fusto tortuoso<br />

e legnoso, alta 30 cm; cresce nella regione<br />

Mediterranea occidentale, dall’odore forte e<br />

penetrante e dal sapore aromatico.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore delle sommità fiorite e dalle<br />

foglie.<br />

Costituenti principali<br />

Borneolo, carvacrolo, cimene, linalolo, pinene, timolo.<br />

Proprietà<br />

Antisettiche, antifungine e antielmintiche.<br />

Indicazioni<br />

Indicato nelle affezioni da raffreddamento e influenza.<br />

Il suo utilizzo è raccomandato nelle tossi convulsive, asma,<br />

bronchite. Malattie infettive e parassitosi intestinali.<br />

Antimicotico, intertrigine, micosi del piede e della mano.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 1 a 3 gocce diluite, 2 o 3 volte al dì.<br />

Uso esterno<br />

Da 2 a 3 gocce di OE in acqua calda per inalazioni e suffumigi.<br />

In lozioni e talchi medicati al 3-5%.


YLANG -YLANG<br />

(Cananga odorata Lambert)<br />

Descrizione botanica: Cananga odorata<br />

Lambert.<br />

Famiglia: Anonaceae.<br />

Sinonimi: Ylang-Ylang.<br />

Nome inglese: Ylang-Ylang.<br />

Habitat: è un albero originario del<br />

Madagascar dal delizioso profumo simile al<br />

giacinto e al chiodo di garofano.<br />

Metodo di estrazione<br />

Distillazione in corrente di vapore dei fiori.<br />

Costituenti principali<br />

Cadinene, cariofillene, eugenolo, farnesolo, geraniolo, linaolo,<br />

safrolo, ylangene.<br />

Proprietà<br />

Ipotensivo, sedativo cardiaco, antisettico, antinfettivo.<br />

Indicazioni<br />

Utilizzato nella cura della febbre infettiva: tifo, malaria e febbri<br />

esantematiche.<br />

Ipotensione ed eretismo cardiaco, palpitazioni.<br />

Dermo-fotoprotettivo, dermatiti con componente infiammatoria e<br />

infettiva.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 3 a 5 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.<br />

Uso esterno<br />

In soluzione al 10% con l’olio di germe di grano o di mandorle<br />

dolci per applicazioni sulla cute e come filtro solare.


ZENZERO<br />

(Zingiber officinalis Roscoe)<br />

Descrizione botanica: Zingiber officinale<br />

Roscoe.<br />

Famiglia: Zingiberaceae.<br />

Sinonimi: Zenzero, Gengero.<br />

Nome inglese: Ginger, Common Ginger.<br />

Habitat: pianta erbacea originaria<br />

dell’India e dell’Asia tropicale, il rizoma<br />

essiccato si utilizza come condimento nei<br />

Paesi arabi e negli Stati Uniti, ha un sapore<br />

pepato e bruciante.<br />

Metodo di estrazione<br />

Spremitura del rizoma.<br />

Costituenti principali<br />

Bisabolene, borneolo, gingerolo, gingerone, nerale, linaiolo,<br />

zinzigerina, zingiberone, sesquisabinene.<br />

Proprietà<br />

Digestivo, carminativo, astringente ed eupeptico.<br />

Indicazioni<br />

Utilizzato nell’inappetenza, insufficienza digestiva, flatulenza,<br />

dissenteria, diarrea e nella prevenzione delle malattie contagiose.<br />

Particolarmente indicato nelle magrezze dovute a mancanza<br />

d’appetito.<br />

Modalità d’uso<br />

Da 2 a 4 gocce diluite, prima dei pasti.<br />

Uso esterno<br />

Alcune gocce di OE in un bicchiere d’acqua per gargarismi.


Repertorio di aromaterapia<br />

• Acne: Tea Tree Oil;<br />

• Alitosi: timo, garofano, finocchio, salvia;<br />

• Ansia: bergamotto, camomilla, ylang-ylang, lavanda, salvia, melissa;<br />

• Ascessi, foruncoli: lavanda, bergamotto, camomilla, limone;<br />

• Asma: salvia, cipresso, sandalo, rosa, melissa, maggiorana, incenso, lavanda,<br />

camomilla, valeriana;<br />

• Bronchite: calmanti/balsamici: benzoino, cedro, mirra, incenso, galbano, sandalo,<br />

maggiorana; espettoranti: mirto, menta, issopo, pino, rosmarino, lavanda;<br />

antimicroboci/antivirali: albero del tè, bergamotto, timo, canfora, cajeput, salvia;<br />

• Candidosi: Tea Tree Oil, geranio, eucalyptus citriodora, lavanda;<br />

• Cefalea: rosa, lavanda, melissa, camomilla, eucalipto, maggiorana;<br />

• Cellulite: salvia,bergamotto, rosmarino, ginepro, timo, pompelmo, finocchio,<br />

geranio, coriandolo, angelica, mandarino, arancio, limetta, petit grain, limone;<br />

• Cistite, uretrite: bergamotto, lavanda, camomilla, albero del tè, sandalo, ginepro,<br />

incenso, timo, achillea;<br />

• Colon irritabile: camomilla, lavanda, maggiorana, menta, melissa, rosa, neroli;<br />

• Crampi: rosmarino, salvia, maggiorana, pepe nero, lavanda, zenzero, pino,<br />

bergamotto, ginepro, camomilla;<br />

• Debilitazione: menta, pino, geranio, rosmarino, basilico, zenzero, eucalipto,<br />

angelica, lavanda, limone, pompelmo, bergamotto, arancio;<br />

• Depressione: basilico, bergamotto, neroli, melissa, rosa, sandalo, lavanda;<br />

• Dispepsia: lavanda, camomilla romana, menta, angelica, finocchio, aneto, noce,<br />

moscata maggiorana, melissa, neroli, salvia;<br />

• Diarrea: geranio, menta, lavanda, timo, zenzero, noce moscata, albero del tè, foglie<br />

di cannella, chiodi di garofano, camomilla;<br />

• Dismenorrea: camomilla romana, lavanda, rosa, maggiorana, melissa, noce<br />

moscata, geranio, neroli, menta, zenzero, valeriana, rosmarino, foglie di cannella;<br />

• Distorsione e strappi: lavanda, camomilla, pino, rosmarino, eucalyptus globulus,<br />

timo, maggiorana;<br />

• Dolore muscolare: maggiorana, rosmarino, pepe nero, camomilla, lavanda,<br />

zenzero, pino, ginepro, bergamotto, pompelmo;<br />

• Duroni e calli: albero del tè, tagete, lavanda;<br />

• Ecchimosi: lavanda, albero del tè, camomilla, finocchio, geranio, cipresso, achillea;<br />

• Eczema: camomilla, albero del tè, achillea, rosa, melissa, lavanda, mirra, patchouli,<br />

cedro rosso, neroli, bergamotto, geranio;<br />

• Edema: finocchio, geranio, cipresso, ginepro, rosmarino, aneto, timo, lavanda,<br />

salvia sclarea, camomilla<br />

• Emorroidi: cipresso, geranio, rosa, achillea, salvia sclarea, incenso, mirra;<br />

• Epilessia: camomilla, lavanda, melissa, ylang ylang, rosa, neroli;<br />

• Eritema solare: lavanda, albero del tè, camomilla, achillea, geranio, neroli;<br />

• Esantema: lavanda, camomilla;


• Febbre: eucalyptus globulus, menta, lavanda, bergamotto, albero del tè, rosmarino,<br />

timo, basilico, citronella, limone, cannella, achillea, cajeput, salvia, canfora, chiodi<br />

di garofano;<br />

• Forfora: albero del tè, camomilla, citronella, salvia, lavanda, eucalyptus,<br />

rosmarino;<br />

• Herpes labiale: albero del tè, melissa, lavanda, bergamotto, mirra, geranio,<br />

camomilla;<br />

• Infezione bocca e gengive: rosa, timo, chiodi di garofano, foglia di cannella, albero<br />

del tè, finocchio, salvia, geranio, mirra;<br />

• Infezioni della gola:<br />

battericidi: albero del tè, eucalipto, timo, salvia sclarea, bergamotto, menta, cajeput,<br />

maggiorana, mirto, geranio, lavanda, pino; balsamici: sandalo, benzoino, mirra,<br />

cedro, incenso;<br />

• Infezioni unghie: albero del tè, petit grain, lavanda, rosmarino;<br />

• Influenza: eucalyptus, menta, lavanda, bergamotto, albero del tè, rosmarino, timo,<br />

basilico, citronella, zenzero, maggiorana, limone, cannella, achillea, cajeput, salvia,<br />

canfora, chiodi di garofano, noce moscata;<br />

• Insonnia: lavanda, camomilla, vetiver, valeriana, maggiorana, neroli, salvia sclarea;<br />

nota: non usare per più di 2 settimane l’olio di valeriana, è un depressivo del sistema<br />

nervoso centrale;<br />

• Invecchiamento della pelle: rosa, incenso, sandalo, neroli, geranio, lavanda, mirra;<br />

• Leucorrea e prurito: albero del tè, lavanda, geranio, eucalyptus, citriodora, mirra;<br />

• Mal di orecchie, otite: camomilla, lavanda, albero del tè;<br />

• Mal di denti, ascessi: chiodi di garofano, albero del tè, timo, lavanda, camomilla,<br />

menta, mirra, foglia di cannella;<br />

• Menoragia: cipresso, geranio, rosa, achillea, camomilla, lavanda;<br />

• Morbillo, rosolia: camomilla, eucalyptus globulus, lavanda, cajeput, mirto, albero<br />

del tè;<br />

• Mal di orecchi, otite: camomilla, lavanda, albero del tè;<br />

• Nausea, vomito: menta, zenzero, lavanda, camomilla romana, cardamomo,<br />

coriandolo, finocchio, melissa, semi di anice;<br />

• Nevralgia: lavanda, menta, rosmarino, maggiorana, camomilla, zenzero;<br />

• Orecchioni: albero del tè, lavanda, coriandolo, limone, cajeput, camomilla,<br />

eucalyptus, mirto;<br />

• Palpitazioni: ylang ylang, lavanda, salvia sclarea, melissa, camomilla, neroli,<br />

valeriana;<br />

• Pelle deturpata: rosa, incenso, lavanda, galbano, sandalo;<br />

• Pelle fissurata: mirra, patchouli, lavanda, camomilla blu, benzoino, albero del tè,<br />

rosa, sandalo;<br />

• Pelle secca: rosa, sandalo, lavanda, camomilla, legno di rosa, geranio, benzoino,<br />

mirra;<br />

• Pelle sensibile, couperose: rosa, camomilla, lavanda, gelsomino, neroli, achillea;


• Pelle grassa: albero del tè, bergamotto, geranio, lavanda, rosmarino, cipresso,<br />

sandalo, lemongrass, salvia sclarea, ginepro, petit grain, camomilla, patchouli,<br />

eucalyptus citriodora, cedro;<br />

• Pediculosi: eucalyptus globulus, lavanda, albero del tè, foglia di cannella,<br />

rosmarino, geranio, chiodi di garofano, timo, prevenzione: 1 o 2 gocce di lavanda<br />

sul cuoio capelluto ogni mattina;<br />

• Pertosse: timo, issopo, foglia di cannella, cipresso, cajeput, albero del tè, lavanda;<br />

• Pressione alta: lavanda, maggiorana, ylang ylang, camomilla, salvia sclarea,<br />

vetiver, melissa, achillea, bergamotto, valeriana, rosa, geranio, neroli;<br />

• Pressione bassa: rosmarino, pino, basilico, finocchio, menta, timo, angelica, salvia,<br />

cumino, zenzero, cannella, chiodi di garofano, coriandolo, canfora;<br />

• Problemi sessuali: afrodisiaci: rosa, neroli, salvia sclarea, patchouli, ylang ylang,<br />

gelsomino, cardamomo, pepe nero, sandalo; equilibranti: lavanda, geranio;<br />

• Psoriasi: albero del tè, cajeput, mirra, lavanda, cedro rosso, angelica;<br />

• Punture, morsi: lavanda, albero del tè, camomilla, melissa, bergamotto, basilico;<br />

• Raffreddore: albero del tè, eucalyptus globulus, mirto, rosmarino, maggiorana,<br />

lavanda, cajeput, limone, pino, timo, menta, bergamotto, pepe nero, zenzero, foglia<br />

di cannella, chiodi di garofano, salvia sclarea, issopo;<br />

• Scabbia: albero del tè, lavanda, bergamotto, menta, chiodi di garofano, rosmarino,<br />

eucalyptus globulus, pino, timo, lemongrass, foglia di cannella, limone;<br />

• Sicosi (esantema da rasatura): albero del tè, lavanda, mirra, lemongrass,<br />

patchouli, menta, eucalyptus citriodora, geranio;<br />

• Sindrome premestruale: finocchio, rosa, geranio, salvia sclarea, bergamotto,<br />

pompelmo, gelsomino, neroli, camomilla, lavanda, ylang ylang;<br />

• Sinusite: benzoino, cannella, zenzero, chiodi di garofano, anice, maggiorana, mirto,<br />

menta, issopo, pino, rosmarino, lavanda, eucalyptus globulus, albero del tè,<br />

bergamotto, timo, canfora, cajeput, salvia, rosa, camomilla;<br />

• Sistema immunitario: albero del tè, foglia di cannella, chiodi di garofano, timo,<br />

rosmarino, lavanda, pino;<br />

• Stitichezza: depurativi: ginepro, bergamotto, finocchio, aneto, semi di anice,<br />

coriandolo, arancio, neroli, mandarino, petit grain, limone, geranio; stimolanti della<br />

digestione: zenzero, rosmarino, foglia di cannella, menta, citronella, cardamomo,<br />

pepe nero;<br />

• Stress: lavanda, camomilla, valeriana, bergamotto, salvia sclarea, maggiorana,<br />

incenso, melissa, neroli, rosa, gelsomino;<br />

• Svenimento, lipotimia, shock: lavanda, neroli, rosa, geranio, ylang ylang, salvia<br />

sclarea, gelsomino;<br />

• Tagli e ferite: albero del tè, lavanda, camomilla, achillea, mirra, patchouli,<br />

benzoino, eucalyptus globulus, chiodi di garofano<br />

• Tosse: riscaldanti/tonici: angelica, cannella, zenzero, noce moscata, chiodi di<br />

garofano, anice; calmanti/balsamici (per tosse secca): benzoino, cedro, mirra,<br />

incenso, sandalo, maggiorana; espettoranti: mirto, menta, issopo, pino, rosmarino,<br />

lavanda; antimicrobici/antivirali: eucalyptus globulus, albero del tè, bergamotto,<br />

timo, canfora, cajeput, salvia;


• Tosse convulsa (pertosse): timo, issopo, foglia di cannella, cipresso, cajeput, albero<br />

del tè, lavanda;<br />

• Traspirazione: albero del tè, petit grain, cipresso, rosmarino, bergamotto,<br />

pompelmo, mirto, neroli, timo, limone, arancio, mandarino, lavanda;<br />

• Ulcerazioni: albero del tè, lavanda, camomilla blu, mirra, bergamotto, geranio,<br />

achillea;<br />

• Ustione: lavanda, albero del tè, camomilla blu, eucalyptus globulus, geranio,<br />

achillea;<br />

• Varicella: albero del tè, lavanda, camomilla, achillea, eucalyptus globulus,<br />

bergamotto;<br />

• Vene varicose: cipresso, geranio, rosa, achillea, cedro rosso, salvia sclarea, incenso,<br />

mirra;<br />

• Verruche, porri:<br />

albero del tè, chiodi di garofano, foglia di cannella, eucalyptus citriodora, cedro<br />

rosso, limone, tagete, thuja.<br />

Seconda parte<br />

FITOTERAPIA<br />

Le origini della fitoterapia risalgono a migliaia di anni fa e sono strettamente legate alla<br />

nascita e alla sopravvivenza dell’uomo.<br />

Tutti gli animali dipendono dal regno vegetale dal quale prendono i nutrienti necessari e<br />

indispensabili per loro funzioni vitali. Questo stretto rapporto con la natura e il mondo<br />

vegetale ha spinto l’uomo, da sempre, a utilizzare principalmente le piante come rimedio<br />

naturale per ovviare agli effetti provocati da un’alterazione del suo stato di salute.<br />

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel 1980 definì le piante medicinali nel<br />

modo seguente: È pianta medicinale ogni vegetale che contiene, in uno o più dei suoi<br />

organi, sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici o preventivi, o che sono i<br />

precursori di emisintesi chemiofarmaceutiche.<br />

La fitoterapia moderna si basa, principalmente, sulle conoscenze provenienti dalle tre<br />

grandi medicine: fitoterapia della medicina tradizionale cinese, fitoterapia della medicina<br />

ayurvedica e la fitoterapia occidentale.<br />

Sostanze vegetali impiegate in fitoterapia<br />

Droghe vegetali (Plantae medicinales)<br />

Definizione. Le droghe vegetali sono essenzialmente piante intere, frammentate o tagliate,<br />

parti di piante, alghe, funghi, licheni in uno stato non trattato, generalmente in forma<br />

essiccata, ma talvolta fresche. Sono anche considerati droghe vegetali alcuni essudati che<br />

non sono stati sottoposti a uno specifico trattamento. Le droghe vegetali vengono definite


con precisione dal nome scientifico botanico secondo il sistema binomiale (genere, specie,<br />

varietà e autore).<br />

Produzione. Le droghe vegetali si ottengono da piante coltivate o selvatiche. La qualità<br />

delle droghe vegetali viene garantita da adeguate procedure di campionamento,<br />

coltivazione, raccolta, essiccamento, frammentazione e condizioni di conservazione. Le<br />

droghe vegetali sono, per quanto possibile, esenti da impurità come terra, polvere,<br />

sporcizia e altri contaminanti come funghi, insetti e altre contaminazioni animali. Non<br />

devono essere in decomposizione. Se è stato usato un trattamento di decontaminazione è<br />

necessario dimostrare che i costituenti della pianta non siano stati influenzati da tale<br />

trattamento e che non siano rimasti residui nocivi. Per la decontaminazione delle droghe<br />

vegetali è proibito l’uso di ossido di etilene.<br />

Preparazioni a base di droghe vegetali. Le preparazioni a base di droghe vegetali si<br />

ottengono sottoponendo le droghe vegetali a trattamenti quali estrazione, distillazione,<br />

spremitura, frazionamento, purificazione, concentrazione, fermentazione. Esse<br />

comprendono: droghe vegetali triturate o polverizzate, tinture, estratti, essenze, succhi<br />

spremuti ed essudati trattati. Le preparazioni istantanee per tisane sono costituite da<br />

polvere o granulati di una o più preparazioni a base di droghe vegetali destinate alla<br />

preparazione, immediatamente prima dell’uso, di una soluzione per uso orale.<br />

Tinture (Tincturae)<br />

Definizione. Le tinture sono preparazioni liquide ottenute generalmente da materie prime<br />

vegetali o animali essiccate. In alcuni casi, le materie da estrarre possono essere sottoposte<br />

a un trattamento preliminare, come ad esempio l’inattivazione degli enzimi, la triturazione<br />

o la sgrassatura. Le tinture si preparano per macerazione, per percolazione o per mezzo di<br />

altri procedimenti convalidati, utilizzando alcool di appropriata concentrazione. Le tinture<br />

possono essere preparate anche disciogliendo o diluendo estratti in alcool di appropriata<br />

concentrazione. Le tinture sono ottenute generalmente usando una parte di droga e dieci<br />

parti di solvente di estrazione, o una parte di droga e cinque parti di solvente di estrazione.<br />

Le tinture sono generalmente limpide. Lasciate a riposo, possono formare un leggero<br />

deposito; ciò è accettabile a condizione che la composizione della tintura non risulti<br />

modificata in maniera significativa.<br />

Estratti (Extracta)<br />

Definizione. Gli estratti sono preparazioni concentrate, liquide, solide o di consistenza<br />

intermedia, ottenute generalmente da materie prime vegetali o animali essiccate. In alcuni<br />

casi le materie da estrarre possono essere sottoposte a un trattamento preliminare, come ad<br />

esempio l’inattivazione degli enzimi, la triturazione o la sgrassatura. Gli estratti si<br />

preparano per macerazione, per percolazione o per mezzo di altri adatti e convalidati<br />

procedimenti utilizzando etanolo o un altro solvente idoneo. Se necessario, dopo<br />

l’estrazione, le sostanze indesiderate vengono eliminate.


Estratti fluidi. Gli estratti fluidi sono preparazioni liquide nelle quali, in generale, una parte<br />

in massa o in volume è equivalente ad una parte in massa di materiale originario essiccato.<br />

Queste preparazioni vengono aggiustate, se necessario, in modo da renderle rispondenti<br />

alle esigenze relative al contenuto in solventi o in costituenti o in residuo secco. Gli estratti<br />

fluidi possono essere preparati con i metodi sopra descritti utilizzando solo etanolo di<br />

appropriata concentrazione oppure acqua od anche disciogliendo un estratto secco o molle<br />

in uno di questi stessi solventi, filtrando poi se necessario; qualunque sia il metodo di<br />

preparazione impiegato, gli estratti ottenuti devono avere una composizione comparabile.<br />

Lasciati a riposo, gli estratti fluidi possono formare un leggero deposito; ciò è accettabile a<br />

condizione che la composizione dell’estratto non venga modificata in maniera<br />

significativa. Gli estratti fluidi possono contenere appropriati conservanti antimicrobici.<br />

Estratti molli. Gli estratti molli sono preparazioni di consistenza intermedia tra gli estratti<br />

fluidi e gli estratti secchi. Si ottengono per evaporazione parziale del solvente usato per la<br />

loro preparazione. Si impiegano solo etanolo di appropriata concentrazione o acqua. Gli<br />

estratti molli hanno generalmente un residuo secco non inferiore al 70% m/m. Possono<br />

contenere appropriati conservanti antimicrobici.<br />

Estratti secchi. Gli estratti secchi sono preparazioni solide, ottenute per evaporazione del<br />

solvente usato per la loro preparazione. Essi hanno in generale un residuo secco non<br />

inferiore al 95% in massa. Possono essere aggiunte sostanze inerti appropriate. Il<br />

contenuto dei costituenti degli estratti secchi titolati può essere aggiustato al valore<br />

prescritto per mezzo di sostanze inerti appropriate o per mezzo di un altro estratto secco<br />

ottenuto da materia prima vegetale o animale utilizzata per la loro preparazione.<br />

Infusi e decotti (Infusa et decocta)<br />

Infusi. Gli infusi sono preparazioni liquide ottenute versando sulle droghe ridotte a un<br />

grado conveniente di suddivisione, e dalle quali si vogliono estrarre i principi attivi, acqua<br />

alla temperatura di ebollizione, e lasciando poi a contatto con l’acqua stessa per un tempo<br />

più o meno lungo. Dopo raffreddamento completo, filtrare attraverso ovatta o attraverso<br />

garza, senza comprimere; portare il filtrato alla massa prescritta con acqua calda con la<br />

quale si lava il residuo e il filtro. In qualche caso può essere necessaria l’aggiunta di<br />

piccole quantità di sostanze acide o alcaline al fine di facilitare l’estrazione dei principi<br />

attivi dalla droga. Generalmente si impiegano da 1 a 10 parti di droga per la preparazione<br />

di 100 parti di infuso.<br />

Decotti. I decotti sono preparazioni liquide ottenute estemporaneamente facendo bollire in<br />

acqua le droghe opportunamente polverizzate, dalle quali si vogliono estrarre i principi<br />

attivi. L’operazione corrispondente si chiama decozione ed essa non si applica mai a<br />

droghe contenenti principi attivi volatili. Solitamente si impiegano cinque parti di droga<br />

per preparare 100 parti di decotto; nel caso di droghe contenenti alcaloidi, l’acqua viene<br />

addizionata, per favorire l’estrazione, di una quantità di acido citrico o di acido cloridrico<br />

diluito corrispondente approssimativamente alla quantità totale di alcaloidi contenuti nella<br />

droga.


Piante per tisane (Plantae ad ptisanam)<br />

Definizione. Le piante per tisane sono costituite esclusivamente da una o più droghe<br />

vegetali destinate a preparazioni acquose orali ottenute per decozione, infusione o<br />

macerazione. La preparazione viene effettuata immediatamente prima dell’uso. Le piante<br />

per tisane vengono generalmente fornite in quantità non ripartite in dosi o in sacchetti. Le<br />

raccomandazioni sulla qualità microbiologica delle piante per tisane tengono conto del<br />

metodo di preparazione prescritto (uso di acqua bollente o non bollente).<br />

Aspetti tossicologici delle piante medicinali<br />

Molti pazienti preferiscono oggi ricorrere alla medicina alternativa, e in particolare alla<br />

fitoterapia, per trattare i loro disturbi e tale fenomeno ha assunto proporzioni sempre<br />

maggiori nell’ultimo decennio.<br />

Tutto questo è dovuto ad una certa sfiducia nei confronti della terapia tradizionale (causata<br />

dalla marcata tossicità, dai costi elevati e spesso dall’insuccesso della terapia), ma<br />

soprattutto alla falsa convinzione secondo la quale tutto ciò che proviene dal mondo<br />

naturale sia sicuro.<br />

Non esistono, in realtà, piante che possono essere considerate sicure: spesso si sono<br />

verificate reazioni tossiche molto gravi (come shock anafilattico, angioedema,<br />

allucinazioni e perfino la morte) dovute a rimedi erboristici, senza contare che sono<br />

frequenti anche reazioni meno gravi, come prurito, rush cutaneo e orticaria. Molte piante<br />

medicinali sono talmente tossiche da non poter essere usate in terapia: è il caso della<br />

Belladonna, dei semi del Ricino, dell’Amanita ecc. Tuttavia anche altre, considerate più<br />

sicure, possono scatenare reazioni tossiche impreviste in base all’uso che si fa.<br />

Le possibili reazioni avverse delle piante possono essere legate a caratteristiche della<br />

pianta, al prodotto che da essa si ottiene o al suo effetto sul singolo paziente. Infatti è<br />

necessario identificare correttamente la pianta, secondo le sue caratteristiche<br />

macroscopiche e microscopiche, e anche la parte stessa che si utilizza, poiché le parti delle<br />

piante contengono diverse sostanze chimiche a diverse concentrazioni.<br />

Il tempo di raccolta, rappresenta una variabile importante ai fini di ottenere una presenza<br />

ottimale, qualitativa e quantitativa, di principi attivi; quindi esiste un periodo ottimale per<br />

avere le massime concentrazioni di principio attivo, ed è opportuno anche tener conto dei<br />

fattori ambientali come clima, altitudine, latitudine ecc.<br />

È importante anche tener presente che i prodotti fitoterapici potrebbero essere stati<br />

contaminati da pesticidi, metalli pesanti, erbicidi o che le varie fasi di lavorazione<br />

avrebbero potuto esporre il prodotto a funghi, batteri, ecc. L’industria, infatti, è tenuta a<br />

rispettare delle procedure di lavorazione corrette, tali da garantire la sicurezza del<br />

prodotto.<br />

Altro aspetto fondamentale è quello della standardizzazione degli estratti: questo garantisce<br />

che in ogni capsula ci sia la stessa quantità di principio attivo e questo dovrebbe garantire<br />

effetti sovrapponibili e riproducibili.<br />

Il paziente stesso può, tuttavia, esprimere effetti imprevedibili in base all’uso che fa del


prodotto fitoterapico. Tali prodotti possiedono una specifica attività farmacologica ed in<br />

funzione a questo possono interagire con altri farmaci di sintesi assunti dal paziente,<br />

potenziandone o riducendone gli effetti previsti. La frequenza degli effetti collaterali delle<br />

piante aumenta, infatti, proprio a causa di queste associazioni. Tale pericolo, è incrementato<br />

anche dal fatto che l’opinione pubblica considera le erbe sicure, ed è ancora di più<br />

incoraggiata nell’associarle liberamente ad altre terapie farmacologiche.<br />

Anche le condizioni del paziente possono costituire un potenziale pericolo per<br />

l’assunzione di piante medicinali: le controindicazioni possono essere costituite da<br />

malattie organiche, pregresse o in atto (come ulcera peptica, ipertensione, insufficienza<br />

epatica o renale) o interventi chirurgici, che modificano la farmacocinetica delle molecole<br />

di origine naturale aumentando il rischio di tossicità.<br />

Persino delle condizioni fisiologiche, come la gravidanza o l’allattamento, possono<br />

rendere proibitivo l’utilizzo di talune piante medicinali.<br />

È molto importante, che gli operatori sanitari valutino attentamente gli effetti dei prodotti<br />

naturali, e che sia effettuata una stretta sorveglianza degli eventuali effetti tossici. Anche il<br />

paziente deve essere educato a un’automedicazione responsabile e non approssimativa,<br />

facendo sempre riferimento alle figure professionali del mondo sanitario.


Aglio<br />

(Allium sativum)<br />

Descrizione di alcune piante impiegate in Fitoterapia<br />

Parte utilizzata: bulbo e bulbilli.<br />

Principi attivi: olio essenziale (minimo 0,25%) contenente<br />

diversi solfuri di allile (da cui il caratteristico odore ) e altre<br />

sostanze solforate derivate dal solfuro di divinile (allina, che<br />

per la presenza di un enzima, alliinasi, si trasforma in<br />

allicina), allisatina, glucosidi solforati, vitamine del gruppo<br />

B.<br />

Effetti dimostrati: antibatterico, antivirale, antielmintico<br />

(ascaridi e ossiuri), anticoagulante, antiaggregante<br />

piastrinico, ipotensivo, vasodilatatore periferico, fibrinolitico<br />

e antiipertensivo. Fluidificante ed espettorante.<br />

Antidislipidemico ed antiaterogeno.<br />

Avvertenze: non somministrare in gravidanza e durante<br />

l’allattamento, può alterare il sapore del latte e provocare coliche gassose nel neonato.<br />

Iperacidità gastrica,<br />

intolleranza individuale all’odore/sapore. Ipotensione.<br />

Note: l’azione dell’aglio è stata valutata in studi clinici con estratti secchi titolati e<br />

standardizzati in 6 mg/die di allicina 2-3 volte/die, in forma fresca 8 g di bulbilli al giorno.<br />

Alga marina<br />

(Fucus vesiculosus)<br />

Parte utilizzata: tallo disseccato.<br />

Principi attivi: acido alginico, polisaccaridi, polifenoli,<br />

bromo, iodio, potassio, sodio.<br />

Effetti dimostrati: dà volume alle feci favorendo lo<br />

svuotamento intestinale.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza e in allattamento, non<br />

associare ad aspirina, lassativi, medicinali per tosse e<br />

raffreddore, antiacidi, vitamine, minerali, aminoacidi.<br />

Note: l’azione del fucus valutata in studi clinici con<br />

estratto secco nebulizzato al dosaggio di 1-1,5 g/die.


Aloe<br />

(Aloe vera)<br />

Principi attivi: foglie da cui si estrae un gel.<br />

Sostanze chimiche contenute: acemannano, βbarbaloina<br />

(purgativo), resina, socaloina, tannino.<br />

Effetti dimostrati: aiuta a ridurre l’infiammazione e<br />

accelera la guarigione nelle ustioni di primo e secondo grado.<br />

Agisce come catartico, ma se tale effetto sia benefico o<br />

pericoloso dipende da molti fattori. Cura le ustioni da raggi<br />

X o da altre radiazioni. Interferisce nell’assorbimento del<br />

ferro e degli altri minerali quando assunta per via orale.<br />

Avvertenze: non assumere in caso di ulcera gastrica o<br />

duodenale, in presenza di piccole complicazioni<br />

all’intestino, come enteriti periferiche. Non assumere in caso<br />

di colite ulcerosa, diverticolosi o diverticoliti, proctiti o<br />

emorroidi.<br />

Note: l’azione dell’aloe vera è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />

standardizzati in polisaccaridi (acemannano) al dosaggio di 400-800 mg 1-2 volte/die.<br />

Ananas (gambo)<br />

(Ananas sativus)<br />

Parte utilizzata: parte fibrosa del gambo.<br />

Principi attivi: bromelina A e B.<br />

Effetti dimostrati: azione antinfiammatoria,<br />

antiedemigena. Azione antiaggregante piastrinica.<br />

Avvertenze: Non assumere in gravidanza e in caso di<br />

ulcera gastrica.<br />

Note: l’azione dell’ananas è stata valutata in studi clinici<br />

con estratti titolati e standardizzati in bromelina al<br />

dosaggio di 80 mg 3 volte/die (reperibile anche come<br />

specialità medicinale registrata).<br />

Anice<br />

(Pimpinella anisum)<br />

Parte utilizzata: frutto secco.<br />

Principi attivi: oli essenziali (anetolo, metilcavicolo,<br />

anisochetone), flavonodi.<br />

Effetti dimostrati: Aiuta nell’espulsione dei gas<br />

dall’apparato intestinale. Stimola la diuresi. Aumenta la


traspirazione. Diminuisce la densità e aumenta la fluidità del muco dai polmoni e dai<br />

bronchi. Causa allucinazioni.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza e nei disturbi cronici del tratto gastrointestinale,<br />

come ulcera duodenale o gastrica, reflusso esofageo, coliti ulcerose, coliti spastiche,<br />

diverticolite, diverticolosi.<br />

Note: l’azione dell’anice è stata valutata estratti titolati e standardizzati in anetolo al 70-<br />

90% al dosaggio 0,3 g di essenza.<br />

Arnica montana<br />

(Arnica montana)<br />

Parte utilizzata: fiore.<br />

Principi attivi: acidi grassi, acido angelico, acido formico, arnidendiola (si trova anche<br />

nei fiori di tarassaco), colina, timoidrochinone.<br />

Effetti dimostrati: ha un effetto revulsivo se applicata sulla pelle in un punto infiammato<br />

o irritato. Agisce come sedativo del sistema nervoso<br />

centrale. Irrita il tratto gastrointestinale.<br />

Avvertenze: Non assumere in gravidanza, nei disturbi<br />

cronici del tratto gastrointestinale, come ad esempio<br />

ulcere duodenali o gastriche, reflusso esofageo (esofagite da<br />

reflusso), colite ulcerosa, colite spastica, diverticolosi,<br />

diverticolite.<br />

Note: si usa in infusi 2 g di droga per 100 ml di acqua; in<br />

tintura madre per cataplasmi diluita in acqua 1:3-1:10;<br />

come colluttorio diluita in acqua 1:10 o come pomata<br />

(solitamente in gel) contenente il 20-25% di tintura<br />

madre. Frequenti reazioni allergiche cause di dermatiti.<br />

Artiglio del diavolo o Arpagofito<br />

(Harpagophytum procumbens)<br />

Parte<br />

utilizzata: radici secondarie essiccate.<br />

Principi attivi: arpagoside, procumbite, arpagide, acido<br />

cinnamico libero, zuccheri, aminoacidi, steroli, grassi, cere.<br />

Effetti dimostrati: azione antinfiammatoria e<br />

antireumatica, fibromiositi, tendinite, periartriti.<br />

Avvertenze: Non assumere in gravidanza e in soggetti con<br />

ulcere gastriche. Note:<br />

l’azione dell’artiglio del diavolo è stata valutata in studi clinici<br />

con estratti titolati e standardizzati in arpagoside al 80% al


dosaggio di 350-700 mg 3-4 volte/die.<br />

Biancospino<br />

(Crategus oxyacantha)<br />

Parte utilizzata: fiori, foglie.<br />

Principi attivi: acido crategolico, flavina, glicoside,<br />

proantocianidine, purine, saponine, vitexina.<br />

Effetti dimostrati: diminuisce la respirazione.<br />

Diminuisce il battito cardiaco. Azione ipotensivante. Causa<br />

irregolarità nel battito cardiaco. Causa insufficienza<br />

cardiaca congestizia. Riduce le contrazioni muscolari<br />

dell’utero e dell’intestino. È un costrittore bronchiale.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza e nelle<br />

cardiopatie Note:<br />

l’azione del biancospino è stata valutata con estratti<br />

titolati e standardizzati in flavonoidi al 2% al dosaggio di 250-<br />

1000 mg/die (per garantire un dosaggio di 5-20 mg di flavonoidi totali).


Boswellia serrata o Pianta dell’incenso<br />

(Boswellia serrata)<br />

Principi attivi: acidi boswellici, triterpeni.<br />

Effetti dimostrati: azione antinfiammatoria, antireumatica<br />

(inibisce la 5 lipoossigenasi che stimola la produzione di<br />

leucotrieni), riduce il dolore ed il gonfiore articolare ed aiuta a<br />

ristabilire una buona funzionalità articolare.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza e nelle gastropatie<br />

quali gastriti ed ulcera gastro-duodenale.<br />

Note: l’azione della boswellia è stata valutata in studi clinici<br />

con estratti titolati e standardizzati in ac. boswellici al 75%-<br />

95% al dosaggio di 200-400 mg 2-3 volte/die.<br />

Camomilla comune<br />

(Matricaria recutita)<br />

Parte utilizzata: capolini disseccati.<br />

Principi attivi: alcooli sesquiterpenici, alfabisabolo,<br />

azulene, furfurale, paraffina, sesquiterpene, tannini.<br />

Effetti dimostrati: agisce come antinfiammatorio e<br />

spasmolitico sulla mucosa gastrica e duodenale,<br />

cicatrizzante, immunostimolante, antibatterico per uso<br />

topico. Deprime le funzioni muscolari. Interferisce<br />

nell’assorbimento del ferro e di altri minerali.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza e se si hanno<br />

disturbi cronici del tratto gastrointestinale, quali ulcere<br />

duodenali o gastriche, reflusso esofageo, coliti ulcerose,<br />

coliti spastiche, diverticolite, diverticolosi.<br />

Note: l’azione della camomilla è stata valutata con estratti<br />

titolati e standardizzati al dosaggio di 400 mg 4 volte/die. La<br />

farmacopea ufficiale prevede l’estratto secco ad alto titolo di apigenina. Infusi al 3-10%<br />

per cataplasmi e lavande, tisane con 3 gr in 150 ml di acqua.<br />

Cannella corteccia<br />

(Cinnamonum verum)


Parte utilizzata: corteccia disseccata (olio essenziale per<br />

uso topico).<br />

Principi attivi: aldeide cinnamica (70-80%), Eugenolo (5-<br />

10%).<br />

Effetti dimostrati: Proprietà antibatteriche e<br />

micostatiche (specie nelle onicomicosi)<br />

Avvertenze: non utilizzare in gravidanza. Frequenti<br />

reazioni allergiche cutanee e mucose.<br />

Carciofo<br />

(Cynara scolymus)<br />

Parte utilizzata: foglie.<br />

Principi attivi: flavonoidi, tannini, ac. clorogenico,<br />

cinarina, poliacetileni, fitosteroli (sitosterolo e<br />

stigmasterolo), cinaropicrina (principio amaro).<br />

Effetti dimostrati: azione coleretica (stimola la secrezione di<br />

bile), epatoprotettiva ed epatostimolante. Azione<br />

ipocolesterolemizzante. Azione diuretica.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza ed in soggetti con<br />

calcolosi della colecisti.<br />

Note: l’azione del carciofo è stata valutata in studi clinici con<br />

estratti titolati e standardizzati in ac. clorogenico tra 4,5%- 6%<br />

al dosaggio di 3-5 g 2 volte/die.<br />

Cascara sagrada<br />

(Rhamnus purshiana)<br />

Parte utilizzata: corteccia disseccata.<br />

Principi attivi: antrachinone, cascarosidi.<br />

Effetti dimostrati: irrita l’apparato gastrointestinale e<br />

può indurre diarrea.<br />

Avvertenze: Non assumere in gravidanza e se si hanno<br />

disturbi cronici del tratto gastrointestinale, quali ulcere<br />

duodenali o gastriche, reflusso esofageo, coliti ulcerose,<br />

coliti spastiche, diverticolite, diverticolosi.


Centella Asiatica<br />

(Centella asiatica, Hydrocotile asiatica)<br />

Parte utilizzata: parti aeree disseccate.<br />

Principi attivi: asiaticoside (saponina triterpenica), ac.<br />

asiatico, ac. madecassico, madecassicoside, polifenoli,<br />

fitosteroli, sali minerali e vitamine.<br />

Effetti dimostrati: cicatrizzanti, flebotropi e flebotonici<br />

(vene varicose, emorroidi), blandamente diuretici.<br />

Avvertenze: cautela in gravidanza (contiene fitosteroli) e<br />

nelle gastropatie, quali gastriti ed ulcera gastro-duodenale.<br />

Note: l’azione della centella è stata valutata in studi clinici con<br />

estratti titolati e standardizzati nella frazione triterpenica al<br />

dosaggio di 60 mg/die. Reperibile anche come specialità<br />

medicinale registrata).<br />

Chiodo di garofano<br />

(Eugenia caryophyllus)<br />

Parte utilizzata: boccioli dei fiori essiccati (olio<br />

essenziale per uso topico).<br />

Principi attivi: eugenolo(90%).<br />

Effetti dimostrati: elevate proprietà antibatteriche e<br />

antimicotiche (onicomicosi, tigne), antinfiammatorie e<br />

analgesiche locali (mal di denti).<br />

Avvertenze: non utilizzare in gravidanza. Frequenti<br />

reazioni allergiche cutanee e mucose.<br />

Cimicifuga<br />

(Cimicifuga racemosa)<br />

Parte utilizzata: radici, rizomi.<br />

Principi attivi: acido isoferulico, acido oleico, acido<br />

palmitico, cimicifugina, tannino.<br />

Effetti dimostrati: attività estrogeniche ed inibizione<br />

dell’Lh, utile nei disturbi premestruali, dismenoree e<br />

disturbi climaterici. Interferisce con l’assorbimento del ferro<br />

e di altri minerali quando viene ingerito.<br />

Avvertenze: Non assumere in gravidanza e se si hanno


disturbi cronici del tratto gastrointestinale, quali ulcere duodenali o gastriche, reflusso<br />

esofageo, coliti ulcerose, coliti spastiche, diverticolite, diverticolosi.<br />

Note: l’azione della cimicifuga è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />

standardizzati in glicosidi triterpenici al 2,5% al dosaggio di 40-80 mg/die.<br />

Echinacea<br />

(Echinacea angustifolia)<br />

Parte utilizzata: radici.<br />

Principi attivi: acidi grassi, betaina, echinacina, echinoside,<br />

inulina, resina, saccarosio.<br />

Effetti dimostrati: agisce come insetticida, attivo soprattutto<br />

sulle mosche. Stimola le difese immunitarie. Probabile attività<br />

antitumorale.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />

Note: l’azione dell’echinacea è stata valutata in studi clinici<br />

con estratti titolati e standardizzati in polisaccaridi al 16% ed<br />

echinacoside al 4% al dosaggio di 200mg 2-3 volte/die.<br />

Eleuterococco<br />

(Eleutherococcus senticosus)<br />

Parte utilizzata: radici.<br />

Principi attivi: eleuteroside A (glucoside del betasitosterolo),<br />

B1 (glucoside cumarinico dell’isofrassidina, C<br />

(eterogalattoside), B-D-E (eterosidi del siringasterolo), I-K-<br />

L-M (derivati dall’ac. oleanoico).<br />

Effetti dimostrati: stimola il sistema immunitario, aumenta<br />

il numero di linfociti T e cellule natural killer, aumenta la<br />

produzione di interferone, stimola la risposta anticorpale<br />

(studi effettuati su soggetti con malattie dell’apparato ORL,<br />

otiti, sinusiti).<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />

Note: l’azione dell’eleuterococco è stata valutata in studi<br />

clinici con estratti titolati e standardizzati in eleuterosidi al 3% e polisaccaridi al dosaggio<br />

di 200-400 mg/die.


Finocchio selvatico<br />

(Foeniculum vulgare)<br />

Parte utilizzata: semi.<br />

Principi attivi: trans-anetolo, estragolo, fencone, alfafellandrene.<br />

Effetti dimostrati: attività antispastica e procinetica<br />

(specie a livello intestinale), attività antimeteorica.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza, e in soggetti<br />

asmatici con forte componente allergica.<br />

Note: i semi di finocchio possono essere utilizzati in<br />

preparazioni per tisane spesso in associazione con anice,<br />

timo, senna, ecc. Molto utile anche l’olio essenziale Fu che,<br />

preparato in capsule e assunto dopo i pasti, è la forma che<br />

maggiormente esplica le proprietà sull’apparato digerente.<br />

Garcinia<br />

(Garcinia cambogia)<br />

Parte utilizzata: scorza essiccata del frutto<br />

Principi attivi: acido idrossicitrico, calcio, carboidrati,<br />

pectine in tracce.<br />

Effetti dimostrati: azione riducente l’assorbimento di<br />

colesterolo e trigliceridi. Azione di aumento del senso della<br />

sazietà<br />

Avvertenze: Non assumere in gravidanza.<br />

Note: l’azione della garcinia è stata valutata in studi<br />

clinici con estratti titolati e standardizzati in ac.<br />

idrossicitrico al 50% al dosaggio di 500-1000 mg<br />

mezz’ora prima dei pasti.


Ginkgo<br />

(Ginkgo biloba)<br />

Parte utilizzata: foglie.<br />

Principi attivi: ginkgolidi A, B e C, acidi ginkgolici,<br />

quercetina, kempferolo.<br />

Effetti dimostrati: agisce aumentando la tolleranza<br />

all’ipossia, soprattutto nel tessuto cerebrale. Inibisce lo<br />

sviluppo di edemi cerebrali di origine traumatica o<br />

tossica. Riduce gli edemi della retina. Aumenta le<br />

capacità della memoria. Azione antiossidante ed<br />

antagonista nei confronti del PAF (fattore aggregante<br />

piastrinico).<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza, negli<br />

epatopatici, in soggetti con turbe della coagulazione,<br />

possibili interazioni in terapie con antiaggreganti<br />

piastrinici e anticoagulanti. Non associare a terapie con<br />

aglio e salice che hanno una spiccata azione antiaggragante.<br />

Note: l’azione terapeutica di gingko biloba è stata valutata in diversi studi clinici con<br />

estratti titolati e standardizzati in flavonoidi 24%, ginkgolidi 6% esenti da ac. ginkgolici, al<br />

dosaggio medio di 120-240 mg/die. La durata del trattamento deve essere di almeno otto<br />

settimane.<br />

Ginseng<br />

(Panax ginseng)<br />

Parte utilizzata: radici<br />

Principi attivi: ginsenosidi, amido, fitosteroli, vitamine B1- B2-<br />

B12, biotina, composti poliacetilenici, tannini, peptidi, colina<br />

Effetti dimostrati: tonico-adattogeno, azione sul sistema<br />

neuroendocrino e neuromuscolare (aumento serotonina,<br />

dopamina, noradrenalina, ACTH), attività antidepressiva<br />

simile all’imipramina, azione immunostimolante<br />

(polisaccaridi).<br />

Avvertenze: Non assumere in gravidanza (possibile<br />

androgenizzazione fetale), cautela negli ipertesi (possibili<br />

eccessi ipertensivi e tachicardia), in soggetti in terapia con anticoagulanti ed in donne in<br />

menopausa (favorisce le metrorragie). Segnalati casi di reazioni avverse quali insonnia,<br />

cefalea, nervosismo, diarrea. In caso di abuso, segnalati reazioni quali edema, prurito,<br />

depressione, vertigini, palpitazioni, iperpiressia, cefalea grave, turbe del sistema<br />

immunitario.


Note: l’azione terapeutica del ginseng è stata valutata in diversi studi clinici con estratti<br />

titolati e standardizzati in ginsenosidi 10-15% al dosaggio medio di 80-100 mg 2-3<br />

volte/die.<br />

Gugul o Guggul<br />

(Commiphora mukul)<br />

Parte utilizzata: resina purificata ottenuta per incisione della<br />

corteccia dell’albero.<br />

Principi attivi: polisaccaridi, lipidi steroidi<br />

(gugulsterone E, gugulsterone Z, gugulsterone I,<br />

gugulsterone II, gugulsterone III), olio essenziale. Effetti<br />

dimostrati: azione ipolipemizzante (riduce i valori di<br />

colesterolo totale, trigliceridi e LDL, aumenta i valori di HDL a<br />

causa della riduzione dell’assorbimento intestinale dei lipidi<br />

alimentari, dell’attivazione degli enzimi lipolitici nel siero e<br />

della riduzione della sintesi epatica e dell’aumento della<br />

escrezione fecale di colesterolo), azione antiaterogena (per<br />

attività fibrinolitica e inibizione dell’aggregazione<br />

piastrinica, associato all’aspirina migliora il decorso dell’ictus ischemico), azione<br />

stimolante nei confronti della tiroide, azione anti-acne, azione antinfiammatoria.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza, in soggetti in terapia con anticoagulanti se non<br />

sotto stretto controllo della crasi ematica, in soggetti con disturbi cronici del tratto<br />

gastrointestinale, quali ulcere duodenali o gastriche. Il gugul può ridurre la concentrazione<br />

plasmatica di farmaci quali il propanololo e il diltiazem.<br />

Note: l’azione terapeutica del gugul è stata valutata in diversi studi clinici con estratti<br />

titolati e standardizzati in gugulipide al 2% al dosaggio medio di 100-150 mg/die da<br />

suddividere in 2-3 somministrazioni.


Gymnema<br />

(Gymnema sylvestre)<br />

Parte utilizzata: foglie.<br />

Principi attivi:acido gymnemico (il cui sale di<br />

potassio viene indicato come gymnemina).<br />

Effetti dimostrati: azione ipoglicemizzante<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza ed in<br />

soggetti diabetici in cura con antidiabetici orali.<br />

Note: l’azione della gymnema è stata valutata in studi<br />

clinici con estratti titolati e standardizzati in ac.<br />

gymnemico al 25-50% al dosaggio di 200-300 mg 2- 3<br />

volte/die lontano dai pasti.<br />

Iperico o Erba di S. Giovanni<br />

(Hypericum perforatum)<br />

Parte utilizzata: sommità fiorite.<br />

Principi attivi: ipericina, olii volatili, resina, tannini,<br />

flavonoidi.<br />

Effetti dimostrati: causa fotosensibilizzazione.<br />

Interferisce con l’assorbimento di ferro e di altri<br />

minerali quando viene ingerito. Agisce come I-Mao sul<br />

sistema nervoso centrale, da cui l’uso come<br />

antidepressivo. Usato esternamente è un antisettico.<br />

Avvertenze: Non assumere in gravidanza. Possibile<br />

fotosensibilizzazione.<br />

Note: l’azione antidepressiva dell’iperico è stata<br />

valutata in diversi studi clinici con estratti titolati e<br />

standardizzati in flavonoidi al 50% e iperforina al 5% al<br />

dosaggio di 300-900 mg/die (reperibile anche come specialità medicinale registrata).<br />

Recenti studi hanno dimostrato che la fotosensibilizzazione è prevalentemente legata<br />

all’ipericina mentre l’azione antidepressiva è legata ai flavonoidi. L’Asa (American<br />

Society of Anesthesiologists) avverte che l’assunzione di Iperico può prolungare l’effetto<br />

di anestetici o farmaci narcotizzanti. Inoltre sono state segnalate reazioni avverse quali<br />

dermatiti, irritazioni gastrointestinali, nausea, vomito, vertigini, neuropatie acute, astenia,<br />

cefalea. Possibile interazione con la sertralina (sindrome serotoninergica), possibile<br />

interazione con la teofillina (> della concentrazione plasmatica della teofillina). Alcuni<br />

studi recenti hanno messo in evidenza che l’iperico diminuisce notevolmente l’effetto


terapeutico di anticoncezionali orali o a farmaci per la cura dell’Aids o antirigetto (per es.<br />

ciclosporina), se assunto contemporaneamente ad essi.<br />

Ippocastano<br />

(Aesculus hippocastanum)<br />

Parte utilizzata: semi.<br />

Principi attivi: glicosidi triterpenici, escina, tannini,<br />

flavonoidi, cumarina.<br />

Effetti dimostrati: azione antinfiammatoria, anti<br />

edemigena, vasocostrittrice.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza ed in soggetti con<br />

disturbi gastro-intestinali.<br />

Note: l’azione dell’ippocastano è stata valutata in studi<br />

clinici con estratti standardizzati titolati in escina 10%<br />

(glucosidi triterpenici) al dosaggio di 250-350mg 2<br />

volte/die.


Kawa kawa<br />

(Piper methysticum)<br />

Parte utilizzata: radici.<br />

Sostanze chimiche contenute: diidrokawina,<br />

diidrometisticina, dimetossiyangonina, flavorawina,<br />

kawaina, metisticina, yangonina.<br />

Effetti dimostrati: sedativo del sistema nervoso centrale.<br />

Causa pigmentazione della pelle.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />

Note: l’azione ansiolitica del kawa kawa è stata valutata in<br />

diversi studi clinici con estratti titolati e standardizzati in<br />

kavalattoni al 30% al dosaggio di 200-300 mg 2-3 volte/die.<br />

L’effetto terapeutico compare dopo 1 settimana circa, la<br />

pianta è sottoposta a limitazione d’uso da parte del ministero<br />

della Salute.<br />

Liquirizia comune<br />

(Glycyrrhiza glabra)<br />

Parte utilizzata: radici.<br />

Principi attivi: asparagina, glicirrizina, gomma, terpene<br />

pentaciclico, saponine, zuccheri.<br />

Effetti dimostrati: diminuisce l’infiammazione. Mostra un<br />

effetto ormonale di tipo estrogenico. Diminuisce le<br />

contrazioni della muscolatura liscia. Diminuisce la densità e<br />

aumenta la fluidità del muco dei polmoni e dei bronchi. Un<br />

largo consumo di liquirizia può essere causa di<br />

ipertensione. Effetti benefici supposti non dimostrati:<br />

Promuove la rigenerazione dei tessuti lesi. Ammorbidisce la<br />

pelle ed è un lenitivo. Cura la tosse.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza, in presenza di una malattia cardiaca, insieme a<br />

diuretici.<br />

Note: l’azione della liquirizia è stata valutata in diversi studi clinici con estratti titolati e<br />

standardizzati in glicirrizina al 20% al dosaggio di 250-500mg 2 volte/die.<br />

Menta piperita<br />

(Mentha piperita)


Parte utilizzata: foglie.<br />

Principi attivi: mentolo, acetato di mentile, mentone.<br />

Effetti dimostrati: carminative, colagoghe,<br />

antibatteriche. Per ingestione può irritare le mucose ed<br />

interferire con l’assorbimento del ferro e di altri minerali.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza e nei disturbi<br />

cronici del tratto gastrointestinale, come ad esempio<br />

ulcere duodenali o gastriche, reflusso esofageo (esofagite da<br />

reflusso), colite ulcerosa, colite spastica, diverticolosi,<br />

diverticolite.<br />

Note: l’azione della menta piperita è stata valutata in<br />

studi clinici con olio essenziale contenente mentolo (35-<br />

55%) e mentone (10-35%) al dosaggio di 10 mg 2-3<br />

volte/die.<br />

Mirtillo nero<br />

(Vaccinium myrtillus)<br />

Parte utilizzata: frutto.<br />

Principi attivi: acidi grassi, acido loeanolico, acido<br />

ursolico, idrochinone, neomirtillina, tannini.<br />

Effetti dimostrati: azione astringente e vasoprotrettrice<br />

(antocianosidi). Riduce la glicemia. Stimola la diuresi.<br />

Interferisce con l’assorbimento del ferro e di altri minerali<br />

quando viene ingerito. Azione antiossidante.<br />

Avvertenze: non assumere negli allergici al mirtillo.<br />

Note: l’azione del mirtillo è stata valutata in studi clinici con<br />

estratti titolati e standardizzati in antocianosidi al 25% al<br />

dosaggio di 300 mg 1-2 volte/die.<br />

Olivo<br />

(Olea europaea)<br />

Parte utilizzata: foglie.<br />

Principi attivi: composti triterpenici, flavonoidi, glucosidi<br />

amari, oleaceina, oleuropeina.<br />

Effetti dimostrati: azione spasmolitica, broncodilatatrice,<br />

ipoglicemizzante, diuretica, ipotensivante,<br />

ipocolesterolemizzante.


Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />

Note: l’azione dell’olivo è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e standardizzati<br />

in oleaceina o oleuropeina, i dosaggi non hanno ancora una standardizzazione esatta<br />

Papaia<br />

(Carica papaya)<br />

Parte utilizzata: frutto.<br />

Principi attivi: caricina, enzima amilolitico,<br />

mirosina, papaina, peptidasi, vitamine C e E.<br />

Effetti dimostrati: stimola le secrezioni<br />

gastriche. Libera istamina dai tessuti. Agisce<br />

come sedativo del sistema nervoso centrale.<br />

Elimina alcuni parassiti intestinali.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />

Note: l’azione della papaya è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />

standardizzati in papaina al dosaggio di 1500 mg /die corrispondenti a 2520 unità Fip.


Pompelmo (olio di semi di Pompelmo)<br />

(Citrus maxima)<br />

Parte utilizzata: semi, frutto (buccia).<br />

Principi attivi: bioflavonoidi (esperidina,<br />

neoesperidina, quercetina, apigenina rutoside,<br />

canferolo), naringina, polifenoli, vitamina C,<br />

aminoacidi, fibre, oli essenziali.<br />

Attività principali: antiossidante, antibatterico,<br />

antivirale, antimicotico, immunostimolante,<br />

capillaroprotettore; buccia (disturbi circolatori degli arti<br />

inferiori, alterazioni della funzionalità del<br />

microcircolo, fragilità capillare, edemi e ritenzione<br />

idrica, sindrome emorroidaria, stati infiammatori;<br />

semi: infezioni delle vie urinarie, infezioni del cavo<br />

orale, acne, gengiviti, infezioni della pelle, delle<br />

unghie e micosi cutanee, infezioni del tratto gastrointestinale.<br />

Note: l’azione della perilla è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />

standardizzati al 10% diesperidina mg 100 2-3 volte/die, e in estratto secco standardizzato<br />

dai semi 150-300 mg estratto standardizzato dai semi 2 volte/die dopo i pasti.<br />

Psillio<br />

(Plantago psyllium)<br />

Parte utilizzata: semi.<br />

Sostanze chimiche contenute: glicoside, mucillagine.<br />

Effetti dimostrati: produce forti movimenti intestinali (1<br />

grammo aumenta di volume per 8-14 volte se viene posto<br />

nell’acqua). Rende più morbide le feci.<br />

Avvertenze: Non assumere in gravidanza.<br />

Note: l’azione dello psillio è stata valutata con dosaggio di 10- 30<br />

g/die di semi interi.<br />

Ribes<br />

(Ribes nigrum)<br />

Parte utilizzata: bacche, foglie, semi.<br />

Principi attivi: bacche: flavonoidi, procianidine,


antociani, vitamine; foglie: polifenoli, triterpeni, kempferolo, quercetina, glicosidi della<br />

miricitina e dell’isoramnetina; semi: acidi grassi polinsaturi<br />

Effetti dimostrati: bacche: azione vasoprotettrice tipo quella del mirtillo (vedi); foglie:<br />

attività diuretica e ipotensivante, attività antinfiammatoria specie sulle flogosi articolari;<br />

semi: azione antiallergica degli ac. polinsaturi per inibizione delle prostaglandine e delle<br />

ciclo-ossigenasi.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />

Note: le azioni e i dosaggi del ribes si diversificano a seconda della parte della pianta<br />

utilizzata. Bacche: (antinfiammatoria) succo 30ml 3 volte/die, (vasoprotezione) estratto<br />

secco titolato in antocianosidi 300 mg 1-2 volte/die; foglie: (diuretica e antinfiammatoria)<br />

60 g in infuso da assumere 200 ml 3 volte/die; semi: (antiallergica) estratto di semi titolato<br />

in ac. polinsaturi.<br />

Molto utile anche l’utilizzo della sospensione di pianta fresca di ribes in flaconcini<br />

monodose (antiallergica) al dosaggio di 1 flac. in un bicchiere di acqua prima di colazione<br />

e pranzo.<br />

Rosa Canina<br />

(Rosa canina)<br />

Parte utilizzata: falsi frutti maturi.<br />

Principi attivi: vitamina C, beta-carotene, carotenoidi,<br />

flavonoidi, pectine, tannini, antociani.<br />

Effetti dimostrati: tutte le attività della vitamina C<br />

(vasoprotezione, antiossidante, stimolante il sistema<br />

immunitario, facilita l’assorbimento del ferro). È la più<br />

importante fonte di vit. C (ac. ascorbico) del mondo<br />

vegetale, altamente biodisponibile e assorbibile. Rende<br />

maggiormente biodisponibili i carotenoidi e i flavonoidi<br />

potenziandone l’azione antiossidante.<br />

Avvertenze: non eccedere nelle dosi di assunzione.<br />

Note: l’azione della rosa canina è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />

standardizzati in vitamina C al 50%. Il fabbisogno quotidiano di vit. C è di circa 60 mg per<br />

cui per coprire il fabbisogno occorrono 120 mg/die di e.s. di rosa canina. In casi di<br />

aumentato fabbisogno si può arrivare al dosaggio di 2 g/die (per avere 1 grammo di<br />

vitamina C effettiva).<br />

Rosa Rubiginosa o Mosqueta<br />

(Rosa rubiginosa)<br />

Parte utilizzata: semi, da cui si estrae un olio extra-vergine.<br />

Principi attivi: acidi grassi polinsaturi (Agp) totali 80% di cui:<br />

ac. linoleico (omega 6) 45% e ac. alfa-linolenico (omega 3)<br />

35%, acidi grassi saturi esenti da colesterolo 5,5%, Vitamina E e


Pro-vitamina A.<br />

Effetti dimostrati: azione antiossidante (aumento dei livelli plasmatici di vitamina E e C).<br />

Azione fluidificante delle membrane cellulari. Azione antinfiammatoria (favorisce la<br />

diminuzione dell’acido arachidonico precursore di molecole ad azione infiammatoria).<br />

Azione antiaggregante. Per tali azioni l’olio di rosa rubiginosa può risultare utile nella<br />

prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardio e cerebrovascolari, nel trattamento<br />

di cicatrici, scottature, eczema e psoriasi, nelle riduzioni delle complicanze delle malattie<br />

autoimmuni (quali artrite reumatoide o sclerosi multipla).<br />

Avvertenze: non superare le dosi consigliate in gravidanza.<br />

Note: l’azione dell’olio extravergine di rosa rubiginosa è stata valutata in studi clinici al<br />

dosaggio di 3g/die.


Salice<br />

(Salix alba)<br />

Parte utilizzata: corteccia.<br />

Principi attivi: salicilina, flavonoidi, tannini.<br />

Effetti dimostrati: azione antipiretica, antiflogistica,<br />

analgesica ed antireumatica comportandosi come Fans.<br />

Azione antiaggregante.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza e nei disturbi del<br />

tratto gastrointestinale, come ad esempio ulcere<br />

duodenali o gastriche, reflusso esofageo (esofagite da<br />

reflusso), colite ulcerosa, colite spastica, diverticolosi,<br />

diverticolite. Non assumere in caso di allergia all’acido<br />

acetilsalicilico (aspirina). Non assumere in caso di<br />

terapie concomitanti con antiaggreganti.<br />

Note: l’azione della salicilina è stata valutata in studi<br />

clinici con estratti titolati e standardizzati in salicilina<br />

al 15% al dosaggio di 60-120<br />

mg/die.<br />

Serenoa<br />

(Serenoa repens, Sabal serrulata)<br />

Parte utilizzata: semi.<br />

Principi attivi: caprico, caprilico, caproico,<br />

laurico,<br />

oleico, palmitico, resina, fitosterine.<br />

Effetti dimostrati: stimola la diuresi. Attività<br />

antiandrogena (nell’iperplasia<br />

prostatica). Attività<br />

antiessudativa.<br />

Avvertenze: Non assumere in gravidanza.<br />

Note: l’azione della serenoa è stata valutata in studi<br />

clinici con estratti titolati e standardizzati in ac. grassi<br />

liberi e fitosteroli (beta-sitosterolo, campesterolo e<br />

stigmasterolo) al 85-95% al dosaggio di 320 mg 1-2<br />

volte/die.


Soia (isoflavoni)<br />

(Glycine max)<br />

Parte utilizzata: semi.<br />

Principi attivi: daidzeina, genisteina (fitoestrogeni).<br />

Effetti dimostrati: Migliorano la sintomatologia<br />

menopausale (vampate) e il rischio di neoplasia a seno ed<br />

endometrio, per l’analogia strutturale con gli estrogeni<br />

femminili svolgendo una blanda azione simil-ormonale.<br />

Avvertenze: Non assumere in gravidanza, possibile<br />

interazione con terapie ormonali sostitutive in menopausa.<br />

Note: l’azione degli isoflavoni della soia è stata valutata in<br />

studi clinici con estratti titolati e standardizzati al 40% di<br />

isoflavoni (daidzeina e genisteina) al dosaggio di 60-80<br />

mg/die.<br />

Tarassaco<br />

(Taraxacum officinale)<br />

Parte utilizzata: radici e parti aeree.<br />

Principi attivi: amari, ferro, glutine, gomma, inulina,<br />

niacina, potassio, resina, tarassina, vit. A e C.<br />

Effetti dimostrati: stimola le secrezioni gastriche. Stimola<br />

l’escrezione di bile dal fegato. Stimola la diuresi. È una<br />

fonte di vitamine A e C.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />

Note: l’azione del tarassaco è stata valutata con estratti<br />

secchi titolati in inulina al 40% e lattoni sesquiterpenici, al<br />

dosaggio di 100-300 mg 2-3 volte/die.


The verde<br />

(Camelia sinensis)<br />

Parte utilizzata: foglie.<br />

Principi attivi: polifenoli (epigallocatechina gallato,<br />

catechina, flavonoidi, tannini, ac. clorogenico),<br />

caffeina, teobromina, teofillina, saponine, minerali e<br />

vitamine in bassa percentuale.<br />

Effetti dimostrati: azione antiossidante, astringente,<br />

antinfiammatoria legata all’azione dei polifenoli.<br />

Azione antiseborroica per inibizione della 5-αreduttasi.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza. Note:<br />

l’azione del tè verde è stata valutata in studi clinici con<br />

estratti secchi titolati e standardizzati in polifenoli al 95% e<br />

saponine esenti da caffeina al dosaggio di 100-200 mg 2-3 volte/die.<br />

Uncaria<br />

(Uncaria tormentosa)<br />

Parte utilizzata: foglie, radici, corteccia.<br />

Principi attivi: glucosidi triterpenici, tannini,<br />

alcaloidi ossindolici pentaciclici e tetraciclici.<br />

Effetti dimostrati: azione antinfiammatoria e<br />

immunostimolante.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />

Note: l’azione dell’uncaria tormentosa è stata<br />

valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />

standardizzati in alcaloidi ossindolici pentaciclici<br />

al 3% e glucosidi triterpenici al 6%, al dosaggio di 100-500 mg/die.


Uva Ursina<br />

(Arctostaphylos uva ursi)<br />

Parte utilizzata: foglie.<br />

Principi attivi: glucosidi idrochinonici (arbutina,<br />

metil-arbutina), miricetina, unedoside, tannini,<br />

terpenoidi (alfa e beta amirina).<br />

Effetti dimostrati: Attività disinfettante delle vie<br />

urinarie (infezioni acute e croniche) per l’azione<br />

dell’idrochinone metabolita coniugato a livello<br />

epatico ed escreto per via renale dove diventa<br />

attivo in presenza di urina alcalina.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza e in<br />

soggetti con ulcere duodenali o gastriche<br />

Note: l’azione dell’uva ursina è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />

standardizzati in arbutina al 6% al dosaggio di 200 mg 4 volte/die.<br />

Vite rossa<br />

(Vitis vinifera)<br />

Parte utilizzata: foglie, buccia del frutto e acini.<br />

Principi attivi: polifenoli, Proantocianidine B.<br />

Effetti dimostrati: azione vasoprotrettrice, protezione<br />

degli endoteli. Azione antiossidante per inibizione delle<br />

ciclo-ossigenasi (Cox).<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />

Note: l’azione della Vitis vinifera è stata valutata in<br />

studi clinici con estratti titolati e standardizzati in Poc<br />

(proantocianidine) al 95-98% e resveratrolo allo 0,1% al<br />

dosaggio di 100-400 mg/die.


Withania<br />

(Withania somnifera)<br />

Parte utilizzata: radici.<br />

Principi attivi: withaferina A, withanolidi,<br />

flavonolglicosidi.<br />

Effetti dimostrati: azione analgesica,<br />

antinfiammatoria, antireumatica. Azione protettiva<br />

contro le ulcere. Azione preventiva sulla<br />

leucopenia da radioterapia.<br />

Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />

Note: l’azione della withania è stata valutata in<br />

studi clinici con estratti titolati e standardizzati in<br />

withanolidi al 5%, al dosaggio di 200-400 mg 2-3 volte/die.<br />

Terza parte<br />

GEMMOTERAPIA<br />

La gemmoterapia rappresenta la parte innovativa, introdotta per ultima in ordine di tempo,<br />

tra le varie tecniche applicate alle proprietà curative delle piante officinali, ricompressa e<br />

considerata come una branca della fitoterapia rinnovata, che fa parte delle medicine<br />

bioterapiche poste a cavallo tra la fitoterapia tradizionale (che fa riferimento al principio<br />

attivo), e la moderna fitoterapia rinnovata (la cui azione è identificabile nel fitocomplesso,<br />

la risposta curativa data dal totum dei vari componenti), costituendo un ponte intermedio<br />

tra la fitoterapia e l’omeopatia.<br />

La gemmoterapia è un metodo terapeutico fitoterapico basato sull’assunzione di tessuti<br />

freschi vegetali allo stato embrionale, come gemme o giovani germogli, diluiti in un<br />

solvente idrogliceroalcolico, alla prima diluizione decimale, e ottenuti per macerazione.<br />

Le parti delle piante utilizzate sono: gemme, giovani getti, giovani radici, boccioli, amenti,<br />

scorze interne di giovani rami e radici, i semi e qualsiasi altro tessuto embrionale.<br />

La gemmoterapia, poco utilizzata sino a qualche anno fa, è oggi in fase di notevole<br />

diffusione, perché semplice da usare e praticamente priva di effetti collaterali anche in<br />

caso di uso prolungato. È in grado di curare malattie acute e croniche e di essere un valido<br />

supporto di sinergismo e a complemento ad altre metodiche terapeutiche.<br />

Il motivo di questa diffusione si deve principalmente al fatto che i gemmoderivati non<br />

presentano tossicità intrinseca ed estrinseca, sono di facile somministrazione, consentono<br />

di ottenere un’azione drenante utile prima di effettuare una cura omeopatica, ottenendo<br />

una detossificazione dell’organismo atta a preparare un terreno più ricettivo<br />

all’applicazione della terapia omeopatica.


I gemmoderivati sono preparati alla prima diluizione decimale hahnemanniana (1 Dh),<br />

quindi a buon diritto si possono definire i rimedi pre-omeopatici, capaci di realizzare un<br />

drenaggio profondo dell’organismo umano che può interessare il sistema reticolo<br />

endoteliale (Sre).<br />

La Gemmoterapia si basa su quattro regole principali.<br />

1) La vita è espressione della dinamica cellulare, le cellule in fase di potenziale divisione<br />

sono le più adatte ad agire e a stimolare altri tessuti cellulari.<br />

2) La vita animale dipende completamente da quella vegetale, ciò che permette la vita<br />

animale può rigenerarla dalle alterazioni morfo-patologiche.<br />

3) L’albero è il vegetale più potente, l’energia vitale si esprime ogni anno con un grande<br />

accrescimento cellulare. Tutti i suoi meristemi sono i più<br />

indicati per disintossicare, rigenerare e curare le cellule<br />

animali.<br />

4) Tra le piante utilizzate le betulle (pubescens e verrucosa)<br />

e la quercia (Quercus peduncolata), sono quelle con più<br />

capacità di adattamento, di acclimatazione, di resistenza,<br />

di diffusione e di rigenerazione. I tessuti embrionali di<br />

queste piante formano la prima base del drenaggio<br />

gemmoterapico.


Principi attivi dei gemmoderivati<br />

Confrontando la composizione tra il tessuto della gemma e il tessuto vegetale adulto, sono<br />

state evidenziate notevoli variazioni qualitative e quantitative in principi attivi.<br />

Nei tessuti meristematici, in fase di accrescimento, sono presenti più sostanze e principi<br />

attivi che nei tessuti della pianta adulta; essi sono particolarmente ricchi in principi attivi<br />

propri di taluna specie, e contengono: acidi nucleici, aminoacidi, biostimoline, citochinine,<br />

enzimi, micropolopeptidi, proteine, sali minerali, vitamine, fattori di crescita, acidi<br />

nucleici (Rna e Dna), fitormoni vegetali (auxine, cinetine, giberelline) e principi attivi<br />

specifici della specie botanica (antociani, flavonoidi, ecc.).<br />

La gemmoterapia è pertanto una metodica terapeutica appartenente alle bioterapie, la quale<br />

utilizza a scopo terapeutico soluzioni in prima diluizione decimale (Dh 1) di macerati<br />

idrogliceroalcolici ottenuti da estratti vegetali freschi,<br />

ricchi di tessuti meristematici. I principi attivi del<br />

gemmoterapico sono estratti mediante macerazione a<br />

freddo in una particolare soluzione costituita da alcol<br />

etilico, acqua e glicerina, nella quale si lasciano<br />

macerare per tre settimane i singoli tessuti vegetali<br />

freschi, costituiti appunto da tessuti meristematici quali:<br />

le gemme, i germogli, i giovani getti, i boccioli, i floemi,<br />

le giovani radici, gli amenti, gli amenti femminili<br />

fecondati, le giovani radici, la scorza interna di radici, la<br />

scorza di giovane ramo, la linfa, i semi, gli xilemi, o altri<br />

tessuti embrionali di vegetali in fase di crescita i quali<br />

risultano più adatti a tale scopo.<br />

Somministrazione e posologia<br />

La prescrizione corretta in gemmoterapia prevede il nome del gemmoderivato in latino,<br />

seguito dalla sigla Mg (macerato glicerico) e la diluizione 1 Dh (prima decimale<br />

hahnemanniana) e dalle regole posologiche.<br />

Come drenante si consiglia 20 gocce mattino e sera per da 20 a 40 giorni, oppure 50 gocce<br />

al mattino al risveglio, diluite in un acqua, per 3 mesi.<br />

La posologia media nell’adulto per i gemmoderivati è di 50 gocce, da 1 a 3 volte al dì.<br />

In generale i gemmoterapici vanno diluiti in acqua naturale o acqua oligominerale e<br />

lasciati in bocca per un minuto circa, prima di essere deglutiti, al fine di assicurare il<br />

massimo assorbimento per via perlinguale.<br />

In generale si consiglia la somministrazione del gemmoderivato un quarto d’ora prima dei<br />

pasti.<br />

Nell’associazione di più gemmoterapici si consiglia di sceglierli in base al loro<br />

meccanismo d’azione complementare.


Il Viscum album è l’unico gemmoderivato disponibile alla prima centesimale (Mg 1 Ch),<br />

per via della sua tossicità.<br />

La linfa di betulla (Sève de bouleau), pur essendo considerata un gemmoderivato, non è un<br />

macerato glicerico, bensì è considerato un omoterapico alla prima decimale, infatti non<br />

riporta la sigla Mg. La prescrizione corretta è: Linfa di betulla o Sève de bouleau 1 Dh.<br />

La somministrazione di gemmoderivati è sprovvista di tossicità, tanto da poter essere<br />

consigliata anche in gravidanza. In generale è sconsigliato utilizzare i gemmoderivati in<br />

bambini di età inferiore ai 2 anni per la presenza di alcool e glicerina nei preparati.<br />

Va segnalata la possibile intolleranza nei confronti delle sostanze che costituiscono il<br />

solvente in cui si macera il gemmoderivato: alcool e glicerina. In tal caso si possono<br />

avvertire sensazioni di malessere, vampate di calore, senso di oppressione a livello della<br />

testa. Prima di sospendere il trattamento può essere utile assumere i gemmoderivati dopo il<br />

pasto per attenuare o estinguere tali fenomeni.<br />

Va segnalato inoltre come il gemmoderivato ottenuto dalle gemme di tiglio in alcuni casi<br />

possa indurre paradossalmente eccitazione. In tal caso si riduce la posologia o si sospende<br />

il trattamento.<br />

SCHEMA POSOLOGICO DEI MACERATI GLICERICI<br />

ETÀ DOSE Gtt/die DOSE RAPPPORTO<br />

NEONATI 5 - 15 1/10<br />

LATTANTI 10 - 30 1/5<br />

TERZA INFANZIA 25 - 75 1/2<br />

ADOLESCENTI 35 - 100 2/3<br />

ADULTI 50 - 150 1<br />

ANZIANI 35 - 100 2/3<br />

Neonati: 1 – 15 gocce/die = 1/10 dose adulti;<br />

Lattanti: 10 – 30 gocce/die = 1/5 dose adulti;<br />

Terza infanzia: 20 – 60 gocce/die = 1/2 dose adulti;<br />

Adolescenza: 30 – 100 gocce/die = 2/3 dose adulti;<br />

Adulti: 50 – 150 gocce/die = 1;<br />

Terza età: 30 – 100 gocce/die = 2/ 3dose adulti:<br />

Le quantità sono indicate per ogni singolo gemmoderivato pro die.


Piante utilizzate in gemmoterapia<br />

Abete bianco (Abies pectinata), gemme<br />

Famiglia: Abietaceae.<br />

Azione:<br />

Stimola l’attivita osteocitica e l’eritropoiesi, favorisce la<br />

fissazione del calcio nelle ossa. Agisce sulle turbe primarie e<br />

secondarie della crescita. Insieme alla Betula verrucosa è un<br />

ottimo rimedio pediatrico.<br />

Indicazioni:<br />

Tonsillite, tracheobronchite, rinofaringite dei bambini,<br />

ipertrofia linfonodale, piorrea, postumi da frattura<br />

nell’infanzia, osteoporosi, rachitismo, decalcificazione,<br />

carie dentaria, ritardo dello sviluppo e crescita.<br />

Acero (Acer campestris), gemme<br />

Famiglia: Aceraceae.<br />

Azione:<br />

L’acero riduce le betaliproteine e il colesterolo totale<br />

plasmatici. Svolge una blanda azione anticoagulante.<br />

Indicazioni:<br />

L’acero è utilizzato spesso con altri gemmoderivati, è<br />

indicato nelle discinesie delle vie biliari, calcolosi biliare,<br />

arteriosclerosi.<br />

Betulla (Betula pubescens), gemme, amenti, corteccia,<br />

radici<br />

Famiglia: Betulaceae.<br />

Azione:<br />

Il macerato glicemico di betulla è un drenante cellulare,<br />

stimola il sistema reticolo-endoteliale eliminando le tossine


depositate. Ha un’azione tonificante e stimolante, provoca la riduzione di urea, colesterolo<br />

e acido urico (scorza e radici). Per la sua specificità di azione verso il Sre è considerato un<br />

rimedio complementare da associare ad altri macerati.<br />

Indicazioni:<br />

Tonico generale, astenia psichica e fisica, riduzione della libido, impotenza e frigidità,<br />

allergie. Dismetabolismi: iperazotemia, iperuricemia, albuminuria, cellulite.<br />

Betulla (Betulla verrucosa), gemme, semi<br />

Famiglia: Betulaceae.<br />

Azione:<br />

Il macerato glicerico di Betulla verrucosa preparato dalle<br />

gemme svolge un’azione sul Sre ed è utile nei processi<br />

infiammatori e infettivi. Mentre il macerato ricavato dai<br />

semi svolge un’azione tonica e stimolante a livello delle<br />

funzioni intellettive.<br />

Indicazioni:<br />

È utilizzato nelle dermatosi, psoriasi e come cicatrizzante,<br />

insufficienza epatica e parassitosi intestinali, antisettico<br />

intestinale e cutaneo.


Affaticamento intellettivo, turbe della memoria con<br />

difficoltà di concentrazione, astenia mentale dell’anziano e<br />

del giovane. Reumatismo dismetabolico, antinfiammatorio.<br />

Dal tronco e dai fiori della Betulla verrucosa si estrae un<br />

liquido denominato linfa di Betulla (Sève de bouleau), con<br />

specifica azione per ipercolesteromia, gotta, calcolosi<br />

renale, cellulite e reumatismo degenerativo cronico.<br />

Biancospino (Crataegus oxyacantha), gemme e fiori<br />

Famiglia: Rosaceae.<br />

Azione:<br />

Il biancospino possiede un’azione trombofilica<br />

antisclerosante, regola il ritmo cardiaco, con effetto<br />

inotropo negativo. Tonifica il miocardio, a livello del cuore<br />

sinistro svolge un’azione sedativa dei dolori precordiali.<br />

Indicazioni:<br />

Insufficienza cardiaca e sintomi associati. Algie<br />

precordiali, tachicardie, sequele d’infarto. Spasmi della<br />

muscolatura del miocardio, aritmie, extrasistole. Ansia e<br />

insonnia da eretismo cardiaco.


Carpino (Carpinus betulus), gemma<br />

Famiglia: Betulaceae (Corylaceae)<br />

Azione:<br />

È un rimedio a tropismo elettivo per i seni paranasali e per le<br />

prime vie respiratorie, svolge un’azione antinfiammatoria,<br />

anticatarrale e sedativa della tosse, ed un’attività<br />

antiemorragica.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato per le sindromi rino-faringo-tracheiti e<br />

tracheobronchiti, croniche e spasmodiche, sinusiti croniche,<br />

sedativo della tosse e cicatrizzante delle mucose affette da<br />

processi flogistici.<br />

Castagno (Castanea vesca), gemme<br />

Famiglia: Fagaceae.<br />

Azione:<br />

Il castagno gemmoterapico ha un tropismo peculiare<br />

per i vasi linfatici degli arti inferiori, con azione<br />

drenante della circolazione linfatica degli arti inferiori,<br />

agisce sui processi di fenomeni congestione da autointossicazione,<br />

con aumentata viscosità ematica. Viene<br />

associato al Sorbus domestica per l’azione<br />

complementare trombolitica.<br />

Indicazioni:<br />

Insufficienza vascolare agli arti inferiori, turbe della<br />

circolazione venosa, edemi di origine linfatica, varici,<br />

pesantezza agli arti inferiori, cellulite.


Cedro (Cedrus Libani), giovani germogli<br />

Famiglia: Pinaceae.<br />

Azione:<br />

Agisce in certe sindromi d’intossicazione cronica, di tipo<br />

allergico con manifestazione di esteriorizzazione<br />

cutanea o mucosa. La prescrizione nei casi di eczema<br />

secco con prurito associato è di 50 gocce al mattino.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato per le forme di eczema secco e pruriginoso,<br />

dermatiti croniche, ictiosi, prurito, cheratosi palmari e<br />

plantari, anidrosi e in alcune irritazioni delle mucose<br />

digestive e respiratorie secche.<br />

Faggio (Fagus sylvatica), gemme<br />

Famiglia: Fagaceae.<br />

Azione:<br />

È un rimedio specifico del funzionamento del rene e<br />

della diuresi. Stimola le difese organiche e il livello di<br />

gammaglobuline, in particolare se dovuti a disturbi<br />

psichici depressivi. Stimola le cellule di Küpfer del<br />

fegato e diminuisce il colesterolo totale.<br />

Indicazioni:<br />

Insufficienza renale, litiasi renale. Obesità, cellulite e<br />

ritenzione idrica. Iipercolesterolemia e fibrosclerosi<br />

polmonare.<br />

Fico (Ficus carica), gemme<br />

Famiglia: Moraceae.<br />

Azione:<br />

Il fico gemmoterapico ha un tropismo elettivo per lo<br />

stomaco e il duodeno, regolarizza la motilità e la<br />

secrezione del tratto gastroduodenale, ed esercita<br />

un’azione cicatrizzante sulla mucosa. Regolarizza il tono<br />

neurovegetativo gastrico e le sue manifestazioni<br />

somatiche (dolori gastrici, coliti spastiche).<br />

Indicazioni:


È indicato per le ulcere gastriche e gastroduodenali, gastrite, meteorismo correlato a colon<br />

irritabile, spasmofilia, eretismo cardiaco, palpitazioni, distonie neurovegetative, nevrosi<br />

ossessiva ed ansiosa, sindromi ipotrofiche mucosa del tubo digestivo.<br />

Frassino (Fraxinus excelsior), gemme<br />

Famiglia: Oleaceae.<br />

Azione:<br />

Il frassino ha un’azione diuretica, uricosurica, e<br />

ipocolesterolemizzante. Riduce il tasso di acido urico e del<br />

colesterolo nel sangue, è un rimedio elettivo per la sindrome<br />

iperuricemica.<br />

Indicazioni:<br />

Reumatismi, reumatismo degenerativo, gotta acuta e cronica,<br />

iperuricemia, cellulite.


Ginepro (Juniperus communis), giovani germogli<br />

Famiglia: Cupressaceae.<br />

Azione:<br />

È un rimedio con tropismo elettivo sulla cellula epatica e sulle<br />

funzioni dell’organo con valori di laboratorio alterati. Il rimedio<br />

regolarizza le principali vie metaboliche: lipidiche, protidiche e<br />

glucidiche.<br />

Nelle disfunzioni epatiche con ipoalbuminemia, la caduta di<br />

albumina del sangue provoca una diminuzione della pressione<br />

osmotica con ritenzione idrica nei tessuti. Il ginepro, ripristina e<br />

normalizza l’equilibrio osmotico tissutale, provocando una<br />

diuresi renale con eliminazione di acido urico e urea.<br />

Indicazioni:<br />

Insufficienza epatica, cirrosi epatica, dispepsia e aerofagia.<br />

Diabete scompensato, dislipemie, aterosclerosi. Insufficienza<br />

renale, iperuricemia, nefrolitiasi.<br />

Ippocastano (Aesculus hippocastanum)<br />

Famiglia: Ippocastanaceae.<br />

Azione:<br />

È un gemmoterapico con tropismo specifico per i vasi venosi<br />

degli arti inferiori e del plesso emorroidario, Svolge azione<br />

decongestionante e ripristina l’omeostasi della tunica vasale<br />

venosa. Associazioni sinergiche con Castanea vesca e Sorbus<br />

domestica.<br />

Indicazioni:<br />

Congestione venosa in particolare modo agli arti inferiori,<br />

emorroidi, varici, varicocele, ipertrofia prostatica.<br />

Lampone (Rubus idaeus), giovani germogli<br />

Famiglia: Rosaceae.<br />

Azione:<br />

Regolatore dell’asse ipofisi-gonadi, svolge un’azione<br />

feedback sul lobo anteriore dell’ipofisi regolarizzando la<br />

secrezione di ormoni ovarici. Svolge azione di<br />

rilassamento della muscolatura uterina, dovute alla<br />

fragarina contenuta nel Rubus idaeus. Associazione<br />

sinergica con Ribes nigrum.<br />

Indicazioni:


Disturbi mestruali, dismenorrea, metriti e vaginiti, algie pelviche, sindromi<br />

iperfollicoliniche, ipogonadismo femminile della pubertà, metrorragie funzionali, menarca<br />

ritardato, menopausa precoce, amenorree, cisti ovarica, fibroma uterino. Rimedio delle<br />

disendocrinie ovariche, dell’ateriosclerosi, dell’allergia e degli squilibri neurovegetativi.<br />

Limone (Citrus Limonum), scorza di giovani rami<br />

Famiglia: Rutaceae.<br />

Azione:<br />

Il limone gemmoterapico svolge un’azione anticoagulante<br />

riducendo il tasso di fibrinogeno.<br />

Indicazioni:<br />

Il limone è impiegato nelle sindromi legate<br />

all’iperfibrinogenemia: tromboflebiti, attacchi ischemici<br />

transitori (Tia), infarto del miocardio. Nei disturbi della<br />

coagulazione causati dall’uso della pillola. Utile nelle<br />

emicranie, cefalee nervose e insonnia, legati a disturbi della<br />

crasi sanguigna. Palpitazioni, singhiozzo e tosse spasmodica.


Mais (Zea mays), gemme<br />

Famiglia: Poaceae (Graminaceae)<br />

Azione:<br />

Gemmoterapico ad azione trofica del miocardio, favorisce la<br />

cicatrizzazione postinfartuale del tessuto cardiaco, con<br />

induzione del tasso delle transaminasi sanguigne. Nelle sequele<br />

d’infarto miocardico viene somministrato in 20 gocce 3 volte al<br />

dì.<br />

Indicazioni<br />

Postumi da infarto del miocardio, convalescenza postinfartuale,<br />

ipertransaminasiemia.<br />

Mandorlo (Prunus amygdalus), gemme<br />

Famiglia: Rosaceae.<br />

Azione:<br />

Il mandorlo gemmoderivato riduce il tasso di colesterolo<br />

totale, di β-lipotreneine e di protrombina, manifesta proprietà<br />

antitrombofiliche, ipocolesterolemizzante, antisclerosante e<br />

antipertensive. Svolge azione sinergica con Olea europea.<br />

Indicazioni:<br />

Disturbi della crasi sanguigna, ipertensione arteriosa e<br />

arteriosclerosi, ipercolesterolemia, iperlipidemia. Riduce la<br />

coagulazione del sangue nei casi di iperprotrombinemia.


Mirtillo rosso (Vaccinum vitis idaea), giovani germogli<br />

Famiglia: Ericaceae.<br />

Azione:<br />

Il Mirtillo rosso è attivo sul sistema reticolo endoteliale,<br />

con tropismo intestinale; ha proprietà astringenti e<br />

antisettiche per le vie urinarie, e regolarizza le funzioni<br />

intestinali.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato nelle infezioni urinarie colibacillosi, uretriti,<br />

cistiti, cistopieliti prostatite, adenoma prostatico e<br />

fibroma uterino. Nelle sindromi intestinali: coliti<br />

spastiche, coliti diarroiche, meteorismo intestinale e<br />

colon irritabile.<br />

Mora o rovo di macchia (Rubus fructicosus), giovani germogli<br />

Famiglia: Rosaceae.<br />

Azione:<br />

È un rimedio con tropismo verso l’apparto locomotore e<br />

respiratorio. Svolge azione decongestionante, antinfiammatoria,<br />

ipoglicemizzante e ipotensiva. Associazione sinergica con<br />

Vaccinium vitis idaea e Sequoia gigantea nei casi di artrosi e<br />

osteoporosi.<br />

Indicazioni:<br />

Il rovo è indicato nel reumatismo degenerativo cronico, artrosi<br />

degenerativa senile, osteoporosi, diabete, fibroma uterino,<br />

arteriosclerosi, ipertensione arteriosa.


Nocciolo (Corylus avellana), gemme<br />

Famiglia: Betulaceae.<br />

Azione:<br />

Il nocciolo gemmoterapico ha un’azione antisclerotica,<br />

agisce sul tessuto connettivo polmonare ed epatico. La sua<br />

azione antisclerotica è utile nelle nevriti e artriti delle<br />

estremità degli arti. A livello metabolico regola la<br />

produzione di alfa-beta-lipoproteine, del colesterolo totale e<br />

delle beta-fosfo-lipoproteine. Si associa con il Rosmarinus<br />

officinalis.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato per l’insufficienza epatica, cirrosi epatica, nevriti<br />

delle estremità, insufficienza arteriosa degli arti inferiori.<br />

Bronchite cronica ed enfisema polmonare, sclerosi del<br />

parenchima polmonare. Rimedio negli squilibri neurovegetativi. Anemia sideropenica da<br />

emorragie digestive.<br />

Noce (Juglans regia), gemme<br />

Famiglia: Juglanaceae.<br />

Azione:<br />

Il noce gemmoderivato svolge un’attività depurativa ed<br />

eudermica, sul pancreas, pelle e mucose.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato per le dermatosi pustolose, acne pustolosa,<br />

eczema infettivo, impetigine, collagenosi, micosi,<br />

ulcere varicose. A livello delle mucose è utile nei<br />

processi suppurativi recidivanti: tracheobronchiti, otiti,<br />

salpingiti, cistopieliti. Affezioni epatiche, pancreatite cronica, cistiti, cistopieliti,<br />

pielonefriti, prostatite.


Olivo (Olea europea), giovani germogli<br />

Famiglia: Oleaceae.<br />

Azione:<br />

L’olivo gemmoderivato ha un’azione ipotensiva ed<br />

antisclerotica.<br />

Agisce riducendo il livello colesterolo, di lipidi totali, di<br />

fosfolipidi totali e la viscosità del sangue.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato per l’ipertensione arteriosa e arteriosclerosi, per le<br />

dislipidemie, ipercolesterolemie, ipertrigliceridemie,<br />

iperglicemia di tipo II o diabete dell’adulto.<br />

Olmo (Ulmus campestris), gemme)<br />

Famiglia: Ulmaceae.<br />

Azione:<br />

L’olmo gemmoderivato ha un tropismo per la cute e per le<br />

ghiandole sebacee. Svolge un’azione drenante della cute e<br />

regola la secrezione delle ghiandole sebacee.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato nell’eczema umido trasudante, acne e<br />

impetigine, herpes oculari ed herpes recidivanti.


Ontano (Alnus glutinosa), gemme<br />

Famiglia: Betulaceae.<br />

Azione:<br />

L’ontano possiede un’azione antinfiammatoria a tropismo<br />

specifico verso i vasi arteriosi dell’encefalo. Migliora il<br />

trofismo delle pareti arteriose e del microcircolo cerebrale.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato nelle patologie cerebrovascolari, emorragie<br />

cerebrali, infarto, tromboflebite, cefalea vasomotoria e cefalea<br />

comitata. Nelle affezioni delle vie respiratorie e nell’asma<br />

allergico. Della stessa famiglia, Alnus incana è indicato per il<br />

fibroma uterino e per la menopausa.<br />

Pino mugo (Pinus montana), gemme<br />

Famiglia: Abietaceae.<br />

Azione:<br />

Il pino mugo ha un tropismo selettivo per la cartilagine e il<br />

tessuto osseo. Stimola il trofismo e la rigenerazione del<br />

tessuto osseo e della cartilagine.<br />

Associazione sinergica con la linfa di betulla.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato per il reumatismo degenerativo cronico, artrosi,<br />

artrosi vertebrale, coxartrosi e gonartrosi. Osteoporosi postmenopausa<br />

e senile.


Pioppo nero (Populus nigra), gemme<br />

Famiglia: Salicaeae.<br />

Azione:<br />

Il pioppo nero agisce sul sistema arterioso della gamba, elimina lo<br />

spasmo e favorisce la formazione di un circolo collaterale<br />

evitando la formazione di disturbi trofici associati.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato per l’insufficienza arteriosa degli arti inferiori con<br />

claudicatio intermittens. Indicato anche per affezioni infettive<br />

delle vie respiratorie e delle vie urinarie.<br />

Quercia comune (Quercus peduncolata), gemme, scorza, ghiande, radici<br />

Famiglia: Fagaceae.<br />

Azione:<br />

La quercia comune svolge un’azione regolarizzante<br />

sull’appartato intestinale e stimolante sulla ghiandola<br />

surrenale. Agisce nel metabolismo protidico, regola il rilascio<br />

ormonale della ghiandola surrenalica. Si associa alla Vitis<br />

vinifera e al Prunus amygdalus che completano l’azione a<br />

livello renale. Complementare alla Betula pubescens.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato nelle costipazioni intestinali, stipsi ed enuresi<br />

notturna. Astenia sessuale, senescenza precoce, impotenza,<br />

affaticamento da surmenage, astenia fisica, neurastenia,<br />

ipotensione arteriosa.


Ribes nero (Ribes nigrum), gemme<br />

Famiglia: Saxifragaceae.<br />

Azione:<br />

Il ribes nero è considerato il principe della gemmoterapia,<br />

svolge azione antiallergica e antinfiammatoria, stimolando la<br />

produzione di ormoni corticosteroidi naturali della<br />

corteccia surrenale. Rimedio dell’allergia acuta, degli stati<br />

gottosi cronici e dell’insufficienza renale iperazotemica.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato in tutte le forme di allergia acute: riniti,<br />

congiuntiviti, allergie, corizza cronica, raffreddore da<br />

fieno, asma su base allergica, orticaria, edema di <strong>Qui</strong>ncke,<br />

reumatismo allergico.<br />

Inoltre, in tutte le forme infiammatorie: bronchiti, rinofaringiti e tonsilliti recidivanti,<br />

reumatismi infiammatori, artrosi ed artriti, dismenorrea, fibroma, prostata, emicranie,<br />

asma, gastriti, emicranie.<br />

Rosa canina (Rosa canina), giovani germogli<br />

Famiglia: Rosaceae.<br />

Azione:<br />

La Rosa canina è il rimedio delle emicranie e delle cefalee<br />

resistenti alle terapie classiche con componente allergica.<br />

Agisce regolarizzando il rilascio della tiramina, la cui<br />

liberazione è considerata una delle cause scatenanti della<br />

cefalea. Associazione sinergica col Ribes nigrum<br />

(stimolazione corticosurrenale), e con la Tilia tormentosa<br />

(tranquillante neurovegetativo). Inoltre, la Rosa canina,<br />

sviluppa un’azione immunostimolante utile nei processi<br />

infiammatori recidivanti.<br />

Indicazioni:<br />

È indicata per l’emicranie e le cefalee vasomotorie, nelle infezioni recidivanti delle prime<br />

vie respiratorie: rinofaringiti, otiti, tonsilliti, foruncolosi, manifestazioni allergiche e asma<br />

bronchiale. Per l’Herpes labialis recidivante, verruche, eczema pustoloso palmoplantare.<br />

Rosmarino (Rosmarinus officinalis), gemme<br />

Famiglia: Labiate.


Azione:<br />

Il maceratoglicerico di Rosmarino ha un tropismo elettivo<br />

per la cistifellea e per le vie biliari. Diminuisce il<br />

colesterolo totale e stimola l’escrezione e la formazione<br />

della bile. Sperimentalmente riduce l’iperbetaproteinemia<br />

e la colesterolemia. Agisce sulla coagulazione del sangue<br />

e attiva il microcircolo, producendo un’azione euforica e<br />

stimolante della memoria. Migliora la circolazione<br />

capillare alle estremità. Associazione sinergica con<br />

Juniperus communis come disintossicante, agisce in<br />

particolare modo sulla fosfatasi alcalina.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato nella discinesia delle vie biliari, colecistiti e<br />

litiasi biliari, coliche epatiche. Dislipemie, iperuricemie.<br />

Senescenza, andropausa<br />

e menopausa.


Segala (Secale cerale), giovani radici<br />

Famiglia: Graminaceae.<br />

Azione:<br />

La Segale svolge un’azione di protezione e rigenerazione cellula<br />

epatica, favorendo la restitutio ad integrum del parenchima epatico.<br />

Si somministrano 20 gocce prima dei pasti nell’ittero. 25 gocce 2<br />

volte al dì. La sperimentazione ha evidenziato un’azione favorevole<br />

nelle dermatiti psoriasiche.<br />

Indicazioni:<br />

Epatite acuta e cronica, cirrosi epatica, ittero, valori elevati di<br />

transaminasi, acido glutammico e acido piruvico, psoriasi e<br />

dermatosi psoriasiformi, morbo di Gilbert (Iperbilirubinemia familiare).<br />

Sequoia (Sequoia gigantea), giovani germogli<br />

Famiglia: Conifere.<br />

Azione:<br />

La sequoia ha un’azione specifica per la prostata e per il tono<br />

dell’umore e del tono muscolare, sviluppando un’azione<br />

tonificante, stimolante e antidepressiva. Agisce fortemente sul<br />

piano geriatrico, provoca nel’anziano una sensazione<br />

d’euforia, un riacquisto delle forze fisiche e un miglioramento<br />

generale, sul piano fisico e morale.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato per l’ipertrofia prostatica, adenoma prostatico<br />

iniziale, andropausa. Disturbi psichici della senescenza<br />

maschile, depressione senile, disfunzioni neurosessuali,<br />

osteoporosi senile. Nell’ipertrofia prostatica si associa il Ribes<br />

nigrum.


Sorbo domestico (Sorbus domestica), gemme<br />

Famiglia: Rosaceae.<br />

Azione:<br />

Il sorbo è un regolatore del tono della circolazione del sistema<br />

venoso, riduce la congestione e tonifica le pareti venose. Ha<br />

un’azione sinergica con la Castanea vesca.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato nei disturbi circolatori della menopausa,<br />

nell’ipertensione venosa degli arti inferiori, nelle flebiti, varici,<br />

pesantezza degli arti inferiori, edemi agli arti inferiori,<br />

acroparestesie, squilibrio della pressione arteriosa con tendenza<br />

all’aumento della minima, ronzii alle orecchie, certe cefalee<br />

congestizie.<br />

Tamerici (Tamarix gallica), giovani germogli<br />

Famiglia: Tamaricaceae.<br />

Azione:<br />

La tamerici o albero delle nebbie ha un tropismo specifico per<br />

il midollo osseo, stimola l’eritropoiesi, la formazione di globuli<br />

rossi e di piastrine.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato per l’anemie ipocrome, anoressie, nelle sindromi<br />

emorragiche da piastrinopenia, nelle anemie e piastrinopenie di<br />

origine virale (parotite, epatite), mononucleosi infettiva.


Tiglio (Tilia tormentosa), gemme<br />

Famiglia: Tiliaceae.<br />

Azione:<br />

Il tiglio ha un’azione sedativa ansiolitica e antispasmodica a livello<br />

del tratto gastroenterico. È ritenuto il sedativo naturale per<br />

eccellenza e il principe delle somatizzazioni.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato come sedativo, tranquillante, ansiolitico, utile<br />

antispasmodico e per l’insonnia. Rimedio delle somatizzazioni del<br />

polo ritmico con eretismo cardiaco, palpitazioni, tachicardie,<br />

precordialgie, ipertensione arteriosa da stress. È utile per il colon<br />

irritabile e per le coliche gassose del neonato.<br />

Viburno (Viburnum lantana), gemme<br />

Famiglia: Caprifoliaceae.<br />

Azione:<br />

Il viburno è il rimedio dell’asma bronchiale allergica, ha un<br />

tropismo orientato all’albero bronchiale con azione<br />

broncodilatatrice. Ha un’azione sinergica e complementare col<br />

Ribes nigrum.<br />

Indicazioni:<br />

È indicato nell’asma allergica in tutte le sue forme, nella<br />

bronchite cronica asmatiforme, nella dispnea sibilante e in<br />

alcune forme di eczema atopico.


Vischio (Viscum album), gemme<br />

Famiglia: Loranthaceae.<br />

Azione:<br />

Il vischio è potenzialmente tossico, perciò si prepara in<br />

rapporto di estrazione di 1:200, a differenza di tutti gli<br />

gemmoderivati che sono preparati in rapporto di 1:20.<br />

Indicazioni:<br />

Reumatismo gottoso, nevralgie, sciatiche, sindromi<br />

epilettiche, ipertensione con albuminuria, asma cardiaca,<br />

menorragie.<br />

Vite rossa (Vitis vinifera), gemme<br />

Famiglia: Vitaceae o Ampelidaceae.<br />

Azione:<br />

La vite rossa ha un tropismo mirato per i processi<br />

infiammatori recidivanti, localizzati, soprattutto a livello<br />

articolare. Inoltre, regolarizza la linea bianca ematica, in<br />

particolare la produzione di leucociti.<br />

Indicazioni:<br />

È indicata negli stati infiammatori cronici non perfettamente<br />

riassorbiti, che presentano un titolo antistreptococcico (Tas)<br />

elevato: angina faringea recidivante, reumatismo<br />

degenerativo cronico, artrosi e artriti. Inoltre, è impiegata<br />

nelle leucocitosi e linfocitosi.


Vite vergine (Ampelopsis Weitch), gemme<br />

Famiglia: Vitaceae.<br />

Azione:<br />

Agisce a livello delle pareti vasali favorendo il ricambio dei<br />

liquidi e il riassorbimento di versamenti nei distretti<br />

linfatici.<br />

Indicazioni:<br />

Reumatismi cronici, artrite reumatoide, periartrite scapoloomerale,<br />

spondilite anchilosante, artrosi. Sequele infiammatorie mal riassorbite.<br />

Reumatismo iperalgico con infiammazione.

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