Nuove Linee Guida Regionali in materia di valutazione ... - Icgonars.It
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Un colloquio d’esame <strong>in</strong>centrato su un “progetto” personalizzato - cioè un percorso<br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento, da gestire autonomamente, <strong>di</strong>versificato per ogni alunno,<br />
che si concretizza <strong>in</strong> un prodotto, una ricerca, un manufatto o altro - presenta almeno due<br />
punti <strong>di</strong> forza qualificanti che renderebbero maggiormente significativa la <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong><br />
questa prova d’esame: da un lato consentirebbe l’emergere <strong>di</strong> attitud<strong>in</strong>i personali, <strong>in</strong>teressi e<br />
competenze effettivamente maturati dal s<strong>in</strong>golo alunno, non necessariamente solo<br />
nell’ambito scolastico, e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> conferirebbe al colloquio un’autentica rilevanza anche nella<br />
prospettiva dell’orientamento scolastico; dall’altro renderebbe “visibili” proprio <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />
<strong>di</strong> “attivazione / mobilitazione <strong>di</strong> risorse <strong>in</strong>terne ed esterne” - e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> valutabili -<br />
competenze trasversali e complesse come le competenze chiave <strong>di</strong> cittad<strong>in</strong>anza (ad es.<br />
“Progettare”, “Comunicare”), anche ai f<strong>in</strong>i <strong>di</strong> un’autentica certificazione delle stesse.<br />
4) Valutazione f<strong>in</strong>ale<br />
Il punto maggiormente critico che determ<strong>in</strong>a malumori e a volte anche dei contenziosi è<br />
<strong>in</strong>evitabilmente proprio la <strong>valutazione</strong> f<strong>in</strong>ale. Alcuni sostengono che un maggior peso al<br />
colloquio pluri<strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>are (1/7 del voto scoraggia l’impegno degli alunni) o al voto <strong>di</strong><br />
idoneità, con maggior considerazione per il percorso scolastico del triennio, risolverebbe il<br />
problema. Molti lamentano, <strong>in</strong>fatti, la rigi<strong>di</strong>tà del calcolo matematico per l’attribuzione del<br />
voto f<strong>in</strong>ale che non consente <strong>di</strong> valutare <strong>in</strong> modo adeguato e puntuale il percorso triennale e<br />
la reale preparazione degli alunni; <strong>in</strong> <strong>di</strong>versi casi, è accaduto che alunni meritevoli, con una<br />
carriera scolastica eccellente e ottime prove d’esame, siano stati penalizzati da un voto<br />
me<strong>di</strong>ocre ottenuto, per esempio, nella prova nazionale. Anche per questo, gli esiti f<strong>in</strong>ali col<br />
massimo dei voti sono percentualmente molto pochi. Dovrebbe essere consentita, secondo<br />
alcuni <strong>di</strong>rigenti e docenti, una maggior elasticità e autonomia alla Commissione d’esame per<br />
dar modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>st<strong>in</strong>guere livelli ed eccellenze. E’ necessaria, <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itiva, un’approfon<strong>di</strong>ta<br />
riflessione sul valore da attribuire all’esame del primo ciclo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>. Se deve essere la<br />
conclusione <strong>di</strong> un percorso formativo, il voto <strong>di</strong> ammissione deve tenere conto del triennio;<br />
al contrario, se lo si <strong>in</strong>tende come una serie <strong>di</strong> prove volte ad accertare conoscenze e<br />
competenze acquisite, allora il voto <strong>di</strong> ammissione rientra nella me<strong>di</strong>a, ma è solo un<br />
“lasciapassare” per sostenere l’esame.<br />
L’esame conclusivo del primo ciclo non è <strong>in</strong><strong>di</strong>pendente ed avulso dal percorso triennale: è<br />
pertanto necessario evitare un’ibridazione eccessiva tra la verifica del raggiungimento <strong>di</strong><br />
obiettivi <strong>di</strong>dattici, la misurazione <strong>di</strong> conoscenze ed abilità, l’accertamento <strong>di</strong> livelli <strong>di</strong><br />
competenza raggiunti.<br />
Vanno ugualmente evitati, <strong>in</strong> sede d’esame, sia la penalizzazione degli esiti con ricerca<br />
tar<strong>di</strong>va <strong>di</strong> strategie alternative per trovare un equilibrio tra i risultati delle prove e quelli del<br />
percorso formativo sia il ricorso a pr<strong>in</strong>cipi <strong>di</strong> equità e <strong>di</strong> eccellenza.<br />
E’ legittima la preoccupazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigenti e docenti dovuta al fatto che la me<strong>di</strong>a matematica<br />
non sempre consente <strong>di</strong> licenziare gli alunni con un voto che rifletta il loro percorso<br />
scolastico, le loro reali conoscenze, abilità e competenze, la cont<strong>in</strong>uità del loro impegno.<br />
Fondamentale qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, anche ai f<strong>in</strong>i dell’attribuzione del voto f<strong>in</strong>ale <strong>in</strong>terpretare il percorso<br />
triennale come un’offerta <strong>di</strong> pari opportunità <strong>di</strong> sviluppo del <strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />
<strong>di</strong> ciascuno <strong>in</strong> accordo con i suoi talenti e le sue abilità.<br />
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