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Ricerca – Carta e Deiana Integratori alimentari e ... - Diabetando

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Tra riorganizzazioni e trasferimenti<br />

per un’azienda al fianco dei cittadini<br />

Ambizioni e progetti di Gian Benedetto Melis: “Dobbiamo ultimare le incompiute<br />

della precedente amministrazione”<br />

Mario Frongia<br />

sente come una sorta di traghettatore:<br />

Si “Sono qui per contribuire<br />

a ultimare alcune iniziative avviate<br />

dalla precedente amministrazione”. Polo<br />

pastello, jeans, mocassini, cronografo griffato,<br />

Giambenedetto Melis, pesa le parole.<br />

Il direttore sanitario dell’Azienda ospedalierauniversitaria<br />

snocciola con flemma glaciale<br />

l’immensità del compito che lo attende.<br />

“Sì, c’è tanto da fare. Ci proveremo” dice<br />

ai saluti. Diretto e senza scorciatoie, anche<br />

su temi caldissimi, il prof taglia corto.<br />

L’incontro <strong>–</strong> in un salottino viola fresco<br />

di restyling: arredi neri laccati e divano bianco<br />

panna <strong>–</strong> è dello scorso 15 luglio.<br />

Al San giovanni di Dio: struttura <strong>–</strong> tra<br />

emergenze e dure scelte di politica sanitaria<br />

- ben presente nell’agenda del ginecologo<br />

prestato al management.<br />

Professor Melis, quali sono<br />

le priorità del suo mandato?<br />

La conclusione dei lavori e la definizione<br />

del ruolo del Padiglione Q a Monserrato.<br />

Il trasferimento nella Cittadella universitaria<br />

del materno-infantile per consentire<br />

lo svuotamento del San giovanni<br />

e del complesso pediatrico. Su questi obiettivi<br />

lavorano l’assessore Antonello Liori,<br />

il rettore di Cagliari Giovanni Melis,<br />

il commissario straordinario dell’Aou Ennio<br />

Filigheddu, e il direttore amministrativo<br />

Attilio Murru.<br />

Se dovesse scandire i tempi tecnici?<br />

Dipende dalla burocrazia e dalla mancanza<br />

di parte dei fondi. Stiamo risolvendo la parte<br />

burocratica dei lavori eseguiti dall’università<br />

e consegnati alla regione. La quale, ha poi<br />

passato all’Azienda l’uso del Padiglione Q<br />

stanziando un iniziale fondo di tre milioni<br />

di euro nell’attesa di avere il conteggio<br />

definitivo per renderlo operativo a tutti<br />

gli effetti.<br />

Quanto vi serve?<br />

Tra i dieci e i dodici milioni di euro, compresi<br />

quelli già a disposizione dell’assessorato.<br />

Quando sarà operativa la struttura?<br />

Entro la fine del 2010 avremo la possibilità di<br />

iniziare il trasferimento. Poi, nel giro<br />

di un anno, la ginecologia-ostetricia,<br />

la pediatria e la terapia intensiva neonatale<br />

saranno a Monserrato.<br />

Con il professor Melis si riaprono le interviste ai<br />

direttore sanitari delle aziende ospedaliere sarde<br />

Voltiamo pagina. Cosa si prefigge?<br />

La riorganizzazione delle strutture assistenziali<br />

dell’Aou e l’omogeneizzazione delle prestazioni<br />

delle attività delle strutture, partite con compiti<br />

e organizzazioni diverse ma che dovrebbero,<br />

in questi mesi, grazie agli input regionali<br />

e universitari, eliminare le differenze.<br />

Qual è il futuro del pronto soccorso<br />

del San Giovanni?<br />

Va trasferito, raddoppiandolo, al complesso<br />

di Monserrato. Sui tempi siamo in linea con<br />

quelli del Padiglione Q. Inoltre, dobbiamo<br />

trasferire anche un reparto di Chirurgia<br />

e di Otorino. Così ci sarebbe un ospedale<br />

per le urgenze anche a Monserrato.<br />

E al San giovanni porteremo l’odontoiatria<br />

e l’ortopedia.<br />

Personalmente, qual è il suo traguardo?<br />

fare in modo che le strutture rispondano<br />

sempre più alle esigenze della popolazione.<br />

Con dei modesti cambiamenti organizzativi<br />

ridurremo anche le liste d’attesa dei soggetti<br />

affetti da importanti malattie.<br />

Quali?<br />

reumatologia, gastroenterologia, allergologia,<br />

malattie del sangue e della coagulazione,<br />

epatologia. C’è un’ampia discrepanza tra<br />

esigenze della popolazione e disponibilità<br />

dei posti letto. Inoltre, vorremmo evitare<br />

la sovrappopolazione in alcuni reparti dove<br />

abbiamo i letti nei corridoi. Mi riferisco,<br />

in particolare, alla medicina del San giovanni.<br />

Quali sono le risposte?<br />

Penso a una nuova divisione di medicina<br />

universitaria, in simbiosi con le malattie<br />

del metabolismo e con l’accordo della facoltà,<br />

con una decina di letti a Monserrato<br />

che alleggeriranno sia Pascalis che Brundu.<br />

Poi, puntiamo a migliorare l’accesso<br />

ai laboratori che abbiamo centralizzato<br />

al San giovanni. Su richiesta della regione<br />

li abbiamo ridotti da 23 a 7, dimostrando<br />

che si può risparmiare senza peggiorare<br />

i servizi.<br />

Ci sono in pentola nodi retributivi?<br />

Sì. Vogliamo aggiustare le retribuzioni<br />

del personale. Ci sono differenze che,<br />

con la legge 517, correggeremo.<br />

Quando?<br />

Entro la fine dell’anno pareggeremo

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