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ANALISI CLIMATICA DELLA MONTAGNA FRIULANA

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In ogni caso si può affermare in base all’andamento delle precipitazioni che la<br />

quantità di neve che cade è sicuramente diminuita nell’ultimo decennio (1981-‘90)<br />

rispetto al primo (1961-‘70) , almeno per quanto riguarda le zone di alta montagna.<br />

La zona più nevosa al di sotto dei 700-800 m è sicuramente Uccea (645 m), la quale,<br />

grazie alla presenza a sud di una barriera montuosa sufficientemente elevata (tra i<br />

1400m e i 1600 m) che impedisce l’ingresso diretto delle correnti miti, gode di un<br />

buon cuscinetto freddo a differenza di Musi che invece risulta completamente<br />

scoperta al flusso meridionale.<br />

Delle stazioni prese in esame la più nevosa al di sotto dei 1000 m è Cave del Predil,<br />

che unisce insieme alle elevate precipitazioni (2050 mm), la quota (906 m) e un<br />

ottimo grado di continentalità. La nevosità media nel trentennio 1921-‘50 era di 292<br />

cm distribuiti in 24 gg.<br />

A Cave del Predil nel periodo 1991-‘99 i mesi esclusi da precipitazioni nevose sono<br />

stati i mesi estivi e settembre.<br />

A Uccea nel decennio 1951-‘60 gli unici mesi in cui non è mai nevicato sono stati<br />

luglio, agosto e settembre. Nel periodo 1991-‘99 non si sono visti fiocchi di neve oltre<br />

che in luglio, agosto e settembre, neanche nei mesi di giugno e ottobre.<br />

La zona meno nevosa è la pedemontana visto sia la quota modesta sia la mancanza di<br />

barriere orografiche a protezione del cuscinetto freddo, così risulta che a Vedronza si<br />

avevano mediamente 28 cm di neve in 5 gg. Spostandosi un po’ più a nord e salendo<br />

di quota si registravano 63 cm in 10 gg a Musi, molto meno nevosa come detto di<br />

Uccea dove si raggiungono circa i 2 m.<br />

A 1000 m nelle Prealpi Giulie cadono mediamente 125 cm in 15 gg, valori che si<br />

registrano a 500-600 m in Val Raccolana e in Val Resia.<br />

In Carnia si va da un minimo di 49 cm di neve a Tolmezzo in 6 gg, a un massimo di<br />

349 cm in 28 gg al Passo della Mauria. A Sauris che si trova quasi alla stessa quota la<br />

neve caduta raggiunge solo i 246 cm in 23 più o meno come a Tarvisio che però si<br />

trova circa 500 m più in basso.<br />

Le elevate precipitazioni che si riscontrano sulle Prealpi Giulie e sulla parte<br />

meridionale delle Alpi Giulie hanno consentito la formazione dei più bassi ghiacciai<br />

delle Alpi, compresi tra i 2100 e 1850 m e i 2300 e i 2100 m e che si trovano<br />

rispettivamente sul Massiccio dello Jôf di Montasio (2753 m) e sul Massiccio del<br />

Monte Canin (2587 m).<br />

Nell’ultimo decennio, durante l’estate il ghiacciaio del Canin si suddivide in numerosi<br />

nevai minori. In superficie è stata notata una coltre di minutissime particelle nere e<br />

untuose al tatto dovute al notevole inquinamento atmosferico (Sgobino F. • ).<br />

2.3 - Estremi pluviometrici<br />

• Sgobino F., Il Parco Naturale delle Prealpi Giulie, Cooperativa Utopie concrete, Venzone (Ud) 1994;<br />

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