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RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE - Istituto Neurotraumatologico Italiano

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Bioingegneria 34<br />

tazione da parte del Chirurgo, Professor<br />

Vincenzo Denaro; gli elettrodi sono stati<br />

inseriti nei nervi tramite un ago-guida in<br />

tungsteno del diametro di 80 µm<br />

3. impianto degli elettrodi tf-LIFE nei<br />

nervi esposti ad opera del<br />

Neurochirurgo, Dottor Luca Denaro e dal<br />

Dottor Andrea Marinozzi (2° operatore);<br />

4. ancoraggio degli elettrodi alle strutture<br />

adiacenti (“tunnellizzazione”) e sutura<br />

delle ferite operatorie;<br />

5. monitoraggio neurofisiologico: con il<br />

paziente vigile, sono state registrate in<br />

sede operatoria le risposte sensitive evocate<br />

in seguito alla stimolazione elettrica<br />

tramite tf-LIFE ai livelli corticale, cervicale<br />

e ascellare; nello stesso tempo, si è<br />

tentato di registrare delle risposte neurali<br />

sensoriali provenienti dal sistema nervoso<br />

del paziente, suscitate dalla stimolazione<br />

prossimale dei nervi ulnare e<br />

mediano al livello dell’ascella;<br />

6. conclusione dell’intervento, con l’esecuzione<br />

delle ultime medicazioni e rientro<br />

del paziente nella stanza di degenza.<br />

L’operazione chirurgica non ha fatto registrare<br />

alcun problema. Per escludere<br />

complicanze legate alla chirurgia dei tessuti<br />

molli, in particolare quelle infettive<br />

locali, è stato predisposto e mantenuto<br />

un attento monitoraggio post-operatorio.<br />

La degenza post-operatoria è durata due<br />

giorni, dopo i quali il candidato è stato<br />

dimesso, per poter procedere al training<br />

e alla sperimentazione previsti dal progetto.<br />

I dati ricavati dalle sperimentazioni<br />

su animale avevano evidenziato che<br />

l’impianto dei tf-LIFE può procurare una<br />

minima risposta infiammatoria e quindi<br />

fibrotica a livello del sito d’impianto,<br />

senza tuttavia causare alterazione delle<br />

caratteristiche morfologiche e funzionali<br />

del nervo periferico. Sintomi analoghi<br />

sono stati rilevati nel caso del paziente,<br />

ma non hanno impedito il decorso della<br />

sperimentazione (per ulteriori dettagli al<br />

riguardo, cfr. sotto “I risultati emersi dalla<br />

sperimentazione”).<br />

L’intervento chirurgico di rimozione degli<br />

elettrodi si è svolto con modalità simili a<br />

quello d’impianto, in anestesia generale.<br />

Si è reso necessario, in quanto il corretto<br />

funzionamento e la biocompatibilità<br />

degli elettrodi sono stati garantiti dal<br />

Fraunhofer Institut che li ha progettati e<br />

prodotti, fino a un mese dall’impianto.<br />

Questo limite temporale era stato quindi<br />

fissato anche dal protocollo del progetto<br />

LifeHand approvato dagli organi competenti.<br />

Sul moncherino del braccio sinistro<br />

amputato, al termine delle procedure<br />

previste dal progetto, è rimasta una cicatrice<br />

di circa sei centimetri, più altre<br />

quattro piccole cicatrici, conseguenza dei<br />

fori dai quali fuoriuscivano i tf-LIFE.<br />

I TEST SCIENTIFICI:<br />

I NERVI DEL PAZIENTE<br />

COMANDANO<br />

LA MANO ROBOTICA<br />

L’analisi dei dati registrati durante le sessioni<br />

sperimentali di stimolazione del<br />

paziente e di registrazione dei segnali<br />

provenienti dal suo sistema nervoso,<br />

inviati agli apparati di memorizzazione e<br />

codifica del segnale, è stata effettuata al<br />

fine di ottimizzare la possibilità di controllo<br />

della protesi biomeccatronica da<br />

parte del soggetto, per farle effettuare tre<br />

precisi movimenti richiesti dai protocolli<br />

sperimentali: la presa a pugno, quella a<br />

pinza e il movimento del mignolo.<br />

I RISULTATI EMERSI<br />

DALLA SPERIMENTAZIONE<br />

Dopo un primo periodo di addestramento,<br />

il paziente è riuscito a controllare fino<br />

a tre differenti tipi di prese da parte della<br />

mano robotica, con una percentuale di<br />

successo da parte dell’interfaccia neurale<br />

nel riconoscimento del comando inviato<br />

dal cervello superiore all’85%. La possibilità<br />

di effettuare i tre tipi di presa, inter-

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