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RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE - Istituto Neurotraumatologico Italiano

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Grafologia 64<br />

dalle caratteristiche intrinseche del soggetto<br />

scrivente, frutto del suo essere e del suo<br />

vissuto.<br />

La grafologia è riconosciuta come un ausilio<br />

scientifico importante nel campo della psicologia<br />

e della psicopatologia, dell’orientamento<br />

scolastico e professionale, della selezione<br />

del personale e della perizia legale. Al<br />

di là d’ogni applicazione professionale, essa<br />

si rivela un preziosissimo strumento di<br />

approfondimento della conoscenza di sé,<br />

del proprio vissuto e delle proprie potenzialità.<br />

Verso la metà dell’Ottocento appaiono i<br />

primi lavori, ad opera di medici e non di<br />

grafologi, che riguardano l’espressione grafica<br />

e la medicina: tali lavori trattano per lo<br />

più di malattie mentali.<br />

«Dall’Ottocento alla metà del Novecento troviamo<br />

lavori di medici psichiatri che indagano<br />

sulla scrittura: Héricourt, Rogues de<br />

Fursac e Manheimer in Francia, Lombroso<br />

in Italia, e Preyer, Meyer e Schneidemu in<br />

:<br />

Germania», ha detto la dott.ssa Nicole Boile<br />

psicologa, Diplomata della Société Française<br />

de Graphologie e del Groupement des<br />

Graphologues - Conseils de France, nel suo<br />

intervento al convegno “Malattia di<br />

Parkinson, Alzheimer, Disturbi sulla capacità<br />

di intendere e volere e Scrittura”.<br />

«Michon, prosegue Boile sembra il primo<br />

grafologo francese che nel 1880 si accosta<br />

alla medicina nel quadro dell’osservazione<br />

peritale. Tra gli anni Venti e Trenta vediamo<br />

il metodo patologico inaugurato da Ribot<br />

cui fa seguito Pierre Janet e l’analisi genetica:<br />

lo psichiatra Janet si pone come grande<br />

sostenitore della grafologia.<br />

Con il Laboratorio di Polizia scientifica di<br />

Lione, già creato nel 1912, e il metodo di<br />

Locard, sviluppato da grafologi come de<br />

Rougemont (1922), gli accertamenti scientifici<br />

entrano nel campo giudiziario per quanto<br />

riguarda la capacità di intendere e volere,<br />

mentre il dr. Camille Streletski nel 1930 studia<br />

le “alterazioni grafiche in alcune malattie<br />

nervose e mentali”». «Studi più sistemati-

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