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centrismo sono i tre termini che accompagnano<br />
l'uomo nel lungo cammino<br />
storico fino all'epoca moderna.<br />
Si tratta di una visione prospettica<br />
che trova implicita consacrazione nel<br />
racconto biblico e che sfocia nelle convinzioni<br />
fondamentali del sole e dei<br />
cieli che girano intorno alla terra, dell'uomo<br />
che è re e scopo della natura,<br />
dell' io come anima e principio eterno.<br />
Sono tre convinzioni che formano sostanzialmente<br />
il contenuto di ogni religione<br />
e di ogni metafisica precopernicana,<br />
saldamente ancorate nella coscienza<br />
degli uomini con la forza che<br />
è propria dell'evidenza. Poi, a un tratto,<br />
si scopre che il sole non gira intorno<br />
alla terra. L'evidenza ed il senso comune<br />
si rivelano illusori. Tutto da rifare<br />
». (pag. 447).<br />
Caduto Dio naturalmente cade<br />
la legge eterna cardine della morale<br />
antica.<br />
Il secondo argomento è tolto<br />
dalla psicanalisi e dalla psichiatria<br />
che come hanno dimostrato<br />
che non esiste più il diavolo perché<br />
gli indemoniati sono risultati<br />
ammalati psichici così domani dimostrerà<br />
che non c'è più anima<br />
distinta dal corpo e quindi non vi<br />
sarà più intelligenza né volontà<br />
libera, ma semplice attività fatale<br />
e senza alcuna responsabilità.<br />
Perfino la personalità non è altro<br />
che una congerie di incontri<br />
fatali :<br />
« Un quadro del Perugino è espressione<br />
della sua personalità. Ma oltre il<br />
Perugino, v' è, appunto, Perugia. E Perugia<br />
appare nel suo profilo e nella sua<br />
fisionomia inconfondibile : nella sua<br />
personalità. E' opera fatta dagli uomini,<br />
come il quadro del Perugino, ma<br />
non da un uomo solo: da tanti uomini.<br />
Non per questo, tuttavia, è meno<br />
una, è meno bella, meno personale. Se<br />
poi dall'alto della città, guardiamo la<br />
sottostante vallata, un'altra realtà peculiare<br />
appare ai nostri occhi: la realtà<br />
di un panorama fatto certamente<br />
dagli uomini, ma, si dice, anche e soprattutto<br />
dalla natura. Il Perugino, gli<br />
uomini, la natura: tre artefici che non<br />
riusciamo a distinguere bene, anzi che<br />
non possiamo e non dobbiamo distinguere<br />
». (pag, 440).<br />
Il terzo argomento è più significativo<br />
ed è una paura tremenda<br />
dell'inferno. Nell'universo non c'è<br />
cosa più assurda, secondo lui, che<br />
un giudizio universale quale lo<br />
concepisce il cristianesimo che<br />
pure ha creato la civiltà moderna<br />
e la scienza moderna.<br />
12 —<br />
« II dualismo più grave è quello che<br />
concerne la distinzione degli uomini in<br />
buoni e rattivi. Che si sia un po' tutti<br />
buoni e cattivi non toglie poi che il più<br />
e il meno scompaiano di fronte al giudizio<br />
complessivo. Vero è che il cristianesimo<br />
insegna a non giudicare ma non<br />
esclude il giudizio ed anzi fa del giudizio<br />
l'epilogo della storia dell' umanità<br />
: il giorno del giudizio o il giudizio<br />
universale. E quel giorno, appunto, non<br />
si tratterà di più o di meno, ma soltanto<br />
di aut-aut: buoni o cattivi. Alla destra<br />
di Dio andranno i salvati, i beati;<br />
alla sinistra i dannati, i maledetti. Merito<br />
e santità, da una parte; colpa e<br />
peccato, dall'altra. Tutta la logica della<br />
religione è dominata da questa alternativa<br />
che da significato alla vita<br />
terrena e a quella dell' al di là. Tutto<br />
il mondo è visto in funzione della responsabilità<br />
e il destino dell'uomo è<br />
riassunto nella punizione o nella beatitudine<br />
eterna. L'epilogo del dualismo<br />
di io e mondo è nel dualismo di inferno<br />
e paradiso, di dannazione e di salvezza.<br />
La religione dell'amore si arresta<br />
a un certo punto di fronte alla responsabilità<br />
del malvagio e il suo ripudio<br />
eterno non consente più alcun<br />
margine a ciò che dell'amore è costitutivo.<br />
Siate maledetti per sempre. E'<br />
la condanna annunziata dal Vangelo.<br />
Se poi si aggiunge la traduzione del<br />
dualismo in termini quantitativi di una<br />
massa damnationis e di pauci £Ìecti, il<br />
principio dell'amore subisce un'ulteriore<br />
sconfessione che rasenta addirittura<br />
l'assurdo ».<br />
Scienza o fantascienza?<br />
Che cosa possiamo rispondere<br />
a simili strabilianti affermazioni?<br />
Anzitutto osserviamo essere assai<br />
improbabile che la vera scienza<br />
porti ad un'umanità senza leggi.<br />
Proprio essa che studia le leggi<br />
dell'universo e ne trova una rete<br />
infinita dominante tutti gli esseri<br />
dall'atomo agli astri dell'universo,<br />
è possibile che giunga alla<br />
conclusione che l'umanità sia abbandonata<br />
senza leggi ai capricci<br />
di un cieco destino?<br />
In secondo luogo facciamo notare<br />
che l'illustre professore parla<br />
non di oggi, perché oggi si crede<br />
in Dio, anche da parte degli<br />
scienziati come forse mai, si crede<br />
nell' anima e molto più nella<br />
responsabilità. A questo poi credono<br />
soprattutto i popoli che ufficialmente<br />
negano Dio. Se vivesse<br />
ancora la buon'anima del Giusti<br />
potrebbe continuare a cantare<br />
ora più che mai la sua «ballata»<br />
sulla macchina a vapore, inventata<br />
in Cina, per tagliare la testa ai<br />
«centomila - messi in fila».<br />
Di che tempo si parla allora?<br />
del futuro? e di fra quanti millenni?<br />
Ma allora significa questo<br />
non fare della scienza ma tutt'al<br />
più della fantascienza, ed anche<br />
questa di assai cattivo gusto per<br />
i dati assurdi dai quali parte.<br />
Quando - ad esempio - ci dice<br />
che il concetto di Dio e dell' io<br />
nell' uomo è nato dalla vista del<br />
sole circondato da stelle, fa venire<br />
in mente quell'antropologo che<br />
voleva convincere i suoi discepoli<br />
che l'omazione (l'intelligenza dell'uomo)<br />
era nata dal fatto che<br />
qualche antropoide delle caverne<br />
era riuscito a camminare in piedi<br />
ed aveva cominciato a vedere<br />
lontano le cose belle della natura.<br />
Si sentì naturalmente rispondere<br />
che se l'intelligenza nascesse solo<br />
del vedere la natura e le sue bellezze,<br />
le giraffe dovrebbero essere<br />
gli animali più intelliggenti del<br />
mondo !<br />
Curiosa poi la notizia che le religioni<br />
sono nate dal sistema tolemaico.<br />
Sia pure che qualche religione<br />
ritenesse i suoi re discesi<br />
dal sole o dalla luna, ma la Sacra<br />
Scrittura scritta da Mosè molti<br />
secoli prima di Tolomeo osserva<br />
subito in principio che Iddio<br />
creò i cieli, la terra, il sole, gli astri<br />
colla Sua parola onnipotente.<br />
Il Vangelo poi non solo non<br />
si basa sul sistema tolemaico, ma<br />
dichiara apertamente che gli astri<br />
cadranno, mentre S. Giovanni<br />
parla di nuovi cieli e di nuove<br />
terre.<br />
Che la psicanalisi, la psichiatria,<br />
poi abbiano eliminato il diavolo<br />
per il solo fatto che hanno<br />
riconosciuto l'origine naturale di<br />
alcune malattie attribuite a infestazione<br />
satanica, non prova affatto<br />
che tutti i fenomeni siano<br />
spiegati naturalmente. L' esistenza<br />
del diavolo del resto non è stata<br />
rivelata da fatti psichici straordinari,<br />
ma dalla S. Scrittura che<br />
ci mette al corrente dell'esistenza<br />
di potenze demoniache spingenti<br />
l'uomo ad una malvagità cui non<br />
arriverebbe con le sue sole forze<br />
naturali e contro le cui insinuazioni<br />
bisogna rinforzarsi con la<br />
preghiera.