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RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE - Istituto Neurotraumatologico Italiano

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NEUROSCIENZE Realtà Medica 2000 - n. 1/2010<br />

Disturbi genetici del neurosviluppo:<br />

la Sindrome di Rett<br />

*di Valentina Vitale*, Vincenzo Leuzzi*<br />

La sindrome di Rett è un disordine neuroevolutivo che emerge in una finestra temporale relativamente<br />

limitata. Le bambine Rett presentano uno sviluppo apparentemente normale nei<br />

primi 6-18 mesi con una successiva regressione delle abilità acquisite. Oggi appare chiaro<br />

che nella maggior parte dei casi, se non in tutti, segni premonitori del disturbo sono già presenti<br />

in epoca precoce (sviluppo motorio ritardato, ipotonia). Questo il quadro clinico secondo<br />

i seguenti criteri diagnostici: rallentamento della crescita del cranio tra i 5 e i 48 mesi;<br />

perdita di capacità manuali finalistiche acquisite in precedenza tra i 5 e i 30 mesi con successivo<br />

sviluppo di movimenti stereotipati delle mani (es. torcersi o lavarsi le mani); perdita<br />

precoce dell’interesse sociale lungo il decorso; insorgenza di andatura o movimenti del<br />

tronco scarsamente coordinati; sviluppo della ricezione e dell’espressione del linguaggio<br />

gravemente compromesso; grave ritardo psicomotorio.<br />

Andreas Rett, nel 1966, descrisse per la<br />

prima volta un particolare disturbo associato<br />

ad iperammoniemia, presente soprattutto<br />

nel sesso femminile definito, allora,<br />

“atrofia cerebrale associata ad iperammoniemia”,<br />

oggi noto come Sindrome di<br />

Rett 1 (OMIM 312750) L’eziologia è rimasta a<br />

lungo sconosciuta e la diagnosi si fondava<br />

solo su criteri diagnostici di natura clinica 2<br />

fino al 1999, quando venne identificata una<br />

mutazione de novo di un gene, situato sul<br />

braccio lungo del cromosoma X, che codifica<br />

per una methyl CpG binding protein<br />

(MECP2) 3 . È questa una proteina nucleare<br />

presente nei neuroni del SNC che probabilmente<br />

esercita una repressione della trascrizione<br />

genica condizionata dallo stadio di<br />

sviluppo del SNC 4 .<br />

La malattia è X-linked (Xq28) e tipicamente<br />

colpisce le femmine (incidenza 1/10000-<br />

15000) ed è condizionata nella sua espressione<br />

nelle donne portatrici dall’inattivazione<br />

random del cromosoma X (XCI).<br />

Accanto ad un fenotipo classico (SRC) della<br />

sindrome, si collocano varianti fenotipiche<br />

che presentano differenti manifestazioni<br />

cliniche ed anche l’età d’esordio può diversificarsi<br />

dalla forma classica 5 . Anche per la<br />

mutazione MECP2 lo spettro delle manife-<br />

* Dipartimento di Scienze Neurologiche, Psichiatriche e Riabilitative dell'età evolutiva - Sapienza<br />

Università di Roma<br />

15 Neuroscienze

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