Guida all'incontinenza 2007 - Manfred Sauer Italia Srl
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Lesioni della vescica<br />
Infezioni delle vie urinarie<br />
Una complicazione con la quale le persone interessate hanno spesso a che fare, sono le infezioni urinarie,<br />
dovute o ad un trasporto distorto dell’urina o all’introduzione di germi nel praticare il cateterismo. Solitamente<br />
una o due infezioni all’anno guariscono senza problemi se si manifestano senza febbre e vengono<br />
trattate competentemente. Qualora compaiano infezioni ripetute, accompagnate da febbre e da<br />
malori, è necessario esaminare la situazione individuale ovvero controllare per esempio la modalità con<br />
la quale viene praticato il cateterismo.<br />
Non sempre è necessario l’eradicazione dei batteri presenti nell’urina. Solitamente è indicata una terapia<br />
con antibiotici quando nell’urina sono presenti contemporaneamente batteri ed una certa quantità<br />
di globuli bianchi, o in presenza di febbre: in questo caso il trattamento deve essere sufficentemente<br />
lungo e costante. Prima di somministrare antibiotici si deve effettuare una coltura batterica ed un<br />
antibiogramma per verificarne l’efficacia. In casi acuti può essere necessaria la somministrazione di<br />
antibiotici a vasto spettro, fin quando l’esame dell’urina non permetta di stabilire la terapia più idonea.<br />
Per prevenire possibili infezioni urinarie si è dimostrata efficace la somministrazione di medicinali<br />
acidificanti, che ostacolano la formazione di batteri nell’urina, oppure il succo di mirtilli rossi e di cranberry.<br />
Recenti studi hanno dimostrato che il consumo regolare di mirtilli rossi o di cranberry riduce notevolmente<br />
il numero d’infezioni urinarie. La conoscenza degli effetti favorevoli delle bacche di cranberry è<br />
secolare; recente è la prova scientifica della sua efficacia e la conoscenza del suo meccanismo d’azione.<br />
Oltre ad un’alta quantità di vitamina C il cranberry (o mirtillo rosso americano) contiene antiossidanti<br />
e un’alta concentrazione di tannino; una speciale combinazione di questa sostanza presente nel cranbarry<br />
impedisce l’insorgenza di infezioni dovute a batteri coliformi (responsabili per l’80% dell’insorgere di<br />
infezioni vescicali) ostacolando il legame di batteri alla mucosa vescicale. I batteri vengono espulsi con<br />
l’urina prima che possano attaccarsi alla mucosa vescicale.<br />
Ragionevolmente la terapia con le bacche dovrebbe essere accompagnata da una abbondante assunzione<br />
di liquidi e da un frequente svuotamento vescicale. Questo aiuto naturale si è dimostrato valido<br />
soprattutto per le persone colpite da infezioni recidivanti, causate ad esempio da cateterismo regolare,<br />
tanto da evitare ripetuti trattamenti con antibiotici con tutti gli effetti collaterali conseguenti. Numerosi<br />
studi effettuati in USA e in Gran Bretagna hanno dimostrato che il consumo giornaliero di cranberry può<br />
ridurre il numero delle infezioni urinarie fino alla metà. A causa del gusto amaro, il cranberry si trova<br />
praticamente come marmellata, o come ingrediente nella preparazione di dolci, o sugo nei piatti di selvaggina.<br />
Poiché le bacche fresche si trovano in Germania da ottobre a dicembre, la somministrazione<br />
di capsule ad alta concentrazione del principio attivo e prive di additivi risulta più facile.<br />
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