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Nell'ambito del progetto di ricerca dal titolo “Studio di attività ...

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Capitolo 1 Muscolo scheletrico e miogenesi<br />

costituenti l'unità motoria può variare sensibilmente da muscolo a muscolo. I muscoli<br />

volontari spesso agiscono in coppie dette antagoniste, vale a <strong>di</strong>re che un muscolo si<br />

contrae e l'altro si rilassa (come ad esempio il bicipite e il tricipite nel braccio) ma può<br />

darsi il caso che ambedue i muscoli <strong>di</strong> una coppia si contraggano per rendere stabile<br />

un‟articolazione: è il caso, ad esempio, dei muscoli che garantiscono la posizione<br />

eretta. Una parte <strong>di</strong> fibra muscolare, chiamata Organi ten<strong>di</strong>nei <strong>del</strong> Golgi, provvede a<br />

controllare la contrazione muscolare in caso questa avvenga in modo eccessivo<br />

inviando segnali a impulso nervoso e inibendo il rilascio dei motoneuroni γ con<br />

conseguente rilassamento muscolare.<br />

Figura 1.3 Sezione trasversale <strong>di</strong> muscolo scheletrico.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista funzionale, esistono due tipi <strong>di</strong> fibre muscolari: lente e veloci. Le<br />

prime sono anche dette fibre rosse perché i muscoli in cui prevalgono si presentano<br />

<strong>di</strong> colore rosso scuro, a causa <strong>del</strong>l'abbondanza <strong>di</strong> mioglobina in questo tipo <strong>di</strong> fibre e<br />

<strong>del</strong>l'elevato livello <strong>di</strong> capillarizzazione. Si presentano inoltre ricche <strong>di</strong> mitocondri, sia<br />

subsarcolemmali sia inter-miofibrillari. Hanno la caratteristica <strong>di</strong> avere una maggior<br />

quantità <strong>di</strong> α-actina e <strong>di</strong> altre proteine, che costituiscono le linee Z, e un'"impalcatura"<br />

sarcomerica più abbondante. Le fibre veloci sono invece dette bianche perché i<br />

muscoli in cui preponderano si presentano più chiari rispetto a quelli prevalentemente<br />

"rossi". Presentano quin<strong>di</strong> scarsa mioglobina e capillarizzazione, oltre ad un minor<br />

numero <strong>di</strong> mitocondri, mentre presentano abbondanti granuli <strong>di</strong> glicogeno. Le fibre<br />

bianche hanno <strong>di</strong>ametro e <strong>di</strong>mensioni maggiori <strong>del</strong>le rosse, come anche le loro<br />

giunzioni neuromuscolari. Dal punto <strong>di</strong> vista enzimatico possiamo <strong>di</strong>stinguere, in base<br />

all'<strong>attività</strong> ATPasica:<br />

fibre <strong>di</strong> tipo1: corrispondono alle fibre rosse, sono caratterizzate da bassa <strong>attività</strong><br />

ATPasica. Si contraggono lentamente e poco intensamente e tollerano<br />

maggiormente la fatica (sono dunque in grado <strong>di</strong> mantenere la contrazione per un<br />

periodo piuttosto lungo). Presentano gran<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> enzimi mitocondriali e<br />

producono ATP prevalentemente tramite la glicolisi aerobica e la fosforilazione<br />

ossidativa a essa associata.<br />

fibre <strong>di</strong> tipo2: corrispondono in generale alle fibre bianche e sono caratterizzate<br />

da elevata <strong>attività</strong> ATPasica. Si contraggono rapidamente e intensamente ma<br />

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