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supera il valore di 150.000 dollari e vede
la partecipazione di un notevole numero
di partner. In primo luogo sei club del
nostro distretto (Amelia-Narni, Assisi,
Fano, Foligno, Perugia e Terni), che hanno
sottoscritto ciascuno un matching grant
con altrettanti Rotary club camerunesi:
Bafoussam Bamenda, Duala, Garoua, Limbe
e Yaoundè. Inoltre, la Eli Lilly International
Foundation metterà a disposizione
la somma di 50.000 dollari attraverso il
Distretto Rotary 6940 degli USA, mentre
la Eli Lilly Italia fornirà gratuitamente
l'insulina necesseria per il trattamento dei
120 bambini per tre anni. La International
Diabetes Federation ha assicurato il proprio
supporto per il monitoraggio delle condizioni
cliniche dei bambini che verranno
trattati attraverso la collaborazione con
l'organizzazione Life for a Child with Diabetes
con sede in Australia. Per la realizzazione
delle sedi di assistenza, il ministro
camerunese della Sanità ha reso disponibili,
negli ospedali provinciali situati nelle sei
città coinvolte, sia le strutture, che richiederanno
un necessario adeguamento, sia
il personale che dovrà essere istruito per
l'assistenza ai bambini affetti da diabete.
La responsabilità per l'educazione del
personale è stata assicurata dal Prof. Jean
Claude Mbanya dell'Università di Yaoundè
e President Elect della International Diabetes
Federation e dalla Cameroon Association
of People with Diabetes. E' facendo
affidamento su questo investimento iniziale
che il ministro della Sanità del Camerun
ha preso l'impegno di continuare
l'assistenza dei bambini con diabete dopo
la fine del progetto. Al primo sopralluogo
in Camerun per un contatto preliminare
con i Rotary club coinvolti, gli amministratori
degli ospedali, le associazioni di
volontariato e la comunità tribale, hanno
partecipato anche Luigi Moggi - che ha
assicurato il suo impegno per i contatti
relativi alla realizzazione clinica del progetto
- e Rino di Maio, che sta curando la
raccolta delle immagini da usare per la
documentazione dell'iniziativa. Data la
complessità del progetto, tutto quanto
fatto finora probabilmente non si sarebbe
potuto finalizzare senza la paziente opera
di lobbying, a livello della sede centrale
della Rotary Foundation, dell'amico Mario
Giannola.
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