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XXXI PREMIO ALFREDO D'ANDREA
È
giunto alla 31ª edizione il Premio
Alfredo D'Andrea, manifestazione
intitolata a un rotariano che, nel
1968 fu tra i soci fondatori del RC Termoli,
poi presidente del Club nell'allora Distretto
188 e, nel 1976, Governatore designato per
l'AR 1977-1978. Destino però volle che nel
febbraio 1977 Alfredo D'Andrea fosse colpito
da un infarto mortale.
Il Club di Termoli decise allora di ricordare
l'amico scomparso promuovendo un'azione
che, in linea con
lo spirito di
servizio rotariano,
potesse
mantenere viva
nel tempo la
memoria di un
uomo attivo,
intelligente,
probo e solidale.
Questo premio,
divenuto in seguito
una manifestazioneinterdistrettuale
quando nel
1984 il Distretto
188 si divise in
due, formando
il 208 (poi
2080) e il 209
(poi 2090), è
organizzato annualmente
dal
Rotary Club di
Termoli e consiste in una somma di 5mila
euro, assegnata a persona segnalata da uno
dei Club dei due Distretti per i meriti acquisiti
nel campo della 'Solidarietà umana' nei
suoi aspetti diversi: atto di grande generosità
e sprezzo della vita o altrettanto generosa e
silenziosa offerta di sé, lungo l'arco di anni
della propria vita.
Quest'anno, alla presenza dei Governatori
dei due Distretti, Franco Arzano, Massimo
Massi Benedetti dei Past Governor Michele
Praitano, Antonino Serafini, Franco Cianci,
Riccardo Marrollo e Antonio Guarino e del
Governatore Incoming Giorgio Splendiani,
nonché di un folto pubblico di rotariani e
di ospiti, è stata premiata Beatrice Porcu,
fondatrice a Roma, nel lontano 1965, della
Casa Famiglia che porta il suo nome e che,
a ottant'anni passati, ancora dirige con
energia e dedizione.
Dopo il saluto di Antonio Mucciaccio, Presidente
del Club di Termoli, che ha presentato
la premiata come una figura che ha
fatto della propria vita un dono a favore
degli altri, ha preso la parola Franco Arzano
per ricordare che una cerimonia come quella
attuale sottolinea la vocazione del Rotary
di essere vicino a chi si impegna nella solidarietà
umana. «Beatrice Porcu rappresenta
oggi questo impegno ed essere impegnati
nel Rotary è una cosa magica, perché ci
consente di fare cose straordinarie.»
Massi Benedetti ha poi sottolineato il valore
simbolico della manifestazione perché, «in
effetti, la costruzione della pace si fa attraverso
la solidarietà come impegno personale
aiutando chi ha bisogno, trasferendogli
valori ed esempio», aggiungendo che «dobbiamo
cercare di utilizzare la Rotary Foundation
anche all'interno della nostra società,
del nostro territorio».
Giuseppe Sciarretta ha avuto il compito di
delineare la figura e l'operato della vincitrice
del premio, una donna, un medico che ha
iniziato giovanissima «un percorso di volontariato,
di solidarietà e di carità, assunte
come vero e proprio stile di vita. Un impegno
iniziato nella sua terra, la Sardegna, nel
lontano 1952, quando venne a contatto con
gravi e diffuse situazioni di disagio giovanile,
continuato a Roma con la fondazione di
una struttura dedicata all'accoglienza di
minori con
problemi di
tossicodipendenza,
di disagio
mentale, in cui
sono anche
ospitate e aiutate
giovani madri
nubili o di bambini
con disturbi
psichici.»
Beatrice Porcu,
nel ricevere il
premio, ha evidenziato
come
dal suo impegno
abbia tratto un
enorme arricchimentointeriore
ed ha aggiunto
con
semplicità:
«Non ho scelto
la strada, è stato
un caso; mi
colpì una ragazzina di 13 anni che, in orfanotrofio,
teneva tre mele secche dentro
l'armadio perché così, “quando apro
l'armadio, ho l'impressione che i miei genitori
siano venuti a trovarmi”, disse. Ho ricevuto
tantissimo: i sardi sono longevi e penso di
continuare ancora per molto tempo.»
È seguita la relazione di Angela Fusco Perrella,
assessore per le Politiche giovanili
della Regione Molise, che ha trattato il tema
Vivere al servizio degli altri riferendosi ad
alcune figure simbolo della cultura della
solidarietà, come Madre Teresa di Calcutta.
Per la XXXII edizione del Premio D'Andrea,
l'appuntamento è al 19 aprile 2009.
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