Nuove Linee Guida Regionali in materia di valutazione ... - Icgonars.It
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<strong>in</strong>segnante, alla (2) riflessione <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> <strong>in</strong>segnanti sui risultati <strong>di</strong> ciascun item per<br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>viduare l’<strong>in</strong>cidenza dell’errore, alla (3) descrizione dei processi cognitivi maggiormente<br />
implicati nei picchi <strong>di</strong> criticità, alla (4) cont<strong>in</strong>uità tra primaria e secondaria <strong>di</strong> primo grado,<br />
alla (5) riflessione limitata alla prova nazionale per evidenti implicazioni sulla carriera<br />
scolastica <strong>di</strong> ciascun alunno, alla (6) costruzione delle prove per abituare gli alunni e<br />
studenti a compiti <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento coerenti con le prove nazionali..<br />
Sicuramente la messa a <strong>di</strong>sposizione da parte dell’INVALSI dei report con relative analisi<br />
dei risultati sia a livello <strong>di</strong> prova che <strong>di</strong> s<strong>in</strong>gola domanda consente alle scuole <strong>di</strong> effettuare,<br />
<strong>in</strong> tempi ragionevolmente brevi, sia le comparazioni con gli esiti del Paese o della regione<br />
sia le comparazioni <strong>in</strong>terne alla scuola con il confronto dei risultati conseguiti da ciascuna<br />
classe.<br />
Se l’obiettivo è quello <strong>di</strong> promuovere azioni <strong>di</strong> consolidamento e <strong>di</strong> miglioramento, è<br />
evidente la necessità <strong>di</strong> generalizzare nelle scuole della regione tali analisi e letture magari<br />
con l’utilizzo <strong>di</strong> protocolli comuni che svilupp<strong>in</strong>o e consolid<strong>in</strong>o prassi raffrontabili. Se<br />
mancano i passaggi <strong>di</strong> analisi - scelta - riprogrammazione degli <strong>in</strong>terventi, le rilevazioni<br />
potrebbero anche non aiutare come s’<strong>in</strong>tenderebbe.<br />
Per quanto riguarda, ad esempio, il problema, che preoccupa molti <strong>di</strong>rigenti scolastici, della<br />
<strong>di</strong>fferenza più o meno marcata <strong>di</strong> risultati nelle varie classi parallele <strong>di</strong> un istituto, si possono<br />
formulare molte ipotesi: dalle <strong>di</strong>somogeneità orig<strong>in</strong>arie o <strong>in</strong> it<strong>in</strong>ere nel livello <strong>di</strong> abilità degli<br />
alunni delle varie classi, alle <strong>in</strong>terpretazioni del curricolo “agito dagli <strong>in</strong>segnanti”,<br />
all’utilizzo <strong>di</strong> metodologie e strumenti <strong>di</strong>versi. E’ evidente che <strong>in</strong><strong>di</strong>viduando le cause<br />
prevalenti si possono identificare anche i possibili correttivi: def<strong>in</strong>izione del curricolo<br />
<strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>are, corsi <strong>di</strong> recupero mirati, formazione ed autoformazione degli <strong>in</strong>segnanti,<br />
revisione dei criteri <strong>di</strong> formazione delle classi sono quelli più imme<strong>di</strong>ati. Allo stesso modo<br />
se dal raffronto tra <strong>valutazione</strong> esterna, prove INVALSI, e valutazioni me<strong>di</strong>e degli<br />
<strong>in</strong>segnanti <strong>di</strong> classe risultano evidenti <strong>di</strong>ssonanze, tali cause si possono effettivamente<br />
attribuire alla <strong>di</strong>versa costruzione e f<strong>in</strong>alità dei test INVALSI rispetto alle prove <strong>di</strong> verifica<br />
dell’appren<strong>di</strong>mento ed ai criteri <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> fissati dalla scuola. Si tratta, <strong>in</strong> questo caso, <strong>di</strong><br />
identificare le necessarie <strong>in</strong>tegrazioni tra i sistemi valutativi <strong>in</strong>terno ed esterno.<br />
Qualora le <strong>di</strong>fficoltà risult<strong>in</strong>o localizzate <strong>in</strong> alcuni ambiti <strong>di</strong> contenuto (italiano o<br />
matematica) o su alcuni tipi <strong>di</strong> processo cognitivo, gli <strong>in</strong>segnanti o i <strong>di</strong>partimenti per<br />
<strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>e dovranno rivedere la loro progettazione ed effettuare le scelte <strong>di</strong>dattiche e<br />
metodologiche più opportune.<br />
Alla base <strong>di</strong> una bassa percentuale <strong>di</strong> risposte corrette della classe/scuola vi possono essere<br />
effettivamente <strong>di</strong>verse ed articolate spiegazioni e motivazioni che non devono rilevare<br />
automaticamente responsabilità o attribuzione <strong>di</strong> colpe. L’argomento <strong>in</strong> questione potrebbe<br />
non essere stato trattato <strong>in</strong> classe oppure il quesito non è stato capito perché formulato <strong>in</strong><br />
modo <strong>di</strong>verso da come è stato <strong>in</strong>segnato ed appreso. Oppure i quesiti avevano un livello <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>fficoltà molto alto; o il testo della domanda era <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile comprensione. Inf<strong>in</strong>e<br />
nell’analisi delle risposte degli studenti è importante valutare gli errori e valutare quali<br />
domande sono state più facili o <strong>di</strong>fficili. I quesiti ai quali hanno risposto correttamente solo<br />
pochi studenti, parimenti, possono essere considerati molto ricchi <strong>di</strong> feedback <strong>in</strong>formativo.<br />
5.3 OCSE: gli orizzonti <strong>in</strong>ternazionali<br />
Oggi sono globalizzate, sia pur <strong>in</strong> misura <strong>di</strong>versa, l’economia, la politica, l’<strong>in</strong>formazione, la<br />
ricerca, le tecnologie. Da qui ovvio l’<strong>in</strong>terrogativo: perché non dovrebbe esserlo il settore<br />
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