Guida all'incontinenza 2007 - Manfred Sauer Italia Srl
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Lesioni della vescica<br />
Lesioni della vescica<br />
Il seguente trattato sull’incontinenza si rivolge innanzitutto alle persone che hanno questo tipo di problema.<br />
È un fatto innegabile che la qualità e la durata della vita dei mielolesi dipende in larga misura dallo<br />
stato di salute della vescica e dei reni. Poiché nella maggior parte dei casi è il paziente stesso ad assumersi<br />
la responsabilità della propria salute, è doveroso che sia informato almeno sulle caratteristiche<br />
principali del funzionamento o delle lesioni della propria vescica. Queste conoscenze dovrebbero permettere<br />
di capire meglio le affermazioni del proprio medico. In questo testo verranno perciò utilizzati<br />
quei termini più frequentemente usati dai medici. In appendice troverete una lista di questi termini specialistici.<br />
Ci siamo prefissi di effettuare un’esposizione breve ma comprensibile, senza avere però la pretesa di<br />
un trattato medico-scientifico. Un’ulteriore bibliografia si trova in appendice.<br />
Funzionamento della vescica sana<br />
La funzione della vescica può essere distinta in due fasi: una di riempimento e ritenzione che si protrae<br />
per parecchie ore, nella quale l’urina prodotta dai reni viene raccolta nella vescica. Ciò si verifica spontaneamente.<br />
In questa fase non si registra alcuna pressione nella vescica (= pressione intravescicale),<br />
degna di nota.<br />
Non appena la vescica si è riempita, parte, tramite le vie nervose, un adeguato segnale al centro vescicale<br />
inferiore (centro della minzione sacrale) e da lì alla corteccia cerebrale (v. Tav. pag.7). Qui il segnale<br />
viene dapprima registrato solo come tenesmo vescicale, tanto più che la vescica dispone di una sufficiente<br />
capacità di accumulo. Tuttavia, non appena vengono raggiunti il luogo e il momento opportuni<br />
allo svuotamento, viene inviato attraverso un percorso opposto l’ordine che fa scattare la fase volontaria<br />
di svuotamento (fase di minzione). In caso di bisogno, lo stimolo di minzione può essere evocato anche<br />
senza che dapprima ci sia stato tenesmo vescicale.<br />
Con lo stimolo alla minzione comincia un processo molto complicato. Il muscolo vescicale (= detrusore)<br />
si contrae, ed aumenta la pressione intravescicale. Nell’uomo questa pressione minzionale corrisponde<br />
alla pressione esercitata da una colonna d’acqua alta 50 cm. Un automatismo estremamente complesso,<br />
ma perfettamente sincronizzato, fa sì che la contrazione muscolare (tono) dei sistemi di chiusura si<br />
rilassa, e quindi il collo vescicale si apre e l’anello muscolare (sfintere) interno si rilassa, mentre contemporaneamente<br />
i muscoli del pavimento vescicale (sfintere esterno) si contraggono, lasciando così via<br />
libera allo svuotamento. I muscoli vescicali da un lato ed i sistemi sfinterali (detrusore-sfinteriale-sinergia)<br />
lavorano in armonia. In questo modo l’urina può defluire liberamente attraverso l’uretra.<br />
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