Nuove Linee Guida Regionali in materia di valutazione ... - Icgonars.It

Il modello è accompagnato da un’ulteriore scheda che rappresenta il registro dell’insegnante
utile a raccogliere tutte le informazioni e gli esiti utili per la valutazione dell’apprendimento
e da un modulo per la consegna della documentazione da parte della famiglia.
Sul sito, alla sezione “approfondimenti”, sono inoltre disponibili alcuni documenti condivisi
all’interno della rete regionale di scuole relativamente all’orientamento scolastico. Sono
stati scelti volutamente, in genere, moduli piuttosto semplici. Viceversa si pubblica anche
quello predisposto dal Servizio Regionale per l’Orientamento di Gemona, Udine, che è
dettagliato e complesso, ma va pensato essenzialmente come strumento di comunicazione
da utilizzare solamente nelle situazioni riferite ad alunni in situazione di “criticità”.
Ovviamente, nel caso in cui debbano riportarsi “dati sensibili”, le informazioni saranno
soggette a regime di privacy.
Per quanto riguarda il discorso della continuità curricolare tra scuole di primo secondo
grado, oltre a quanto contenuto nel modello, si è preso a riferimento il materiale ministeriale
attualmente disponibile e lo si è traguardato in un’ottica reciprocamente compensativa.
4.3 Alunni con cittadinanza non italiana
La riorganizzazione del tempo scuola, dell’offerta formativa, dei percorsi di studio, la spinta
e lo slancio verso obiettivi e traguardi europei e nazionali in materia di istruzione, richiedono
alla scuola di creare ambienti di apprendimento orientati allo sviluppo delle competenze di
ciascun allievo.
La presenza di alunni e di studenti con bisogni formativi speciali, come possono essere ad
esempio gli alunni di nuova o recente immigrazione, presuppone il definitivo abbandono
dell’idea di un progetto interculturale ad hoc, da sviluppare solo nelle scuole ad alta
concentrazione di alunni stranieri, scuole in ogni caso situate all’interno di un ampio
contesto sociale monoculturale. E’ necessario, invece, abbracciare diffusamente l’idea di un
curricolo interculturale in ogni scuola, a prescindere dalla presenza più o meno numerosa di
allievi immigrati. Questi ultimi, sempre più spesso nati in Italia, stranieri di seconda
generazione, vanno invece supportati con attività e con percorsi che facilitino lo studio in
lingua italiana, presupposto indispensabile per l’esercizio di una “cittadinanza attiva”, per
l’orientamento scolastico e per il proseguimento degli studi nel nostro Paese.
Tali prospettive presuppongono il parallelo sviluppo delle conoscenze e delle competenze
interculturali negli insegnanti. L’evoluzione continua del fenomeno del flusso migratorio nel
nostro paese e del contesto socioeconomico relativo all’inclusione degli alunni migranti
inducono alla riflessione sulla necessità di modificare anche i modelli di formazione del
personale della scuola come prospettato anche nel presente documento.
La raccolta e la ricerca di nuovi strumenti pedagogico-didattici da diffondere e l’azione
didattica messa alla prova sul campo costituiscono indubbiamente un’importante occasione
di sviluppo professionale per gli insegnanti, da cogliere e da condividere da parte di tutti.
Ci sono tuttavia alcuni punti nodali che riguardano la valutazione degli alunni stranieri su
cui è importante convergere.
E’ innanzitutto necessario che le scuole adottino e promuovano un curricolo che preveda
esplicitamente il conseguimento di competenze interculturali e non si limitino alla stesura o
elaborazione formale di un curricolo parallelo per gli alunni stranieri. Un curricolo per lo
sviluppo delle competenze deve essere in grado di leggere e di interpretare le diverse culture
– ad esempio il curricolo di storia non deve limitarsi ad una prospettiva solo nazionale ed
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