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Nell'ambito del progetto di ricerca dal titolo “Studio di attività ...

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Capitolo 2 Rigenerazione <strong>del</strong> muscolo scheletrico<br />

CAPITOLO 2<br />

Rigenerazione <strong>del</strong> muscolo scheletrico<br />

2.1 Introduzione<br />

L‟ottenimento <strong>di</strong> un‟efficiente rigenerazione <strong>di</strong> organi danneggiati o degenerati,<br />

resta una <strong>del</strong>le più interessanti aspirazioni <strong>del</strong>la me<strong>di</strong>cina. Il problema <strong>del</strong>la<br />

rigenerazione in alcuni tessuti è molto serio come nel sistema nervoso o nel cuore<br />

che tra<strong>di</strong>zionalmente sono limitati nelle loro capacità rigenerative e intralciati nel loro<br />

completo recupero, da una scarsa risposta <strong>del</strong>le cellule progenitrici al danno. Al<br />

contrario, gli oltre seicento muscoli che compongono il corpo umano mantengono una<br />

riserva ricca <strong>di</strong> progenitori cellulari che sono attivati per incrementare o<br />

eventualmente ricostruire il tessuto muscolare durante l‟esercizio fisico o in seguito a<br />

danno. La robusta risposta rigenerativa <strong>del</strong> muscolo scheletrico è comunque<br />

insufficiente a mantenere la sua forma e la sua funzione nell‟età avanzata, dove la<br />

fragilità è la maggiore causa <strong>di</strong> malattia. Questo deficit è esasperato nelle malattie<br />

muscolari come le <strong>di</strong>strofie e le miopatie che compromettono progressivamente le<br />

funzioni <strong>del</strong> muscolo scheletrico fino all‟atrofia tissutale, causata principalmente da<br />

degradazione proteica e attivazione dei pathway <strong>di</strong> necrosi e apoptosi. La <strong>di</strong>fficoltà<br />

nell‟impe<strong>di</strong>re la degenerazione muscolare nell‟età avanzata o nel corso <strong>di</strong> alcune<br />

patologie deriva in parte <strong>dal</strong>la composizione eterogenea <strong>del</strong> muscolo scheletrico. Il<br />

muscolo scheletrico adulto, infatti, può adattare le sue caratteristiche fenotipiche a<br />

stimoli intermittenti, inclusi l‟<strong>attività</strong> fisica, il danno, la stimolazione dei motoneuroni,<br />

l‟apporto <strong>di</strong> ossigeno e nutrienti e il cambiamento dei livelli ormonali. Per venire<br />

incontro a tutte queste richieste funzionali, ogni muscolo contiene una serie <strong>di</strong> fibre<br />

che variano in composizione e proprietà fisiologiche. Questa eterogeneità è<br />

determinata durante lo sviluppo ma resta relativamente plastica in risposta a richieste<br />

ambientali e funzionali (Russell et al., 2000) me<strong>di</strong>ante efficienti meccanismi <strong>di</strong> sintesi<br />

(anabolismo) e degradazione (catabolismo) che innescano l‟appropriata risposta<br />

ipertrofica o ipotrofica/atrofica. La capacità <strong>di</strong> rimo<strong>del</strong>lare la struttura <strong>del</strong>le fibre e<br />

regolarne la densità, la taglia e il tipo in risposta a richieste ambientali e/o fisiologiche,<br />

è cruciale per il mantenimento <strong>del</strong>l‟integrità e <strong>del</strong>la funzionalità <strong>del</strong> sistema muscolare<br />

(Glass, 2005; Guttridge, 2004). Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> eccessiva e sostenuta <strong>attività</strong> anabolica<br />

possono innescare ipertrofia cronica che ha conseguenze meno serie sul muscolo<br />

scheletrico che su quello car<strong>di</strong>aco ma ha non <strong>di</strong> meno, implicazioni sulla salute<br />

(Heineke & Molkentin, 2006; Hesselink & van Baak, 2004; Nader, 2005). Alterazioni<br />

nella composizione <strong>del</strong>le fibre muscolari rappresentano le maggiori cause alla base<br />

<strong>del</strong>la degenerazione muscolare associata a con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> catabolismo massivo come<br />

nel cancro, nell‟infarto <strong>del</strong> miocar<strong>di</strong>o e nelle malattie infettive, e innescano un calo<br />

patologico <strong>del</strong>la massa muscolare nella sarcopenia <strong>di</strong>pendente <strong>dal</strong>l‟età ed in altri casi<br />

<strong>di</strong> debilitazione ed atrofia muscolare (Schakman & Thissen, 2006; Shavlakadze &<br />

Grounds, 2006). Alla base <strong>del</strong>l‟omeostasi muscolare c‟è una complessa rete <strong>di</strong><br />

pathway <strong>di</strong> segnale che modulano <strong>di</strong>namicamente l‟equilibrio tra anabolismo e<br />

catabolismo e controllano l‟attivazione e il conseguente <strong>di</strong>fferenziamento <strong>del</strong>le cellule<br />

satellite progenitrici (Fig. 2.1). Comprendere le basi molecolari <strong>di</strong> questi pathway è<br />

cruciale per ideare terapie al fine <strong>di</strong> controllare, migliorare o curare i <strong>di</strong>sturbi <strong>del</strong>la<br />

funzione muscolare relati all‟età o a patologia genetica e metabolica.<br />

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