30.05.2013 Views

alimenti e salute - Avis

alimenti e salute - Avis

alimenti e salute - Avis

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Cibi sani per una buona<br />

alimentazione<br />

L'assunzione di <strong>alimenti</strong><br />

risponde ad un bisogno<br />

elementare dell’essere vivente,<br />

compreso l'uomo.<br />

In natura ha lo scopo di fornire<br />

l'energia necessaria per la vita<br />

vegetativa e di relazione,<br />

nonché il materiale plastico<br />

per l'accrescimento ed il<br />

ricambio dell' organismo.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 1


Fabbisogni alimentari<br />

L'apporto calorico degli <strong>alimenti</strong> deve essere sufficiente a coprire il<br />

fabbisogno a riposo (metabolismo basale) ed il consumo energetico<br />

per le diverse attività della vita di relazione, compresa l'attività<br />

lavorativa.<br />

Le calorie necessarie per il mantenimento del metabolismo basale<br />

variano con l'età, il sesso, il peso e la statura, così come diverso è il<br />

consumo energetico in rapporto all'intensità della attività fisica.<br />

Per soggetti adulti di 18-35 anni di età il fabbisogno energetico può<br />

essere calcolato in 2.900 calorie per gli uomini ed in 2.100 per le<br />

donne.<br />

Tale fabbisogno diminuisce progressivamente con l'avanzare dell'età;<br />

è maggiore nell'adolescenza<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 2


Dieta bilanciata<br />

L'alimentazione, oltre a soddisfare il fabbisogno energetico con le<br />

calorie contenute<br />

(4,1 kcal/g di proteine, 9,3 kcal/g di grassi, 4,1kcal/ g di idrati di<br />

carbonio),<br />

deve assicurare un apporto di proteine<br />

( 70 g al giorno per l'uomo adulto e 60 g per la donna).<br />

Di queste, una parte deve essere di origine animale<br />

(maggiore valore biologico ai fini dell'apporto di aminoacidi<br />

essenziali per l'organismo umano).<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 3


Livelli raccomandati di assunzione<br />

giornaliera di nutrienti per la popolazione<br />

italiana<br />

(secondo la Societa Italiana di Nutrizione Umana)<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 4


L’equilibrio della dieta<br />

I grassi non devono rappresentare più del 30% delle calorie totali;<br />

preponderanza di quelli contenenti acidi grassi insaturi.<br />

I carboidrati complessi (amidi) devono essere i più rappresentati e<br />

devono fornire dal 45% al 55% delle calorie totali,<br />

lo zucchero deve fornire meno del 10%.<br />

Devono essere introdotte sufficienti quantità di vitamine liposolubili<br />

ed idrosolubili,<br />

di minerali e di fìbre indigeribili <strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, (non AVIS meno Bologna 2004 di 30 g al giorno).<br />

5


Giusta dieta e<br />

giuste porzioni<br />

- sufficiente e non eccessiva, tale da assicurare l'apporto energetico necessario<br />

secondo i bisogni delle singole persone;<br />

- bilanciata: l'apporto energetico deve essere assicurato da un equilibrato<br />

rapporto tra glucidi, proteine di origine animale e vegetale, grassi, e devono<br />

essere presenti le vitamine, i minerali (elementi maggiori, minori ed in tracce)<br />

ed altre sostanze il cui ruolo nella fisiologia del nostro organismo è noto;<br />

- - varia: solo l’integrazione della vasta gamma dei diversi <strong>alimenti</strong> consente<br />

un’assunzione equilibrata e armonica di tutte le sostanze necessarie ai fini<br />

nutrizionali e di quelle prive di valore nutritivo, (fibre indigeribili, ugualmente<br />

utili per il mantenimento dell'equilibrio dell'organismo).<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 6


Consumi<br />

alimentari in Italia<br />

• L'aumento di reddito e la larga disponibilità di <strong>alimenti</strong> vari, ricchi ed appetibili<br />

ha determinato negli ultimi cinquanta anni aumento dei consumi alimentari in<br />

Italia.<br />

• La disponibilità media per abitante di calorie al consumo (escluso l'alcol) è<br />

passata da 2235 kcal nel 1951 a 3177 kcal nel 1985:<br />

• ogni italiano ha a disposizione quasi 1000 kcal in più rispetto alle 2300 kcal<br />

raccomandate come consumo medio per la nostra popolazione.<br />

• Nello stesso arco di tempo la disponibilità di carboidrati al consumo è rimasta<br />

pressoché invariata;<br />

• la quantità di proteine è aumentata del 60% (da 65,9 g a 109,4 g) e la quantità di<br />

grassi addirittura del 155% (da 49,9 g a 127,6 g).<br />

• Non solo è aumentato il consumo totale di calorie al di là delle quantità<br />

raccomandate: persiste un eccessivo consumo di proteine e di grassi,<br />

specialmente di origine animale (carne, burro, uova).<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 7


Più grassi e<br />

proteine<br />

• si è data la preferenza ad <strong>alimenti</strong> ritenuti più pregiati<br />

rispetto a quelli più tradizionali (pane e pasta).<br />

• Il consumo di cereali è rimasto praticamente invariato;<br />

• il consumo di carne è più che quadruplicato e quello di<br />

grassi da condimento è quasi triplicato.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 8


..i consumi<br />

degli italiani..<br />

• si è data la preferenza ad <strong>alimenti</strong> ritenuti più pregiati rispetto a quelli più<br />

tradizionali (pane e pasta).<br />

• Il consumo di cereali è rimasto praticamente invariato, il consumo di carne è<br />

più che quadruplicato e quello di grassi da condimento è quasi triplicato.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 9


La magica piramide delle<br />

porzioni, basata su quante<br />

porzioni al giorno di frutta<br />

verdura, pasta e cereali e<br />

così via il percorso da<br />

seguire per<br />

un’alimentazione corretta<br />

E’ un percorso che si basa sulle<br />

esigenze d’acqua del corpo umano<br />

..ricordando quante calorie danno<br />

i diversi nutrienti…<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 10


Il corpo umano è<br />

composto in gran parte<br />

di acqua la cui<br />

concentrazione<br />

varia nelle diverse fasi<br />

della vita: l’alimentazione<br />

deve rispondere al rispetto<br />

delle esigenze di assunzioni<br />

di nutrienti che ne<br />

contengano una quantità<br />

equilibrata.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 11


Per rispondere alle esigenze nutrizionali<br />

del nostro corpo occorre fare qualche calcolo:<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 12


Calcolo del fabbisogno energetico<br />

giornaliero<br />

Il fabbisogno energetico giornaliero viene calcolato moltiplicando i<br />

valori del MB ottenuti mediante le equazioni riportate per il LAF<br />

appropriato .<br />

Il fabbisogno energetico totale si calcola:<br />

fabbisogno energetico totale = MB x LAF<br />

IMC = P/h^2<br />

Maschi Femmine<br />

imc imc<br />

Sovrappeso o obesità di I grado 25.1-30 23.9-28.6<br />

Obesità di II grado 30.1-40 28.7-40<br />

Obesità di III grado > 40 > 40<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 13


Indice di massa<br />

corporea<br />

• Il peso corporeo rilevato nell'individuo è messo in relazione alla statura per la<br />

costruzione di indici di massa corporea (IMC) o di peso/altezza.<br />

• Numerosi sono gli indici proposti: quello più utilizzato è l'indice di Quetelet che<br />

è uguale al peso (espresso in kg) fratto il quadrato dell'altezza (espressa in m) :<br />

• IMC = P/h^2<br />

• L'IMC desideratile per l'adulto maschio è 22, con range che pone come limite<br />

inferiore 20 e limite superiore 25; per la femmina adulta l’IMC desiderabile è<br />

pari a 20.8, con un valore minimo di 18.7 e uno massimo di 23.8.<br />

• I soggetti che si pongono al di sotto dei limiti inferiori sono sottopeso; quelli<br />

che si collocano al di sopra sono sovrappeso od obesi.<br />

• All'aumentare del valore massimo, si possono identificare diversi gradi di<br />

obesità:<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 14


Peso corporeo<br />

desiderabile<br />

Viene definito "peso corporeo desiderabile"<br />

il peso al quale corrisponde il più basso<br />

tasso di mortalità secondo le statistiche<br />

(escluse le morti accidentali).<br />

Il peso desiderabile non corrisponde ad un<br />

ideale estetico di bellezza; coincide con un<br />

criterio di <strong>salute</strong> che permette di vivere bene<br />

e il più a lungo possibile.<br />

Il valore del peso desiderabile non coincide<br />

con un unico punto, ma si colloca all'interno<br />

di un intervallo di valori, con un limite<br />

minimo ed uno massimo<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 15


I diversi gradi di obesità:<br />

Sovrappeso o<br />

obesità di I grado<br />

Obesità di II grado<br />

Obesità di III<br />

grado<br />

Maschi<br />

imc<br />

25.1-30<br />

30.1-40<br />

> 40<br />

Femmine<br />

imc<br />

23.9-28.6<br />

28.7-40<br />

> 40<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 16


Adulti<br />

• Per calcolare il peso corporeo desideratile si correla l'altezza del soggetto ai<br />

valori di IMC desideratili per l'adulto di entrambi i sessi.<br />

• Nella formula IMC= p/h^2 l’incognita è il peso: l'equazione diventa:<br />

• Peso desiderato = IMC * h^2<br />

P desid. (valore<br />

minimo) =<br />

P desid.(valore<br />

medio) =<br />

P desid.(valore<br />

massimo) =<br />

Maschi<br />

20 * h^ 2<br />

22*h^2<br />

25 * h^ 2<br />

Femmine<br />

18.7 * h^2<br />

20.8 * h^ 2<br />

23.8 *h^2<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 17


Diario<br />

alimentare<br />

giornaliero<br />

data Consumi in porzioni Cereali,<br />

pane,<br />

pasta,<br />

pizze<br />

Colazione<br />

(dove?)<br />

Spuntino<br />

(dove?)<br />

Pranzo<br />

(dove?)<br />

Merenda<br />

(dove?)<br />

Cena<br />

(dove?)<br />

Fuori<br />

pasto<br />

(dove?)<br />

TOTALI<br />

Latte macchiato<br />

Crostata marmellata<br />

Succo di frutta<br />

Riso con verdure<br />

Bistecca manzo<br />

Patate al forno<br />

Pane<br />

Mela Tè zuccherato<br />

Pizza margherita<br />

Verdure alla griglia<br />

Coppa di fragole col gelato<br />

Non ricorda<br />

Frutta<br />

O<br />

verdur<br />

a<br />

Latte,<br />

yogur<br />

t<br />

form<br />

aggi<br />

Carni<br />

,<br />

pesci,<br />

uova,<br />

legu<br />

mi<br />

Quantità<br />

consigliat<br />

e<br />

considerazioni<br />

Controllo <strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 18<br />

Grassi<br />

e<br />

zucch<br />

ero<br />

aggiu<br />

nti


Il calcolo delle calorie introdotte<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 19


La malnutrizione<br />

• Per malnutrizione si deve<br />

intendere l'assunzione di<br />

<strong>alimenti</strong><br />

• sia in difetto<br />

• sia in eccesso<br />

• rispetto alle esigenze<br />

fisiologiche.<br />

• Il difetto o l'eccesso possono<br />

riguardare tutte le componenti o<br />

una o più delle sostanze<br />

nutritive e degli elementi<br />

essenziali.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 20


Malnutrizione per difetto…<br />

• Nei paesi sviluppati: stati di denutrizione in alcune persone per<br />

l'esasperata ricerca della snellezza, anoressia, diete esasperate.<br />

• Più frequenti alcuni stati carenziali che riguardano particolari elementi come il<br />

ferro, il calcio e lo iodio, ed alcune vitamine.<br />

• La carenza di ferro, con stati anemici , è frequente nei bambini (fino al 10%,<br />

secondo alcune indagini svolte in popolazioni italiane) e nelle donne in età<br />

feconda (favorita dalle perdite di sangue mestruale).<br />

• L’insufficiente assunzione di calcio è frequente negli anziani per il ridotto<br />

consumo di <strong>alimenti</strong> che ne sono ricchi (latte e latticini); unito alla ridotta<br />

attività fisica, facilita l'insorgenza dell'osteoporosi con conseguente maggior<br />

rischio di fratture.<br />

• Negli anziani è piuttosto frequente la carenza di vitamina B1 e, in misura<br />

minore, di vitamina C, acido pantotenico e vitamina B2.<br />

• In particolari aree geografiche il suolo e le acque sono povere di iodio: gli<br />

<strong>alimenti</strong> prodotti ne contengono in misura così ridotta da aversi elevate<br />

prevalenze (oltre il 10%) di gozzo (gozzo endemico).<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 21


Malnutrizione per<br />

difetto<br />

• La malnutrizione per difetto è frequente nei paesi in via di sviluppo:<br />

almeno 730 milioni di persone con vari livelli di<br />

sottoalimentazione in conseguenza dello stato di povertà.<br />

• Il grave deficit di sostanze nutritive dà luogo al marasma, mentre la<br />

carenza di proteine nell'età dello sviluppo produce una sindrome,<br />

chiamata kwashiorkor, caratterizzata da edemi diffusi ed<br />

infiltrazione grassa del fegato.<br />

• Deficit nutritivi meno gravi, pur non portando a queste estreme<br />

conseguenze, inficiano lo stato di <strong>salute</strong> e facilitano l'insorgenza di<br />

malattie infettive per l'affievolimento delle difese immunitarie.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 22


Malnutrizione per<br />

eccesso<br />

• Propria dello stile di vita dei paesi sviluppati: consiste in una introduzione<br />

eccessiva di tutte le componenti alimentari, con particolare preponderanza di<br />

grassi e proteine di origine animale, accompagnata da eccessiva assunzione di<br />

sodio ( cloruro di sodio - sale da cucina).<br />

• Conseguenza dell'eccesso di alimentazione è il sovrappeso, che si associa<br />

all'ipercolesterolemia.<br />

• Le indagini svolte su popolazioni di vari paesi segnalano una stretta dipendenza<br />

dei valori medi di colesterolemia dai consumi di <strong>alimenti</strong> (in particolare grassi<br />

animali) e per il rapporto acidi grassi saturi / acidi grassi insaturi.<br />

• La colesterolemia (con particolare riguardo per le LDL) è tanto più elevata quanto<br />

maggiore è il consumo globale di <strong>alimenti</strong> e quanto maggiore è la componente<br />

lipidica;<br />

• più bassa (con più elevati livelli di HDL) quando l'apporto calorico è ridotto e vi è<br />

una minore componente lipidica, con preponderanza di grassi vegetali (oli vegetali)<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 23<br />

e conseguente rapporto a favore degli acidi grassi insaturi.


Alcune evidenze:<br />

• indagini in Italia su gruppi di popolazione di diverse regioni confermano una<br />

prevalenza di sovrappeso del 39% e di obesità del 6% nei maschi di età<br />

superiore ai 24 anni e, rispettivamente, del 25% e dell'8% fra le femmine.<br />

• I livelli medi di colesterolemia sono risultati di 221 mg/dl nei maschi di 30-59<br />

anni e di 212 mg/dl nelle femmine, con variazioni da 186 e 184 mg/dl ad<br />

Afragola (Campania) a 243 e 242 mg/ dl a Brisighella (Emilia).<br />

• Si desume che una larga quota della popolazione italiana ha valori di<br />

colesterolemia superiori a 220 mg/dl, valore soglia oltre il quale il rischio di<br />

cardiopatia ischemica è elevato ( consigliabile un intervento correttivo).<br />

• Gli stati patologici e le malattie correlati con l'eccessivo consumo di <strong>alimenti</strong> e<br />

di sale sono: l'obesità, l'aterosclerosi, l'ipertensione, la cardiopatia ischemica,<br />

l'ictus, il diabete ed alcuni <strong>alimenti</strong> tumori.<br />

e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 24


Il problema dell’obesità<br />

• L'obesità è un indice di rischio per la cardioparia ischemica;<br />

• è un fattore di rischio per il cancro del colon-retto e della colecisti,<br />

• per il cancro della prostata nell'uomo,<br />

• per il cancro del seno e del corpo dell'utero nella donna;<br />

• è il principale fattore di rischio per il diabete.<br />

• Essa favorisce anche lo sviluppo di artropatie e di invalidità precoce;<br />

• è stato osservato un più frequente abbandono dell'attività lavorativa prima<br />

dell'età della pensione fra gli obesi rispetto alle persone di peso normale.<br />

• Per valutare le condizioni di nutrizione di una persona si calcola l'indice di<br />

massa corporea (IMC) o body mass index (BMI).<br />

• peso espresso in Kg<br />

• IMC = ________________________<br />

• quadrato dell’altezza in metri<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 25


Malattie correlate con<br />

l'alimentazione in eccesso<br />

• Diverse malattie riconoscono come fattore causale o fattore di rischio l'alimentazione in<br />

eccesso, sia come eccessiva assunzione di calorie totali, sia come eccesso di particolare<br />

componenti della dieta.<br />

• Le malattie per le quali il nesso di causalità è più evidente sono:<br />

• il diabete, la cardiopatia ischemica, l'ictus cerebrale, alcuni tumori, le artropatie,<br />

la carie dentale<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 26


Stili di vita e<br />

alimentazione<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 27


Molte sono le<br />

malattie<br />

collegabili con<br />

l’alimentazione<br />

scorretta per<br />

qualità e<br />

quantità<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 28


Diabete non insulino<br />

dipendente<br />

• Il diabete non insulino dipendente, oltre ad un fattore predisponente familiare,<br />

riconosce nell'obesità il principale fattore di rischio.<br />

• Non vi è diminuzione di produzione di insulina, ma resistenza alla sua azione<br />

indotta dall'obesità, principalmente per la riduzione del numero di recettori<br />

cellulari e per modifiche recettoriali.<br />

• Responsabili dell'obesità e del conseguente aumentato rischio di diabete sono<br />

l'eccessiva assunzione di calorie e l'inattività fisica, che determinano accumulo<br />

di grasso.<br />

• Stime effettuate in Italia: 1'80% dei casi di diabete nella nostra popolazione<br />

sarebbe attribuibile all'alimentazione eccessiva.<br />

• Importanza dell'obesità : la perdita di peso per riduzione dei depositi di grasso è<br />

seguita da diminuzione della resistenza all'insulina.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 29


Cardiopatia ischemica<br />

• Tre i fattori di rischio maggiori per la cardiopatia ischemica; due, l'ipercolesterolemia e<br />

l'ipertensione, sono direttamente in rapporto con l'alimentazione.<br />

• I livelli di colesterolo totale sono più elevati negli obesi, più bassi i livelli di HDL.<br />

• Si modificano in senso favorevole (diminuisce la colesterolemia ed aumentano le HDL)<br />

quando si ha una riduzione di <strong>alimenti</strong>, - grassi saturi -.<br />

• Anche i valori pressori sono più elevati nelle persone in sovrappeso.<br />

• Vi è un diretto rapporto con l'eccesso di sale nella dieta.<br />

• Esistono evidenze che con opportuni interventi di educazione alimentare è possibile<br />

ottenere la riduzione dei valori medi di colesterolemia e di pressione arteriosa, sia nei<br />

gruppi a rischio sia nella popolazione generale, inducendo un minore consumo di grassi ed<br />

un aumento dei consumi di carboidrati complessi.<br />

• Conseguentemente è stato osservato un calo della mortalità generale e per cardiopatia<br />

ischemica fino al 60%.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 30


<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 31


Ictus cerebrale<br />

• Il principale fattore di rischio per l'ictus cerebrale è l'ipertensione, che, a sua<br />

volta, è influenzata dal consumo eccessivo di sale e dal sovrappeso.<br />

L'eccessiva presenza di grassi, oltre che di sale, è un fattore negativo;<br />

• una congrua presenza di calcio e di potassio svolge un ruolo protettivo.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 32


Alimentazione e tumori<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 33


Cancro della<br />

mammella<br />

• Fra i vari fattori di rischio noti per il cancro della mammella, l'unico modificabile è<br />

l'obesità.<br />

• Dati sperimentali e dati epidemiologici indicano l’importanza della componente lipidica<br />

della dieta, fattore responsabile delle modifiche che favoriscono la trasformazione e la<br />

promozione neoplastica.<br />

• Ipotizzate variazioni nel contenuto lipidico della parete cellulare - altererebbero la<br />

permeabilità-, alterazioni del sistema immunitario, modifiche della flora batterica<br />

intestinale che, unitamente alla maggiore produzione di acidi biliari, porterebbero ad un<br />

aumento di sintesi di cancerogeni nell'intestino. Importante pare l'influenza esercitata sul<br />

sistema endocrino, con aumentata produzione di prolattina e ridotta sintesi di estrogeni;<br />

• Gli estrogeni hanno azione protettiva; la prolattina può indurre lo sviluppo di tumori<br />

mammari in soggetti predisposti.<br />

• I dati epidemiologici non sono tutti concordanti con l'ipotesi del ruolo causale<br />

dell'eccesso di grassi alimentari;<br />

• Permane la raccomandazione di ridurre la quota di grassi nella dieta fatta dal Cornrnittee<br />

on Diet, Nutrition, and Cancer degli Stati Uniti.<br />

• Raccomandazione che resta valida <strong>alimenti</strong> anche e <strong>salute</strong>, per AVIS altri Bologna motivi<br />

2004 34


Cancro dello<br />

stomaco<br />

• La frequenza del cancro dello stomaco è in rapida e costante riduzione e più evidente nei<br />

paesi sviluppati, con l'eccezione del Giappone.<br />

• I fattori alimentari ipotizzati come responsabili del processo neoplastico a livello gastrico<br />

sono forse allora oggi meno attivi?<br />

• Tra i fattori alimentari, si è data importanza ai nitrati che, ridotti a nitriti per intervento di<br />

batteri del cavo orale e dello stomaco (in condizioni di ipocloridria), possono dar luogo a<br />

formazione di nitrosammine, la cui azione cancerogena sarebbe favorita dall'atrofia gastrica<br />

indotta da una eccessiva ingestione di sale.<br />

• La vitamina C avrebbe azione protettiva perché limita la riduzione dei nitrati in nitriti.<br />

• Nella cancerogenesi a livello della mucosa gastrica attualmente si dà molta più importanza<br />

al ruolo di Helicohacter pylori;<br />

• la diminuzione della frequenza del cancro dello stomaco potrebbe dipendere dalla<br />

progressiva riduzione del rischio di infezione conseguente al miglioramento delle<br />

condizioni igieniche.<br />

• La prevenzione di questo tumore <strong>alimenti</strong> rientrerebbe e <strong>salute</strong>, AVIS allora Bologna nell'ambito 2004 degli interventi contro 35 le<br />

infezioni con trasmissione fecale-orale.


Cancro del colon e del retto<br />

• In aumento nei paesi sviluppati; tra i fattori alimentari, si è data importanza ai grassi, come<br />

favorenti la cancerogenesi, e alle fibre, alle vitamine A ed E ed al calcio, come protettivi.<br />

• Il ruolo delle fibre è stato particolarmente studiato: i dati epidemiologici non sono univoci.<br />

• Differenti le proprietà che hanno le diverse fibre .<br />

• Fibre insolubili (cellulosa, emicellulosa, lignina), presenti nei cereali e nelle verdure,<br />

accrescono il volume della massa fecale, idratandosi moderatamente, e conferiscono ad essa<br />

una consistenza più omogenea e morbida, il che facilita e rende più veloce il transito<br />

intestinale: vengono diluiti i cancerogeni fecali e di ridurne il tempo di contatto con la mucosa<br />

intestinale.<br />

• Fibre solubili ( mucillagini, gomme, pectine), presenti specialmente nei legumi, nelle patate,<br />

nella frutta, si rigonfiano assorbendo acqua ed assumono consistenza gelatinosa contribuendo<br />

a dare volume e morbidezza alle feci. Inoltre hanno la capacità di fissare i cancerogeni fecali<br />

prodotti nell'intestino a partire da acidi biliari per azione batterica.<br />

• L’insieme delle fibre abbondanti modifica il pH inducendo una preponderanza di specie<br />

batteriche acidofile produttrici di acidi grassi a catena corta con proprietà inibitrici sulla<br />

cancerogenesi.<br />

• L'insieme delle proprietà richiamate rende plausibile dal punto di vista biologico il ruolo<br />

protettivo delle fibre alimentari; l’analisi congiunta di diverse indagini epidemiologiche<br />

fornisce un ulteriore sostegno al fatto che la limitazione dei grassi ed un maggior consumo di<br />

frutta e verdura è raccomandabile <strong>alimenti</strong> per e ridurre <strong>salute</strong>, AVIS il rischio Bologna di 2004 cancro del grosso intestino 36 a livello<br />

individuale e di popolazione.


<strong>alimenti</strong> e tumori<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 37


Osteoporosi e<br />

osteoartrosi<br />

• Fratture attribuibili all'osteoporosi sono quelle del femore, della colonna<br />

vertebrale e del po1so.<br />

• Numero stimato di fratture causate in Italia dall'osteoporosi è di 32.000/anno.<br />

• Il consumo regolare di <strong>alimenti</strong> ricchi di calcio, come il latte, e l'attività fisica, se<br />

iniziati fin da giovani e mantenuti anche in età avanzata, riducono sensibilmente il<br />

rischio di osteoporosi.<br />

• L'osteoartrosi, patologia lamentata da oltre il 70% delle persone anziane, è, come<br />

altre patologie, strettamente dipendente dal sovrappeso.<br />

• La prevalenza dell'osteoartrosi degli arti inferiori, ad esempio, aumenta con<br />

l'aumentare del peso corporeo.<br />

• La maggiore frequenza di alterazioni a livello di articolazioni non dipende<br />

esclusivamente dalla maggiore usura determinata dall'aumento di carico: analogo<br />

aumento, meno intenso, si osserva anche per le articolazioni delle mani.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 38


Carie dentale<br />

• Il ruolo del consumo di saccarosio (eventualmente di altri zuccheri semplici, come<br />

glucosio e fruttosio) nello sviluppo della carie dentale è stato definito da tempo.<br />

• Non è la quantità di zucchero consumato, quanto il modo di consumarlo che<br />

risulta cariogeno.<br />

• Maggiore attività in tal senso si ha per ripetute assunzioni al di fuori dei pasti.<br />

• Numerosi altri fattori intervengono in senso peggiorativo o in senso protettivo:<br />

fattori genetici, la concentrazione di fluoro nell'acqua, la cura dell'igiene orale, ecc.<br />

• Abituare i bambini fin dai primi anni di vita a non mangiare dolciumi al di fuori<br />

dei pasti contribuisce alla prevenzione delle malattie del cavo orale, oltre che ad<br />

evitare l'assunzione extra di calorie.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 39


Sostanze<br />

protettive negli<br />

<strong>alimenti</strong><br />

• Una alimentazione congrua, varia ed equilibrata è<br />

essenziale per il benessere fisico.<br />

• E’ necessario che vengano consumati quotidianamente<br />

<strong>alimenti</strong> ricchi di sostanze conosciute per le loro<br />

proprietà protettive.<br />

• Le meglio conosciute di tali sostanze sono quelle di<br />

seguito richiamate .<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 40


Acidi grassi insaturi e<br />

Sostanze antiossidanti<br />

• Diversi acidi grassi insaturi svolgono azione protettiva nei riguardi delle<br />

malattie cardiovascolari.<br />

• Ccapacità di abbassare il livello di colesterolo LDL, di ridurre la trombogenesi e<br />

di espletare un'azione antiaritmica.<br />

• Queste azioni sono svolte sia da un acido grasso monoinsaturo, l'acido oleico,<br />

sia da acidi grassi polinsaturi, come l'acido linoleico.<br />

• Il primo è abbondante nell'olio di oliva, gli altri si trovano in altri oli vegetali.<br />

Anche i pesci sono una fonte alimentare di acidi grassi polinsaturi.<br />

• Antiossidanti più noti le vitamine E, C, A, il Beta carotene, il selenio, gli<br />

antociani.<br />

• Bloccano i processi di perossidazione ed antagonizzano i processi<br />

aterosclerotici e la cancerogenesi.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 41


Fibre indigeribili<br />

• Non danno alcun apporto calorico; sono di due tipi:<br />

• fibre solubili (pectine, gomme, mucillagini) , abbondanti nella frutta, nella<br />

verdura, negli ortaggi (specialmente nelle patate), nel pane e nella pasta;<br />

• Fibre solubili hanno a capacità di legare le sostanze nutrienti, e specialmente i<br />

grassi, nel lume intestinale: ne rallentano l'assorbimento:<br />

• EFFETTO: modulazione della produzione dei sali biliari che non si riversano<br />

massiccia-mente nell'intestino.<br />

• Fibre insolubili (cellulosa, emicellulosa, lignina), tipiche della crusca, si trovano<br />

anche in altri <strong>alimenti</strong> vegetali.<br />

• Le fibre indigeribili assorbono acqua e, rigonfiandosi, rendono più morbide e<br />

voluminose le feci nel colon-retto;<br />

• EFFETTO: azione antistipsi che favorisce la rapida eliminazione di sostanze<br />

cancerogene endogene (derivate dai sali biliari) e di altre sostanze nocive, prima<br />

che possano agire sulle pareti intestinali o esserne assorbite.<br />

• Le fibre indigeribili svolgono azione antiaterogena e protettiva nei riguardi del<br />

cancro del grosso intestino.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 42


Sostanze anticancro<br />

• la vitamina C, abbondante negli agrumi e presente in tutta la frutta<br />

fresca e nelle verdure;<br />

• i carotenoidi, precursori della vitamina A, abbondanti nella frutta e<br />

negli ortaggi pigmentati in giallo, arancione e rosso;<br />

• la vitamina E, abbondante nelle verdure a foglia verde e nell'olio di<br />

oliva;<br />

• indoli e fenoli presenti nelle brassicacee (cavoli, broccoli,<br />

cavolfiori, ecc.);<br />

• fibre indigeribili;<br />

• composti organosolforati (aglio, cipolle);<br />

• calcio (latte, formaggi);<br />

• selenio (grano).<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 43


Prevenzione della malnutrizione<br />

• Nei paesi sviluppati l'obiettivo<br />

principale è la riduzione del<br />

consumo eccessivo di <strong>alimenti</strong>:<br />

• necessario ridurre il consumo<br />

di grassi (specialmente dei<br />

grassi animali), di carne e di<br />

sale.<br />

• necessario aumentare il<br />

consumo di frutta, verdura e<br />

cereali.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 44


Ruolo del medico: a<br />

cosa far riferimento<br />

• controllo dello stato di nutrizione: il modo più semplice,<br />

può essere fatto misurando l'altezza ed il peso.<br />

• Nelle persone obese dovranno essere controllati i livelli<br />

di colesterolemia, di HDL e di LDL.<br />

• A tutte le persone in sovrappeso dovranno essere spiegati<br />

i vantaggi per la <strong>salute</strong> ottenibili con la riduzione del<br />

peso corporeo.<br />

• A tutti dovranno essere dati chiari e semplici consigli .<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 45


I consigli utili<br />

• - pesarsi settimanalmente;<br />

• - in caso di sovrappeso, diminuire la quantità di <strong>alimenti</strong> consumati, riducendo quelli con<br />

maggiore contenuto calorico e di grassi;<br />

• - dare la preferenza al pane integrale ed alla pasta, eliminando i condimenti ricchi di<br />

calorie e di grassi (ragù, panna, burro, formaggi, ecc.) e sostituendoli con salsa semplice<br />

di pomodoro o verdure (es. spaghetti al pomodoro, minestrone di pasta e verdure);<br />

• - il consumo di carne e formaggi limitato come frequenza e come quantità, preferendo il<br />

pesce e le carni bianche (pollame e coniglio);<br />

• - il consumo di dolci e di zucchero deve essere limitato;<br />

• - il consumo di alcol deve essere abolito o fortemente limitato (ogni grammo di alcol<br />

sviluppa 7 calorie);<br />

• - il consumo di frutta e di verdure abbondante e quotidiano, più volte al giorno;<br />

• - per il condimento e la cottura preferire l'olio di oliva o di semi (?) invece del burro e di<br />

altri grassi animali; anche gli oli vegetali vanno usati con molta moderazione;<br />

• - l'uso di sale deve essere limitato, insaporendo le pietanze con aromi naturali: aceto,<br />

succo di limone, aglio, menta, basilico, salvia, ecc.<br />

• Controllare periodico delle persone in sovrappeso: preferibile una diminuzione<br />

progressiva, anche se lenta, piuttosto che una drastica perdita di peso mediante diete<br />

rigide e non sempre innocue.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 46


A livello<br />

nazionale:<br />

• Linee guida<br />

per la<br />

popolazione<br />

italiana che<br />

vengono<br />

periodicamente<br />

aggiornate e a<br />

larga<br />

diffusione<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 47


Due esperienza condotte a<br />

Modena e a Reggio Emilia<br />

• L’adolescenza (i sedici anni di vita)<br />

•L’età scolare<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 48


Adolescenza:<br />

• Intervento condotto negli anni 1998, 99, 2000 e<br />

2001 con sei classi di Scuola media superiore per<br />

un complesso di 511 giovani di età compresa tra i<br />

15 e i 18 anni, età media 16 anni e 8 mesi.<br />

• 254 le femmine e 257 i maschi.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 49


Educazione e<br />

sperimentazione<br />

• Il tema di educazione sanitaria integrato con altre<br />

iniziative della scuola era legato allo sviluppo<br />

adolescenziale e comportamenti alimentari in 5 –<br />

6 ore di corso.<br />

• Obiettivo: sviluppare autonomia comportamentale<br />

e fornire elementi e nozioni utili a gestire la<br />

propria alimentazione<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 50


Le quattro esercitazioni<br />

condotte :<br />

• stabilire le proprie esigenze nutrizionali (bilancio<br />

energetico, LAF, peso ideale),<br />

• Verificare con una storia le esigenze nutrizionali di<br />

coetanei,<br />

• misurarsi, valutare in modo indicativo le proprie<br />

pliche cutanee, definire un modo per comprendere<br />

il consumo energetico;<br />

• Valutare l’assunzione di nutrienti in una giornata<br />

tipo col metodo delle porzioni<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 51


Un’evidenza è<br />

emersa:<br />

• Solo 4 tra maschi e femmine risultavano al limite<br />

dell’obesità;<br />

• 7 erano i comportamenti anoressici (femminili) di cui due<br />

già trattati ;<br />

• il peso corporeo risultava ricorrentemente nell’ambito della<br />

normalità (75-70% di maschi e femmine) ;<br />

• Il sovrappeso e sottopeso entro una deviazione standard era<br />

nell’ambito del 20-25% di maschi e femmine;<br />

• Solo un 5 % di maschi e femmine (29) risultavano entro la<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 52<br />

seconda fascia di deviazione standard.


Scopo dell’intervento:<br />

educativo<br />

Esercitazioni: funzionali ai temi trattati;<br />

• Inchiesta alimentare e valutazione dello stato<br />

nutrizionale: utili ma accessori<br />

• è facile trascurare un elemento nel controllo<br />

dell’adolescente:<br />

• Adolescenti (10-17 anni):il peso desiderabile si<br />

calcola con la stessa formula utilizzata per<br />

l'adulto.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 53


L’ambito di variazione<br />

normale è maggiore<br />

• Negli adolescenti sino a 17 anni, i valori di IMC sono<br />

differenti da quelli dell'adulto:<br />

• essendo gli adolescenti ancora in fase di accrescimento,<br />

variano nei diversi anni di età per entrambi i sessi.<br />

• Si prendono come valori medi di riferimento gli IMC di<br />

Rolland Cachera et al. (1991).<br />

• Sottraendo 2 DS all'IMC si ottiene il livello soglia minimo<br />

al di sotto del quale emerge il rischio di malnutrizione per<br />

difetto;<br />

• aggiungendo 2 DS si ottiene il valore massimo al di sopra<br />

del quale insorge l'obesità.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 54


Si calcola raddoppiando i<br />

valori di deviazione standard<br />

• Esempio:<br />

• un ragazzo di anni 12 è alto 150 cm.<br />

• IMC minimo= 13.4<br />

• IMC medio= 17.4<br />

• IMC massimo= 21.4<br />

• Per il calcolo del peso desideratile si utilizza l'equazione:<br />

• Peso desiderato = IMC * h^2<br />

• Pertanto avremo:<br />

• P desid. (valore minimo) = 13.4 x 1.50^2 = kg 30<br />

• P desid. (valore medio) = 17.4 x 1.50^2 = kg 39<br />

• P desid. (valore massimo) = 21.4 x 1.50^2 = kg 48<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 55


La ciccia c’è…<br />

• La plica cutanea era rilevante in tutti gli adolescenti.<br />

• Talora fino a 3 cm in molte ragazze pur in perfetto<br />

rapporto peso-altezza.<br />

• L’errore comportamentale ricorrente (più del 13%) nel<br />

non fare colazione al mattino.<br />

• Sani comunque e in buona forma.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 56


Con gli adolescenti<br />

un indirizzo<br />

educativo teso a<br />

favorire l’autonomia<br />

nei comportamenti<br />

alimentari<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 57


Nelle elementari (Mo)<br />

• Valutazione dello stato di nutrizione<br />

• Inchiesta alimentare: tre questionari:<br />

• Consumi settimanali<br />

• Dieta tipo del giorno prima<br />

• Consumo della famiglia<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 58


Trattati 950 bimbi e le<br />

loro famiglie<br />

• Iniziative in quartiere con tre-cinque giornate<br />

sull’alimentazione;<br />

• Programma formativo pluriennale coordinato dal<br />

nido alla scuola superiore;<br />

• Inchiesta alimentare (e valutazione dello stato di<br />

nutrizione) nelle scuole nel cui quartiere si<br />

interveniva<br />

• Spese guidate nelle cooperative;<br />

• Iniziative in parte autonome in ogni quartiere<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 59


informazione e<br />

educazione<br />

• Intervento eminentemente educativo di tre -<br />

cinque anni;<br />

• Prevalenza dell’educazione e informazione<br />

• Grande utilità dell’atlante dei nutrienti che<br />

corona il lavoro sulle porzioni con integrazione<br />

di piatti locali.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 60


L’alimentazione interagisce con tutte<br />

le condizioni di rischio per la <strong>salute</strong><br />

• Con l’ambiente fisico<br />

• Come <strong>alimenti</strong><br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 61


Sugli <strong>alimenti</strong> si ritrova tutto il<br />

risultato di polluzione delle acque,<br />

del suolo, dell’atmosfera<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 62


Con l’ambiente<br />

sociale..<br />

• I mutamenti<br />

intervenuti nella<br />

società si riflettono<br />

tutti nei<br />

comportamenti<br />

alimentari<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 63


Con le abitudini di<br />

vita<br />

• Muoversi poco e<br />

mangiare molto..<br />

• Fumare e mangiare<br />

male<br />

• Bere troppi<br />

superalcolici<br />

• Mangiare sotto stress<br />

• Ecc.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 64


In sostanza<br />

dobbiamo voler<br />

bene al nostro<br />

cuore<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 65


Ricordando, per<br />

concludere, che :<br />

• Deve essere garantita<br />

la qualità degli<br />

<strong>alimenti</strong> in termini di<br />

• sicurezza e di<br />

• qualità nutrizionale e<br />

•sensoriale<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 66


Requisiti che<br />

muovono in diverse<br />

direzioni<br />

• La qualità sensoriale e<br />

di servizio, ben<br />

percepibili;<br />

• Le qualità in termini<br />

di sicurezza e<br />

soprattutto dei <strong>salute</strong><br />

non percepibili.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 67


E attenzione alla<br />

qualità nutrizionale<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 68


PROMUOVERE LA SALUTE<br />

è allora l’unica soluzione<br />

• Salute in termini di benessere: la <strong>salute</strong> può essere portata ad un livello sempre più<br />

elevato e, in ogni caso, la condizione di benessere può essere migliorata.<br />

• Ogni cittadino e organizzazione della società fornisce il suo contributo alla <strong>salute</strong>;<br />

• La condizione di benessere dipende in larga misura da fattori obiettivi individuali e<br />

collettivi, che possono essere rilevati ed espressi in termini numerici:<br />

• l'efficienza fisica, misurata attraverso parametri antropometrici e fisiologici<br />

quantificabili (statura, peso corporeo, pressione arteriosa, volumi polmonari statici<br />

e dinamici, parametri ematologici ed ematochimici, ecc.);<br />

• il reddito, il livello di istruzione, l'indice di affollamento (numero di abitanti in<br />

rapporto al numero di vani disponibili), il numero e la qualità dei servizi sanitari e<br />

sociali, la disponibilità di strutture per il tempo libero, ecc.<br />

• Fattori che concorrono a determinare la qualità della vita delle singole persone e<br />

della comunità nel suo insieme.<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 69


..conoscere il proprio corpo..<br />

• Mangiar poco,<br />

• Bene,<br />

• Rilassati,<br />

• Sapere da dove<br />

vengono gli<br />

<strong>alimenti</strong> che<br />

utilizziamo<br />

<strong>alimenti</strong> e <strong>salute</strong>, AVIS Bologna 2004 70

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!