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IMPIANTI TRATTAMENTO ACQUE - STAM ECOLOGIA

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di ventilazione da porre al di sopra dell’edificio. Le vasche vengono sempre fornite complete di<br />

innesti in PVC rigido sia in entrata che in uscita. In fase di montaggio occorre perciò solamente<br />

collegare le tubazioni di entrata e uscita e riempire le vasche di acqua pulita fino al trabocco.<br />

Prima e dopo la vasca è buona norma prevedere sempre dei pozzetti d’ispezione. Un<br />

separatore di grassi è efficiente solo se si provvede con regolarità e in tempi brevi alla sua<br />

pulizia. Si consiglia lo svuotamento e la pulizia con frequenza settimanale. Gli impianti più<br />

grossi con frequenza quindicinale.<br />

Prima del funzionamento, e dopo ogni svuotamento, il separatore di grassi deve essere sempre<br />

riempito con acqua pulita fino a traboccare.<br />

I grassi che vengono trattenuti nell’impianto si decompongono velocemente e si trasformano in<br />

acidi aggressivi e di cattivo odore. Pertanto tutte le vasche sono sempre protette internamente<br />

con trattamento epossidico resistente alle sostanze acide.<br />

2.1.3.2 SCARICHI MATTATOI<br />

Le acque derivanti dalla macellazione di animali presenta molteplici problemi dovuti alla<br />

variabilità della loro composizione. Le sostanze inquinanti presenti nelle acque di lavaggio e di<br />

lavorazione, si possono in generale identificare in sangue, escrementi, urine, paglia, contenuti<br />

dello stomaco, scarti. Inoltre la mancanza di qualsiasi tipo di automazione, determina un<br />

impiego d’acqua che non è funzione della capacità degli impianti di mattazione, ma dipende<br />

solo dalle abitudini del personale e dalla quantità di acqua a disposizione.<br />

L’inquinamento dovuto ai macelli è essenzialmente di tipo organico, quindi non interferisce coi<br />

processi di trattamento degli scarichi civili. Il parametro che meglio caratterizza il carico<br />

organico è il BOD. Il recupero del sangue attraverso l’uso di un impianto è fondamentale per<br />

molteplici vantaggi. In primo luogo viene alleggerito di molto il lavoro dell’impianto stesso con<br />

notevole diminuzione del costo dell’impianto stesso, ed in secondo luogo perché il sangue per il<br />

suo elevato valore biologico e nutrizionale può essere utilizzato come materia prima per<br />

ottenere prodotti destinati all’industria mangimistica e dei fertilizzanti oltre che per<br />

l’alimentazione umana.<br />

Solitamente i macelli scaricano direttamente nel sistema di fognatura pubblico tutte le acque di<br />

scarico, con serio pericolo di intasamento negli impianti di depurazione a valle e creando gravi<br />

problemi di anaerobici.<br />

E’ fondamentale, per poter affrontare la progettazione dei mattatoi, conoscere in modo<br />

dettagliato alcuni dati che vengono riassunti qui di seguito:<br />

- quantità e tipo di capi macellati durante l’anno<br />

- volume di acqua consumata<br />

- tipi di lavorazione per il reparto tripperia e recupero contenuto stomacale<br />

- recupero e scarico del sangue<br />

- durata della sosta del bestiame<br />

L’impianto oltre alla depurazione degli scarti provvede inoltre al riequilibrio del pH attraverso<br />

l’attività successiva di fanghi attivi.<br />

Gli scarichi prima di essere immessi nella rete fognaria civile vengono disinfettati per abbattere<br />

la forte carica batterica. Tra i componenti cloroderivati viene utilizzato il biossido di cloro (ClO2)<br />

al normale ipoclorito di sodio perché effettua una migliore azione ossidante in un tempo di<br />

contatto minore, inoltre la sua azione risulta indipendente dal pH dell’effluente.<br />

2.1.4 <strong>ACQUE</strong> DI VEGETAZIONE<br />

Le acque di vegetazione costituiscono un problema rilevantissimo per l’equilibrio ecologico<br />

rurale. La loro produzione è strettamente legata ad una attività, quella olearia, molto diffusa<br />

nel territorio ed i cui stabilimenti di lavorazione raramente raggiungono la dimensione di<br />

grande industria. Questi fattori concorrono a rendere difficoltoso un adeguato trattamento<br />

degli scarichi, anche per via degli oneri economici che ne discendono. Per questo è da tempo<br />

concessa la facoltà di smaltirli attraverso la pratica della fertirrigazione, che, se condotta per<br />

lungo tempo e a dosi rilevanti come spesso avviene, presenta, secondo gli esperti, effetti<br />

dannosi sui suoli e sulle falde idriche. Per rendere effettivamente disponibile una valida<br />

alternativa, occorrono tecniche depurative dalle prestazioni certe e dotate di caratteristiche<br />

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