Nuove Linee Guida Regionali in materia di valutazione ... - Icgonars.It

“1. La funzione docente è intesa come esplicazione essenziale dell'attività di trasmissione
della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei
giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità.
2. I docenti delle scuole di ogni ordine e grado, oltre a svolgere il loro normale orario di
insegnamento, espletano le altre attività connesse con la funzione docente, tenuto conto dei
rapporti inerenti alla natura dell'attività didattica e della partecipazione al governo della
comunità scolastica. In particolare essi:
a) curano il proprio aggiornamento culturale e professionale, anche nel quadro delle
iniziative promosse dai competenti organi; […]” 11 .
La formulazione del I comma appare magistrale per stringatezza, densità e profondità. La
funzione docente, riconosciuta come concorrente all’elaborazione della cultura, profila una
professionalità attiva, importante, incisiva nel tessuto socio-culturale ed economico del
paese.
La lettera a) del II comma pare, alla luce delle complesse vicende successive alla
promulgazione del T.U., aver praticamente subito un’inversione di lettura, dopo e prima
della virgola, con effetti negativi anche sul portato del I comma dello stesso articolo e
quindi proprio sulla parte più solida e propria della professione docente: i suoi riferimenti
culturali, in senso ampio ed antropologicamente intesi.
Il CCNL prevede attualmente all’art. 27, profilo professionale docente, quanto segue: “1. Il
profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche,
metodologico - didattiche, organizzativo - relazionali e di ricerca, documentazione e
valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell'esperienza
didattica, l'attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica. I contenuti della
prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi
generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati
nel POF della scuola.” 12
Non sfugge a nessuno tuttavia che nei quasi vent’anni che intercorrono tra gli inizi degli
anni Novanta ed oggi un elenco lunghissimo di aspetti della vita, del mondo, delle
tecnologie si sono profondamente modificati: gli alunni, e non solo per un fatto
generazionale, le famiglie, le tecnologie, i saperi, l'informazione, la formazione, la
globalizzazione. Per riassumere si può dire che più che i saperi stabili “delle botteghe”
bisogna oggi affrontare un sistema estremamente complesso ed in accelerata evoluzione di
conoscenze e tecnologie attrezzati con strumenti di ricerca adeguati, volontà e motivazione
al miglioramento continuo e per tutta la vita. Ecco che si ritorna alle otto competenze
chiave previste dall’Unione Europea di cui all’inizio. È un’evoluzione vertiginosa che può
dare effettivamente qualche senso di smarrimento e di impotenza, ma “narrare il nuovo che
avanza”, ché di questo si tratta, attraverso un insegnamento di qualità alle generazioni di
oggi e future, significa dominare professionalmente nuovi contenuti e linguaggi fornendo a
tutti le basi ed i “fondamentali di cittadinanza”: della lingua, dell'arte, della musica, della
scienza.
11 http://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/tu14.html
12 Si vedano per un’utile ed arricchente prospettiva internazionale i bei documenti
dall’Australia Competency Framework for Teachers all’indirizzo web http://goo.gl/70rRI;
da Hong Kong si trova al seguente indirizzo: http://goo.gl/MSKde;
da Singapore: http://goo.gl/5TJwo ed, infine,
dal Sud del Mediterraneo: http://goo.gl/tNYsA
12